1823/1833 - La corrispondenza postale tra il Ducato di Parma e la Francia

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francesco luraschi
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1823/1833 - La corrispondenza postale tra il Ducato di Parma e la Francia

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco due lettere di cui accennavo nella sezione "Prefilatelia" e che ritengo curiose: una è spedita da Parigi nel 1823 in porto pagato che arriva a Parma via Milano. Non mi è chiaro dove venne apposto il bollo AFFRANCATE che il catalogo Vollmeier posiziona a Milano. Ma nel 1823 era già possibile spedire in PD dalla Francia a Parma? So che qualche anno dopo, nel 1832, la corrispondenza dalla Francia a Parma prevedeva il pagamento anticipato fino alla frontiera francese, da qui via Antibes o Pont de Beauvoisin avrebbe poi raggiunto il ducato.

Il destinatario è Maria Nicola Amelin ... consigliere privato di Maria Luisa d'Asburgo e qualche dubbio mi sorge.

La seconda del 1833 è curiosa perché sembra esserci stato il tentativo di occultare la località di partenza facendo comparire la lettera come originaria del Lombardo-Veneto tramite l'apposizione del bollo LI e del timbro della posta di Milano. La lettera è anomala perché Milano in quel periodo timbrava diversamente le lettere in partenza (questo è il timbro di arrivo). La lettera poi raggiunge Parigi via san Gottardo e Uninga.

Pure le lettere di Modena venivano fatte comparire come austriache ...

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Phil Shulman
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da Phil Shulman »

La lettera del 1833 non potrebbe rientrare nel novero di quelle Pontificie, Napoletane e Toscane intercettate dagli austriaci per farle transitare da Uninga trascrivendone il contenuto a Verona e Milano?
Se ne era scritto sul forum. Io ne avevo due, camuffate da Lettere Italiane, che ho ceduto ad un collezionista; una toscana e una pontificia.
metternich 1.jpg
metternich 2.jpg
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francesco luraschi
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da francesco luraschi »

Certamente, è quello che ho pensato pure io. Magari qualche collezionista ne ha altre milanesi.

Le due lettere veronesi le conosco, devo averle già viste pubblicate o in vendita da qualche parte.

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Mirco Mascagni
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da Mirco Mascagni »

Eccoci ritrovati, Francesco.
Non ho nulla da aggiungere per sciogliere i vostri dubbi.
Posso solo confermare che la tariffa in partenza da Parma 22 cent. è corretta in quanto, sulla base del decreto 106 del 21 settembre 1814, la tariffa da 20 cent. prevista "Per fuori d'Italia indistintamente" è, così come nei numerosi casi che abbiamo analizzato nella sezione Prefilatelia, gravata da X° di guerra. Sull'altra lettera, caro Francesco, quella partita da Parigi, non so darti una spiegazione razionale del perché non appaia la tassazione sulla lettera in arrivo a Parma. Il fatto che la lettera sia indirizzata ad un personaggio di corte, pur con qualche funzione ufficiale, non dovrebbe giustificare la franchigia in arrivo. Almeno stando al regolamento sulle franchigie in vigore del 22 maggio 2019 che descrive con dovizia di particolari i pochi soggetti che potevano godere di franchigia illimitata o limitata. Ma non è la prima volta che vedo lettere con questa particolarità.

E infatti ... eccone altre due :-))
EE26_19PaPr.jpg
EE26_99PaPr.jpg
Entrambe del 1826; e con un bel Port Payé
Direi, quindi, che era certamente possibile spedire in PD dalla Francia.
Anche se non ho il riferimento del decreto postale che lo attesti. Ma qualcuno, in questo senso, ci verrà sicuramente presto in aiuto. :mmm:

Non so nulla, invece, di questa storia delle lettere di cui si nascondeva la vera provenienza o che venivano intercettate dagli Austriaci.
Potete raccontarci, per favore, questa storia? Grazie
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Mirco
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Mirco Mascagni
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da Mirco Mascagni »

Ops!
Non mi ero accorto che anche le mie due lettere sono indirizzate al Barone Amelin!
Quindi, se questo signore fosse stato un "Ministro di Stato", o "Presidente del Dipartimento Militare", avrebbe avuto regolare diritto all'esenzione ...
Ma a quel punto non sarebbe servito indicare il P.Payé in partenza a Parigi ...
Ciao:
Mirco
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francesco luraschi
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da francesco luraschi »

Mirko,

a monte dell'occultamento delle località di origine delle lettere c'è la necessità dell'Austria di controllare la corrispondenza diretta all'estero proveniente dagli altri Stati italiani. So per avere letto in giro, ma non ho mai visto il doc di persona, che la Francia nel 1830 avvisò l'Austria che non avrebbe più accettato lettere di Paesi terzi giunte per la via di Uninga in quanto certa che erano soggette a censura. Uninga era il terminale del tragitto Chiasso-san Gottardo favorevole agli austriaci dato che il Sempione dopo la Restaurazione era finito in Piemonte. A Milano e Mantova prima e a Verona poi (ma non solo) c'erano i cosiddetti "gabinetti neri" o "stanze della cifra" dove si controllavano i testi delle lettere.

E quindi l'Austria le manipolò per farle sembrare proprie, o almeno originarie del Lombardo-Veneto.

Ti segnalo questa pubblicazione, dove però non c'è traccia del doc di cui sopra.

https://www.amazon.it/politica-postale- ... 887000113X
31inAPeXuYL._SX330_BO1,204,203,200_.jpg
Bisognerebbe mettersi con calma e studiare a fondo le varie convenzioni tra l'Austria, la Toscana e i vari ducati con relativi instradamenti di cui si scrive a grandi linee. Ma serve tempo ... e molta passione. Ad esempio ho passato alcune lettere toscane in vendita online: negli anni '20 seguono la via di Uninga e quindi sono passate dal Lombardo-Veneto, più avanti quella del Moncenisio e quindi sono arrivate in Francia via Sardegna. Quelle degli anni di mezzo intorno al 1830 possono rientrare tra quelle occultate se via di Uninga.

Tempo fa c'era in vendita su Ebay una lettera simile alla mia, forse non opportunamente valutata, ma ora non la vedo.

Ciao: Francesco
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Mirco Mascagni
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Re: 1823-1833 Lettere da Parma alla Francia

Messaggio da Mirco Mascagni »

Grazie Francesco per la pazienza e la disponibilità.
Ciao:
Mirco

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