Timbri lineari usati come annullatori

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Antonio M.
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Timbri lineari usati come annullatori

Messaggio da Antonio M. »

Ciao: a tutti, sono nuovamente a chiedere aiuto agli amici del forum.

Ieri a Piacenza non ho resistito alla curiosità di prendere questa bustina (ovviamente prezzo irrisorio), sopratutto perchè reca solo il timbro Stampatello Dritto di TERAMO (tra l'altro messo perfettamente per annullare il fb), del quale non riesco a trovare nulla in nessuno dei miei volumi, certo non è da classificare collettoria in quanto Teramo non lo è mai stata.
Non riporta nessun altro timbro ne in arrivo ne in transito neppure dietro.

Ora gentilmente vi chiedo, secondo voi è da ritenere viaggiata??

A qualcuno risulta un timbro annullatore di Teramo di questa foggia???? Oppure è qualche timbro usato per usi fiscali???

grazie a chi mi darà indicazioni in merito.

Ciao: Antonio
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enrico54
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da enrico54 »

Ciao Antonio, cerco di risponderti al meglio di quello che so; conosco diversi annullamenti simili a quello che hai postato, ne ho ad esempio uno di Camerino, che riporto di seguito.

http://img156.imageshack.us/img156/5029 ... anohf8.jpg
18651898dacamerinoafanohf8.jpg



Normalmente sono apposti su piccole buste (biglietti di auguri o di partecipazione), affrancate solitamente, come nel tuo caso, con un 2 cmi della serie De la Rue; altrettanto normalmente non recano alcun bollo di arrivo, pur essendo regolarmente viaggiate in tariffa (come la tua).

Sono presenti saltuariamente in asta, ma ho idea che siano annullamenti non molto collezionati (guarda nei cataloghi di Nello Zuccari di Macerata)

Per quanto riguarda la loro corretta attribuzione, in questo momento non sono a casa, quindi posso solo dirti che ricordo, sul volume di Albino Bazzi "I francobolli di Vittorio Emanuele II e di Umberto I", un'appendice dedicata ai cosiddetti "bolli comunali", tra i quali rammento il noto stampatello diritto "Da San Prospero", di fattura similare a quella in oggetto.
Questi timbri erano però in dotazione ad uffici comunali che, talvolta, li utilizzavano per annullare l'affrancatura di documenti comunali in partenza; un uso quindi occasionale, e comunque non riferibile a corrispondenza tra privati.
Ti posto di seguito uno di questi casi (Legnago: la lettera in questo caso non è mia).

http://img246.imageshack.us/img246/28/2 ... lloka5.jpg
2cmilegnagostampatelloka5.jpg


Vedrò stasera di esserti più utile (potrebbero essere del tipo di quelli "ferroviari", o anche timbri di vecchia foggia riutilizzati occasionalmente).

Un cordiale saluto.

Enrico Flaminio
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enrico54
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da enrico54 »

Antonio, ne posto un'altra con il lineare di Jesi, ma ne ho trovate sul PC anche altre due con bolli di Rieti, sempre lineare, di foggia diversa tra loro (sempre affrancate per la stessa tariffa di 2 cmi), oltre a S.Vito Chietino, M.S.Vito, Rimini (in questi ultimi casi l'affrancatura è di 1 centesimo, in tariffa) e Senigallia.

http://img530.imageshack.us/img530/7016 ... egnjd6.jpg
untitled.jpg



Mi sa che bisogna guardare anche sul testo del Gallenga, "I bolli delle Marche, dell'Umbria e della Sabinia", che però io purtroppo non ho.

Ciao

Enrico Flaminio
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Antonio M.
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da Antonio M. »

GRAZIE Enrico ancora una volta mi hai dato l'ennessima conferma di grande conoscitore e ottimo punto di riferimento.
Ho letto male oppure ritieni (in base alla scansione che forse non è il massimo) che quello da me postato è un 2 cmi della serie De la Rue? Perchè non lo avrei mai pensato, sopratutto x il colore molto chiaro a differenza dei DLR che se non erro sono molto + vivi di colorazione.
Per i cataloghi di Nello Zuccari di Macerata ho visto che non hanno un sito di conseguenza proverò a richiederne qualcuno in modo da aggiungere altro fornitore futuro.
Cmq sia ti ringrazio per la grande delucidazione xchè non sarei mai riuscito a catalogarla.
Attendo altre tue novità, che conoscendoti dai tuoi interventi sicuramente non lasci nulla di incompleto.

Ciao: e GRAZIE Antonio
Saluti Antonio

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enrico54
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da enrico54 »

No Antonio, con De La Rue intendevo l'emissione, il francobollo è certamente della tiratura di Torino.

A presto

Enrico Flaminio
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Antonio M.
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da Antonio M. »

enrico54 ha scritto:Antonio, ne posto un'altra con il lineare di Jesi, ma ne ho trovate sul PC anche altre due con bolli di Rieti, sempre lineare, di foggia diversa tra loro (sempre affrancate per la stessa tariffa di 2 cmi), oltre a S.Vito Chietino, M.S.Vito, Rimini (in questi ultimi casi l'affrancatura è di 1 centesimo, in tariffa) e Senigallia.

Immagine


Mi sa che bisogna guardare anche sul testo del Gallenga, "I bolli delle Marche, dell'Umbria e della Sabinia", che però io purtroppo non ho.

Ciao

Enrico Flaminio
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Ciao: Enrico tornando a casa ho guardato sul Gallenga "I BOLLI DELLE MARCHE", in riferimento a JESI riporta che dopo il 1866 fu usato come annullatore per gli stampati ed i biglietti di auguri con una valutazione di punti 8 .

Mi rimane il dubbio su dove ricercare il TERAMO, ma credo che il discorso possa essere uguale anche x lui non credi?

Ciao: Antonio
Saluti Antonio

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enrico54
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da enrico54 »

Penso proprio di sì Antonio; d'altra parte vecchi timbri, anche prefilatelici, furono usati in epoca successiva, anche tarda: per esempio quelli di Treviso ed Oderzo, usati originariamente nel Lombardo Veneto, furono impiegati anche nel periodo d'uso dei francobolli dell'emissione De La Rue, e si tratta di bolli in stampatello diritto proprio come quello di Teramo.

Lasciami comunque guardare tra le mie carte, spero di dirti qualcosa in più.

Un cordiale saluto.

Enrico Flaminio
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Erik
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Re: Consiglio per catalogarla

Messaggio da Erik »

Ciao Antonio ed Enrico,
il "problema" è che, mentre nello Stato Pontificio (ed anche nel Lombardo Veneto) i timbri lineari, stampatello diritto o inclinato come quelli mostrati di Camerino e Jesi, erano la norma e quindi è relativamente facile trovarli anche su corrispondenze spedite in periodi successivi, nel Regno di Napoli questi furono usati solo in pochissimi uffici di importanza secondaria. E Teramo non ebbe mai un timbro di quella foggia.
Secondo me potrebbe trattarsi dell'uso occasionale di un timbro d'ufficio.

Ciao:

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Enrico Carsetti
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