Il Patrimonio naturale e paesaggistico. Quattro francobolli dedicati ai Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo,
Codrongianos, Scicli
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 5 luglio 2024 quattro francobolli ordinari appartenenti alla
serie tematica il Patrimonio naturale e paesaggistico, dedicati ai Borghi d’Italia - Serie turistica: Pescocostanzo, Stilo,
Codrongianos, Scicli.
Caratteristiche dei francobolli
Le vignette raffigurano ognuna una veduta della località rappresentata e precisamente:
Pescocostanzo - uno scorcio del centro storico con la Piazza del Municipio e l’omonimo Palazzo d’impianto
cinquecentesco, più volte restaurato nel corso dei secoli, che rievoca la classica dimora pescolana, con scala di
accesso esterna e ballatoio davanti al portale principale, affiancato, a destra, dal Palazzo del Governatore e
fronteggiato da Palazzo Fanzago;
Stilo - il tempietto greco-bizantino denominato “La Cattolica di Stilo”, la cui costruzione risale al X secolo. Sullo
sfondo s’intravede Stilo, paese ricco di cultura, che con il suo centro storico medievale, caratterizzato da case in
pietra che sembrano affrescate nella roccia e la chiesa di San Domenico, legata al filosofo Tommaso Campanella,
vanta una storia millenaria;
Codrongianos - una veduta del paese di Codrongianos, le cui origini risalgono all’epoca romana del III secolo d.C., a
sinistra, svetta la Chiesa di San Paolo;
Scicli - una veduta del Colle di San Matteo, in cui svetta l’omonima Chiesa, simbolo di Scicli, città barocca in provincia
di Ragusa, il cui centro storico è stato dichiarato nel 2002 Patrimonio dell’umanità da parte dell'UNESCO.
Completano i francobolli la scritta “BORGHI D’ITALIA” e le rispettive legende “PESCOCOSTANZO”, “STILO”,
“CODRONGIANOS” e “SCICLI”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Tiratura: duecentomila quattro esemplari per ogni francobollo
Bozzettista: Tiziana Trinca
Indicazione tariffaria: B
I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia;
carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft
monosiliconata da 80 g/mq.; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta:
48 x 40 mm.; formato stampa: 48 x 38 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con
fustellatura.
Caratteristiche del foglio
ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto del logo MIMIT monocromatico.
Note:
Pescocostanzo: la fotografia è riprodotta per gentile concessione dell’autore Luigi Sette;
Stilo: la fotografia è riprodotta per gentile concessione dell’autore Francesco Sorgiovanni;
Scicli: la fotografia è riprodotta per gentile concessione dell’autore Luigi Nifosì.
47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005

provo ad essere filatelista con l' Italia, la tematica S. Antonio da Padova
ed i buoni coupon internazionali
su ebay e delcampe sono atg80

