Facciamoci una risata...
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- biagio montesano
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Re: Facciamoci una risata...
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Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
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Re: Facciamoci una risata...
ETICA COMMERCIALE
New York. Una piccola gioielleria ubicata in Greenwich Street.
Uno dei contitolari del negozio decide di insegnare i segreti del mestiere a suo figlio sedicenne.
Il ragazzo, desideroso di apprendere, chiede al padre:
- Dimmi, papà: cosa vuol dire "Etica Commerciale" ?
Il padre tenta una spiegazione teorica ma poi gli viene un'idea:
- Guarda, ti faccio un bell'esempio pratico, un fatto reale che mi è accaduto recentemente. Noi possediamo una bella gioielleria, con vetrine d'angolo e oggetti preziosi di qualità, merce molto raffinata e per tutte le tasche: dall'articolo più semplice a quello più lussuoso.
Un giorno arriva da noi un cliente molto distinto: desidera comprare una catenina d'oro per sua figlia che ha appena sostenuto l'esame di maturità al liceo.
Guarda le vetrine con molta attenzione e alla fine sceglie una bella catenina, lavorazione oro antico, di finissima fattura, al ragionevole prezzo di 100 dollari. Lui è contentissimo.
Gli faccio un elegante pacchettino regalo con un bel nastro colorato: abbiamo fatto un uomo felice.
Lui fa per pagare: mette la mano in tasca, prende una banconota tutta accartocciata, la pone sul banco e se ne va tutto bello soddisfatto.
Alla sera, faccio il controllo dell'incasso giornaliero e... sorpresa ! mi risultano 900 dollari in più in cassa. Com'è possibile ? Non sono mica 50 centesimi ! Riconto più volte, faccio la contabilità incrociata... niente, ci sono sempre 900 dollari in più.
Divento matto. Ripenso alla giornata e mi viene in mente quel distinto signore con la figlia diplomata... Cosa è successo, dunque ?
Ti devo fare una premessa. Qui da noi, negli Stati Uniti, le varie banconote hanno quasi tutte le medesime caratteristiche.
Formato: uguale. Cinque dollari, dieci, venti, cinquanta, cento, mille, il formato non cambia.
Colore: verde. Sempre rimane verde. E' vero, cambia il volto del Presidente, ma ormai chi lo guarda più... L'istituzione è molto decaduta...
Quel signore aveva una banconota accartocciata, lui credeva che fosse da 100 dollari, invece era da 1.000.
Io stesso mi sono sbagliato, pensavo di aver incassato 100, invece erano 1.000.
Lui non ha fatto caso. Io non ho fatto caso. E' sucesso...
Allora, figliolo, adesso si è creato quel problema di "Etica Commerciale" che tu mi domandavi all'inizio: IO DEVO DIRLO O NON DEVO DIRLO... AL MIO SOCIO ???
New York. Una piccola gioielleria ubicata in Greenwich Street.
Uno dei contitolari del negozio decide di insegnare i segreti del mestiere a suo figlio sedicenne.
Il ragazzo, desideroso di apprendere, chiede al padre:
- Dimmi, papà: cosa vuol dire "Etica Commerciale" ?
Il padre tenta una spiegazione teorica ma poi gli viene un'idea:
- Guarda, ti faccio un bell'esempio pratico, un fatto reale che mi è accaduto recentemente. Noi possediamo una bella gioielleria, con vetrine d'angolo e oggetti preziosi di qualità, merce molto raffinata e per tutte le tasche: dall'articolo più semplice a quello più lussuoso.
Un giorno arriva da noi un cliente molto distinto: desidera comprare una catenina d'oro per sua figlia che ha appena sostenuto l'esame di maturità al liceo.
Guarda le vetrine con molta attenzione e alla fine sceglie una bella catenina, lavorazione oro antico, di finissima fattura, al ragionevole prezzo di 100 dollari. Lui è contentissimo.
Gli faccio un elegante pacchettino regalo con un bel nastro colorato: abbiamo fatto un uomo felice.
