rugbuz ha scritto:sapete invece dirmi qualche cosa riguardo al difetto nella stampa delle barre orizzontali?
Ruggero in questo momento non ho notizie e ho visto che anche gli specialisti sono in alto mare.
http://www.aicam.org/app136.html

rugbuz ha scritto:sapete invece dirmi qualche cosa riguardo al difetto nella stampa delle barre orizzontali?

MisterKappa ha scritto:Secondo me è un difetto di trascinamento del rullo nero, per cui la label viene stampata usando una porzione del rullo già usata. Le parti che si intravedono in bianco sul fondo nero corrispondono a quello che è stato stampato sulla tpl precedente.
Sono cosciente che la spiegazione è abbastanza confusa, faccio fatica pure io a capire quello che ho scritto, ma ho la nipotina che mi gira attorno e non sono molto lucido.
la spiegazione di Misterkappa è, secondo me la più giusta, osservando infatti le diciture in "positivo" sulle barre nere, esse non corrispondono alla scritta prioritaria, regolarmente letta in alto, bensì a raccomandata, notare le due N presenti sulla penultima barra nera, quindi si evince che in quel punto, il termico ha già agito, quindi, a mio modesto parere, logica deduzione.

qui il problema rimane lo stesso, anche se le diciture in positivo sulle sbarre e quella del data matrix, sono più grosse, è su quello che bisogna capire, non corrispondono più ai vecchi caratteri, molto più piccoli tra gli uni e gli altri sulla stessa etichetta, probabile miglioramento per la la lettura
sugli ottici del sistema 
) chiedo scusa se ho preso l'immagine dall'AICAM 
ultima riflessione, noto innanzitutto una diversa stampa nelle barre nere, come se volessero riportare il Matrix su di esse, quindi complice con i caratteri più grossi per la lettura e l'instradamento più agevolata, cioè ogni barra deve riportare esattamente una lettera, cosa che per la mancata centratura, non avveniva quasi mai, allora cosa hanno fatto, cercano con i taglietti, (secondo me sperimentali, ma probabili punti di riferimento per i lettori..... non di Topolino
) di evitare il problema, poi, ottenuta la risoluzione di quest'ultima, (centratura) tramite ingrandimenti di caratteri, ma posti nei posti giusti, (matrix e barre) di ottimizzare il risultato.




giandri ha scritto:Mi spiegate come sono stampate le TPLabel?
Nastro, tonner, o cosa?
Grazie
Andrea trasposizione termica dell'impronta, un rullo inchiostrante "vergine" e l'etichetta vanno a combaciare in un punto riscaldato ed ecco il risultato









Descrizione della Risposta
Gentile cliente
in riferimento alla sua richiesta del 27/10/2008 , avente per oggetto informazioni circa la grafica delle etichette in utilizzo presso gli uffici postali , la presente per comunicarle che a seguito di verifiche effettuate le etichette stampate a mezzo TP Label rispondono ad esigenze do lavorazione meccanizzata del prodotto affrancato .
Inoltre , il motivo del cambiamento di LAY OUT sarebbe da ricondurre ad una questione di sicurezza o eventuali falsificazione
CORDIALI SALUTI
poste italiane SPA
Sono riuscito ad ottenere una stampata di inizio o fine turno di una TPL
SIPI.
http://www.allfreeportal.com/imghost/im ... 0turno.jpg
Si trova a 35/001 - 46100 MANTOVA CENTRO pdl (posizione di lavoro)12
(sportello filatelico) dove viene utilizzata solamente per pesare i plichi
da affrancare con "francobolli filatelici".
Qualcuno di voi ne ha di affrancatrici collegate in rete?
Pure le “tp label” hanno i tagli contro il riuso
I piccoli spacchi presenti sulle etichette per le macchine da sportello italiane avrebbero lo stesso scopo dell'accorgimento introdotto da Londra con i francobolli
La serie britannica con Elisabetta II, che Royal mail ha modificato per evitare il riciclaggio dei francobolli, non è una novità in senso assoluto. Ha almeno un precedente, proprio in Italia. Non nelle cartevalori, ma nelle etichette su cui le “tp label”, ossia le macchine da sportello, applicano le impronte di affrancatura.
“Per quanto a mia conoscenza -ammette a «Vaccari news» uno dei maggiori esperti del settore, Milvio Bencini- ne esistono due versioni diverse e provengono dai nuovi modelli di affrancatrici”.
La prima ha due taglietti per lato che misurano tre millimetri e sono dislocati perpendicolarmente al bordo. “È associata ad alcune macchine della Sipi; noi collezionisti la conosciamo impiegata almeno dal 19 marzo 2008”.
“La seconda, invece, viene utilizzata sulle macchine Olivetti cosiddette «mini» per le ridotte dimensioni e si caratterizza perché i piccoli spacchi sono sempre due per lato, ma profondi otto millimetri e inclinati rispetto al perimetro. La data di utilizzo più vecchia riscontrata finora risale al 4 febbraio 2009”.