




Moderatori: fabiov, Riccardo Amarante
colgi ha scritto:Tokelau dipende dalla NZ, ma in fatto di francobolli sembra sia autonoma, anzi, indipendente. Evidentemente gli introiti filatelici sono molto scarsi.![]()
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Ok Walter ma Tokelau è un caso diverso. Come Pitcairn non ha collegamenti diretti aerei con il mondo, ma più di Pitcairn è servita da navi che la collegano con il resto del mondo. Ha alcune migliaia di abitanti (a Pitcairn sono 50). Però non ha un ufficio filatelico o postale (sulla terra ferma) o almeno non l'ho ancora trovato. E non ho ancora trovato un ufficio filatelico e postale distaccato in NZ (come ha Pitcairn). Pitcairn ha quindi 2 uffici postali e filatelici, uno sull'isola (collegato al resto del mondo da una nave che passa 2 volte all'anno) e uno in NZ (con ufficio postale, sito internet ecc.). Non trovo traccia degli uffici di Tokelau. Per quello ho detto che gli introiti devono essere veramente bassi, se non hanno nemmeno la possibilità di farsi un sito internet, di farsi ella pubblicità, di pubblicare una lista di vendita ecc.Ellas ha scritto:Credo di non sbagliare se dico che il solo "Pirellone", il lunedì mattina, abbia più abitanti di queste isole. Quando si è così pochi, giocoforza l'indipendenza rimane un principiopiù che un dato di fatto.colgi ha scritto:Tokelau dipende dalla NZ, ma in fatto di francobolli sembra sia autonoma, anzi, indipendente. Evidentemente gli introiti filatelici sono molto scarsi.![]()
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Penso, e mi stupirebbe il contrario, che i francobolli siano dati in appalto a qualche company neozelandese. D'altronde lì, e forse per fortuna, l'uso della posta credo avvenga in maniera sporadica, almeno per l'interno.
Comunque v'è da dire che i Paesi di tradizione britannica, molto spesso hanno concesso a subterritori, la facoltà di crearsi le proprie emissioni filateliche (Man? Guernsey? Alderney?) anche perché non credo che ciò costituisca un introito molto scarso.![]()
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Ellas ha scritto:Dal sito di wikipedia si legge che il 10% el Pil è dato dalle registrazioni dei domini .tk.
Ora è evidente che tre villaggi di 500 anime l'uno, a considerarle uno Stato è un po' fuorviante.
E' vero, Colgi, ci sarà un hotel, ma credo sia un po' forzato a paragonarlo all'idea di hotel che abbiamo comunemente in testa. Le bibite si possono comperare per strada, dice il sito del governo. Già questo mi fa capire che se un governo deve dire questa cosa...
Vivo in un paesino di 2500 anime e c'è un solo minimarket, laggiù sarà più o meno lo stesso. Ed anche l'economia monetaria sarà una parte del totale. Magari esisteranno forme di baratto, di "reciprocità bilanciata", come si dice. Insomma una specie di piccola comuntià, che magari gioca a fare lo Stato.
Ho trovato su internet che vengono emessi, 4 o 5 francobolli all'anno, (http://www.stanleylisica.com/plist_sz/toke.htm) e questo mi ricorda quei piccoli tabaccai dei paesini dove puoi trovare vecchie cartoline, magari prodotte localmente negli anni '80, su cui le mosche albergano e che ritraggono vecchie fiat 127 per strade assolate con qualche passante vestito in maniera old fashion, su uno sfondo giallo che, con caratteri improbabili, ripropongono un "benvenuti a..."
Quello che penso, in definitiva, è che qualche imprenditore abbia stretto un contratto col "ministro delle poste" in base al quale in cambio di una esclusiva sulla stampa e sulla distribuzione, il primo si impegna a stampare e a vendere francobolli concedendo al "ministero delle finanze2 un aggio del 30-40%