Lui fa per pagare: mette la mano in tasca, prende una banconota tutta accartocciata, la pone sul banco e se ne va tutto bello soddisfatto.
Alla sera, faccio il controllo dell'incasso giornaliero e... sorpresa ! mi risultano 900 dollari in più in cassa. Com'è possibile ? Non sono mica 50 centesimi ! Riconto più volte, faccio la contabilità incrociata... niente, ci sono sempre 900 dollari in più.
Divento matto. Ripenso alla giornata e mi viene in mente quel distinto signore con la figlia diplomata... Cosa è successo, dunque ?
Ti devo fare una premessa. Qui da noi, negli Stati Uniti, le varie banconote hanno quasi tutte le medesime caratteristiche.
Formato: uguale. Cinque dollari, dieci, venti, cinquanta, cento, mille, il formato non cambia.
Colore: verde. Sempre rimane verde. E' vero, cambia il volto del Presidente, ma ormai chi lo guarda più... L'istituzione è molto decaduta...
Quel signore aveva una banconota accartocciata, lui credeva che fosse da 100 dollari, invece era da 1.000.
Io stesso mi sono sbagliato, pensavo di aver incassato 100, invece erano 1.000.
Lui non ha fatto caso. Io non ho fatto caso. E' sucesso...
Allora, figliolo, adesso si è creato quel problema di "Etica Commerciale" che tu mi domandavi all'inizio: IO DEVO DIRLO O NON DEVO DIRLO... AL MIO SOCIO ???
- biagio montesano
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Re: Facciamoci una risata...
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Re: Facciamoci una risata...
FLEMMA INGLESE
Parigi. Hotel Excelsior Palace, uno dei più lussuosi ed esclusivi alberghi della capitale francese. Ore 23:30 di una tranquilla serata estiva.
Lord Grosvenor, un attempato e distinto nobile inglese, scende con molta calma la monumentale scalinata dell'hotel, indossando vestaglia da camera e pantofole. Si dirige al bar e chiede con tono gentile al cameriere:
- Un bicchiere d'acqua naturale, grazie...
Ottenutolo, prende il bicchiere e si allontana ritornando tranquillamente in camera sua.
Dopo un minuto, si ripresenta al bar con il bicchiere vuoto e chiede nuovamente altra acqua naturale.
Viene subito esaudito, ringrazia e se ne ritorna in camera.
La scena si ripete altre cinque volte, con il Lord sempre impassibile ma ogni volta un po' più in disordine e spettinato.
Il cameriere, incuriosito dall'ennesima richiesta, gli domanda con sussiego:
- Il signore ha molta sete questa sera ?
E lui, senza scomporsi:
- No, no... È CHE LA MIA CAMERA STA ANDANDO A FUOCO !!!
Parigi. Hotel Excelsior Palace, uno dei più lussuosi ed esclusivi alberghi della capitale francese. Ore 23:30 di una tranquilla serata estiva.
Lord Grosvenor, un attempato e distinto nobile inglese, scende con molta calma la monumentale scalinata dell'hotel, indossando vestaglia da camera e pantofole. Si dirige al bar e chiede con tono gentile al cameriere:
- Un bicchiere d'acqua naturale, grazie...
Ottenutolo, prende il bicchiere e si allontana ritornando tranquillamente in camera sua.
Dopo un minuto, si ripresenta al bar con il bicchiere vuoto e chiede nuovamente altra acqua naturale.
Viene subito esaudito, ringrazia e se ne ritorna in camera.
La scena si ripete altre cinque volte, con il Lord sempre impassibile ma ogni volta un po' più in disordine e spettinato.
Il cameriere, incuriosito dall'ennesima richiesta, gli domanda con sussiego:
- Il signore ha molta sete questa sera ?
E lui, senza scomporsi:
- No, no... È CHE LA MIA CAMERA STA ANDANDO A FUOCO !!!
- cirneco giuseppe
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Re: Facciamoci una risata...
... questi inglesi ...
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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Re: Facciamoci una risata...
