REBUS FILATELICO

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Gianco
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REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Agli appassionati di Storia postale propongo questa lettera, che fa parte della mia collezione. Che tariffa è? Come si giustifica?
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ulisse
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Penso non si giustifichi come affrancatura.

A me sembra un 6 baj attaccato postumo con l'annullo per completare il timbro fuori francobollo fatto male (non lo vedo rotondo).

:cof: :cof:
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Marino

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Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Quale affrancatura se non questa? Quale avrebbe dovuto essere? Aggiungo il Verso della lettera.
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azteco1
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da azteco1 »

Ciao:

Anche a me l'annullo sul 6 baj sembra "otticamente" schiacciato ... vi chiedo "da incompetente :OOO: " il segno di tassa indica 2 o 9 ???

Ciao: Saverio
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Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Il segno è 2. Aggiungo che la lettera pesa 8 grammi.
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ulisse
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:
ulisse ha scritto: 17 gennaio 2024, 17:11 Ciao: Ciao:

Penso non si giustifichi come affrancatura.

A me sembra un 6 baj attaccato postumo con l'annullo per completare il timbro fuori francobollo fatto male (non lo vedo rotondo).

:cof: :cof:
Guardando meglio, la parte di timbro fuori francobollo sembra fatta col pennarello ..... :mmm: :mmm:

È una normale lettera da 2 baj in porto assegnato cui qualcuno ha aggiunto un 6 baj. :att :out


:cof: :cof:
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Marino

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Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Ringrazio Ulisse e Azteco per aver partecipato al gioco e li invito a proseguire, ma siamo lontani dalla soluzione.
Un saluto :leggo: Ciao: :leggo:
azteco1
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da azteco1 »

Ciao: Gianco

...quindi una soluzione c'è ??? bene, son contento così continuo a studiare :leggo:

Il pontificio non l'ho mai studiato "sarà che non mi piacciono i FB" ma ... ciò non toglie che mi appassionino le tariffe, tutte !!!

Io una mia interpretazione per la tassazione con 9 l'avevo trovata "ecco perchè ho chiesto se era un 2 o un 9 "anche se era lapalissiano il 2 :OOO:

Cmq ve la dico"tanto brutta figura per brutta figura :-)) "

Dal Vaccari leggo " Lettere da e per le distribuzioni postali di Rieti e Valmontone nel circondario di Roma, a causa della lunga percorrenza - 3 bajocchi invece che 2"

Quindi avevo pensato ad un 2^ porto pari a 6 bajocchi, ma visto che l'annullo a video mi pareva un po' strano .... sempre dal Vaccari ho letto : " Frodi Postali - se scoperte pagavano una passa equivalente a tre volte la tariffa dovuta , che sarebbero stati 18 bajocchi, ma metti che il "tassatore" sia stato mosso da compassione :-)) tanto da 7 e rotti ad 8 g. non è che poi avessero una bilancina elettronica :fii: abbia triplicato il primo porto.....

Ho detto un sacco di fesserie ... ma almeno ci ho provato e cmq mi è servito per studiare le tariffe anche del Pontificio ;-)

Ciao: Saverio

P.S. se c'è una soluzione allora continuo a studiare :fest:
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Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Ancora grazie, Azteco.
Quello che ho proposto è solo un gioco: un gioco di Storia postale.
Partiamo dalla premessa che le tariffe postali sono una cosa seria e che nell'800 -forse- gli ufficiali erano più attenti di oggi; tuttavia l'errore (o la frode postale) capitavano anche allora.
Io acquistai questa lettera ritenendola genuina; l'ho considerata tale dopo averla analizzata ed essermi data una spiegazione. Se lo è, la lettera è insolita, diciamo anche rara e per questo motivo la misi in collezione.
Il rebus si risolve (se si risolve) analizzando bene -con attenzione- l'intera missiva.
Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

