I numeri di controllo dei fogli di francobolli britannici

[Alforte]

Buonasera a tutti.
Sto cercando di capire quale grado di rarità e quale interesse può avere il francobollo da 5 milliemes con numero di tavola della serie "postino con cammello" stampata dalla DLR di Londra che affranca, assieme ad una coppia del 15 mill., un biglietto aereo per l'Italia. Spedito da Torit (Sudan) il 4. AU. transita per Khartoum il 10 e giunge a Verona il 17.8.1948.

[maupoz]

non sono in grado di risponderti circa un suo stimabile valore economico ma certamente l'appendice con il numero di tavola è interessante e non è usuale trovarne su documenti viaggiati

magari qualcun altro saprà dirti di più

molto più rari e "importanti" i numeri di tavola "positivi" cioè quelli racchiusi in un rettangolo

come saprai la De La Rue utilizzava due numeri per catalogare le tavole da stampa

un numero "positivo" racchiuso in un quadrato ed un numero "negativo" racchiuso in un cerchio o in un ovale

il "positivo" individuava il numero progressivo delle tavole realizzate per tutti i valori, quello "negativo" individuava il numero di tavole realizzate per il singolo valore

rendo più semplice con questo esempio

Saint Christopher / valore "one penny" / 40 in rettangolo = quarantesima tavola da stampa realizzata / 1 in rettangolo = delle 40 realizzate questa è la prima di questo valore (in questo colore)

DLR numeri tavola esteri 1.jpg

il numero 1 in cerchio che hai postato individua quindi la prima tavola da stampa con cornice nera di questo valore (il colore del fondo del cerchio è il nero come la cornice quindi ci dovrebbe essere un altro numero per il colore del fondo)


per meglio chiarire
nel valore di centro ci sono due numeri "negativi" .... ci dicono che si tratta di francobolli stampati dalla prima tavola del valore da 3 c. con fondo ocra/arancio

DLR numeri tavola esteri 2a.jpg

questa è la più "simpatica" ... è delle isole "Sottovento" ... per confondere un pò... ma noi abbiamo capito che certamente non è la tavola "23" ...

DLR numeri tavola esteri 3.jpg

[Alforte]

Grazie Maupoz!

[maupoz]

Grazie Maupoz!

aggiungo piccolissima nota ...di colore

sopra il numero 1 del francobollo che hai postato ci sono due righe (tra il cerchio e i dentelli) la prima (dal basso) è del colore del fondo della vignetta la seconda quello della cornice

[Alforte]

Nel postare quel pezzo ero partito dal presupposto che i cataloghi italiani, ancorché del periodo ottocentesco, quotano i francobolli con numero di tavola attribuendo a quelli su busta dei prezzi di tutto rispetto. Naturalmente non voglio fare paragoni con l'oggetto in questione che, comunque, considero molto interessante.

[maupoz]

Nel postare quel pezzo ero partito dal presupposto che i cataloghi italiani, ancorché del periodo ottocentesco, quotano i francobolli con numero di tavola attribuendo a quelli su busta dei prezzi di tutto rispetto. Naturalmente non voglio fare paragoni con l'oggetto in questione che, comunque, considero molto interessante.

come ho già scritto il numero di tavola è certamene interessante ,soprattutto su busta viaggiata, ma io non sono in grado, in questo caso, di farne valutazioni economiche


considero solo che si tratta di un numero di tavola "negativo" (come spiegato in precedenza) e quindi (credo) meno "importante" di un numero di tavola "positivo" (quello racchiuso in un rettangolo)

inoltre non so nemmeno, per il mercato estero, quale considerazione abbia la presenza del "numeretto"

se qualche altro potesse indicare delle valutazioni per quanto postato...ben venga

...magari dirci se sui cataloghi esteri i numeri di tavola hanno una loro quotazione

[agrome]

Questi numeri sono chiamati “control numbers” e furono utilizzati nel periodo 1884-1947.