LA SEDUTA SPIRITICA
Italia, anni '70 del secolo scorso.
Una coppia di quarantenni, originaria di un tipico e tradizionale paese agricolo della provincia di Torino, trasferisce la propria residenza a Roma per motivi professionali.
Dopo un anno vissuto nella capitale, i due coniugi hanno già costruito un'ampia rete di nuove amicizie e conoscenze, vivendo una vita sociale molto attiva e frequentando eventi culturali e mondani.
Da alcune settimane la moglie assilla il marito chiedendogli di partecipare ad una seduta spiritica che la famosa ed eccentrica Madame Esposito organizza periodicamente nel salotto di casa sua.
- Sai, Mario, lei entra in comunicazione con i morti, possiamo parlare con loro... Io so quanto ti manca il tuo vecchio nonno... Dai, non costa tanto... Solo centomila lire e potrai parlargli...
Dopo molte insistenze, il marito cede al capriccio della moglie e acconsente partecipare alla seduta.
Detto-fatto. La sera del giorno successivo, i due si recano a casa di Madame Esposito e si siedono al suo tavolo.
In un ambiente oscuro, la medium, con fare teatrale e tono molto serio, domanda al marito:
- Mi dica: con quale caro estinto vorrebbe comunicare ?
- Con mio nonno...
La sensitiva chiude gli occhi mormorando qualcosa di incomprensibile e cade in trance. D'improvviso, una flebile voce si fa sentire:
- Sono qui, chi mi chiama ?
- Sono io, Mario, il tuo amato nipote... Nonno, sei contento nell'altro mondo ?
- Sì, molto contento: è l'eterna felicità...
- Vedi la nonna, tutti i tuoi amici ?
- Ma certamente, sono tutti quanti con me... Qui viviamo felici: cantiamo, danziamo, ridiamo...
Il buon Mario, commosso e molto emozionato, pone una dozzina di domande alle quali il nonno risponde sempre con precisione e perfetta proprietà di linguaggio.
- Ora però gli angeli mi chiamano, caro Mario, devo lasciarti. Fammi ancora un'ultima domanda...
- Dimmi, nonno: prima tu parlavi sempre con il tipico dialetto piemontese: QUANDO HAI IMPARATO A PARLARE CON ACCENTO NAPOLETANO ?
Italia, anni '70 del secolo scorso.
Una coppia di quarantenni, originaria di un tipico e tradizionale paese agricolo della provincia di Torino, trasferisce la propria residenza a Roma per motivi professionali.
Dopo un anno vissuto nella capitale, i due coniugi hanno già costruito un'ampia rete di nuove amicizie e conoscenze, vivendo una vita sociale molto attiva e frequentando eventi culturali e mondani.
Da alcune settimane la moglie assilla il marito chiedendogli di partecipare ad una seduta spiritica che la famosa ed eccentrica Madame Esposito organizza periodicamente nel salotto di casa sua.
- Sai, Mario, lei entra in comunicazione con i morti, possiamo parlare con loro... Io so quanto ti manca il tuo vecchio nonno... Dai, non costa tanto... Solo centomila lire e potrai parlargli...
Dopo molte insistenze, il marito cede al capriccio della moglie e acconsente partecipare alla seduta.
Detto-fatto. La sera del giorno successivo, i due si recano a casa di Madame Esposito e si siedono al suo tavolo.
In un ambiente oscuro, la medium, con fare teatrale e tono molto serio, domanda al marito:
- Mi dica: con quale caro estinto vorrebbe comunicare ?
- Con mio nonno...
La sensitiva chiude gli occhi mormorando qualcosa di incomprensibile e cade in trance. D'improvviso, una flebile voce si fa sentire:
- Sono qui, chi mi chiama ?
- Sono io, Mario, il tuo amato nipote... Nonno, sei contento nell'altro mondo ?
- Sì, molto contento: è l'eterna felicità...
- Vedi la nonna, tutti i tuoi amici ?
