Attenzione ai timbri falsi nella Posta Militare

Forum di discussione sulla posta militare
andrea di lena
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Attenzione ai timbri falsi nella Posta Militare

Messaggio da andrea di lena »

Prendendo spunto nell'argomento "Echi nella stampa" con il topic L'Arma a tutela della filatelia" dove si parlava del rinvenimento con la relativa denuncia del possessore di alcuni timbri postali ricostruiti ad arte per creare delle falsificazioni vorrei proporvi a tutti gli appassionati di Posta Militare un bellissimo articolo di Roberto Lovat :clap: apparso sull'ultima rivista di Posta Militare dell'AICPM con argomento "Le falsificazioni nella posta militare".
L'argomento è molto interessante e riguarda alcune falsificazioni di timbri di posta militare molto ben realizzati su franchigie, in particolare tali falsificazioni risultano di recente realizzazione, però a differenza delle altre che vengono vendute tramite i normali canali quali aste, siti informatici ecc. queste falsificazioni vengono vendute nei mercatini.
L'esca è molto semplice si inserisce una franchigia con annullo raro falsificato in un lotticino di franchigie di bassa qualità ed il gioco è fatto, l'occhio veloce del Postalista Militare coglie l'annullo raro e per un centinaio di euro si compra il lotto pensando di aver fatto l'affare dell'anno non sapendo che "l'emozione annulla prudenza" (parole di Lovat) ....... poi a casa ....... :desp: si scopre la magagna. Addirittura in alcuni casi è talmente difficile da scoprire che si crede di avere un pezzo originale in collezione.
Sembrerebbe che il falsario abbia già fatto molte vittime.
Per scoprire se il pezzo acquistato è originale o no occorre effettuare una serie di riscontri, premesso che il falsario utilizza una franchigia nuova per realizzare il suo scopo.
a) Diffidare della perfezione nei supporti e negli annulli eccezionalmente nitidi in lotti di franchigie malmesse.
b) Controllare con il contafili se l'annullo è stato realizzato con uno scanner ed un computer verificando il colore dell'annullo e se questi presenta puntini di inchiostrazione, chi ha una certa sensibilità sulle dita è in grado passando sopra il timbro di capire se è stato stampato o se è stato utilizzato dell'inchiostro di tampone.
c) Controllare se la franchigia presenta segni di inchistrazione di penna a biro (a sfera), a quei tempi ancora non era stata inventata.
d) Verificare la compatibilità tra supporto e timbro, in alcuni casi la cartolina in franchigia era stata stampata e posta in circolazione dopo la data del timbro falso.
e) Controllare se il timbro sia stato cancellato o abraso in qualche sua parte, basta togliere o graffiare un numero e/o una data per stravolgere il valore della franchigia.
f) Verificare se l'annullo del reparto di appartenenza del militare che scrive sia compatibile con quello di Posta Militare, a volte circolano franchigie nuove con già apposto il timbro del reparto che le aveva in dotazione, basta fare un riscontro ed il trucco e scoperto.
g) Diffidare e controllare attentamente le franchigie scritte a macchina.
Il problema ultimo è che questi :bleah: falsari stiano alzando il tiro, in quanto non sono sprovveduti e si informano dai cataloghi, a tutti noi come sempre :grr: non rimane che vigilare e segnalare questi disonesti.
Ciao: Ciao: Andrea
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andrea di lena
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da andrea di lena »

Riporto dal sito dell'Arma la notizia già trattata su un altro topic, trattandosi di un coinvolgimento di numerosissime franchigie di Posta Militare della I^ G.M. mi sembra giusto riportarla anche nell'argomento di Posta Militare.
02/10/2008 ore 19:15
Una persona denunciata all'Autorità Giudiziaria di Firenze per il reato di contraffazione. Sequestrati 150 timbri di varie misure e fogge, in gomma e metallo, utilizzati per la falsificazione di corrispondenza militare del primo novecento al fine di aumentarne la rarità e di conseguenza il valore economico.
L'operazione è stata condotta dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze e del Reparto Operativo CC. T.P.C. di Roma, coadiuvati nell'esecuzione dall'Arma di Firenze.
A seguito di segnalazioni pervenute da collezionisti sulla presenza nel mercato filatelico di corrispondenza falsificata, venivano predisposti servizi di controllo a livello nazionale dal Comando CC. T.P.C. presso attività commerciali, case d'asta ed associazioni dello specifico settore. I militari del Reparto specializzato fiorentino appuravano l'esistenza sul mercato di cartoline postali del primo novecento riportanti timbri di uffici militari della I^ Guerra Mondiale, annulli e altre diciture del servizio postale militare dell'epoca, risultati contraffatti. Le indagini permettevano di identificare un pensionato fiorentino che, perquisito, risultava in possesso dei falsi timbri, abilmente riprodotti da originali dell'epoca e di altro materiale filatelico sul conto del quale sono in corso tuttora accertamenti sull'autenticità.

