Umilmente scrivo in questa sezione regno del grande Fabio.
Ho recentemente ricevuto una cartolina dal Giappone affrancata con due francobolli. Uno è una veduta di una strada di città, l'altro raffigura un pesce e ha una appendice.
L'amica che mi ha mandato la cartolina mi ha spiegato che quel pesce in realtà è un dolce molto popolare in Giappone che si chiama Taiyaki. Del pesce ha solo la forma perché è fatto di farina e farcito con l'anko ovvero la marmellata di fagioli rossi. Un francobollo ben fatto che racconta le vere tradizioni popolari culinarie del paese del Sol Levante senza dover fare pubblicità a marche di pasta, biscotti, creme di nocciola, ecc...
Fin qui niente di straordinario. Siamo abituati alla bellezza dei francobolli nipponici e alla pochezza di quelli di altri paesi

Poi l'amica mi chiede se ho osservato bene l'appendice. Rispondo di sì. E' una tazza di tè verde. Il Taiyaki si gusta assieme al tè verde.
Guarda bene, mi suggerisce, e vedrai che dentro la tazza ci sono dei piccoli segnetti neri. Prendo la lente d'ingrandimento e guardo meglio.
Scopro che effettivamente dentro la tazza di tè verde ci sono tre minuscoli puntini neri. E' qualcosa che è rimasto nel tè tant'è vero che ci sono anche i cerchi concentrici che testimoniano l'avvenuta intromissione nella bevanda. Nonostante il filtro quando si è versato il tè, piccoli elementi di tè verde hanno raggiunto la tazza.
In inglese viene chiamato tea stalk.
In particolare il tè Karigane, una varietà di tè verde, è fatto con i gambi (stalk) e non con le foglie della pianta
Per i giapponesi avere questi residui nella tazza è un segno di buona fortuna.
Buon tè verde a tutti
remo
