I quesiti di F&F - Crocetta: falso "De Sperati" o falso...e basta?
- Antonello Cerruti
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Ciao Pietro, ti dovevo ancora un chiarimento circa le dimensioni della Croce presa in esame rispetti agli originali.
Mi sarebbe facile rispondere che si tratta di deformazioni dovute ai successivi e ripetuti passaggi da scanner a stampa e poi ancora da scanner a monitor, ecc.
Sappiamo infatti che anche gli scanner a rullo (quelli cioè industriali) possono alterare le proporzioni.
Figuriamoci poi quando le dimensioni di un piccolo francobollo subiscono ripetuti passaggi in scanner "casalinghi" ....
In questo caso, però, sono certo che si tratta anche di altro.
Il francobollo di cui stiamo discutendo è stato, in sostanza, trattato come un "panino" del 1000 lire pacchi cui viene cambiata la filigrana da stelle in ruota.
Anche in questi casi, il bagnetto e poi l'asciugatura e poi ancora l'uso di collanti, l'adesione alla nuova carta, la nuova asciugatura e poi forte pressione per perfezionare l'adesione determina una dilatazione/contrazione della carta e quindi una modifica delle esatte dimensione della "pellicola" di carta stampata.
Sono certo, ad esempio, che l'esemplare di cui sopra non mostra che scarse tracce della filigrana originale.
Ho elaborato e postato sotto, forzando graficamente (ma in maniera automatica) le differenze, l'immagine di cui disponiamo.
Già da queste, comunque, è possibile verificare le diverse carte di cui è costituito il collage preso in esame.
Infine, un'ultima considerazione.
Caro Pietro, nella tua immagine hai evidenziato come l'annullo sia stato completato a destra, raccordando in maniera posticcia la porzione di annullo sulla stampa e quello sull'altra carta.
Ebbene, se si fosse trattato di un falso, perchè l'autore avrebbe effettuato questa operazione?
Perchè avrebbe dovuto ritoccare un annullo falso?
Che bisogno aveva di aggiungere altra carta all'imitazione?
Non aveva abbastanza carta a sua disposizione al momento della stampa?
Termino invitando tutti a controllare bene l'immagine alla luce delle mancanza di rullette evidenziata da Ulisse.
Si nota che, in basso, c'è ancora una piccola porzione di carta che mantiene quell'ombreggiatura celeste che è propria della carta originale e che il colore di tale minima parte è ben differente da quella che contorna gli altri lati e che è ben visibile nell'ampio "bordo di foglio".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Mi sarebbe facile rispondere che si tratta di deformazioni dovute ai successivi e ripetuti passaggi da scanner a stampa e poi ancora da scanner a monitor, ecc.
Sappiamo infatti che anche gli scanner a rullo (quelli cioè industriali) possono alterare le proporzioni.
Figuriamoci poi quando le dimensioni di un piccolo francobollo subiscono ripetuti passaggi in scanner "casalinghi" ....
In questo caso, però, sono certo che si tratta anche di altro.
Il francobollo di cui stiamo discutendo è stato, in sostanza, trattato come un "panino" del 1000 lire pacchi cui viene cambiata la filigrana da stelle in ruota.
Anche in questi casi, il bagnetto e poi l'asciugatura e poi ancora l'uso di collanti, l'adesione alla nuova carta, la nuova asciugatura e poi forte pressione per perfezionare l'adesione determina una dilatazione/contrazione della carta e quindi una modifica delle esatte dimensione della "pellicola" di carta stampata.
Sono certo, ad esempio, che l'esemplare di cui sopra non mostra che scarse tracce della filigrana originale.
Ho elaborato e postato sotto, forzando graficamente (ma in maniera automatica) le differenze, l'immagine di cui disponiamo.
Già da queste, comunque, è possibile verificare le diverse carte di cui è costituito il collage preso in esame.
Infine, un'ultima considerazione.
Caro Pietro, nella tua immagine hai evidenziato come l'annullo sia stato completato a destra, raccordando in maniera posticcia la porzione di annullo sulla stampa e quello sull'altra carta.
Ebbene, se si fosse trattato di un falso, perchè l'autore avrebbe effettuato questa operazione?
Perchè avrebbe dovuto ritoccare un annullo falso?
Che bisogno aveva di aggiungere altra carta all'imitazione?
Non aveva abbastanza carta a sua disposizione al momento della stampa?
Termino invitando tutti a controllare bene l'immagine alla luce delle mancanza di rullette evidenziata da Ulisse.
Si nota che, in basso, c'è ancora una piccola porzione di carta che mantiene quell'ombreggiatura celeste che è propria della carta originale e che il colore di tale minima parte è ben differente da quella che contorna gli altri lati e che è ben visibile nell'ampio "bordo di foglio".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Buongiorno,
quindi, se ho ben capito.
Compro il francobollo,
lo ritaglio
http://i.imgur.com/dWSWTmn.jpg lo lavo accuratamente + volte e se riesco ad eliminare il "panino" ho una crocetta originale pos. 55 (magari corta e assotigliata ma originale).
Sempre che l'eliminazione del panino sia un procedimento possibile.
Distinti saluti
Paolo Lepore
quindi, se ho ben capito.
Compro il francobollo,
lo ritaglio
http://i.imgur.com/dWSWTmn.jpg lo lavo accuratamente + volte e se riesco ad eliminare il "panino" ho una crocetta originale pos. 55 (magari corta e assotigliata ma originale).
