Posta raccomandata da e per i sovrani degli ASI

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Antonello Cerruti
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Posta raccomandata da e per i sovrani degli ASI

Messaggio da Antonello Cerruti »

Tre esemplari del 30 centesimi carta a macchina (uno al verso) su raccomandata del 12 gennaio 1857 da Venezia a Napoli, indirizzata "Alla Sacra Maestà di Ferdinando II, Re di Napoli e delle Due Sicilie".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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fildoc
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da fildoc »

Perfetta tariffa :-))
Interpretiamo:
doppio porto (cifra 2 a destra) da Venezia al confine pontificio pari a 60 centesimi + 30 cent di diritto di raccomandazione (timbro rosso e n° 842 scritto in alto).
13 baiocchi per due (doppio porto pari a 26 baiocchi, scritti in grande a penna) nel pontificio composto da 8 di diritto pontificio + 5 di diritto di raccomandazione. Quanto poi alla tassazione napoletana essa non era regolata da norme chiare e precise per cui ho presenti raccomandate tassate nel pontificio per 13 e poi tassate per 36 a Napoli (per cui 36 x 2 -doppio porto- farebbe 72 scritto in basso a penna :-)) ), ma anche una raccomandata tassata per doppio porto con 26 baiocchi come questa trasformata in 78 grana :dub: :?:
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ciao
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strino
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da strino »

domanda sciocca,
i cittadini che spedivano ai Reali degli antichi Ducati, non godevano di franchigia?
non dico dal L.V. e dal Pontificio, ma almeno l'ultimo tratto?
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Ciccio
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da Ciccio »

strino ha scritto:domanda sciocca,
i cittadini che spedivano ai Reali degli antichi Ducati, non godevano di franchigia?
non dico dal L.V. e dal Pontificio, ma almeno l'ultimo tratto?



Ciao, dall'interno del Regno delle due Sicilie sicuramente "Sua Real Maestà" Ferdinando II godeva della franchigia postale assoluta.

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Paolo Angelini (paoloang)
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da Paolo Angelini (paoloang) »

Ciccio ha scritto:
strino ha scritto:domanda sciocca,
i cittadini che spedivano ai Reali degli antichi Ducati, non godevano di franchigia?
non dico dal L.V. e dal Pontificio, ma almeno l'ultimo tratto?



Ciao, dall'interno del Regno delle due Sicilie sicuramente "Sua Real Maestà" Ferdinando II godeva della franchigia postale assoluta.

Ciao: Ciao:


Si, ma immagino per quelle che inviava lui.. non che riceveva.
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Ciccio
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da Ciccio »

paoloang ha scritto:
Si, ma immagino per quelle che inviava lui.. non che riceveva.


Ciao: secondo i Reali Rescritti del 29 luglio e 7 ottobre 1818 godevano di franchigia e contrassegno illimitati il re, la regina e i principi reali (per inviare sicuramente e penso pure per le lettere che gli venivano inviate)

godevano inoltre di franchigia e contrassegno con limitazioni altre 4 classi di funzionari.

due esempi di lettere non tassate:
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Ciccio

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fildoc
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da fildoc »

Si trattava di una raccomandata e qualcuno doveva pur pagare......
Penso che fossero spese sostenute dalla segreteria di stato....
Non dobbiamo dimenticare che questa era una missiva spedita da persona che certamente non godeva della franchigia nel LV; mi spiego: se fosse stata una lettera spedita da Massimiliano d'Asburgo certamente viaggiava gratis....se la busta la spediva Massimiliano Ferroni pagava.........
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ciao
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strino
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da strino »

di solito la posta indirizzata al Re gode di franchigia, per questo mi sono chiesto se era dovuta l'ultima tassa, all'entrata nel Regno delle Due Sicilie...., certamente i passaggi intermedi, ma l'ultimo??
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fildoc
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da fildoc »