provo ad essere filatelista con l' Italia, la tematica S. Antonio da Padova
ed i buoni coupon internazionali
su ebay e delcampe sono atg80
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Pescocostanzo
Pescocostanzo è un unicum nel panorama mondiale, perché non esiste altro luogo
situato a 1400 metri slm e di poco più di 1000 anime che racchiuda tanta bellezza
architettonica ed urbanistica. Bellezza che non è stata casuale, ma nata sulla scorta di
una idea di città, tanto da ritenere che Pescocostanzo sia stato il primo luogo che abbia
provveduto ad adottare un Piano Regolatore Generale, come oggi si chiamerebbe.
Uno sviluppo armonico, razionale, ragionato, improntato alla bellezza e, nel
contempo, alla funzionalità, alla collettività. Bellezza che non è importata, ma
autoctona.
Ogni monumento architettonico, dato dalla lavorazione della pietra, del legno, degli
intarsi, è opera di artisti locali. Anche questo determina l’unicum.
Ma Pescocostanzo non ha sviluppato solo quest’arte architettonico-urbanistica, ma
anche altro. Sono nostre ed in questa terra hanno raggiunto la massima espressione, le
lavorazioni del merletto a tombolo, del tappeto, della filigrana, del ferro battuto, oggi
degnamente rappresentate dai poli museali creati.
È di Pescocostanzo la creazione di gioielli che fondono filigrana e merletto, pietra e
ferro, con disegni non solo storici, ma anche nuovi, contemporanei.
Ma Pescocostanzo è anche natura, prodotto tipico, specialmente nel settore caseario.
Elementi che insieme ed in sinergia, negli ultimi anni stanno creando il brand
“Pescocostanzo” che sempre più si diffonde nel mondo, rendendo questo paese
l’unicum di cui all’incipit e che rappresenta la speranza vera per il suo futuro.
E questo non solo per il visitatore, ma anche e soprattutto, per il residente, perché solo
stando bene nel proprio luogo si è in grado di offrire qualità altissima.
Avv. Roberto Sciullo
Sindaco di Pescocostanzo
Stilo
Inserita a pieno titolo tra i Borghi più Belli d’Italia, Stilo è una delle cittadine storiche
più caratteristiche e meglio conservate della Calabria.
L’abitato del centro storico, anticamente racchiuso all’interno di un’imponente cinta
muraria, ha la struttura tipica dei borghi storici del sud Italia, caratterizzata da casupole
arroccate le une sulle altre e da maestosi palazzi nobiliari, in un fitto reticolo di vie,
vicoli e piazze.
Il centro custodisce monumenti storico-architettonici di estrema rilevanza, ricchi al
loro interno di opere d’arte, ma è appena fuori dall’abitato che la Città di Stilo espone
il suo monumento più iconico, la Cattolica, antica chiesetta con struttura a croce greca
risalente al X secolo, caratterizzata dalle cinque cupolette che la sovrastano.
La Cattolica costituisce una delle maggiori testimonianze dell’influenza greco-
bizantina in Calabria, ed è un concentrato di arte, di spiritualità, di storia, di
riconosciuta rilevanza nazionale, monumento “simbolo” del Paese, candidato a far
parte della lista UNESCO dei siti patrimonio dell’umanità.
L’emissione di un francobollo dedicato a Stilo e alla sua Cattolica è un grande motivo
di orgoglio per tutta la comunità del borgo, e per l’intera Calabria.
Dopo il dentello emesso il 5 settembre 1968 a celebrazione del 4º centenario della
nascita del filosofo Tommaso Campanella, monaco domenicano nato a Stilo nel 1568,
la nostra Città si vede oggi di nuovo insignita dell’onore di entrare nella storia filatelica
italiana, con un valore bollato di grande bellezza, che condensa in sé il fascino della
Cattolica e l’attrattiva del borgo prostrato nella vallata sottostante. Questa emissione
costituisce un ulteriore strumento di valorizzazione del nostro territorio, per diffondere
nel mondo la sua immagine positiva.
Giorgio Antonio Tropeano
Sindaco di Stilo
Codrongianos
Adagiato sulle colline del Logudoro, circondato da pascoli, oliveti e vigneti, si trova il
piccolo centro di Codrongianos, in sardo Codronzanu.
L’antico villaggio ha origini risalenti all’epoca romana e si sviluppa verso il 225 d.C.,
quando i romani costruirono l’accampamento militare dal nome Castrum Gordianus,
a cui si deve il nome Codronzanu.
Risale al XII secolo la costruzione della Chiesa di San Paolo, in quella che all’epoca
era la posizione più alta del villaggio. Attorno alla Chiesa si è sviluppato il nucleo più
antico dell’attuale paese.
Il centro storico, sviluppatosi tra il XVII e il XVIII secolo, conserva ancora la struttura
urbanistica originaria, caratterizzata da viuzze irregolari, scalinate, piccole corti.
