In questo contesto mi limiterò a riportare le notizie essenziali sull'esercito modenese tratte da questo libro; il resto lo potete trovare su wikipedia.
Nel 1849 il Duca Francesco V (1846-1859) introdusse la coscrizione obbligatoria e diede alle truppe estensi, comandate dal correggese Agostino Saccozzi, un assetto destinato sostanzialmente a non più modificarsi sino alla fine dello Stato modenese.
Nel 1859 la forza complessiva dei Corpi ammontava a circa 3.600 tra ufficiali e soldati, ai quali si aggiungevano 700 riservisti, gli addetti all’amministrazione, ai comandi di Piazza ecc., nonché le Guardie Nobili d’Onore e la Milizia di Riserva.
Le vicende della II guerra d’indipendenza, ed in particolare la sconfitta subita dagli austrici (feldmaresciallo conte Gyulai) a Magenta, forzarono il Duca, con tutta la cassa del Regno e l’esercito ad abbandonare Modena l’11 giugno 1859 per ritirarsi in territorio austriaco.
E qui inizia la storia della "Brigata Estense".
Forse non tutti sanno che la "Regia Ducale Brigata Estense" era la denominazione assunta dall'esercito del Ducato di Modena e Reggio che seguì nell'esilio il duca Francesco V d'Este dall'11 giugno 1859, data della definitiva partenza da Modena, al 24 settembre 1863, data dello scioglimento a Cartigliano nel Veneto.
Composta inizialmente da circa 3.600 uomini, al momento dello scioglimento contava sulla forza di 2.722 effettivi.
Al contrario di quanto accadde con le truppe parmensi, che furono sciolte pochi giorni prima a Gualtieri, quelle estensi vennero riorganizzate in una brigata operativa detta Estense così articolata:
- Comando e Stato Maggiore
- Ufficiali del Genio
- Mezzo Squadrone Dragoni
- Divisione Dragoni di Fanteria
- R. Corpi d'Artiglieria e Pionieri
Stato Maggiore
Compagnia d'artiglieria montata
Compagnia Spingardieri
1 Compagnia di Pionieri
- R. Reggimento di Linea
Stato Maggiore e Minore
1º Battaglione (di Linea)
2º Battaglione (di Linea)
3º Battaglione (Cacciatori)
- Frazione Trasporti
- Frazione Sanitaria
Il 23 giugno, mentre il grosso delle truppe austriache muoveva verso il fiume Chiese, la Brigata Estense fu stanziata presso il forte di Belfiore, alle porte di Mantova.
Nei quasi quattro anni di permanenza nel Lombardo-Veneto, la Brigata Estense giunse a contare fino a 5'000 effettivi per il sopraggiungere di volontari desiderosi di arruolarsi; giovani dell'ex-Ducato di Modena e Reggio che preferivano oltrepassare il Po, per porsi al servizio del Duca, piuttosto che rispondere alle chiamate alle armi del neonato Regno d'Italia, ma anche sbandati o appartenenti a famiglie legate alla dinastia da vincoli economici.
Nell'anno 1860 si profilò per questo piccolo esercito la possibilità di essere impiegato al servizio del Papa Pio IX: lo stesso Imperatore Francesco Giuseppe avrebbe caldeggiato questa eventualità rendendo disponibile la flotta austriaca per il trasporto delle truppe in Adriatico. Nello stesso anno però gli eventi precipitarono con la spedizione di Garibaldi, l'occupazione del regno borbonico, l'intervento del Regno di Sardegna con il dispiegamento della flotta di fronte ad Ancona e la discesa dell'esercito nello Stato Pontificio. Il progetto del duca non ebbe attuazione e fu definitivamente accantonato.
All'atto dello scioglimento, dei 2'722 effettivi ancora arruolati, ben 1'111 (156 ufficiali e 955 militari di truppa) chiesero ed ottennero di entrare a far parte dell'Imperial Regia Armata austriaca.
Il 5 ottobre 1863 il Tenente Maresciallo Luigi Pokorny li accolse in seno all'esercito austriaco.
Veniamo alla documentazione in mio possesso.
Ecco due buste indirizzate al Colonnello Ferri cav. Alessandro (1783 - 1872), comandante del Deposito di Mantova.
Il colonnello Ferri, che era stato il comandante della piazza di Modena dall'Ottobre del 1848, divenne poi comandante dei pionieri, quindi direttore del casermaggio dell'intera brigata.
Probabilmente le due buste contenevano fatture di materiale e/o forniture fatte alla brigata estense.
Recentemente su ebay è stata dispersa una parte dell'archivio Ferri.