- Ma certamente, sono tutti quanti con me... Qui viviamo felici: cantiamo, danziamo, ridiamo...
Il buon Mario, commosso e molto emozionato, pone una dozzina di domande alle quali il nonno risponde sempre con precisione e perfetta proprietà di linguaggio.
- Ora però gli angeli mi chiamano, caro Mario, devo lasciarti. Fammi ancora un'ultima domanda...
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Re: Facciamoci una risata...
Ahahahah
e qui cascò la medium!
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Re: Facciamoci una risata...
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Re: Facciamoci una risata...
CALLIGRAFIA ILLEGGIBILE
Milano. Un ispettore del Ministero della Sanità sta visitando una farmacia.
Dopo avere eseguito tutti i controlli previsti dal protocollo ispettivo e aver trovato tutto in regola, domanda al farmacista:
- Mi scusi, le boccette in quell'armadietto bianco, che cosa contengono ?
- Acqua di rubinetto.
- ACQUA DI RUBINETTO ??? E che cosa se ne fa ?
- Le do ai clienti che si presentano con ricette mediche illeggibili...
Milano. Un ispettore del Ministero della Sanità sta visitando una farmacia.
Dopo avere eseguito tutti i controlli previsti dal protocollo ispettivo e aver trovato tutto in regola, domanda al farmacista:
- Mi scusi, le boccette in quell'armadietto bianco, che cosa contengono ?
- Acqua di rubinetto.
- ACQUA DI RUBINETTO ??? E che cosa se ne fa ?
- Le do ai clienti che si presentano con ricette mediche illeggibili...
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Re: Facciamoci una risata...
APPRENDISTA BARBIERE
Barcellona, anni '80 del secolo scorso.
Un ragazzo sedicenne, alla prima esperienza lavorativa, viene assunto in prova da un amico di suo padre, titolare di un classico negozio di barbiere ubicato nel Barrio Gotico, centro storico della città.
Dopo averlo istruito e consigliato sommariamente, il barbiere decide che è giunto il momento di vedere all'opera il suo nuovo apprendista.
Il ragazzo, un poco intimorito ma comunque volenteroso, indossa il classico grembiule bianco da barbiere e aspetta con ansia l'arrivo del suo primo cliente, inconsapevole cavia.
Dopo pochi minuti, entra in negozio un distinto signore settantenne. Viene accolto affabilmente dal titolare:
- Buon giorno, signore: cosa desidera ?
- Vorrei radermi la barba, grazie.
L'anziano cliente viene quindi affidato alle cure del giovane apprendista, che lo fa accomodare sulla poltrona e lo prepara per il servizio richiesto.
Il titolare del negozio, da lontano, appoggiato al muro e con le braccia conserte, controlla tutta l'operazione e dice al giovane:
- Ragazzo, comincia a insaponare...
L'apprendista, obbediente, prende il sapone e comincia a insaponare il cliente.
- Ecco, ho finito...
- Bene. Adesso, comincia a radere...
Il ragazzo affila il rasoio e comincia a radere la guancia destra, ma dopo due secondi provoca un taglio che comincia a sanguinare...
Il titolare, che vigilava, sobbalza e lo rimprovera esclamando:
- Ragazzo, stai più attento, per amor del cielo !!!
E così dicendo, afferra una saponetta e la tira con rabbia verso l'apprendista. Questi, chinandosi, schiva la saponetta che colpisce in pieno in un occhio il malcapitato cliente.
Dopo le opportune scuse, l'operazione di rasatura riprende.
Il ragazzo, passando a trattare l'altra guancia, provoca ancora un taglio peggiore del primo...
Il titolare, molto nervoso e preoccupato, prende una boccetta di lozione e la scaglia in direzione del maldestro apprendista. Quest'ultimo riesce ancora a schivare il colpo, ma l'oggetto colpisce la spalla dello sfortunato cliente.
Reiterate le dovute scuse, l'operazione di rasatura riprende.
