A volte non riesco a capire ...

[cirneco giuseppe]

... sicuramente è colpa mia che non riesco ad entrare nel meccanismo "perito-certificato-cliente".
Questo certificato del signor Raffaele Diena è perfetto.
Spiega con cognizione di causa il meccanismo di preparazione di questa prova di stampa per la conoscenza delle nuove macchine da stampa della Goebel acquistate nel 1973.
Un solo particolare, a mio parere, è "fuorviante".
La' dove scrive ""proviene dall'unico foglio di cinquanta esemplari a me noto... ""

Io non so se esiste solo un foglio ma penso che ce ne siano in numero maggiore.
Probabilmente il sig. Raffaele Diena ne sa più di me e se scrive che ne conosce solo un foglio sarà così, ma ...



https://www.ebay.it/itm/203717093562?mk ... 2V08W3FWGE

Ma, analizziamo logicamente la costruzione di questa prova:
a] per giungere al prodotto finale ci sono stati alcuni passaggi con teniche diverse
b] per ogni passaggio è stata fatta sicuramente una prova di stampa
c] per ogni colore è stata fatta sicuramente una prova di stampa

Ciò vuol dire che per ogni b] e c] sono stati tirati almeno due o tre foglietti.
Quindi per l'esemplare finale che sarà portato al controllo e poi dato in regalo alle autorità, conservato al museo postale, messo in archivio ed anche finito sul mercato ...
è pressochè impossibile, a mio parere, che sia stato tirato un solo foglio da 50 esemplari, ma minimo almeno 10.

Cosa ne pensate?

Ecco, per concludere le mie prove dei passaggi ed il prodotto finale.

goebel.jpg

[albi_patti]

Penso tu abbia ragione.
Il Cei riporta una tiratura presunta di 500 esemplari.
E se consideriamo che per l'altra prova di stampa della Goebel BRM, l'anno prima, sono stati tirati circa 20.000 esemplari, si può escludere la tiratura di un solo foglio.

[cirneco giuseppe]

Grazie Alberto del tuo contributo!
Quindi un minimo di 10 fogli.
Come immaginavo.

[italo61]

Nel certificato, se pur ineccepibile, ci sono alcune cose che non mi convincono.

Intanto è ovvio che esiste un solo foglio con una certa numerazione ma, con numerazioni diverse, di fogli ne esistono sicuramente diverse decine. Un "giro" di cilindro stampa di solito 3 fogli ed è impensabile che la macchina rotativa abbia fatto un solo giro di prova. Anche nell'ipotesi, assurda, di un solo giro di cilindro i fogli sarebbero comunque tre e non uno.

Anche la definizione "saggio di francobollo" non mi piace. Il "saggio" è un francobollo finito, con un valore facciale, demonetizzato con una soprastampa oppure una perforazione per poter essere regalato alle autorità. Pertanto è evidente che non siamo in presenza di un saggio.

Ma è altrettanto evidente che non è nemmeno un francobollo, è una stampa di prova effettuata per potere testare la nuova macchina rotativa BRM. Abbiamo diversi esempi di queste stampe, sia in tempi remoti che recenti.

Infine l'indicazione "non emesso" nel certificato è un'assurdità. Un "francobollo non emesso" è, per definizione, un francobollo di cui è stata stampata un'intera tiratura, pronto per essere venduto agli sportelli postali, con la vendita poi annullata per sopraggiunte ragioni che possono essere varie. Non trattandosi di un francobollo certamente non può essere definito un non emesso. Il termine "non emesso" è uno dei più abusati in filatelia negli ultimi tempi.

Sono oggetti usciti dal poligrafico quindi capisco che sia giusto anche collezionarli. Ma certamente non è né un francobollo, né una rarità, come potrebbe fare intendere ad un collezionista inesperto il certificato.

[Andrea61]

Anche la definizione "saggio di francobollo" non mi piace. Il "saggio" è un francobollo finito, con un valore facciale, demonetizzato con una soprastampa oppure una perforazione per poter essere regalato alle autorità. Pertanto è evidente che non siamo in presenza di un saggio.

Ma è altrettanto evidente che non è nemmeno un francobollo, è una stampa di prova effettuata per potere testare la nuova macchina rotativa BRM. Abbiamo diversi esempi di queste stampe, sia in tempi remoti che recenti.

Anche la parola "non emesso" stona. Un "francobollo non emesso" è per definizione un francobollo di cui è stata stampata una tiratura, pronto per essere venduto agli sportelli postali, con la vendita poi annullata per sopraggiunte ragioni che possono essere varie. Non trattandosi di un francobollo certamente non può essere definito un non emesso. Il termine "non emesso" è uno dei più abusati in filatelia negli ultimi tempi.

Sono oggetti usciti dal poligrafico quindi capisco che sia giusto anche collezionarli. Ma certamente non è né un francobollo, né una rarità, come potrebbe fare intendere ad un collezionista inesperto il certificato.

Come è purtroppo ben noto la terminologia filatelica e quella dei cerificati in particolare segue più la logica del mercato che quella della coerenza scientifica della disciplina.

E' una delle ragioni per cui da certa filatelia mi sono sempre tenuto alla larga.

Fortunatamente ho trovato la storia postale, anche se ...