Islanda - 2020 - Addio ai francobolli

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale di Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia ed altri Paesi Nordici.
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Tergesteo
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Tergesteo »

Alcuni spunti:

-Parlando di Francia, fino a qualche anno fa si calcolava che per acquistare tutte le novità, mini fogli, quaderni, foglietti commemorativi e quant'altro, si dovevano sborsare 500€ annui.
Avessero voluto uccidere la gallina dalle uova d'oro?

-La filatelia come fenomeno di massa è morta da mo'.

-Le poste nazionali dei vari paesi non hanno più bisogno di stampare dei francobolli, mentre essi sono pensati ad esclusivo uso dei collezionisti (basterebbero i TP label).

-Tutti hanno iniziato a collezionare francobolli staccando i valori dalla corrispondenza ricevuta.
Essa mancando, le nuove generazioni difficilmente potranno capire di cosa si tratta e sviluppare un interesse per la filatelia.

-Decenni fa, la filatelia era un modo per sognare e viaggiare, toccando con mano oggetti provenienti dagli angoli più remoti del pianeta, di cui venivano illustrati i paesaggi, le celebrità o gli avvenimenti storici più rilevanti; quindi in fine risultando un importante veicolo culturale. Ora con internet, tutto ciò è assolutamente obsoleto.

-La filatelia potrà continuare quale testimonianza di un'usanza comunicativa desueta, forse per questo più affascinante, ma sicuramente rivolta ad una platea molto più ridotta.

-La filatelia è stata la più importante e duratura moda collezionistica mondiale dopo la numismatica e non morirà da un giorno all'altro.

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
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"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
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maledettotopastro
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da maledettotopastro »

Le emissioni annuali di Francia, considerando i francobolli singoli ed i foglietti (escludendo quindi minifogli e personalizzabili) costa un botto pazzesco.
Tra l'altro è uno dei motivi per cui, anni fa, smisi di acquistare le novità francesi. Basta vedere quanto costa aggiornare ogni anno le pagine dell'album di Francia: che siano Marini, Leuchtturm, Lindner, Yvert… ormai si sfiorano/superano i 100€ ed il numero di pagine va dai 25 ai 35 annui, e solo per le emissioni-tipo. Se poi si considera che i collezionisti francesi sono/erano abituati a collezionare pure Monaco ed Andorra (come gli italiani Vaticano e S.Marino), si può capire come mai molti abbiano perso lo slancio per la troppa mortificazione.
Riprendendo il discorso di Luciano: sono d'accordo sul fascino di collezioni "chiuse" come Berlino, Cecoslovacchia, Berlino, DDR ecc. …ma il fascino bisognerà pur esercitarlo su qualcuno; finiti i francobolli, finiti i (nuovi) collezionisti e tra qualche anno finito pure il fascino di certe collezioni, amen.
Ma come detto, se quello di porre fine alle emissioni di francobolli foss'anche la scelta di TUTTE le amministrazioni, non resterebbe che accettarla e farsene una ragione senza piangerci su.
Piuttosto, non sono tanto sicuro (parere modestissimo) che la filatelia potrebbe resistere a lungo come collezionismo "antiquariale", almeno come la viviamo oggi.
Senza nuovi francobolli e senza un ricambio generazionale, per le varie aziende che producono album e accessori, riviste, cataloghi non sarà più conveniente continuare a produrre. Nel giro di un paio di decenni, quando una "Trasvolata" di Balbo arriverà a valere pochi centesimi, finirebbe tutto. Forse non per la Storia postale (con la S maiuscola), ma sarebbe un'altra cosa Ciao: Ciao:
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Ivano Abbatantuono
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Aggiungo quella che ormai, almeno per gli esperti del settore, è una banalità.
La filatelia diventa antiquariale, e come tale sopravviverà - forse persino avrà qualche margine di sviluppo - almeno a medio termine. Quale poi sia la durata del medio termine (5-10 anni ? 10-20 ? o più?) lascio a voi ipotizzare, ma è improbo fare previsioni, quantomeno sensate.
Tradotto in soldoni, nei prossimi anni si svilupperà soprattutto il collezionismo e il mercato della storia postale, degli antichi ducati, del Regno "classico", del periodo fascista e bellico (con particolare attenzione per trasvolate e simili). Qualche margine di mantenimento / miglioramento, anche man mano che passa il tempo e diventa "periodo storico", potrebbe averlo il periodo post-bellico / ruota. Il resto, chi vuole collezionarlo continui a farlo per il proprio piacere: dal punto di vista venale sarà sempre più in perdita, di mercato e d'interesse.
Quindi, in merito all'eventuale dismissione delle emissioni in altri Paesi dopo l'Islanda, credo che sarà solo questione di tempo. Chi stampa ha ben chiaro quanto vende, e il giorno che i ricavi non saranno più soddisfacenti ne trarrà velocemente le conclusioni.
Personalmente, la Repubblica l'ho collezionata soltanto sino al 2011 e al solo fine di completare i 150 anni dall'unità d'Italia.
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maledettotopastro
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da maledettotopastro »