Nei francobolli inglesi c’era un “control number” per ogni foglio, quindi il valore, almeno teorico, di un francobollo con margine con il numero è 240 volte il valore del singolo francobollo. 240 mi pare fosse il numero di francobolli per foglio (tipo con testa di sovrano).
Vi sono alcune note esplicative in materia nel catalogo SG Commonwealth, che rimandano comunque ai cataloghi SG specializzati (2 volumi).
I fogli di francobolli di colonie inglesi avevano invece due numeri di controllo per ogni foglio, quindi il valore (sempre teorico) è inferiore.
I francobolli inglesi col “control number” sono ricercati nel mercato anglosassone; molto di meno i francobolli delle colonie inglesi col “control number”.

Cordiali saluti
Andrea

[maupoz]

Questi numeri sono chiamati “control numbers” e furono utilizzati nel periodo 1884-1947.

grazie Andrea

visto che se ne parla .....ho trovato queste sintetiche informazioni

NUMERI DI CONTROLLO SU FRANCOBOLLI BRITANNICI

Il sistema dei "controlli" iniziò nel febbraio 1884 e continuò fino all'ottobre 1947.
Il "controllo" consisteva in una lettera a margine del foglio e il motivo principale della sua introduzione era l'enorme numero di francobolli 1/2d e 1d che dovevano essere stampato, che richiede un metodo di contabilità per le stampanti.

Primo utilizzo
I controlli furono usati per la prima volta sul Queen Victoria 1 penny lilla nel 1884 e successivamente sul ½d vermiglio del 1887 e sul ½d blu-verde del 1900.
Per il 1d lilla, furono usate le lettere dalla A alla X e sul mezzo penny vittoriano, le lettere A a R.
Durante questo primo periodo i diversi valori avevano diverse lettere di controllo contemporaneamente.

Edoardo VII
Con l'introduzione dei francobolli Edoardo VII ½d e 1d nel 1902, la serie tornò alla lettera A con le lettere su entrambi i valori che diventavano simultanee.
Dal febbraio 1904 fu adottato il formato definitivo di controllo quando alla lettera di controllo fu aggiunto un numero che indicava l'anno. Questo è iniziato con C4.

Giorgio V
Fino al 1912 il sistema dei controlli era stato utilizzato solo sui francobolli ½d e 1d ma con l'emissione dei francobolli Giorgio V si colse l'opportunità di estendere il sistema a tutti i francobolli di basso valore fino all'1/- compreso e alle spese di spedizione. francobolli fino a 2/6.
Questi numeri continuarono ad essere utilizzati per denotare l'anno fino al 1947 e si possono trovare esempi appropriati nell'edizione PUC del 1929 con i controlli K29 e L29 e nell'edizione Silver Jubilee del 1935 in cui veniva utilizzato solo W35.

Un cambio di monarca portava sempre al riavvio della serie con la lettera A tranne nel 1924, durante il regno di Giorgio V, quando la filigrana Royal Cypher terminò a W24 e riprese con la modifica a Block Cypher e la scritta, leggermente più piccola di A24.


esempi

numeri controllo britannici.jpg

i primi francobolli mostrati in questa immagine hanno il controllo C38.
Ciò significa che il francobollo è stato stampato nel 1938 e proveniva dalla terza lastra di stampa prodotta: le lastre A e B si sarebbero consumate a questo punto e sarebbero state sostituite dalla lastra C.

C'è anche un numero stampato in cifre molto più piccole- in questo caso 16- che è il numero del cilindro. Le piastre sono state utilizzate per realizzare cilindri e questi sono stati numerati per scopi di controllo qualità.

siccome non sono sicurissimo della traduzione di queste righe metto anche il testo originale.
There is also a number printed in much smaller figures. - in this case 16- which is the cylinder number. The plates were used to make cylinders and these were numbered for quality control purposes.





Tipi
Esistono due tipi di controlli riconosciuti soprattutto quando si raccolgono pezzi di francobollo singoli: (a) imperforato, dove il margine del foglio è imperforato, e (b) perforato, dove il margine del foglio è perforato.

numeri controllo britannici 2.jpg

Numeri di controllo sui francobolli Giorgio V.
I controlli mostrano che i francobolli sono stati realizzati tra il 1912 (A.12) e il 1922 (T 22)
Le perforazioni del blocco A12 si estendono solo fino al bordo dei francobolli quelle su N19 si estendono fino al margine del foglio.

