I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....

Moderatore: fabiov

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Stefano (alligatore)
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da Stefano (alligatore) »

La dissacrante visione della filatelia secondo Peter Griffin.
p.s.: per i più sensibili: alla fine non si spara davvero! :-))
[url]https://youtu.be/pEHTXsqmEHM/ [url]
Stefano
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somalafis
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da somalafis »

Sellerio ha pubblicato recentemente questo libro scritto negli anni '50 del secolo scorso
duveen-il-re-degli-antiquari.jpeg
Racconta la vita e le imprese di Joseph Duveen, grande antiquario fornitore di dipinti classici (dal Rinascimento al Settecento) dei grandi magnati statunitensi. Agli inizi dell'attivita' di famiglia c'erano il padre e lo zio di Duveen che commerciavano in ceramiche olandesi e cinesi e in arredamenti, dai mobili agli arazzi. Lo zio di Duveen (zio Henry) collezionava francobolli. Ed ecco il passaggio che mi ha colpito come collezionista:

''Lo zio Henry ebbe stretti rapporti di amicizia con re Giorgio (V, ndr), amicizia cementate dalla comune passione per le raccolte di francobolli. Anche lo zar Nicola II, cugino del re, ne era un appassionato collezionista, ed egli pure divento' amico dello zio Henry. Costui soleva ricordare le tranquille serate trascorse a Buckingham Palace; il re e lui intenti a riordinare gli album, mentre la regina Mary ricamava. Ricordava quale confusione il re, Nicky (Nicola II, ndr) e lui facessero con i francobolli; durante quelle sedute, benche' egli non appartenesse alla famiglia, provava forse la sensazione d'essere per lo meno un cugino del re....
Dopo la morte dello zio Henry, la sua collezione di francobolli, lasciata in eredita' alla moglie, fu venduta privatamente per 1.500.000 dollari; quella di re Giorgio e' ancora a Buckingham Palace, mentre nulla si sa dell'altra di Nicky...''.
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Riccardo Bodo
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somalafis
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da somalafis »

La filatelia continua a spuntare fuori dai testi letterari piu' inaspettati e oggi ve ne propongo un altro. Come negli altri casi che ho segnalato, si tratta di un buon libro: prendete le mie segnalazioni come consigli di lettura perché ne vale la pena.
Ecco il testo in esame
IMG_20180521_0001.jpg
La vicenda si svolge in una tenuta - decaduta - in Prussia Orientale nel gennaio del 1945: l'Armata Rossa preme ai confini della Germania e presto irrompera' in questa regione tedesca la cui popolazione dovette fuggire in massa. Ma nei primi giorni del mese tutto appare tranquillo: diversi personaggi, prima che la situazione precipiti, si presentano alla tenuta e vengono ospitati. Tra i primi si presenta un certo Schunemann, che si definisce un ''economista''. Si scoprira' che e' un appassionato filatelista.
''Accanto alla foto di Eberhard (il proprietario, che in quel momento e' con l'esercito tedesco in Italia, ndr) era posata la sua ultima lettera, corredata di un francobollo azzurro della posta militare per via aerea''. Insomme si trattava di una classica marca della ''Luftfeldpost''
luft.jpg
''Schunemann sollevo' la lettera e se la porto' al tavolino, avvicinando la lampada a petrolio. Quel francobollo....Si ingannava? Un errore di stampa? L'ala destra dell'aereo riprodotto era sfigurata da una tacca? Una lastra difettosa? No?...'' Questa curiosita' indiscreta colpisce negativamente le persone presenti: ''L'ospite rimise a posto la lettera, scusandosi per la sua indiscrezione: quando vedeva dei francobolli, dimenticava tutto cio' che gli stava intorno. Anche lui infatti era un collezionista, la sua passione era la filatelia... E questo pezzo qui..se non era tutto un abbaglio... Prese la sua borsa di cuoio e tiro' fuori un album di francobolli che stava infilato li' tra camicie e mutande. Lo sfoglio' dicendo che collezionava solo la roba piu' pregiata, la migliore. Germania Antica era la sua specialita'...''. E prosegue: ''Meclemburgo, Prussia, Sassonia.. come si viveva a proprio agio allora, nella buona vecchia Germania''. Secondo il personaggio i prussiani avevano distrutto questa ''meravigliosa molteplicità...Siate uniti, siate uniti. Il francobollo con l'allegoria della Germania come valchiria, non ci si poteva immaginare nulla di meno originale. La Germania dentro un'armatura? Con due scodelle di ferro sopra il petto?''
Beh, come descrizione dei francobolli ordinari guglielmini non c'e' davvero male, specie per lo ''scodelle'' suo seni
germ.jpg
Naturalmente Schunemann non resistera' alla tentazione e quando se ne andra' portera' via il francobollo di feldpost che lo aveva colpito.
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Riccardo Bodo
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Re: I francobolli in musica!