Luciano61 ha scritto: 10 settembre 2019, 21:59 La Germania, tanto criticata per i quintali di francobolli acquistabili nei kiloware, ha appunto tanti francobolli...perché effettivamente li usano per spedire!
In effetti la scelta dei tedeschi (e degli austriaci) di togliere la validità postale ai francobolli in marchi (ed in scellini) annullò anche il valore "filatelico" dei francobolli precedenti l'adozione dell'euro; da qui alla nascita dei francobolli da 5€ al sacco da un kg il passo fu veloce.
E va detto che molti collezionisti semplici (come me :-)) :-)) :-)) ) cominciarono ad essere attratti dalla collezione di Germania proprio nel periodo dei kiloware Ciao: Ciao: Ciao:
Ultima modifica di maledettotopastro il 11 settembre 2019, 9:08, modificato 1 volta in totale.
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maledettotopastro
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da maledettotopastro »

Mi rimane comunque un dubbio di fondo: davvero i francobolli non si usano più?
E' vero che corrispondenza affrancata se ne vede pochissima, ad essere ottimisti.
Però… perché allora molti tabaccai mi dicono che invece i francobolli si vendono bene e che loro devono insistere presso le poste per averne garantito un certo quantitativo, che a volte manca?
Ogni tanto, 3/4 volte l'anno, faccio un salto all'ufficio filatelico, e vedo quasi sempre qualche tabaccaio che compra fogli interi di francobolli, anche commemorativi. E' vero che i tabaccai sono obbligati per legge ad avere sempre a disposizione i francobolli, ma loro continuano a dire che ancora molta gente li cerca.
Non so
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Ivano Abbatantuono
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Azzardo l'ipotesi che semplicemente gli sportelli filatelici spesso e volentieri sono sforniti, o non forniti in misura e quantità adeguate; basti vedere tanti post qui pubblicati.
Forse le richieste ai tabaccai (anch'essi spesso sforniti) sono solo il riflesso di quelle carenze. Difficile, in ogni caso, fare una stima adeguata del fenomeno su osservazioni empiriche.
Comunque, io facevo una previsione a medio termine; al momento attuale ci sono ancora diversi collezionisti (soprattutto della vecchia guardia) che acquistano le nuove emissioni, il punto è che senza un ricambio generazionale il trend sarà inesorabilmente calante.
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marco6691
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da marco6691 »

Secondo me finché ci sarà il servizio postale, lettere o pacchi , e quindi manterranno aperti gli uffici per la raccolta ed il ritiro, agli enti postali converrà stampare un po' di carta e farsela pagare, c'è chi ancora li usa, in Islanda secondo me è in crisi il la capillarità del servizio postale, non conviene con l'attuale fatturato mantenere la distribuzione postale, molto probabilmente si affideranno a corrieri locali. Teniamo presente che la popolazione Islandese conta meno dei cittadini di Bologna e ha una superficie pari a tutto il nord d'Italia. In Canada credo che abbiano già cessato la consegna della posta nelle zone rurali, ma per spedire e ritirare bisogna andare presso l'ufficio postale.
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eugenio74
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da eugenio74 »

Era inevitabile che si arrivasse al punto che qualche entità decidesse di non stampare più francobolli, perché non più profittevoli, ma attenzione dal comunicato in inglese si capisce che ci saranno anche emissioni nel 2020 e forse anche oltre, perché lo stop definitivo alle nuove emissioni è di competenza del Governo Islandese.

Sempre nel comunicato si legge che si vuole affidare il servizio di stampa e vendita dei francobolli a soggetti esterni; il dubbio è per essere profittevole per l'azienda a cui verrà assegnato questo servizio, ci ritroveremo con un numero di emissioni CTO islandesi sui soggetti più vari come succede per le emissioni dei soliti noti paesi africani e asiatici, i cui francobolli non vedono i rispettivi continenti nemmeno col cannocchiale!?

Comunque non si può fermare il progresso, la tecnologia avanza e quello che diventa obsoleto sparisce, i francobolli avranno questa sorte. I collezionisti del resto sono sempre meno.

Si collezionerà l'usato con relativo aumento dei prezzi? Probabile. Si collezionerà sempre più Storia Postale? Probabile anche questo. Almeno all'inizio. Poi dopo il problema sarà sempre lo stesso, il numero dei collezionisti.