Sempre che l'eliminazione del panino sia un procedimento possibile.
Distinti saluti
Paolo Lepore
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- Antonello Cerruti
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
In teoria si.
In pratica, è stato lavato, ridipinto, incollato nuovamente, ecc.
Oramai deve essere ridotto come uno straccio...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
In pratica, è stato lavato, ridipinto, incollato nuovamente, ecc.
Oramai deve essere ridotto come uno straccio...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Ciao Antonello,Antonello Cerruti ha scritto:Ciao Pietro, ti dovevo ancora un chiarimento circa le dimensioni della Croce presa in esame rispetti agli originali.
Mi sarebbe facile rispondere che si tratta di deformazioni dovute ai successivi e ripetuti passaggi da scanner a stampa e poi ancora da scanner a monitor, ecc.
Sappiamo infatti che anche gli scanner a rullo (quelli cioè industriali) possono alterare le proporzioni.
Figuriamoci poi quando le dimensioni di un piccolo francobollo subiscono ripetuti passaggi in scanner "casalinghi" ....
In questo caso, però, sono certo che si tratta anche di altro.
Il francobollo di cui stiamo discutendo è stato, in sostanza, trattato come un "panino" del 1000 lire pacchi cui viene cambiata la filigrana da stelle in ruota.
Anche in questi casi, il bagnetto e poi l'asciugatura e poi ancora l'uso di collanti, l'adesione alla nuova carta, la nuova asciugatura e poi forte pressione per perfezionare l'adesione determina una dilatazione/contrazione della carta e quindi una modifica delle esatte dimensione della "pellicola" di carta stampata.
Sono certo, ad esempio, che l'esemplare di cui sopra non mostra che scarse tracce della filigrana originale.
Ho elaborato e postato sotto, forzando graficamente (ma in maniera automatica) le differenze, l'immagine di cui disponiamo.
Già da queste, comunque, è possibile verificare le diverse carte di cui è costituito il collage preso in esame.
Infine, un'ultima considerazione.
Caro Pietro, nella tua immagine hai evidenziato come l'annullo sia stato completato a destra, raccordando in maniera posticcia la porzione di annullo sulla stampa e quello sull'altra carta.
Ebbene, se si fosse trattato di un falso, perchè l'autore avrebbe effettuato questa operazione?
Perchè avrebbe dovuto ritoccare un annullo falso?
Che bisogno aveva di aggiungere altra carta all'imitazione?
Non aveva abbastanza carta a sua disposizione al momento della stampa?
Termino invitando tutti a controllare bene l'immagine alla luce delle mancanza di rullette evidenziata da Ulisse.
Si nota che, in basso, c'è ancora una piccola porzione di carta che mantiene quell'ombreggiatura celeste che è propria della carta originale e che il colore di tale minima parte è ben differente da quella che contorna gli altri lati e che è ben visibile nell'ampio "bordo di foglio".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Assodato che non si tratta di un de Sperati, se escludiamo che l’immagine postata dalla Casa raffigura fedelmente il pezzo, quindi una immagine distorta e se abbandoniamo che sia un esemplare fotografato e stampato, allora passiamo ad un'altra storia.
A questo punto, come sarà realmente e quali particolari di quella immagine possiamo ritenere attendibili a monitor?
Ho provato anch’io a saturare l’immagine, ma non sono riuscito a scorgere (come avvenuto per il particolare dell’inchiostro del bollo oltre la cornice a destra) ulteriori fattori che possano ulteriormente supportare la tua ipotesi, cioè che tutto il pezzo sia stato incollato sul supporto.
Ma, per quale motivo una persona decide di ritagliare una croce della pos. 55 su tre lati della cornice, lasciando solo una parte del margine inferiore, eliminando anche le battute della rulletta, per poi incollarla su un supporto assurdo per quella posizione, per ottenere come risultato un qualcosa di così “ridicolo” da far capire a chiunque che non si tratta di un esemplare autentico, quindi di un falso?
Se fosse stata strappata, scolorita o assottigliata, il falsario non avrebbe fatto prima a ripararla e ridipingerla senza eliminare le battute della rulletta, tentando di ottenere un qualcosa che (come visto in altre occasioni ) avrebbe potuto fare il giro delle “sette chiese” per ottenere un certificato di qualche autorevole perito?
Semmai, mi viene da ipotizzare che il falsario abbia avuto nella disponibilità circa ¾ di una Croce di pos. 55 o ancor meno e che abbia creato la restante parte sinistra (almeno dalla prima “O” di BOLLO alla prima “L” di DELLA), per poi unirla alla restante. Ma questa è solo una ipotesi, non suffragata da certezze.
Comunque, Antonello, nel caso sia un esemplare fotografato e stampato o nel caso sia stata incollata interamente sul supporto o incollata per ¾ unendola al disegno realizzato sul supporto o altrimenti, come è possibile e sulla scorta di quali informazioni la Casa venditrice abbia attribuito al de Sperati quel risultato?
Se tra gli amici del forum qualcuno riuscirà ad ottenere una immagine fedele del pezzo, potremmo chiarire ogni dubbio.



