impossibile: è intrigante la sfida.
I quadri monocromatici dell'Italia al lavoro mi hanno suggerito
di provarci: alcune immagini, dalle tinte di varie gradazioni e dai chiaroscuri
che danno profondità alle scene, le vorrei osservare accompagnandomi
con una delle perle della " Musica Classica": i Preludi Op 28 di Chopin.
Sono composizioni tra le più brevi della letteratura pianistica, una per
ogni tonalità.
Già Mussorsky nei suoi Quadri per un'Esposizione si ispirò ai dipinti
di Hartman per trasporre in musica i sentimenti provati nell'osservazione
delle immagini. Non voglio certo prendere ad esempio Mussorsky,
ma credo che il tentativo si possa fare. Prima è necessario però,
inquadrare i Preludi
Chopin compose i suoi Preludi a Valdemossa vicino Palma di Maiorca,
dove si recò insieme alla sua compagna, la mitica George Sand,
alla ricerca di un clima salubre, nel tentativo di contrastare la tubercolosi
di cui era afflitto. Lui aveva 28 anni, la sua amante, dietro il cui pseudonimo
maschile si celava la baronessa Aurore Lucile Dupin, era di 6 anni più anziana.
Alloggiavano nella certosa di Valdemosa e la tranquillità del luogo
unita alle splendide scenografie naturali dell'isola permisero all'arte e alla creatività
di Chopin di esprimersi al meglio.
Chopin scrive: " Sono qui in mezzo alle palme, ai cedri, cactuses e aloe,
aranci e limoni, fichi e melograni. Il cielo è blu turchese, il mare azzurro, l'aria
è pura come quella del Paradiso. Il sole splende tutto il giorno ed è caldo
e la gente passeggia in abiti estivi .La notte si odono le chitarre e le Serenate.
piante rampicanti ornano i balconi, muri di foggia moresca si elevano
attorno a noi .Tutta la città parla d'Africa. E' una vita incantata che stiamo
vivendo"
Geoge Sand dirà in una delle sue prime descrizioni: " il profumo dei fiori
d'arancio, la vite che si piega verso la terra per il pesante fardello,
il paesano che canta canti moreschi nei campi ci riempiono di piacere
e di stupore"
Immaginiamoci lo scalpore che fece l'arrivo sull'isola, allora
molto povera, isolata e dall'economia prettamente rurale, di questa
coppia fuori dagli schemi. Lei è una donna emancipata,
dalla mentalità parigina , si veste da uomo e fuma il sigaro .
Oltretutto gli isolani sanno che Frederic è malato e temono il contagio..
Cominciano a detestarli. Lei mal sopporta questa ostilità degli abitanti
e, tornata a Parigi, scriverà un libello contro la mentalità degli
"ignoranti Majorchini" dei quali non salverà neppure l'olio
definito "rancido e schifoso"
Questo è il sottofondo che alimenta la spinta creativa
e l'amore appassionato e turbolento tra Frederic e George.
In questa atmosfera di "tormento ed estasi" nascono i Preludi.
Lasciamoci allora trasportare dalle sonorità, dalle varietà timbriche
straordinarie, atmosfere rarefatte di suoni perfetti, vibrazioni che
si allargano e straripano fino ad inondarci. E' questo Chopin: il canto
della mano destra, quel legato delle dita incollate alla tastiera che
evocano suggestioni e visioni, e le armonie ardite, modernissime
della mano sinistra, frutto di instancabile ricerca sonora.
Cominciamo dal primo quadretto: il francobollo da 100 lire.
Siamo all'interno di un casolare, donne distanti due generazioni,
sfogliano e preparano le pannocchie. Gesti antichi, sapienza
contadina..intimità stupefacente di una casa, calore di un focolare,
storie che si raccontano. E poi fuori piove, le gocce battono alle
finestre e sui tetti . All'improvviso scoppia il temporale, ma niente
può sconvolgere il ritmo di quel lavoro lento....osserviamo l'immagine
accompagnandoci con il Preludio N° 15, scritto in un giorno di pioggia.
La nota La b insistente nella mano sinistra è la goccia....poi il temporale,
lampi, tuoni e gli accordi profondi dei .bassi....ma poi tutto si acquieta
e la vita contibnua nella tranquillità della cucina. Nella registrazione
il più grande interprete di Chopin, l'antidivo Maurizio Pollini, Italiano, Milanese
http://www.youtube.com/watch?v=BczgDb9-ctQ
Il francobollo da 50 cent. il lavoro duro nella fucina, il fabbro che forgia
metalli incandescenti, ripetuti colpi di martello pesante. Forza, impeto destrezza,
fatica...è il Presto del preludio N° 12 suoni metallici nelle terzine della mano destra e nella progressionediatonica delle scale....attenzione alla martellata finale
http://www.youtube.com/watch?v=rkRiiGfly4E
Il francobollo da 40 lire : il carro che trasporta il vino....e il Preludio N° 24
l'arpeggio della mano sinistra che si accosta al movimento della ruota,
ottave acute che scandiscono gli zoccoli del cavallo sulla faticosa salita.
http://www.youtube.com/watch?v=fbwl3PF7aEg
Il francobollo da 35 lire , la raccolta delle olive, momento di fatica ma anche di gioia..
ed ecco il Preludio N° 19 giocoso , note puntate e terzine velocissime a scandire
il ritmo....
http://www.youtube.com/watch?v=yxMNd8OVhGU
Il francobollo da 10 lire, il telaio che scorre , la donna come una parca che
tesse la tela e pensierosa e malinconica guarda alla sua vita che passa,
si immerge nei ricordi, fantastica sul futuro.....e il canto si dispiega sullo scorcio
di mare che si intravede alla finestra....e il preludio N° 4 lento, melodioso,mesto....
http://www.youtube.com/watch?v=Tovh6JjaQ1A
Il francobollo da 30 lire, la vendemmia e il Preludio N° 3 , a passo di danza come
la leggiadra donzella che cammina con la cesta sulla testa, fiera e bella...
http://www.youtube.com/watch?v=ymVOA22Y ... ure=relmfu
Mi piacerebbe davvero essere riuscita a farvi sentire i colori della musica...
Spero che questo intervento non vi sembri troppo
lontano dal mondo della filatelia: esistono modi diversi di guardare
gli amati francobolli



Cinzia