Il territorio di Codrongianos era però certamente abitato già nel II millennio a.C., come
testimoniano i numerosi nuraghi censiti sul suo territorio, tra cui spicca Nuraghe
Nieddu, nuraghe monotorre ancora ben conservato che si erge su una piccola altura,
verso la vallata di Saccargia.
Tra il XII e il XV secolo viene governato dall’abbazia camaldolese della Santissima
Trinità.
All’Ordine Camaldolese si deve l’edificazione nel corso del XII secolo, in seguito alla
donazione di Costantino I, giudice di Torres, della splendida Basilica della Santissima
Trinità di Saccargia, una delle chiese più belle della Sardegna, gioiello in stile
romanico-pisano che spicca nell’omonima valle.
La fama di questo paese è indissolubilmente legata alla sua Basilica.
Il suo alto campanile affiora dalla campagna circostante quando si giunge in prossimità
del sito, immerso nel verde ma facilmente raggiungibile dalla strada statale.
Cristian Budroni
Sindaco di Codrongianos
Scicli
Scicli, profumo di verità. Un’apparente esagerazione. Due scrittori incrociano Scicli
negli anni Cinquanta e ne restituiscono un’emozione così inattesa, in un’eco
inconsapevole, da creare uno spaesamento in chi legge.
Se Pier Paolo Pasolini, guardando Scicli dalla collina di San Matteo, scrive: “Vista
così, da lontano e dall’alto, Scicli è quello che si dice la Sicilia”, Elio Vittorini qualche
anno prima lo precede paragonando Scicli a Gerusalemme: “È la più bella città che
abbiamo mai vista…Forse è la più bella di tutte le città del mondo. E la gente è contenta
nelle città che sono belle”.
Cosa porta due intellettuali così diversi a esprimersi in maniera così netta e concentrica
su questa città della Sicilia?
Forse la loro capacità poetica di vedere in nuce la forza inesplosa di questo luogo e
della sua gente.
A Scicli si arriva per strade diverse, a volte per fare una pausa, altre per riprendere
fiato, altre ancora per fermarsi.
E il viandante che qui arriva percepisce subito una brezza: Scicli profuma di verità
come in giugno i gelsomini.
Cinta da carrubeti e muretti a secco, protetta dalla chiesa di San Matteo, che dalla rocca,
come un Partenone, guarda sorniona la città, Scicli si apre lenta e inattesa. Qui le
atmosfere sospese sostanziano il luogo di cultura: ansia, anelito, respiro.
Mario Marino
Sindaco di Scicli
Pescocostanzo è un unicum nel panorama mondiale, perché non esiste altro luogo
situato a 1400 metri slm e di poco più di 1000 anime che racchiuda tanta bellezza
architettonica ed urbanistica. Bellezza che non è stata casuale, ma nata sulla scorta di
una idea di città, tanto da ritenere che Pescocostanzo sia stato il primo luogo che abbia
provveduto ad adottare un Piano Regolatore Generale, come oggi si chiamerebbe.
Uno sviluppo armonico, razionale, ragionato, improntato alla bellezza e, nel
contempo, alla funzionalità, alla collettività. Bellezza che non è importata, ma
autoctona.
Ogni monumento architettonico, dato dalla lavorazione della pietra, del legno, degli
intarsi, è opera di artisti locali. Anche questo determina l’unicum.
Ma Pescocostanzo non ha sviluppato solo quest’arte architettonico-urbanistica, ma
anche altro. Sono nostre ed in questa terra hanno raggiunto la massima espressione, le
lavorazioni del merletto a tombolo, del tappeto, della filigrana, del ferro battuto, oggi
degnamente rappresentate dai poli museali creati.
È di Pescocostanzo la creazione di gioielli che fondono filigrana e merletto, pietra e
ferro, con disegni non solo storici, ma anche nuovi, contemporanei.
Ma Pescocostanzo è anche natura, prodotto tipico, specialmente nel settore caseario.
Elementi che insieme ed in sinergia, negli ultimi anni stanno creando il brand
“Pescocostanzo” che sempre più si diffonde nel mondo, rendendo questo paese
l’unicum di cui all’incipit e che rappresenta la speranza vera per il suo futuro.
E questo non solo per il visitatore, ma anche e soprattutto, per il residente, perché solo
stando bene nel proprio luogo si è in grado di offrire qualità altissima.
Avv. Roberto Sciullo
Sindaco di Pescocostanzo
Stilo
Inserita a pieno titolo tra i Borghi più Belli d’Italia, Stilo è una delle cittadine storiche
più caratteristiche e meglio conservate della Calabria.
L’abitato del centro storico, anticamente racchiuso all’interno di un’imponente cinta
muraria, ha la struttura tipica dei borghi storici del sud Italia, caratterizzata da casupole
arroccate le une sulle altre e da maestosi palazzi nobiliari, in un fitto reticolo di vie,
vicoli e piazze.