Il ragazzo, imperterrito nonostante i danni provocati, avvicina il rasoio per rifinire i baffi del cliente e... zac ! dopo un movimento brusco, il baffo sinistro viene tagliato per metà...
Il titolare, disperato, prende un paio di forbici e le lancia verso l'apprendista. Questi nuovamente schiva il "proiettile" che, puntualmente, va a colpire l'incolpevole cliente bucandogli la giacca.
Dopo essersi scusato, il ragazzo procede ad ultimare la travagliata rasatura ma, proprio mentre passa il rasoio vicino all'orecchio del cliente, un improvviso e incontrollabile starnuto provoca la recisione netta e completa del padiglione auricolare, che cade al suolo.
Il ragazzo, molto dispiaciuto, arrossisce imbarazzato e dice con rammarico al cliente:
- Ehm... Guardi signore, senza volerlo Le ho appena tagliato un orecchio...
E il cliente, di rimando, gli sussurra sottovoce:
- Shhh... Non importa, non importa... PESTALO E NASCONDILO SUBITO CON IL PIEDE, CHE NON LO VEDA QUEL TIZIO LÀ !!!
Barcellona, anni '80 del secolo scorso.
Un ragazzo sedicenne, alla prima esperienza lavorativa, viene assunto in prova da un amico di suo padre, titolare di un classico negozio di barbiere ubicato nel Barrio Gotico, centro storico della città.
Dopo averlo istruito e consigliato sommariamente, il barbiere decide che è giunto il momento di vedere all'opera il suo nuovo apprendista.
Il ragazzo, un poco intimorito ma comunque volenteroso, indossa il classico grembiule bianco da barbiere e aspetta con ansia l'arrivo del suo primo cliente, inconsapevole cavia.
Dopo pochi minuti, entra in negozio un distinto signore settantenne. Viene accolto affabilmente dal titolare:
- Buon giorno, signore: cosa desidera ?
- Vorrei radermi la barba, grazie.
L'anziano cliente viene quindi affidato alle cure del giovane apprendista, che lo fa accomodare sulla poltrona e lo prepara per il servizio richiesto.
Il titolare del negozio, da lontano, appoggiato al muro e con le braccia conserte, controlla tutta l'operazione e dice al giovane:
- Ragazzo, comincia a insaponare...
L'apprendista, obbediente, prende il sapone e comincia a insaponare il cliente.
- Ecco, ho finito...
- Bene. Adesso, comincia a radere...
Il ragazzo affila il rasoio e comincia a radere la guancia destra, ma dopo due secondi provoca un taglio che comincia a sanguinare...
Il titolare, che vigilava, sobbalza e lo rimprovera esclamando:
- Ragazzo, stai più attento, per amor del cielo !!!
E così dicendo, afferra una saponetta e la tira con rabbia verso l'apprendista. Questi, chinandosi, schiva la saponetta che colpisce in pieno in un occhio il malcapitato cliente.
Dopo le opportune scuse, l'operazione di rasatura riprende.
Il ragazzo, passando a trattare l'altra guancia, provoca ancora un taglio peggiore del primo...
Il titolare, molto nervoso e preoccupato, prende una boccetta di lozione e la scaglia in direzione del maldestro apprendista. Quest'ultimo riesce ancora a schivare il colpo, ma l'oggetto colpisce la spalla dello sfortunato cliente.
Reiterate le dovute scuse, l'operazione di rasatura riprende.
Il ragazzo, imperterrito nonostante i danni provocati, avvicina il rasoio per rifinire i baffi del cliente e... zac ! dopo un movimento brusco, il baffo sinistro viene tagliato per metà...
Il titolare, disperato, prende un paio di forbici e le lancia verso l'apprendista. Questi nuovamente schiva il "proiettile" che, puntualmente, va a colpire l'incolpevole cliente bucandogli la giacca.
Dopo essersi scusato, il ragazzo procede ad ultimare la travagliata rasatura ma, proprio mentre passa il rasoio vicino all'orecchio del cliente, un improvviso e incontrollabile starnuto provoca la recisione netta e completa del padiglione auricolare, che cade al suolo.