[agrome]

Questi numeri sono chiamati “control numbers” e furono utilizzati nel periodo 1884-1947.

grazie Andrea

visto che se ne parla .....ho trovato queste sintetiche informazioni

NUMERI DI CONTROLLO SU FRANCOBOLLI BRITANNICI

Il sistema dei "controlli" iniziò nel febbraio 1884 e continuò fino all'ottobre 1947.
Il "controllo" consisteva in una lettera a margine del foglio e il motivo principale della sua introduzione era l'enorme numero di francobolli 1/2d e 1d che dovevano essere stampato, che richiede un metodo di contabilità per le stampanti.

Primo utilizzo
I controlli furono usati per la prima volta sul Queen Victoria 1 penny lilla nel 1884 e successivamente sul ½d vermiglio del 1887 e sul ½d blu-verde del 1900.
Per il 1d lilla, furono usate le lettere dalla A alla X e sul mezzo penny vittoriano, le lettere A a R.
Durante questo primo periodo i diversi valori avevano diverse lettere di controllo contemporaneamente.

Edoardo VII
Con l'introduzione dei francobolli Edoardo VII ½d e 1d nel 1902, la serie tornò alla lettera A con le lettere su entrambi i valori che diventavano simultanee.
Dal febbraio 1904 fu adottato il formato definitivo di controllo quando alla lettera di controllo fu aggiunto un numero che indicava l'anno. Questo è iniziato con C4.

Giorgio V
Fino al 1912 il sistema dei controlli era stato utilizzato solo sui francobolli ½d e 1d ma con l'emissione dei francobolli Giorgio V si colse l'opportunità di estendere il sistema a tutti i francobolli di basso valore fino all'1/- compreso e alle spese di spedizione. francobolli fino a 2/6.
Questi numeri continuarono ad essere utilizzati per denotare l'anno fino al 1947 e si possono trovare esempi appropriati nell'edizione PUC del 1929 con i controlli K29 e L29 e nell'edizione Silver Jubilee del 1935 in cui veniva utilizzato solo W35.

Un cambio di monarca portava sempre al riavvio della serie con la lettera A tranne nel 1924, durante il regno di Giorgio V, quando la filigrana Royal Cypher terminò a W24 e riprese con la modifica a Block Cypher e la scritta, leggermente più piccola di A24.


esempi

numeri controllo britannici.jpg

i primi francobolli mostrati in questa immagine hanno il controllo C38.
Ciò significa che il francobollo è stato stampato nel 1938 e proveniva dalla terza lastra di stampa prodotta: le lastre A e B si sarebbero consumate a questo punto e sarebbero state sostituite dalla lastra C.

C'è anche un numero stampato in cifre molto più piccole- in questo caso 16- che è il numero del cilindro. Le piastre sono state utilizzate per realizzare cilindri e questi sono stati numerati per scopi di controllo qualità.

siccome non sono sicurissimo della traduzione di queste righe metto anche il testo originale.
There is also a number printed in much smaller figures. - in this case 16- which is the cylinder number. The plates were used to make cylinders and these were numbered for quality control purposes.





Tipi
Esistono due tipi di controlli riconosciuti soprattutto quando si raccolgono pezzi di francobollo singoli: (a) imperforato, dove il margine del foglio è imperforato, e (b) perforato, dove il margine del foglio è perforato.


numeri controllo britannici 2.jpg


Numeri di controllo sui francobolli Giorgio V.
I controlli mostrano che i francobolli sono stati realizzati tra il 1912 (A.12) e il 1922 (T 22)
Le perforazioni del blocco A12 si estendono solo fino al bordo dei francobolli quelle su N19 si estendono fino al margine del foglio.

Appunto, utilizzando come parole di ricerca “control numbers” oppure “control letters” qualche cosa salta fuori dal web . Oppure dagli indici dei cataloghi e testi.
I “numeri di tavola” di cui al titolo di questo argomento del Forum, invece sono i “plate numbers”, altra cosa ed altra storia.

Andrea

[Alforte]

Tutto molto interessante! Ringrazio per i contributi.

Rev LB Dec 2022