Sicuramente arriverà un giorno in cui per vedere un francobollo si dovrà andare al museo.

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atg
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da atg »

Islanda/2 Un servizio, tre persone
La struttura che all’interno di Íslandspóstur segue il mondo della filatelia è stata trasferita e ridotta, ma continua ad operare

https://www.vaccarinews.it/index.php?_id=28493

oggi vaccari ci da notizie in merito all' evoluzione del discorso
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atg
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da atg »

https://www.vaccarinews.it/index.php?_id=30479
e dopo un anno riporto su la discussione grazie all' articolo di vaccarinews


Per adesso nessuna emissione targata 2021, presenze internet apparentemente abbandonate e uffici che non si sbilanciano. Intanto, è stato semplificato il tariffario per l’estero
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Gratianus
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Gratianus »

Pare proprio una decisione irrevocabile. Le poste islandesi dicono che hanno troppe scorte da finire, che se servirà ristampano francobolli vecchi ( :f_no: ) e che produrre francobolli costa troppo. Se lo Stato ritiene la produzione filatelica strategica da un punto di vista culturale, deve pagare. Questo il senso.
Ora, io credo sia una scelta piuttosto bizzarra e, filatelicamente parlando, drammatica. Possibile che ci sono Stati economicamente disastrati o addirittura in guerre sanguinose che producono francobolli,e l'Islanda li ha cancellati (forse) per sempre?
Che ne pensate? Sarà solo l'inizio di una lunga fila... o ritornerà sui suoi passi?
Tra l'altro producevano francobolli piuttosto carini e per nulla numerosi in emissioni. Qualcuno di voi li collezionava? A me piace(va) comperare gli album annuali (yearpacks), davvero ben fatti.
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atg
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da atg »

oggi vaccari torna sull' argomento
https://www.vaccarinews.it/index.php?_id=31461
E se gli islandesi avessero ragione?
Per ora il Paese non emette più francobolli: ne ha tanti in deposito… La scelta annunciata due anni fa è stata confermata ancora
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spiaggiabianca
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da spiaggiabianca »

no no l'italia non seguirà la stessa strada dell'Islanda
ci guadagna con l'emissione di figurine.
A proposito del 1.250.000.000 di francobolli ( si avete letto bene unmiliardoduecentocinquantamila francobolli) ancora nei depositi italiani, li stanno cacciando poco per volta
guardate qui
https://www.youtube.com/watch?v=r9VgI7pmzVk
Salvatore
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rodedo
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da rodedo »

Secondo me la scelta dell'Islanda è corretta e sarà seguita da parecchia altri paesi. Dipenderà dal mecato e dalla creatività delle poste di ciascun paese. Fintanto che, come in Italia, riescono ad essere creativi e creare prodotti con francobolli vecchi o nuovi che riescono a generare un profitto sufficiente continueranno; poi sarà naturale smettere come in Islanda.
Concordo con chi diceva che la filatelia andrà sempre più verso l'antiquariato.
Una conferma a tutto quello che è stato detto la dà il fatto che invece la numismatica ha incrementato il bacino di utenza negli ultimi anni... Le monete, infatti, si continuano ad usare anche se i pagamenti elettronici sono molto sponsorizzati e sono il futuro. Un ragazzo non vede francobolli sulle buste che arrivano a casa (se manco le vede...) e non riceve più cartoline da nessuno quindi difficilmente potrà appassionarsi ai francobolli, che non vede mai; lo stesso ragazzo, però, riceve qualche moneta o baconota dai genitori (non un bacomat...) per andarsi a comprare il gelato in spiaggia e riceve come resto degli Euro di altri paesi e si incuriosisce... Collezionare è nella natura umana, ma per incuriosirsi ed appassionarsi a qualche cosa bisogna farne esperienza, e nella vita reale si fa sempre meno esperienza "di francobolli", soprattutto in Italia (in Svizzera, ad esempio, se ne usano ancora parecchi, ma quasi solo per motivi formali).
-
Rosario
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Ivano Abbatantuono
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Vero solo in parte, poiché ci sono tanti tipi di collezionisti di oggetti mai utilizzati, altrimenti non capiremmo perché si collezionino meteoriti, statuine di età ellenistica o migliaia di altri diversi oggetti risalenti a secoli addietro e magari in nulla simili a quelli utilizzati dal 20° secolo in poi.
I ricordi di utilizzo e l'affezione verso ciò che ci lega alla nostra infanzia e/o radici sono solo una parte (anche se, forse, delle più importanti) delle tante molle che spingono a collezionare, le ragioni sono complesse, individuali e in gran parte misteriose e/o casuali. Certamente tutti i collezionisti sono accomunati, lo dice la scienza psicologica, a desideri di mettere ordine, ricercare, catalogare, approfondire e, perché no, spesso di accaparrare e accumulare, tutte cose indipendenti (o non necessariamente collegate) dalla necessità di aver utilizzato quegli oggetti. Col tempo spesso vi si aggiunge la voglia "in sé" di studiare, di ampliare le nostre conoscenze, di fare in volo pindarico sulla storia e sulla vita.
D'altra parte, il solo aver avuto un nonno o un padre collezionista e qualche album di francobolli per casa potrebbe costituire input sufficiente ad appassionarsi per avvenuto... "contatto".
In sostanza, sarei meno pessimista nell'attribuire importanza fondamentale al progressivo abbandono degli strumenti postali nel declino - attuale e futuro - della filatelia.
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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da virgilio.terrachini »