Nell'ultima asta per i soci dell'AICPM sono stati ritirati molti lotti, non so se legati al personaggio :bleah: :bleah: ma sono molto preoccupato per questo :tri: perchè trattano una branca della mia collezione, addirittura :mmm: alcuni anche di basso valore. Spero di no ma ho un vago sospetto. Se qualcuno di voi ha ulteriori notizie ben vengano.
Ciao: Ciao: Andrea
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francyphil
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da francyphil »

e io che speravo che almento questo campo fosse immune dai falsari :ko: . La cosa sconcertante è che alcuni dei lotti ritirati sono veramente di basso valore come notato anche da Andrea. Immagino che pero' in molti di questi casi non sia tanto il timbro di posta militare ad essere "interessante" ma piuttosto quelli accessori BLU. Quindi magari sono semplicemente cartoline vere con timbri accessori falsi. Diverso discorso per i timbri rari :desp:. Molti pero' sono facilemnte riconoscibili come falsi di quelli tolti perche di foggia leggermente differente rispetto ai soliti timbri e sospettosamente ( lo so è facile dirlo dopo :-)) ) puliti e nitidi.

Si puo' sapere il nome del venditore arrestato oppure è coperto da privacy?
è giusta questa interpretazione del vero/falso secondo voi?

http://www.aicpm.net/lotti108/lotto240.jpg
lotto240.jpg

timbro blu falso e timbro PM vero

http://www.aicpm.net/lotti108/lotto248.jpg
lotto248.jpg

timbro blu falso e timbro PM vero

http://www.aicpm.net/lotti108/lotto252.jpg
lotto252.jpg

timbro PM falso e timbro blu falso
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Fagios
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da Fagios »

Forse anche questa potrebbe essere sospetta e potrebbe essere passata tra le mani del nonnetto fiorentino. :mmm: :ko:
La cartolina che vi mostro l'ho acquistata qualche anno fa sul noto sito d'aste, fortunatamente per pochi euro.
La cosa che mi ha insospettito e a cui fin'ora non avevo dato peso è che qualche anno dopo ho visto, sempre sul noto sito d'aste, una cartolina molto simile: stesso mittente (e ovviamente calligrafia molto simile), stesso destinatario, stesso indirizzo. Anzichè rossa era color crema, ma il numero dell'ufficio di posta militare (Ufficio di Posta Speciale) non lo ricordo.
Ero sicuro di aver salvato almeno l'immagine di questa seconda cartolina, ma nonostante diversi giorni di ricerca non l'ho ancora trovata tra i miei CD di backup. :desp: :desp:

http://digilander.libero.it/fagiobolli/ ... spagna.jpg
ctv_spagna.jpg
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giandri
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da giandri »

Colgo l'occasione per ringraziare :clap: l'anonimo amico :clap: che mi ha fatto recapitare una copia omaggio de Posta militare e storia postale (rivista dell'A.I.C.P.M.).
E' proprio il numero 108 di settembre con l'articolo ricordato di Roberto Lovat sulle falsificazioni nella posta militare.
Grazie :clap: , se per caso quell'amico bazzica per questo topic
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da Paolob61 »

In riferimento all'asta 108 dell'AICPM,ho notato che i lotti ritirati dalla vendita fanno capo ad un unico conferente contrassegnato dalla lettera W, per i lotti con basso valore, penso si tratti di un ritiro cautelativo,per quelli di buon valore un paio puzzano di bruciato.Inoltre buona parte dei lotti ritirati sono indirizzati ad un unica destinataria,cosa abbastanza frequente quando vengono immessi sul mercato archivi di famiglia e/o professionali.
Naturalmente il tutto è il mio personalissimo e sindacabile parere.
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francyphil
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da francyphil »

Pubblicati gli annulli falsi ben 156 :ko: :ko: :ko: :ko:

http://www.aicpm.net/TIMBRI/index.htm
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4_mori
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da 4_mori »

Non ne ero a conoscenza; impressionante.