Messaggio da david »

Anche in questo caso musica:
"The Postal Service" band elettro-pop
https://www.youtube.com/channel/UCMDkrt ... _FHV25HGgA
Qui una recensione: http://www.ondarock.it/recensioni/2003_ ... giveup.htm

Naturalmente vengono dopo i già citati italiani "Raccomandata Ricevuta di Ritorno", prog rock tutto italiano!
https://www.youtube.com/watch?v=VsMBdZn8VHc
https://it.wikipedia.org/wiki/Raccomand ... di_Ritorno
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fabiov
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da fabiov »

molto bene!
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debene
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da debene »

Non si tratta di francobolli ma di corrispondenza in generale.
Riporto dall'Annullo N. 193 rivista dell'ANCAI.
Immagine.jpg
siete in accordo col pensiero delle scrittore?

Ciao:

sergio
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da remo »

Ciao Sergio :abb: ,
mi sembra che da quanto riportato non si capisca di quale scrittore si stia parlando.
Visto che è citato il libro "Viaggio nell'entroterra" dovrebbe essere il celeberrimo R. L. Stevenson ("Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde" e "L'Isola del Tesoro" tanto per citarne due). E qui si tratta di uno che di viaggi se ne intendeva...tra l'altro morì alle Isole Samoa di cui scrisse anche una serie di racconti e dove venne venerato come un dio dalla popolazione locale.
Riguardo alla domanda che poni non credo che oggi la posta internazionale sia organizzata in modo tale da poter raggiungere un viaggiatore per tempo lungo le sue tappe. Di sicuro all'epoca di Stevenson.
Per contro, per quanto mi riguarda, quando vado in giro e spedisco delle cartoline, mi piace spedirle appena arrivo sul posto nella speranza che il destinatario le riceva quando ancora io sono fuori.
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da somalafis »

In effetti Stevenson pubblico' ''Un viaggio nell'entroterra'' (An inland voyage) nel 1878. Ecco l'affascinante copertina dell'epoca
cop.jpg
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Riccardo Bodo
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debene
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da debene »

Si hai ragione non si evince ma è sicuramente Stevenson.
grazie Riccardo per la bella immagine

certo le tempistiche di viaggio erano allora molto più dilatate.
Oggigiorno non ha più molto senso una cosa del genere.
per ricevere news da casa non ricorriamo certo alla posta
ma continuare a ricevere mail e messaggi può disturbare?

tecnologia e globalizzazione non ci lasciano scampo!

Ciao:

sergio
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somalafis
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da somalafis »

E' solo un accenno di poche righe su oltre 400 pagine ma e' l'occasione per segnalarvi questo libro, pubblicato in italiano l'anno scorso (ma che io ho letto solo adesso)
IMG_20181117_0001.jpg
Il protagonista e' il responsabile della sicurezza dell' Hotel Lutetia, che nella seconda guerra mondiale fu requisito dai tedeschi dell' Abwehr. Il protagonista vuole intervenire a favore di una sua amica e coinvolge una delle segretarie francesi che lavorano negli uffici tedeschi: ''Bisogna mirare piu' in alto. Otto, Si'. proprio Hermann Brandl in persona, se no non servira' a niente. Tu conosci bene Mary Jacobson, la sua segretaria, dille che si tratta di una tua amica. In linea di principio, per le ragioni che tu sai, lei non dovrebbe essere del tutto insensibile, a meno che non abbia rimosso totalmente il suo passato, ma questo mi meraviglierebbe (radici ebraiche, ndr). Tu le detterai la lettera che deve essere imperativamente battuta con la sua macchina per scrivere. Poi le chiederai di imitare la firma di Otto, lei ci e' abituata. Dopo di che le chiederai di cercare fra i sigilli che conserva sotto chiave QUELLO COL NUMERO 20 803. COME SAI E' IL CODICE DI FELDPOST DELL'AST LEIT, L'ABWEHR IN FRANCIA. LEI APPORRA' QUEL SIGILLO SULLA BUSTA, AL POSTO DEL FRANCOBOLLO…..''
Ho dato un'occhiata su internet e l'autore dovrebbe essersi informato bene prima di scrivere, come appare da un sito dedicato alla Feldpost:
FP#20803 = Abwehrstelle sp. Abwehr-Leitstelle Paris
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Riccardo Bodo
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fabiov
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da fabiov »

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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da mod94 »

Topolino 3288 del 28 novembre (con supplemento prima uscita dei "francobolli in oro")
IMG_20181130_091139.jpg
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da Account Disattivato »

mod94 ha scritto: 30 novembre 2018, 9:19 Topolino 3288 del 28 novembre (con supplemento prima uscita dei "francobolli in oro")
Occhio che se ti sente Pino... :-)) :-)) :-))

Scherzi a parte, quando li ho visti mi sono subito chiesto come li avreste considerati voi (e un po' mi vergognavo a chiedervelo).
Francobolli, o riproduzioni di francobolli?

Poi ho realizzato che: ok la nazione emittente, ok il valore facciale (obsoleto, ma presente), ma il decreto di emissione ce sta? :mmm:

E un timido raggio di sole ha penetrato le nubi...