Il centro custodisce monumenti storico-architettonici di estrema rilevanza, ricchi al
loro interno di opere d’arte, ma è appena fuori dall’abitato che la Città di Stilo espone
il suo monumento più iconico, la Cattolica, antica chiesetta con struttura a croce greca
risalente al X secolo, caratterizzata dalle cinque cupolette che la sovrastano.
La Cattolica costituisce una delle maggiori testimonianze dell’influenza greco-
bizantina in Calabria, ed è un concentrato di arte, di spiritualità, di storia, di
riconosciuta rilevanza nazionale, monumento “simbolo” del Paese, candidato a far
parte della lista UNESCO dei siti patrimonio dell’umanità.
L’emissione di un francobollo dedicato a Stilo e alla sua Cattolica è un grande motivo
di orgoglio per tutta la comunità del borgo, e per l’intera Calabria.
Dopo il dentello emesso il 5 settembre 1968 a celebrazione del 4º centenario della
nascita del filosofo Tommaso Campanella, monaco domenicano nato a Stilo nel 1568,
la nostra Città si vede oggi di nuovo insignita dell’onore di entrare nella storia filatelica
italiana, con un valore bollato di grande bellezza, che condensa in sé il fascino della
Cattolica e l’attrattiva del borgo prostrato nella vallata sottostante. Questa emissione
costituisce un ulteriore strumento di valorizzazione del nostro territorio, per diffondere
nel mondo la sua immagine positiva.
Giorgio Antonio Tropeano
Sindaco di Stilo
Codrongianos
Adagiato sulle colline del Logudoro, circondato da pascoli, oliveti e vigneti, si trova il
piccolo centro di Codrongianos, in sardo Codronzanu.
L’antico villaggio ha origini risalenti all’epoca romana e si sviluppa verso il 225 d.C.,
quando i romani costruirono l’accampamento militare dal nome Castrum Gordianus,
a cui si deve il nome Codronzanu.
Risale al XII secolo la costruzione della Chiesa di San Paolo, in quella che all’epoca
era la posizione più alta del villaggio. Attorno alla Chiesa si è sviluppato il nucleo più
antico dell’attuale paese.
Il centro storico, sviluppatosi tra il XVII e il XVIII secolo, conserva ancora la struttura
urbanistica originaria, caratterizzata da viuzze irregolari, scalinate, piccole corti.
Il territorio di Codrongianos era però certamente abitato già nel II millennio a.C., come
testimoniano i numerosi nuraghi censiti sul suo territorio, tra cui spicca Nuraghe
Nieddu, nuraghe monotorre ancora ben conservato che si erge su una piccola altura,
verso la vallata di Saccargia.
Tra il XII e il XV secolo viene governato dall’abbazia camaldolese della Santissima
Trinità.
All’Ordine Camaldolese si deve l’edificazione nel corso del XII secolo, in seguito alla
donazione di Costantino I, giudice di Torres, della splendida Basilica della Santissima
Trinità di Saccargia, una delle chiese più belle della Sardegna, gioiello in stile
romanico-pisano che spicca nell’omonima valle.
La fama di questo paese è indissolubilmente legata alla sua Basilica.
Il suo alto campanile affiora dalla campagna circostante quando si giunge in prossimità
del sito, immerso nel verde ma facilmente raggiungibile dalla strada statale.
Cristian Budroni
Sindaco di Codrongianos
Scicli
Scicli, profumo di verità. Un’apparente esagerazione. Due scrittori incrociano Scicli
negli anni Cinquanta e ne restituiscono un’emozione così inattesa, in un’eco
inconsapevole, da creare uno spaesamento in chi legge.
Se Pier Paolo Pasolini, guardando Scicli dalla collina di San Matteo, scrive: “Vista
così, da lontano e dall’alto, Scicli è quello che si dice la Sicilia”, Elio Vittorini qualche
anno prima lo precede paragonando Scicli a Gerusalemme: “È la più bella città che
abbiamo mai vista…Forse è la più bella di tutte le città del mondo. E la gente è contenta
nelle città che sono belle”.
Cosa porta due intellettuali così diversi a esprimersi in maniera così netta e concentrica
su questa città della Sicilia?
Forse la loro capacità poetica di vedere in nuce la forza inesplosa di questo luogo e
della sua gente.
A Scicli si arriva per strade diverse, a volte per fare una pausa, altre per riprendere
fiato, altre ancora per fermarsi.
E il viandante che qui arriva percepisce subito una brezza: Scicli profuma di verità
come in giugno i gelsomini.
Cinta da carrubeti e muretti a secco, protetta dalla chiesa di San Matteo, che dalla rocca,
come un Partenone, guarda sorniona la città, Scicli si apre lenta e inattesa. Qui le
atmosfere sospese sostanziano il luogo di cultura: ansia, anelito, respiro.
Mario Marino
Sindaco di Scicli
Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005

