L'ultima spiaggia: un film, un modo di dire, ed anche una... targhetta!

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remo
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L'ultima spiaggia: un film, un modo di dire, ed anche una... targhetta!

Messaggio da remo »

Un film, un modo di dire, una targhetta.
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remo Sostenitore del Forum dal 2011

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Matraire1855
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Re: Un film, un modo di dire, una targhetta

Messaggio da Matraire1855 »

Ricordo benissimo di averlo visto un paio di volte in televisione durante la mia infanzia. Ci ripensavo ogni tanto: l'ultima volta durante il loockdown dell'aprile 2020. Pensavo che se fosse andato in onda in quei tragici giorni, il giorno dopo la curva dei suicidi sarebbe andata alle stelle. Ma tanto non ce lo avrebbero detto.
Ricordo oggi come ieri alcune scene surreali: il commento di un lord inglese al suo club quando apprende che il suo economo ha fatto una scorta di un tipo di liquore per alcuni anni. La sua risposta fù "inaudito è dir poco".
Straziante la scena del sottomarino che arriva sulle coste americane dove sembra che qualcuno invii dei messaggi morse senza senso. Ebbene pensavano qualcuno di vivo ancora ed invece il morsetto morse era per sbaglio collegato alla cordicella di una tenda alla veneziana che mossa dal vento lanciava messaggi morse a caso.
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remo
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Re: Un film, un modo di dire, una targhetta

Messaggio da remo »

Complimenti Danilo per memoria e analisi.
Per l’epoca fu un ottimo film con un buon soggetto, regista e grandi interpreti. Ebbe anche da noi, nonostante fosse un film apocalittico fantascientifico e il genere ancora non andava per la maggiore, successo al quale contribuirono di sicuro i nomi dei big di Hollywood Gregory Peck, Ava Gardner, Fred Astaire e Anthony Perkins.
Singolare che sia diventato un modo di dire in italiano: trovarsi o essere all’ultima spiaggia. Il titolo originale del film in inglese era semplicemente “On the beach”
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Alex
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Re: Un film, un modo di dire, una targhetta

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
a fine anni '50 e inizio anni '60, per un certo periodo, vennero reclamizzati i film appena prima della loro uscita nei cinema.
Questa targhetta non è la sola riferita al mondo del cinema, ve ne sono diverse altre come ad esempio :

Arrivano i Vichinghi ( 1958-59 )
Qualcuno verrà ( 1959 )
38° parallelo missione compiuta ( 1959 )
un uomo da vendere ( 1959 )

l'elenco potrebbe continuare ....

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Matraire1855
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Re: Un film, un modo di dire, una targhetta

Messaggio da Matraire1855 »

Alex ha scritto: 3 settembre 2021, 7:36 l'elenco potrebbe continuare ....

Ciao: Ciao: Ciao:
Fra le tante targhette ne ricordo una che mi faceva sempre pensare: Roma città aperta.

Era un film di moda anche alla televisione, tempo fa.
Me lo ritrovavo invece proposto durante gli "scioperi autogestiti" negli anni 70 nell'istituto tecnico in cui studiavo, in cui invece di scappare a casa veniva proiettato nell'aula magna e con il successivo dibattito. Purtroppo oggi parlare agli adolescenti di antifascismo non è più di moda e ci ritroviamo degli ignoranti come classe politica
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Alex
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Re: Un film, un modo di dire, una targhetta

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
in relazione alla targhetta della città aperta di Roma, questo è un annullo non legato al famoso film, bensì al fatto storico del 1943 ( ossia quando Roma venne dichiarata città aperta con lo scopo di preservarla dai bombardamenti per il suo straordinario prestigio storico ).
Tuttavia ciò non salvò Roma dal subire svariati bombardamenti in quel periodo prima dell'ingresso delle truppe alleate.
La targhetta ha avuto uso postale unicamente negli uffici postali di Roma tra il 1943 ed il 1944 a fasi alterne. È piuttosto difficile da reperire negli uffici periferici ( prati, nominano, ostiense ) mentre non è rara usata negli uffici centro e ferrovia.
Potremmo dire, storicamente parlando, che è il film ( uscito alla fine del 1945 ) ad essere stato ispirato dall'annullamento e non viceversa.
Ciao: Ciao: Ciao:

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