Nel vecchio forum ricordo un bellissimo topic dove venivano mostrati alcuni testi di lettere particolari o gioiose o tragiche, comunque interessanti. Avrei voluto anch'io partecipare mostrando una cartolina che possiedo e chi mi ha sempre emozionato per quanto vi è scritto, immaginando di interpretare i sentimenti di coloro che l'hanno ricevuta; ma per parecchio tempo, non sono stato in grado di localizzare dove questo documento fosse, nel marasma delle mie cose. Oggi, all'improvviso, è riapparsa ed eccola qua ed è spedita dalla provincia di Trento a quella di Varese. La data dell'annullo è il 22/9/1943 ma il testo è del 14 settembre 1943, alcuni giorni successivi a quello in cui venne reso pubblico l'armistizio di Cassibile col quale l'Italia cessò le attività militari nei confronti degli Alleati e che portò ancor di più alla sfacelo, alla Repubblica Sociale, alla guerra civile ed a tutti gli orrori degli ultimi 2 anni di guerra.
Il testo è, per me, micidiale... un caporale informa la famiglia, verosimilmente il padre, che il figlio soldato è stato visto passare il confine per essere stato deportato in Germania dalle truppe tedesche: gode di buona salute e manda "affettuosi saluti" a casa. Il caporale finisce la cartolina chiedendo una preghiera per lui e per i numerosi compagni.
Mi vengono sempre i brividi nel leggerla questa cartolina e posso solo immaginare lo sgomento e il terrore nei parenti nel sapere il proprio caro deportato lontano da casa, dai propri luogi, dalla propria Patria. Mi piacerebbe sapere se poi è stato fortunato a tornare alla fine della guerra.


P.S.: visto la data e l'argomento, per non esacerbare gli animi vorrei che chi volesse intervenire, lo facesse solo dal punto di vista sentimentale e non storico giudiziale; se proprio non vi trattenete, parliamone tramite MP.