Per Marco.....
Quel 72 credo che sia la conversione dei 36 dello stato Pontificio!
Ovvero LV pagato in francobolli
Pontificio 36 baiocchi pari a 72 grana
Napoletano gratis!
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strino
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da strino »

fildoc ha scritto:Ovvero LV pagato in francobolli
Pontificio 36 baiocchi pari a 72 grana
Napoletano gratis!

perfetto! adesso mi quadra,
grazie
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francesco luraschi
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da francesco luraschi »

posto due documenti tratti da "tariffe postali generali" dello stato pontificio e da "per servizio di nostro signore" per tentare di dare una spiegazione al 26 che sicuramente e'la tassa pontificia.

secondo me la lettera partita raccomandata in L.V. non venne considerata tale in pontificio. era comunque di II porto austriaco e, per esserlo anche in pontificio doveva pesare tra 1/2 e 3/4 oncia. si puo'quindi dedurre matematicamente che il peso era compreso tra 17.5 e 21.3 grammi.

i 26 grammi derivano da 13x2=26(tabella "estero" dopo periodo 1852-1853). i 13 bajocchi a loro volta derivano 5+8 somma del porto obbligatorio fino confine e del porto facoltativo fino destino
(vedi tabella "tariffe postali generali"). nella descrizione a destra della tabella sta scritto che i 2 valori vanno sommati ("oltre il diritto sub."). chissa'cosa significa "sub"...

non ho idea del significato del 72. ma aspettiamo maggiori delucidazioni dagli esperti

Ciao: francesco
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Ultima modifica di francesco luraschi il 21 dicembre 2008, 13:40, modificato 1 volta in totale.
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Ciao: Francesco
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francesco luraschi
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da francesco luraschi »

mi e'venuto un mente un particolare che puo'spiegare il motivo che convinse il mittente ad una spedizione "parzielmente raccomandata" (fino al confine) lasciandola in balia del "corso semplice" per la maggior parte del tragitto.

il mittente pago' a venezia c.90 per la raccomandata. con la stessa cifra avrebbe potuto spedire una lettera semplice (nel senso non raccomandata) di II porto franca almeno fino al confine napoletano.

la necessita'pero'di avere in mano un pezzo di carta, e cioe'la ricevuta di impostazione, che attestava l'invio della lettera lo convinsero ad un invio raccomandato perlomeno fino al confine.

in ogni caso poteva dimostrare l'invio effettuato.

aspettiamo pero'altri interventi

francesco
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Ciao: Francesco
bridgemania
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da bridgemania »

Ciao: Ciao:
Complimenti Antonello!!! :clap: :clap: bellissimo pezzo!!!
Le raccomandate dal LV al Regno di Napoli non sono per nulla comuni ed anche il trattamento tariffario non fu mai univoco e coerente!!

Infatti la convenzione delle lettere affrancate ed assicurate e le sue successive modifiche regolavano lo scambio della corrispondenza tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, ma non indicavano le condizioni di una mediazione dello Stato Pontificio per la corrispondenza avviata via terra nel Regno di Napoli.

La corrispondenza arrivata via terra attraverso lo Stato Pontificio porta raramente al recto, in genere al verso, il bollo corsivo “transito per lo Stato Pontificio”.
Tale bollo non è stato ritrovato sulle lettere raccomandate
Le raccomandate che non ricevevano il bollo corsivo di transito, riportano sempre l’indicazione dei diritti pontifici di transito per il cui calcolo, dopo l'ingresso del Pontificio nella Lega Austro-Italica (fine 1852), veniva applicata la progressione di peso prevista da tale convenzione; infatti, qualora nel nostro caso fosse stata applicata la progressione pontificia, la raccomandata di doppio porto per il LV che pesava tra 17,5 e 35 grammi, avrebbe dovuto essere come minimo un triplo porto (da 13 a 19,5 grammi) ed essere tassata in conseguenza. La tassazione pontificia di 13 bajocchi corrisponde a quanto richiesto per una raccomandata spedita oltre i 150 km secondo la normativa della Lega, per cui per un doppio porto i diritti pontifici di transito ammontano a 26 baj.
Questi diritti pontifici espressi in bajocchi venivano convertiti in grana incrementandoli di un ammontare che voleva tener conto del fatto che il bajocco pontificio valeva circa il 25% in più del grana napoletano (abitualmente troviamo un incremento di 2 grana per convertire 7 bajocchi, di 3 grana per convertire 13 bajocchi e di 7 grana per convertire 26 bajocchi).
I 26 baj. corrispondevano quindi di solito a 33 grana.