- Antonello Cerruti
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Senza parole.
In effetti, qualche buontempone ha fatto nel secondo francobollo - malissimo - la stessa cosa che è stata realizzata con la Croce.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
In effetti, qualche buontempone ha fatto nel secondo francobollo - malissimo - la stessa cosa che è stata realizzata con la Croce.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Magari il mariuolo si stava solo esercitando per la crocetta ....Antonello Cerruti ha scritto:Senza parole.
In effetti, qualche buontempone ha fatto nel secondo francobollo - malissimo - la stessa cosa che è stata realizzata con la Croce.

Cordiali saluti
Paolo Lepore
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?

Sempre basandoci su delle immagini, questo è quello che secondo me è stato fatto.
Crocetta con annullo in cartella originale posizione 55, probabilmente molto difettosa, ritagliata lungo il contorno segnato in rosso e ricostruita con nuove parti colorate e abbondanti bordi bianchi- ovviamente sbagliati in merito alla posizione 55. E' per questo motivo che non si vedono i segni della rulletta sui 3 lati sx, alto e dx, mentre in basso lo spazio bianco originale è sufficiente a farla appena intravedere.
La ricostruzione è evidenziata dal tipo di carta diverso (più gialla e stanca perchè originale al centro), dai difetti della L di DELLA che presenta l'asta ingrossata in modo innaturale proprio sopra il contorno della ricostruzione, dal diverso tipo di inchiostro dell'annullo sul bordo bianco dx rispetto a quello sulla parte colorata, dalle sbavature della parte ridipinta della cornice destra.
Ci sono, inoltre, altri piccoli ritocchi, anche dentro la croce originale.
Tenendo presente che oggi abbiamo a disposizione le immagini di tutte le posizioni delle Croci, all'epoca della presunta "ricostruzione" probabilmente no, quindi ad un occhio poco esperto l'esemplare sarebbe potuto apparire del tutto originale e ben marginato.
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Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
SOSTENITORE
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?







Dalle mie immagini non ero riuscito a delimitare con esattezza - a parte che nel margine inferiore - dove "finisse" a sinistra la Croce.



La tua immagine lo evidenzia con chiarezza e completa il discorso; te ne do volentieri atto.
Credo che tutto questo argomento dovrebbe finire nella "bacheca di F&F", a dimostrazione dell'aiuto che questo sito può fornire ai collezionisti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- gianni tramaglino
- Messaggi: 983
- Iscritto il: 1 novembre 2007, 16:28
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?