Il ragazzo, molto dispiaciuto, arrossisce imbarazzato e dice con rammarico al cliente:
- Ehm... Guardi signore, senza volerlo Le ho appena tagliato un orecchio...
E il cliente, di rimando, gli sussurra sottovoce:
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Re: Facciamoci una risata...
Ahahahah
meno male che il barbiere è a Barcellona
così non rischiamo di andarci anche noi
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Re: Facciamoci una risata...
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Re: Facciamoci una risata...
LA MOGLIE SORDA
Milano. Sabato pomeriggio. Si incontrano due amici fraterni. Uno dice all'altro:
- Sai Antonio, sono molto preoccupato per mia moglie Marisa. Ho paura che stia diventando sorda. Ci sente poco...
- Mario, non ti preoccupare. Io sono otorino, lunedì portamela in ambulatorio, facciamo un controllo veloce e vediamo...
- Non credo sia una buona idea... Io preferirei curarla senza che lei se ne accorga, per non farla stare male. Non voglio che si senta mortificata...
- Capisco. Allora ascoltami bene, faremo così: tu ritorna a casa e, da una certa distanza, chiedi qualcosa a tua moglie, con un tono di voce normale e scandendo bene le parole.
Se tua moglie non ti rispondesse, dovrai avvicinarti a lei un paio di metri e ripetere la domanda, sempre con lo stesso tono di voce.
Se ancora non ti rispondesse, ti avvicinerai ancora un altro paio di metri e ripeterai la domanda, e così via, fino a quando ti risponderà.
Per una valutazione corretta ed una diagnosi attendibile, tu dovrai solo comunicarmi la distanza alla quale ti avrà udito e quindi risposto.
- Mi sembra un'ottima soluzione. Grazie Antonio, sei veramente un amico !
I due amici si salutano e Mario torna a casa. Giunto sulla soglia, dopo aver aperto la porta, comincia a chiedere alla moglie:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Nessuna risposta. Avanza quindi un paio di metri, come gli ha detto di fare Antonio:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Ancora nessuna risposta. Avanza ulteriormente un paio di metri, entrando in soggiorno, e ripete:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Silenzio assoluto. Avanza ancora un paio di metri, ormai è vicinissimo alla cucina dove si trova sua moglie:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
La moglie si volta e finalmente risponde, un poco alterata:
- IL POLLO COI FUNGHI !!! È LA QUARTA VOLTA CHE TE LO RIPETO E TU NON MI SENTI... MARIO, DEVI ANDARE DALL'OTORINO !
Milano. Sabato pomeriggio. Si incontrano due amici fraterni. Uno dice all'altro:
- Sai Antonio, sono molto preoccupato per mia moglie Marisa. Ho paura che stia diventando sorda. Ci sente poco...
- Mario, non ti preoccupare. Io sono otorino, lunedì portamela in ambulatorio, facciamo un controllo veloce e vediamo...
- Non credo sia una buona idea... Io preferirei curarla senza che lei se ne accorga, per non farla stare male. Non voglio che si senta mortificata...
- Capisco. Allora ascoltami bene, faremo così: tu ritorna a casa e, da una certa distanza, chiedi qualcosa a tua moglie, con un tono di voce normale e scandendo bene le parole.
Se tua moglie non ti rispondesse, dovrai avvicinarti a lei un paio di metri e ripetere la domanda, sempre con lo stesso tono di voce.
Se ancora non ti rispondesse, ti avvicinerai ancora un altro paio di metri e ripeterai la domanda, e così via, fino a quando ti risponderà.
Per una valutazione corretta ed una diagnosi attendibile, tu dovrai solo comunicarmi la distanza alla quale ti avrà udito e quindi risposto.
- Mi sembra un'ottima soluzione. Grazie Antonio, sei veramente un amico !