Le lettere arrivate a Napoli venivano tassate per 10 grana per ogni foglio sino a due fogli, oppure per ogni 6,5 gr di peso oltre i 2 fogli. Troviamo quindi tassazioni in arrivo di 10 grana (1 foglio), di 14 o 15 grana (1 foglio e mezzo), di 19 o 20 grana (2 fogli), oppure di 19 grana per il doppio porto (6,5-13 grammi congruente con il 1° porto austriaco), 29 grana per il triplo porto (13-19,5 grammi), 39 grana per quadruplo porto (19,5 - 26 grammi) etc.
Dall'esame delle lettere note possiamo inoltre vedere come a Napoli non ci fu mai un comportamento fisso nel trattamento delle raccomandate, a volte le lettere venivano tassate come raccomandate, a volte ciò non accadeva!!
Io suppongo che in questo caso la lettera non venne trattata come una raccomandata.
Possiamo quindi dedurre che la lettera in esame pesasse 19,5 - 26 grammi, del resto coerente col doppio porto LV, per cui ai 33 grana dei diritti Pontifici vennero aggiunti 39 grana (quadruplo porto) per un totale di 72 grana da riscuotersi dal destinatario.
Ciao: Ciao:
e Buone :cin: Feste a tutti!!
Massimo
Ultima modifica di bridgemania il 21 dicembre 2008, 14:50, modificato 1 volta in totale.
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vikingo68
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da vikingo68 »

Ciao:

Bella lettera e bellissime spiegazioni...ma mi gira la testa a starvi dietro.

Auguri di Buone Feste a Tutti.

Carlo.
Colleziono:Tariffe Sardegna-Napoli-Toscana-Pontificio e quello che posso;Cartoline Gino Boccasile!
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francesco luraschi
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da francesco luraschi »

ciao massimo mi complimento con te per come hai "sciolto" la tariffa, cosa che ti conferma come autentico ed indiscusso "gallo" del settore corrispondenza tra ASI. complimenti ad antonello possessore del bel pezzo che,visto solo dal lato L.V.,non e'piu'di tanto particolare ma
nel suo complesso diventa raro ed interessante. forse e'la volta buona che impareremo tutti a valutare un pezzo non solo dal lato filatelico e/o marcofilo ma nel suo insieme come documento storico-postale. ci manca pure che il testo abbia valenza storica...

a massimo una conferma:

1) la lettera venne quindi considerata raccomandata anche in pontificio e "semplice" a napoli?

2) le due tabelline che ho pubblicato sono sbagliate o non applicabili su lettere in transito?


ciao e grazie per una conferma

francesco
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Ciao: Francesco
bridgemania
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da bridgemania »

francesco luraschi ha scritto:
1) la lettera venne quindi considerata raccomandata anche in pontificio e "semplice" a napoli?

2) le due tabelline che ho pubblicato sono sbagliate o non applicabili su lettere in transito?

francesco

Ciao:

1) a mio avviso è proprio così
2) le tue tabelle sono valide per lettere che partono dal Pontificio, in caso di transito non è lo stesso!

Massimo
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fildoc
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Re: Una lettera davvero reale

Messaggio da fildoc »

Giusto Massimo ora i conti tornano!
Io rispondendo a Marco ho poi confuso 26 con 36!!!!!!!!! :OOO:
Rimane pero', stando cosi' le cose, che comunque il re pago' anche il trasporto nel suo regno.........cosa inoppugnabile facendo i conti, ma certamente strana :shock:

Revised by Lucky Boldrini - November 2009
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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