provo ad essere filatelista con l' Italia, la tematica S. Antonio da Padova
ed i buoni coupon internazionali
su ebay e delcampe sono atg80

provo ad essere filatelista con l' Italia, la tematica S. Antonio da Padova
ed i buoni coupon internazionali
su ebay e delcampe sono atg80
- Lucky Boldrini
- Amministratore
- Messaggi: 2787
- Iscritto il: 2 agosto 2007, 14:27
- Località: Livorno
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Francobolli carini, ho votato 6
Luca

Luca
S T A F F
Luca Boldrini (ex Luckystr1ke) - Livorno

Collezione base della Repubblica Italiana, nuova, servizi inclusi, varietà escluse
Luca Boldrini (ex Luckystr1ke) - Livorno


- biagio montesano
- Messaggi: 1145
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 14:57
- Località: 07/04/1975 Monvalle (VA) Lago Maggiore
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Belli!
Voto: 8
Voto: 8
Iscritto al forum dal 22 ottobre 2003.
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
La serie turistica, una delle mie preferite, con una nuova veste grafica. Devo vederli dal vivo ma così non è che mi entusiasmi troppo. Forse troppo spenta? I predecessori erano più "colorati".


Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli


Belle cartoline.
Voto 7


----------------------------------------------------------
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
- pietro mariani
- Messaggi: 1876
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 21:31
- Località: Provincia di Monza e Brianza
- Contatta:
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Un poco "spenti" anche per me ,
comunque dei bei francobolli...
pietro
comunque dei bei francobolli...

Seguo queste tematiche:
GAS-PETROLIO / ALIMENTAZIONE / ERRORI / STORIA DELL'ILLUMINAZIONE
Ma anche:
A.M.- SOS-MULTIAFFR.-FILATELIA IN GEN. E ANCHE MONETE...
Iscritto al Forum dal 12/11/04 (vecchio forum)
Sostenitore da sempre
SOCIO SOSIG n°12 , AICAM , CIFT, CIFO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
GAS-PETROLIO / ALIMENTAZIONE / ERRORI / STORIA DELL'ILLUMINAZIONE
Ma anche:
A.M.- SOS-MULTIAFFR.-FILATELIA IN GEN. E ANCHE MONETE...
Iscritto al Forum dal 12/11/04 (vecchio forum)
Sostenitore da sempre
SOCIO SOSIG n°12 , AICAM , CIFT, CIFO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Re: 47 2024 5 luglio Borghi d’Italia: Pescocostanzo, Stilo, Codrongianos, Scicli
Dopo averli visti dal vivo mi sono ricreduto sui colori spenti, o meglio, sono spenti ma non così tanto.
Voto 7
Voto 7


Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.