I due amici si salutano e Mario torna a casa. Giunto sulla soglia, dopo aver aperto la porta, comincia a chiedere alla moglie:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Nessuna risposta. Avanza quindi un paio di metri, come gli ha detto di fare Antonio:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Ancora nessuna risposta. Avanza ulteriormente un paio di metri, entrando in soggiorno, e ripete:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
Silenzio assoluto. Avanza ancora un paio di metri, ormai è vicinissimo alla cucina dove si trova sua moglie:
- Marisa, cos'hai preparato per cena ?
La moglie si volta e finalmente risponde, un poco alterata:
- IL POLLO COI FUNGHI !!! È LA QUARTA VOLTA CHE TE LO RIPETO E TU NON MI SENTI... MARIO, DEVI ANDARE DALL'OTORINO !
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Re: Facciamoci una risata...
Questa gira già da un bel po' di tempo ma, è sempre divertente!
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Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
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- cirneco giuseppe
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Re: Facciamoci una risata...
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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- Gatto rosso
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Re: Facciamoci una risata...
I SEMI DELLE MELE
Italia. Un piccolo paese collinare del Monferrato, in Piemonte. Un turista di città sta passeggiando tranquillamente per un viottolo di campagna costeggiato da vigneti e alberi da frutto.
Ad un certo punto del tragitto, nota un contadino locale seduto all'ombra di un'albero di mele, intento a sbucciarne i relativi frutti, gettando al suolo polpa e buccia e riponendo esclusivamente i semini in un piccolo sacchetto di tela.
Incuriosito da tale comportamento, il turista si avvicina al contadino e timidamente gli domanda:
- Buongiorno. Scusi il disturbo... Vorrei tanto capire come mai sta recuperando esclusivamente i semi delle mele gettando via tutto il resto...
- Ah, non lo sa ? I semi delle mele sviluppano l'intelligenza...
- E di tutti i semi ha ottenuto, cosa se ne fa ? Li vende ?
- Certamente. Sono molto cari: pensi che il guadagno che ottengo è superiore a quello che ricaverei vendendo i frutti integri...
- Posso sapere quanto costano ?
- 5 euro l'uno...
- Caspita... Bene, allora voglio provarli: me ne dia tre...
Il turista paga il dovuto e riceve in cambio tre preziosi semini di mela.
Dopo averli mangiati tutti, riflette un attimo e poi commenta ad alta voce:
- Però... Se avessi utilizzato i 15 euro per comprare 15 Kg. di mele e le avessi quindi sbucciate, avrei ottenuto molti più semini...
- Ha visto ? È già diventato più intelligente di prima !
- HA RAGIONE ! PER FAVORE, ME NE DIA ALTRI TRE !!!
Italia. Un piccolo paese collinare del Monferrato, in Piemonte. Un turista di città sta passeggiando tranquillamente per un viottolo di campagna costeggiato da vigneti e alberi da frutto.
Ad un certo punto del tragitto, nota un contadino locale seduto all'ombra di un'albero di mele, intento a sbucciarne i relativi frutti, gettando al suolo polpa e buccia e riponendo esclusivamente i semini in un piccolo sacchetto di tela.
Incuriosito da tale comportamento, il turista si avvicina al contadino e timidamente gli domanda:
- Buongiorno. Scusi il disturbo... Vorrei tanto capire come mai sta recuperando esclusivamente i semi delle mele gettando via tutto il resto...
- Ah, non lo sa ? I semi delle mele sviluppano l'intelligenza...
- E di tutti i semi ha ottenuto, cosa se ne fa ? Li vende ?
- Certamente. Sono molto cari: pensi che il guadagno che ottengo è superiore a quello che ricaverei vendendo i frutti integri...
- Posso sapere quanto costano ?
- 5 euro l'uno...
- Caspita... Bene, allora voglio provarli: me ne dia tre...
Il turista paga il dovuto e riceve in cambio tre preziosi semini di mela.
Dopo averli mangiati tutti, riflette un attimo e poi commenta ad alta voce:
- Però... Se avessi utilizzato i 15 euro per comprare 15 Kg. di mele e le avessi quindi sbucciate, avrei ottenuto molti più semini...
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