Vi piacciono i cruciverba: diventate fan di Gente Enigmistica in Facebook.
http://www.facebook.com/home.php?#/page ... 614?ref=nf
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- Francesco Melone
- Messaggi: 119
- Iscritto il: 1 giugno 2015, 0:12
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Sono un medico collezionista privato di Napoli, ben conosciuto dall'amico Mario Merone. In merito ai falsi Sperati, che come è noto sono sempre imitazioni delle Croci 100, 1 e 3, mi farebbe molto piacere che il massimo esperto Antonello Cerruti aggiungesse ancora un tassello poco conosciuto.Antonello Cerruti ha scritto:andy66 ha scritto:Scusa la domanda da ignorante, ma se lui riusciva a 'ripulire' un fb in quel modo lasciando intatto l'annullo, poi come faceva a fare la ristampa sotto l'annullo stesso?Matraire1855 ha scritto:Lo Sperati utilizzava francobolli veri a cui asportava con procedimento chimico (descritto nei suoi appunti dattiloscritti) e lasciando integra l'impronta dell'annullo. Poi procedeva alla stampa del francobollo falso. Il procedimento di stampa era molto accurato e la matrice in vetro permetteva sino ad un massimo di 160 riproduzioni con la stessa matrice. Dopo 160 pezzi la resa non era più la stessa e la matrice andava cambiata.
Mostro qui per la prima volta un esemplare di falso Sperati non ultimato (su gentile concessione degli eredi del noto riproduttore d'arte) contenuto ancora nelle bustine in pergamino che usava lo Sperati. L'altro pezzo superiore non è congruente al discorso che qui ho fatto.
Come si nota il pezzo di carta porta ancora l'impronta del timbro ed è rimasto così senza ricevere la stampa dallo Sperati.
Spero di aver portato a conoscenza un tassello poco conosciuto di queste riproduzione d'arte...
![]()
Non poteva stampare "sotto" l'annullo ma "intorno" all'annullo originale preesistente che diveniva così un tutt'uno.
Era indubbiamente un "artista" eccezionale e credo che nessuno abbia mai usato la sua stessa tecnica.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ho notato che alcune riproduzioni di tali Croci recano al retro solo il bollo in ovale "SPERATI REPRODUCTION" in colore violaceo, altri solo la firma autografa, altri infine sia il bollo che la firma. I casi in cui manca o il bollo o la firma sono da considerarsi delle dimenticanze dell'autore e sono comunque attendibili, posto che naturalmente sia stato accertato che sono delle riproduzioni litografiche dei suddetti tipi, o c'è da temere che siano a loro volta riproduzioni di falsi Sperati?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Francesco Melone
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Io sono il minimo esperto dei falsi Sperati...
Ritengo che le iscrizioni o meno al verso delle imitazioni di De Sperati dipendano dall'aver fatto parte delle rimanenze acquisite da parte della B.P.A. dopo la fine della sua attività.
Non credo (io almeno non ne ho mai viste) che esistano imitazioni delle falsificazioni.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ritengo che le iscrizioni o meno al verso delle imitazioni di De Sperati dipendano dall'aver fatto parte delle rimanenze acquisite da parte della B.P.A. dopo la fine della sua attività.
Non credo (io almeno non ne ho mai viste) che esistano imitazioni delle falsificazioni.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Francesco Melone
- Messaggi: 119
- Iscritto il: 1 giugno 2015, 0:12
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Ringrazio il Dr. Cerruti per la gentile risposta.Antonello Cerruti ha scritto:Io sono il minimo esperto dei falsi Sperati...
Ritengo che le iscrizioni o meno al verso delle imitazioni di De Sperati dipendano dall'aver fatto parte delle rimanenze acquisite da parte della B.P.A. dopo la fine della sua attività.
Non credo (io almeno non ne ho mai viste) che esistano imitazioni delle falsificazioni.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
E' quindi da presumere che tali rimanenze non siano state comunque firmate dall'autore probabilmente per distrazione o dimenticanza e che dopo la loro acquisizione da parte della B.P.A. siano state solo contrassegnate dal bollo "SPERATI REPRODUCTION"
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Francesco Melone
- Matraire1855
- Messaggi: 1725
- Iscritto il: 13 aprile 2010, 13:34
- Località: Castellanza
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Da quanto apprendiamo dalla letteratura disponibile sull'argomento, sembra che per ogni tipologia di francobollo replicato dallo Sperati, la sua tecnica permetteva un massimo di 160 francobolli per tipo.
Dai ricordi trasmessimi a voce da un illustre proprietario di casa d'aste italiana, valido collaboratore di Robson Lowe, anni fa avevo appreso che le prime riproduzioni portavano la firma a matita dello Sperati. Solo successivamente, dopo le ultime vicende giudiziarie, le sue riproduzioni riportavano il noto timbro ad inchiostro violetto. Secondo questa persona, che non è più tra noi da qualche anno, era il metodo per riconoscere le prime produzioni dalle ultime che sono le più inflazionate.
Dai ricordi trasmessimi a voce da un illustre proprietario di casa d'aste italiana, valido collaboratore di Robson Lowe, anni fa avevo appreso che le prime riproduzioni portavano la firma a matita dello Sperati. Solo successivamente, dopo le ultime vicende giudiziarie, le sue riproduzioni riportavano il noto timbro ad inchiostro violetto. Secondo questa persona, che non è più tra noi da qualche anno, era il metodo per riconoscere le prime produzioni dalle ultime che sono le più inflazionate.
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?