Ivano Abbatantuono ha scritto: 29 luglio 2021, 9:01 Vero solo in parte, poiché ci sono tanti tipi di collezionisti di oggetti mai utilizzati, altrimenti non capiremmo perché si collezionino meteoriti, statuine di età ellenistica o migliaia di altri diversi oggetti risalenti a secoli addietro e magari in nulla simili a quelli utilizzati dal 20° secolo in poi.
I ricordi di utilizzo e l'affezione verso ciò che ci lega alla nostra infanzia e/o radici sono solo una parte (anche se, forse, delle più importanti) delle tante molle che spingono a collezionare, le ragioni sono complesse, individuali e in gran parte misteriose e/o casuali. Certamente tutti i collezionisti sono accomunati, lo dice la scienza psicologica, a desideri di mettere ordine, ricercare, catalogare, approfondire e, perché no, spesso di accaparrare e accumulare, tutte cose indipendenti (o non necessariamente collegate) dalla necessità di aver utilizzato quegli oggetti. Col tempo spesso vi si aggiunge la voglia "in sé" di studiare, di ampliare le nostre conoscenze, di fare in volo pindarico sulla storia e sulla vita.
D'altra parte, il solo aver avuto un nonno o un padre collezionista e qualche album di francobolli per casa potrebbe costituire input sufficiente ad appassionarsi per avvenuto... "contatto".
In sostanza, sarei meno pessimista nell'attribuire importanza fondamentale al progressivo abbandono degli strumenti postali nel declino - attuale e futuro - della filatelia.
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il problema è che la filatelia era un collezionismo di massa mentre chi colleziona meteoriti o statuine di età ellenistica (tra l'altro vietato) si conta sulle dita di una mano.

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Re: Islanda: addio ai francobolli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Assolutamente d'accordo Virgilio, che la filatelia sia in crisi dagli anni '90 è noto e probabilmente (o almeno è il mio pensiero) il trend in declino continuerà.
Ma da questo a pensare che il declino diventi drammatico e/o rapido e che sia direttamente dipendente dall'uso ormai residuale dei servizi postali ce ne corre.
Abbiamo interi post già riempiti sul tema, che cmq non è facile da analizzare e prevedere
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Re: Islanda - 2020 - Addio ai francobolli

Messaggio da atg »

e dopo due anni ancora nessuna emissione... chissà cosa penserebbero dell' Italia vedendo i nostri "numeri" ...
hanno "emesso" solo il buono di risposta internazionale
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Gratianus
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Re: Islanda - 2020 - Addio ai francobolli

Messaggio da Gratianus »

atg ha scritto: 30 novembre 2022, 14:57 e dopo due anni ancora nessuna emissione... chissà cosa penserebbero dell' Italia vedendo i nostri "numeri" ...
hanno "emesso" solo il buono di risposta internazionale
Si sa qualcosa per il 2023? Riprenderanno ad emettere francobolli?

Intanto io ho ordinato 2 raccolte annuali di emissioni dal sito ufficiale (stamps.is) e ho scoperto che li bloccano in dogana qui in Italia e bisogna pagare le tasse. Non mi era mai successo prima.
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Re: Islanda - 2020 - Addio ai francobolli

Messaggio da atg »

si le tasse oramai sono un problema per tanti stati che non sono Euro, ad iniziare dalla Svizzera (Almeno per me) visto che non ci pensano più loro a sgarvarci dal tutto (anzi in passato erano esenti)
al momento nessun francobollo anche per il 2023 peccato, io almeno il giro Europa, Natale o altri giri tipo quello Sepac almeno avrei continuati a farli
anche solo per i collezionisti erano sempre cercati

dovessi avere novità in merito lo scrivo Ciao:
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