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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da mod94 »

n.freschi3 ha scritto: 4 dicembre 2018, 8:58
mod94 ha scritto: 30 novembre 2018, 9:19 Topolino 3288 del 28 novembre (con supplemento prima uscita dei "francobolli in oro")
Occhio che se ti sente Pino... :-)) :-)) :-))

Scherzi a parte, quando li ho visti mi sono subito chiesto come li avreste considerati voi (e un po' mi vergognavo a chiedervelo).
Francobolli, o riproduzioni di francobolli?

Poi ho realizzato che: ok la nazione emittente, ok il valore facciale (obsoleto, ma presente), ma il decreto di emissione ce sta? :mmm:

E un timido raggio di sole ha penetrato le nubi...


N.
Ciao:
L'ho virgolettato proprio perché mi sono limitato a citare come venivano pubblicizzati :-) Io personalmente li considero riproduzioni.

Poi secodo me se li usi per affrancare, la lettera arriva lo stesso (ma che per posta passi tutto è un altro discorso :uah: )
Ciao: Davide

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Daniele
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da Daniele »

Ciao,

grazie per questa info!
Poiché essendo all´estero mi stó facendo comprare il Topolino per conto terzi, sai dirmi se l´iniziativa é legata solo al numero del 28 novembre oppure prosegue?
grazie mille :abb:

Daniele
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da mod94 »

Daniele ha scritto: 4 dicembre 2018, 11:35 Ciao,

grazie per questa info!
Poiché essendo all´estero mi stó facendo comprare il Topolino per conto terzi, sai dirmi se l´iniziativa é legata solo al numero del 28 novembre oppure prosegue?
grazie mille :abb:

Daniele
Ciao Ciao:

ecco il programma
2018-10-16_152701-afnews.jpg
Dovrebbe essere in allegato, a richiesta e al costo di 4,90€ , per ancora 3 uscite oltre a quella del 28/11
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Ciao: Davide

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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da remo »

Sto leggendo una raccolta di storie poliziesche nel libro "La cattedrale della paura". E' una raccolta di racconti gialli. Uno dei racconti si chiama "Il francobollo nero" scritto da Ellery Queen il celeberrimo pseudonimo che nascondeva i due cugini F. Dannay e M. B. Lee autori di tantissimi romanzi polizieschi.
In questo racconto il tema centrale è il furto di un prezioso francobollo, un Penny Black qui chiamato "Il nero da un penny" (forse è una vecchia traduzione). Il francobollo è così descritto: "...il nero da un penny, come lo chiamano i collezionisti, è un francobollo inglese uscito nel 1840. Ne esiste una infinità e quando anche siano bollati valgono solo diciassette dollari e mezzo. I due posseduti da questi signori, (due fratelli commercianti di francobolli) però, valgono trentamila dollari l'uno, Mr. Queen (l'investigatore protagonista della storia), ed è appunto ciò che rende il furto una cosa serissima...Trentamila dollari! - gemette Ellery Queen - Una simile somma per un pezzettino di carta sudicia: Perché valgono tanto? ...Perché i nostri due erano siglati dalla regina Vittoria. L'emissione del nero da un penny è stata provocata da Sir Rowland Hill...la regina ne fu così lieta che autografò i primi due francobolli usciti dalla stampa e li donò all'autore...L'autografo conferisce a questi francobolli un immenso valore..."
Il racconto è breve e simpatico con considerazioni quantomeno particolari sulla filatelia ed i collezionisti. Naturalmente Ellery Queen svela il mistero del furto.
Ma la storia dei due esemplari siglati dalla Regina Vittoria è vera o è pura fantasia?
remo Ciao:
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Re: I francobolli nei libri (non specializzati) e nei fumetti

Messaggio da fabiov »

Ciao Remo!
Molto interessante. Non ricordavo questo racconto di Ellery Queen!
Bye fabiov Ciao: Ciao:
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Francobolli inventati???

Messaggio da somalafis »

Il Saggiatore ha inviato in libreria quest'anno questo libro con una copertina che ha attirato la mia attenzione
pound.jpg
Sulla copertina campeggiano due ''francobolli'' con le effigi dei due scrittori Ezra Pound e James Joyce. Ora che l'Irlanda abbia dedicato francobolli a Joyce e' vero ma mi risultano diversi
joyce.jpg
Che gli USA abbiano raffigurato Pound su un francobollo non mi risulta ...
In ogni caso la copertina testimonia la forza evocativa del francobollo
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Roblan
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Re: Francobolli inventati???

Messaggio da Roblan »

Ciao: è vero, è una copertina suggestiva e ben ideata. Che gli USA abbiano dedicato un francobollo a Pound, mi pare arduo visto il processo per alto tradimento che subì alla fine della Seconda Guerra Mondiale e che gli fece rischiare una condanna a morte (Pound era politicamente vicino al fascismo e si era arruolato nell'esercito di Salò), si salvò perché fu dichiarato malato di mente e finì internato in un manicomio per molto tempo. Una storia drammatica.

Rev LB Oct 2020
su Delcampe: http://www.delcampe.it/negozi/robertol6031
Rivoluzioni in Europa dal 1789; Antifascismo e Resistenza in Europa; Movimento operaio e sindacale;
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