A 5 giorni dall'inizio del gioco, fornisco la mia risposta al Rebus filatelico, risposta che non ha la pretesa della verità assoluta.
Il mittente scrive una missiva da Vacone, il 6 Luglio 1861, indirizzandola a Roma; la lettera viene consegnata all'Ufficio postale di Poggio Mirteto, in data 7 Luglio.
Il francobollo da 6 Baj, apposto per errore sulla missiva, non è più valido; da 9 mesi, infatti, la Sabina è passata prima al Regno di Sardegna e subito dopo al Regno d'Italia (Ottobre 1860).
L'ufficiale postale tassa la lettera col segno "2", che significa 20 centesimi, tariffa di primo porto dal Regno d'Italia al Pontificio; la lettera, in effetti, pesa 8 grammi ed è un primo porto.
L'ufficiale appone due annulli: uno sulla lettera; l'altro (incerto -segno forse d'indecisione-) sul francobollo non valido.
Al mittente (o a chi ha consegnato fisicamente la lettera) vengono fatti pagare 20 centesimi.
Arrivata nel Pontificio la lettera viene consegnata senza ulteriori spese, poichè il doppio porto (nel Pontificio 8 grammi sono un doppio porto) è considerato pienamente evaso dai 6 bajocchi.
La rarità del documento sta nell'uso più che tardivo di un francobollo di un francobollo pontificio nel Regno d'Italia, uso tassato in partenza e valido in arrivo.
aleph
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da aleph »

Io non conosco le tariffe del Pontificio, ma a quello che dice Ulisse la tariffa corretta doveva essere di 2 baj. E invece qui ce ne sono 6... per errore. :mmm: . Non so, suona poco convincente. Con un "per errore" uno può giustificare ogni cosa. E poi concordo con altri, sul fatto che l'annullo è veramente sospetto (non si legge nulla, e non sembra combaciare bene con la parte sulla lettera). Tu che ce l'hai in mano, però, devi evidentemente avere forti certezze sul fatto che quel 6 bajocchi sia coevo.
Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

La tariffa di 2 Baj non può mai essere, perchè nel Luglio 1861 la Sabina non faceva più parte del Pontificio. La tariffa era 20 centesimi per ogni porto. L'apporre un francobollo del Pontificio fu dunque un errore o un tentativo di frode del mittente. Oppure il francobollo da 6 Baj è stato messo dopo e dunque si tratterebbe di un documento contraffatto.
Per questo ho pubblicato la lettera: è solo un gioco di storia postale, un passatempo.
La mia soluzione l'ho data.
Altre sono ben accette, partendo da una buona conoscenza della storia postale degli Antichi Stati.
Buona giornata. Ciao:
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Stefano T
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Stefano T »

Ciao:
Fai una scansione a 600-1.200 dpi del solo francobollo con tutto l'annullo, diminuendo la luminosità.
Questo potrà convincere chi ha dei dubbi che il francobollo sia coevo alla lettera.

Per rendere il tutto più semplice allo scanner, se datato, poni la lettera su uno sfondo nero.
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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azteco1
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da azteco1 »

Ciao:
A me questa lettera mi intriga ;-) come ho già detto il Pontificio non l'ho mai studiato e quindi sono all'oscuro delle tariffe di questo Stato e quindi come puro neofito mi son posto i soliti quesiti.

1) Come spiegato da Ciano la missiva scritta a Vacone il 6 Luglio 1961 "presumo questa data sia nel testo della lettera" al destinatario "marchese Pietro Marini" per Roma viene inviata da Poggio Mirteto il 7 luglio 1961 ed arriva a Roma il ??

