ecas ha scritto:.........
Ciao Luigi, la tua competenza in materia è notevole per cui se dici che è improbabile che sia rotto, è sicuramente così. Sarà una grossa scalfittura lungo tutto il fb.
Ci dici perchè uno stereotipo rotto non poteva essere utilizzato? Io la butto là

, magari non si sarebbe mantenuto nella posizione?

Ezio
Rompere un cliscè, più che improbabile direi che è impossibile...
Un cliscè di circa due centimetri quadrati non si spacca in quel modo neanche a prenderlo a martellate.
Potrebbe succedere con un cliscè di dimensioni maggiori, tipo cartolina. E neanche accidentalmente......
Cliscè più grandi potrebbe si spaccarsi, sbattendoli fortemente, ma il riutilizzo è sconsigliato (per non esagerare col termine vietato), per il semplice fatto che lo stereotipo in piombo, piccolo o grande che sia, modificandosi nella planarità (superficie di stampa), alcune parti o risultano più basse e quindi non stampano, oppure, nel caso opposto e ben più grave, i bordi deformati lungo la frattura risultano più alti ed è sufficiente uno spessore maggiore di un decimo di millimetro per incidere sulla carta il bordo stesso, nei casi più estremi il bordo deformato (rialzato) andrebbe a perforare/tagliare la carta.
Bisogna tener conto che la fase di stampa vera e propria avviene grazie alla pressione di circa in decimo di millimetro.
Sia sulle macchie antiche che su quelle ultramoderne........
Quindi, se si tolgono due decimi non avviene alcuna stampa, al limite qualche imbrattatura.
Se viceversa si aggiungono due/tre decimi potrebbe verificarsi il ...patatrac: blocco della macchina, rotture di ingranaggi ecc. ecc., quindi non esagero se dico che nessun tipografo, a suo tempo, avrebbe lasciato o inserito un clisce rotto nella forma.
Inutile discorrere poi delle fantomatiche riparazioni, ritocchi, saldature ecc. ecc.: tutti questi interventi sono solo fantasie letterarie....