Antonio Falchi
:cof: Ciao:
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Fagios
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da Fagios »

Ho dato un'occhiata veloce alla pagina e... è impressionante!!! :what: :what: :what: :what: :shock: :shock: :shock: :shock:
Chissà quanto materiale contraffatto ci sarà in giro!! :evil: :desp: :what: :wow:
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giandri
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da giandri »

Veramente per tutti i gusti.
E non solo che interessano la Posta Militare.
Scansioni da conservare.
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Andrea Bizio Gradenigo
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

...riagganciandomi a quel di Firenze, volevo raccontare quanto appreso da vecchi collezionisti e commercianti della mia zona riguardo a falsificazioni fatte a Firenze...in particolar modo, pur non essendo settore/i a me conosciuto/i, mi impressionò, durante una conversazione conviviale ,il discorso della rigommatura post alluvione, credo del '62 :oops: , e delle sovrastampe RSI....a Firenze, negli anni 60-70, milioni di pezzi sono stati rigommati dopo l'alluvione, dal regno a quelli di repubblica, e milioni di pezzi di regno sono stati sovrastampati in maniera "industriale" , tanto che è poi diventato più comune il valore sovrastampato che quello senza sovrastampa...il tutto per sentito dire e senza riferimenti a francobolli in particolare..

Ciao:
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somalafis
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da somalafis »

Ottima iniziativa quella dell'AICPM sulla pubblicazione dei timbri sequestrati al 'falsario'. Il campionario di timbri reso noto dai carabinieri permetteva sicuramente al laborioso pensionato fiorentino di costruire dei bei falsi o di arricchire agevolmente documenti altrimenti 'normali'.
Ma la sequenza di timbri sequestrati va ben oltre la posta militare e in alcuni casi lascia perplessi. Ho notato ad esempio i seguenti timbri ''bancari'' (o imparentati) riferiti ad anni che arrivano fino al al 1978 e il cui impiego filatelico non e' evidente: Banca Commerciale Italiana 13-6-51; Cassa Risparmio Orvieto 1-2-48; American Express; Bollo sull'originale; Part.Iva n....; copia documento non valido ai fini del DPR 627/1978; operazione agevolata - comunicazione UIC 413 26/8/75. Non e' facile immaginare uno sfruttamento collezionistico di alcuni di questi timbri che hanno un utilizzo solo amministrativo, fiscale o valutario. Forse dovevano essere usati per rendere credibili vistose assicurate o lettere con pesanti affrancature contemporanee? O magari il 'pensionato fiorentino' non si occupava solo di 'aggiustare' documenti filatelici?
C'e' infine un timbro che non capisco proprio e che mi incuriosisce assai: ''Tori degli appennini''. Che diamine vuole dire????
Riccardo Bodo
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4_mori
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da 4_mori »

Credo che nel corso delle perquisizioni abbiamo sequestrato tutto quello che è stato ritrovato.
E' probabile che in alcuni casi si tratti solo di <vecchi timbri> conservati insieme a quelli utilizzati per costruire ad arte i documenti.
In questo caso è stato pubblicato tutto il ritrovato (credo); non penso siano stati utilizzati tutti quelli in visione.
Naturalmente la mia è una opinione personale, non conoscendo l'autore.

Antonio Falchi
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el che
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da el che »

somalafis ha scritto:Ma la sequenza di timbri sequestrati va ben oltre la posta militare e in alcuni casi lascia perplessi. Ho notato ad esempio i seguenti timbri ''bancari'' (o imparentati) riferiti ad anni che arrivano fino al al 1978 e il cui impiego filatelico non e' evidente: Banca Commerciale Italiana 13-6-51; Cassa Risparmio Orvieto 1-2-48; American Express; Bollo sull'originale; Part.Iva n....; copia documento non valido ai fini del DPR 627/1978; operazione agevolata - comunicazione UIC 413 26/8/75. Non e' facile immaginare uno sfruttamento collezionistico di alcuni di questi timbri che hanno un utilizzo solo amministrativo, fiscale o valutario. Forse dovevano essere usati per rendere credibili vistose assicurate o lettere con pesanti affrancature contemporanee? O magari il 'pensionato fiorentino' non si occupava solo di 'aggiustare' documenti filatelici? C'e' infine un timbro che non capisco proprio e che mi incuriosisce assai: ''Tori degli appennini''. Che diamine vuole dire????