Pietro Marini è proprio il marchese di Vacone, dove ha possedimenti ed attività
cito "L’ultimo proprietario di Vacone fu il marchese Antonio Clarelli di Rieti, che il 18 novembre 1816 rinunciò ai diritti feudali sulla proprietà.
Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Vacone, entrò a far parte della provincia Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Poggio Mirteto, governo di Calvi, come comunità appodiata a Torri; riebbe una certa autonomia nel 1827, allorché risulta comunità soggetta alla podesteria di Torri; nel riparto territoriale del 1831 compare come governo di secondo ordine dipendente da Poggio Mirteto.
A metà dell’ottocento contava 306 abitanti, 58 dei quali nella campagna, suddivisi in 67 famiglie residenti in 65 case sotto la Parrocchia di San Giovanni.
Il paese era circondato da mura, con piccolo borgo, e vi si trovavano una bottega di tessuti, un’osteria, un carrettiere ed una mola a olio del Marchese Cav. Pietro Marini.
Il territorio produceva olio, vino, ghianda, grano e fieno.
Dopo l’annessione al Regno d’Italia, avvenuta nel 1860, il comune fu ricostituito, in data 18/03/1861 e assegnato alla provincia dell’Umbria, che in data 16/08/1882 cambia nome in provincia di Perugia.
"

mentre il marchese Pietro Marini è di stanza a Roma
cito "....il Cardinale Edoardo Borromeo conferisce al Marchese Pietro Marini (in seguito Marini Clarelli) la carica di Cameriere segreto soprannumerario. I Camerieri Segreti Soprannumerari prestavano servizio nell'anticamera dell'appartamento pontificio ed assistevano alle cappelle pontificie e alle liturgie papali, sedendo nei banchi incontro al trono del Papa e, nei pontificali, ai gradini del trono stesso. Pur trattandosi di una funzione non remunerata, si trattava di una posizione molto ambita poiché permetteva di entrare nella Corte Pontificia con funzioni simili a quelle di un ciambellano."

Un'altra missiva simile da Vacone - Poggio Mirteto per Roma indirizzata allo stesso marchese Pietro Marini è girata in Ebay "ma era del 1855!!!"

https://www.ebay.it/itm/175078141504

Mi son guardato in rete la splendida collezione di Manzoni ma purtroppo si ferma al dicembre del 1860 :tri:

Detto questo entro in merito alla lettera la quale può essere farlocca con apposizione del 6 baj postumo ed annullo falso, ma ... vorrei riuscire a capire se invece la lettera "a prescindere dalla possibile contraffazione" poteva essere possibile.

La lettera parte da Vacone il 7 luglio 1961 ed è già territorio del Regno d'Italia quindi la tariffa fino al confine con il Pontificio era di 20 Cent.
Il tragitto interno allo Stato Pontificio era di 6 baj ????
domande:
la tariffa interna era sempre in funzione della percorrenza ???
e qual'era l'ingresso per una lettera proveniente da Poggio Mirteto ???
Poteva un addetto postale annullare bolli di altro Stato ???

A queste domande non so ancora rispondere ma all'ultima si, l'addetto postale non può annullare bolli di altri Stati !!! vi è però una scusante, per l'addetto fino a pochi mesi prima era normale annullare bolli del Pontificio quindi può non essergli sembrato strano farlo su quei Bolli che non vedeva più ma che era normalità nella sua vita da postale ...

Andiamo all'ultimo punto: perchè il mittente paga il tragitto fino al confine e appone 6 baj per il tragitto interno al Pontificio ??
La mia idea è che il marchese Pietro Marini, stante la sua alta carica che ricopriva e lo faceva con funzione non remunerata come sopra evidenziato, non è escluso che a questi venisse data una provvista in FB per le missive da ricevere ed inviare alle loro dimore abituali per seguire i loro affari personali.
Quindi una quantità di questi FB sarà stata data dal marchese al suo fedele tenutario il quale dopo l'annessione della Sabina al Regno per non pagare il tragitto interno al Pontificio "che fino a pochi mesi prima assolveva con l'uso dei FB dati dal marchese, ha pensato bene di pagare detto porto interno con FB che deteneva e doveva finire....
Se il FB da 6 baj fosse stato annullato con la griglietta del Pontificio avrei avuto meno dubbi sulla genuinità della lettera :-)
.... ho scritto troppo :-)
Ciao: Saverio
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ulisse
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Prendiamolo ovviamente come un gioco, per cui le ipotesi possono essere strampalate.