Ho visto diversi falsi che portano molte firme... ma non sono quelle di Sperati...



Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Francesco Melone
- Messaggi: 119
- Iscritto il: 1 giugno 2015, 0:12
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Una casa d'aste internazionale propone questo falso Sperati su cui ho dei dubbi:
E' la classica riproduzione della Croce n. 100 tipo A e reca solo il timbro ovale violetto SPERATI REPRODUCTION senza la firma, quindi, rispetto alle prime produzioni, che recavano sia il timbro che la firma, o anche solo la firma, potrebbe appartenere alle ultime riproduzioni acquisite poi dalla BPA.
Rispetto ad un'altra classica riproduzione della Croce n. 100 ben marginata, rappresentata in basso nell'immagine, questa ha i margini un pò corti da tutti i lati e questo impedisce di vedere le linee della rulletta.
Inoltre è stata dichiarata senza la filigrana, che, come è noto, dovrebbe essere sempre presente, trattandosi di riproduzioni effettuate su francobolli originali, a meno che in questo caso la riproduzione non sia stata effettuata su di un francobollo originale senza la filigrana, che può anche essere possibile, ma si tratterebbe di una rara coincidenza.
Che ne pensate?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Francesco Melone
E' la classica riproduzione della Croce n. 100 tipo A e reca solo il timbro ovale violetto SPERATI REPRODUCTION senza la firma, quindi, rispetto alle prime produzioni, che recavano sia il timbro che la firma, o anche solo la firma, potrebbe appartenere alle ultime riproduzioni acquisite poi dalla BPA.
Rispetto ad un'altra classica riproduzione della Croce n. 100 ben marginata, rappresentata in basso nell'immagine, questa ha i margini un pò corti da tutti i lati e questo impedisce di vedere le linee della rulletta.
Inoltre è stata dichiarata senza la filigrana, che, come è noto, dovrebbe essere sempre presente, trattandosi di riproduzioni effettuate su francobolli originali, a meno che in questo caso la riproduzione non sia stata effettuata su di un francobollo originale senza la filigrana, che può anche essere possibile, ma si tratterebbe di una rara coincidenza.
Che ne pensate?
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Francesco Melone
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Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Buongiorno. In vendita su ebay certificata in ottimo stato di conservazione.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Bellissima
…
ma cos’è?
Francamente le Croci le immaginavo diverse da questa.
Chissà stavolta cosa diranno…i soliti difensori, perché il certificato menziona: “…il francobollo con il suo annullo è originale in ogni sua parte…”
Ciao Mario, è un piacere ritrovarti sul forum.




Francamente le Croci le immaginavo diverse da questa.

Chissà stavolta cosa diranno…i soliti difensori, perché il certificato menziona: “…il francobollo con il suo annullo è originale in ogni sua parte…”
Ciao Mario, è un piacere ritrovarti sul forum.



Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Si perdono i lumi della ragione. Ad una ora dalla fine dell'asta la nostra Croce ha raggiunto la cifra di 1.000 euro tondi. Ci saranno ulteriori ritocchi fino alla fine?
Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Ciao Mario,borbone0 ha scritto:Si perdono i lumi della ragione. Ad una ora dalla fine dell'asta la nostra Croce ha raggiunto la cifra di 1.000 euro tondi. Ci saranno ulteriori ritocchi fino alla fine?
quel pezzo ne ha proprio bisogno...ma di pennino colorato...e probabilmente l'acquirente fiero dell'affare lo farà visionare a qualche suo amico con qualche piccola informazioni in più e dopo qualche tempo, alla restituzione, il venditore ci rimetterà sia le commissioni eBay che quelle di Paypal (perchè con quel certificato non avrà scusanti).



Re: CROCE DI SAVOIA: FALSO DESPERATI O FALSO E BASTA?
Fine della fiera: 1060€!
Complimenti al venditore, al perito ed all'acquirente!
(Precisiamo che una Crocetta di qualità A, magari accompagnata da un certificato credibile, gira ai giorni nostri intorno ai 1500-1800€).
Benjamin
Revised by Lucky Boldrini - July 2017
Complimenti al venditore, al perito ed all'acquirente!
(Precisiamo che una Crocetta di qualità A, magari accompagnata da un certificato credibile, gira ai giorni nostri intorno ai 1500-1800€).





Benjamin
Revised by Lucky Boldrini - July 2017
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Giordano Bruno
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Giordano Bruno