Ho già segnalato un paio di settimane fa sul forum che i timbri bancari servivano a falsificare corrispondenze inviate mediante "Recapito Autorizzato". Sono affrancature miste R.A. + commemorativi del primo periodo (ad esempio Ginnici) in cui il R.A. è rappresentato dalla Lira Verde in multipli e utilizzata per giunta fuori validità. Quindi: Attenzione a queste pseudo affrancature miste.

Riguardo i Tori degli Appennini non saprei proprio cosa rispondere. Mai sentiti. :dub: Urgono ricerche in proposito.

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ppozzo68
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da ppozzo68 »

somalafis ha scritto:C'e' infine un timbro che non capisco proprio e che mi incuriosisce assai: ''Tori degli appennini''. Che diamine vuole dire????


Originariamente potevata trattarsi di "Cacciatori degli Appennini" cui è stata asportata la prima parte della scritta.
Mi pare che manchi anche parte della "I" finale.
:mmm:
Saluti a tutti.
Paolo Pozzoli

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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da el che »

4_mori ha scritto:Credo che nel corso delle perquisizioni abbiamo sequestrato tutto quello che è stato ritrovato.
E' probabile che in alcuni casi si tratti solo di <vecchi timbri> conservati insieme a quelli utilizzati per costruire ad arte i documenti. In questo caso è stato pubblicato tutto il ritrovato (credo); non penso siano stati utilizzati tutti quelli in visione.
Naturalmente la mia è una opinione personale, non conoscendo l'autore.


Purtroppo, come appare dalle immagini tutti i timbri fotografati presentano residui di inchiostrazione ora nera ora azzurra. Quindi dovrebbero essere stati tutti utilizzati almeno per una prima "prova". Ma in realtà i residui di inchiostro su alcuni timbri appaiono davvero consistenti, quindi.........

I numerali a punti sono stati adoperati, per quanto mi risulta, su periodo Umberto I (affrancature pregiate particolarmente con il L. 2) cosi come "CORRISPONDENZA SOTTRATTA DA PARTIGIANI E RECUPERATA DALLA X FLOTT. M.A.S. (questa in modo masiccia). Anche le "onduline" sono state utilizzate su affrancature d'emergenza della RSI con segnatasse e pacchi postali. Purtroppo, credo che i danni prodotti da questa vicenda li ritroveremo per anni.

Ciao: Ciao: Ciao:
Ultima modifica di el che il 30 ottobre 2008, 21:28, modificato 1 volta in totale.
el che
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da el che »

ppozzo68 ha scritto:
somalafis ha scritto:C'e' infine un timbro che non capisco proprio e che mi incuriosisce assai: ''Tori degli appennini''. Che diamine vuole dire????


Originariamente potevata trattarsi di "Cacciatori degli Appennini" cui è stata asportata la prima parte della scritta.
Mi pare che manchi anche parte della "I" finale.
:mmm:


Complimenti: mistero svelato rapidissimamente. :clap:
Questo spiega l'altro timbro che sembrava anch'esso strano "CACCIA"

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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da 4_mori »

In questo caso, dopo gli ultimi interventi, il danno fatto ai collezionisti è molto più grave di quello che sembrava.

Antonio Falchi
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Giovanni Piccione
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da Giovanni Piccione »

Se non volete perdere tempo a salvarli uno ad uno potete scaricare la cartella che vi segnalo, dove li trovate tutti raccolti.
Ciao:
www.lafilatelia.it/Timbrifalsi.zip
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somalafis
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Re: Falsi nella Posta Militare

Messaggio da somalafis »

antares ha scritto:Ho già segnalato un paio di settimane fa sul forum che i timbri bancari servivano a falsificare corrispondenze inviate mediante "Recapito Autorizzato". Sono affrancature miste R.A. + commemorativi del primo periodo (ad esempio Ginnici) in cui il R.A. è rappresentato dalla Lira Verde in multipli e utilizzata per giunta fuori validità. Quindi: Attenzione a queste pseudo affrancature miste.

Grazie per l'indicazione, anche se mi sembrano ancora un po' misteriori gli utilizzi dei timbre ''part.Iva n....'' e ''operazione agevolata. Comunicazione UIC41326/8/75''. Grazie anche Pozzoli per i (caccia)tori degli appennini.
Riccardo Bodo
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