Premesso che per me il francobollo è stato aggiunto postumo, che annullo c'è sul 6 Baj? Sembrerebbe ancora Poggio Mirteto, in particolare dalle ultime 5 lettere RTETO. Ma le dimensioni dell'annullo oltre che ovalizzato risultano più grandi.

Per quanto riguarda il destinatario, visto il suo alto lignaggio, potrebbe aver goduto di franchigia nel Pontificio, ma non in Italia. ecco per cui il mittente ha pagato solo il tratto italiano ovvero 20 cent.

Sarà vero? È solo un'ipotesi.

:cof: :cof:
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Marino

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Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Ringrazio ancora Azteco ed Ulisse per la partecipazione, corredata di osservazioni interessanti.
L'annullo d'arrivo, che ho pubblicato, è poco chiaro: sicuro il LUG 61, la data sembra 8, ma è leggerissima.
L'annullo sul francobollo è Poggio Mirteto a cerchio (annullo conosciuto dal Maggio di quell'anno); resta da capire perchè si trova sul francobollo, sia perchè sul francobollo sarebbe dovuta andare (direi) la griglia, più ancora perchè il francobollo del Pontificio non era più valido.
Anche il valore (6 Baj) lascia perplessi; con i pesi pontifici era un doppio porto: dunque 4 Baj andavano meglio. La tariffa giusta era quella di 20 centesimi sardo/italiani (essendo coi pesi sardi un primo porto).
Per questo ho parlato di rebus filatelico.
Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Ringrazio anche StefanoT per l'utile contributo. L'annullo è il Poggio Mirteto a cerchio del Maggio 1861; annullo apposto con mano incerta, ma plausibile direi.
Ciao:
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lleigor
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da lleigor »

Gianco ha scritto: 21 gennaio 2024, 20:30 Ringrazio ancora Azteco ed Ulisse per la partecipazione, corredata di osservazioni interessanti.
L'annullo d'arrivo, che ho pubblicato, è poco chiaro: sicuro il LUG 61, la data sembra 8, ma è leggerissima.
L'annullo sul francobollo è Poggio Mirteto a cerchio (annullo conosciuto dal Maggio di quell'anno); resta da capire perchè si trova sul francobollo, sia perchè sul francobollo sarebbe dovuta andare (direi) la griglia, più ancora perchè il francobollo del Pontificio non era più valido.
Anche il valore (6 Baj) lascia perplessi; con i pesi pontifici era un doppio porto: dunque 4 Baj andavano meglio. La tariffa giusta era quella di 20 centesimi sardo/italiani (essendo coi pesi sardi un primo porto).
Per questo ho parlato di rebus filatelico.
Come altri anche io nutro le stesse perplessità sul francobollo, penso sia difficile che sia stato accettato dall'ufficio postale un francobollo non più valido da 9 mesi. Inoltre, perché cambiare tipologia di annullamento e non utilizzare la griglia pontificia che venne comunque utilizzata regolarmente dal 1855 almeno fino al 1862?
Una possibile spiegazione all'uso del bollo pontificio potrebbe essere la mancanza di quelli del Regno, non era cosa rara a Poggio Mirteto dove dall'ottobre 1861 venne a tal proposito utilizzato il bollo "C.mi 20". Anche questa ipotesi però mi pare poco plausibile perché, a questo punto, sarebbe stato più semplice apporre sulla lettera il timbro "AFFRANCATA", anche questo normalmente in uso all'epoca.
Il segno 2, invece, era certamente posto in arrivo come tassa per il mancato porto, a dimostrazione che l'affrancatura pontificia, anche se veramente apposta in partenza, non era comunque ritenuta valida.
Gianluca Carnicchia

Colleziono:
- Bolli e Annulli Sabini fino al 1927 - visita il mio sito http://www.annullisabini.altervista.org
Gianco
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Re: REBUS FILATELICO

Messaggio da Gianco »

Grazie, Ileigor, per il contributo. Ciao:
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