Ringrazio Filippo per l’intervento.
vikingo68 ha scritto:Buongiorno gentile Sig. Filippo, la ringrazio di aver confermato quanto mi aveva già comunicato telefonicamente.
In verità nella mia beata ignoranza, vedendo il francobollo, la grinza e la deformazione, ho subito pensato a quello che ha spiegato, ma la mia ignoranza sulle tecniche di stampa e sulle reazioni delle carte usate non mi consentiva di rispondere argomentando a chi paventava invece riparazioni.![]()
Cordiali saluti, Carlo.![]()
filippo ferrario ha scritto:Cari amici del Forum,
credo sia il mio ventesimo, o giù di lì, intervento che faccio con la medesima massima.
LE PERIZIE SI FANNO SOLO DAL VIVO!!
Pur essendo di filosofia "popperiana", e quindi molto relativista, ritengo un francobollo attentamente esaminato, certo (l'errore può sempre essere in agguato, ma non in questo caso).
La carta azzurra in basso a sinistra al verso era un semplice residuo della busta su cui era applicato, e, la curvatura, oltre che il taglio "storto", è dovuta a plì d'accordeon in alto a sinistra, visibile ed analizzabile da un quasi neofita filatelico, tale da provocare una lieve deformazione inferiore in fase di stampa.
Se la nostra azienda non sa distinguere tutto ciò, allora, va beh, chiudiamo domani e ci dedichiamo alla pelota basca...
Non si può tra l'altro assolutamente paragonare un francobollo di Lombardo Veneto con uno di Napoli, avendo una carta spessa il triplo di uno di Napoli!! Soprattutto essendo cosa nota a tutti, quanto la colla al verso dei francobolli di L.V. resti sempre presente anche dopo vari lavaggi.
Così facendo si creano solo dubbi dove dubbi non ci sono, creando inutile sfiducia nel mercato filatelico, in tal caso, mal riposta.
Un caro saluto
Filippo
Le diverse opinioni non sono affatto mirate a screditare la fiducia verso il mercato filatelico e nemmeno a innescare pregiudizi verso la tua azienda.
Infatti, Carlo ha postato l’immagine del francobollo senza indicare chi fosse il venditore e chiesto semplicemente se quella anomalia (deformazione) si sia verificata durante la fase di stampa, a causa della “grinza” della carta tuttora visibile e già esistente prima o al momento di ricevere l’inchiostro.
Chi come me è intervenuto ha espresso la propria opinione senza doppi fini, lasciando un disinteressato contributo alla discussione, secondo proprie conoscenze, documentandole. Normalmente sui forum si fa questo.
Ebbene, per le ragioni sinteticamente ieri indicate e supportate dalle calzanti ed esplicative immagini e argomentazioni postate da Benjamin, nonchè per le sostanziali osservazioni di Fortunato, continuo ad avere forti perplessità ad attribuire la causa a plì d'accordeon in fase di stampa.
Ieri è stata segnalata come ipotesi possibile (evidenzio: e non esclusiva) il risultato di una riparazione, in quanto come sa bene essa spesso modifica le dimensioni originarie del pezzo. Si rimandava la ripresa dell’argomento con la disponibilità di una immagine di maggiore risoluzione.
Ovviamente la presenza o meno di riparazioni è verificabile all’esame diretto, quindi se essa non è risultata presente, e non ho motivo di dubitare diversamente, va bene, quindi significa che la deformazione del disegno è attribuibile ad altro (ad es. pieghe della carta, un cedimento strutturale del supporto cartaceo, etc…).
Adesso, il punto è tentare di capire (disponendo della sola immagine) se la deformazione si sia verificata sotto il torchio in occasione del ricevimento dell’inchiostro di stampa del disegno o dovuta alla “plì d'accordeon” , quindi condividendo il tuo parere, oppure se si sia verificata dopo la stampa del disegno.
Al riguardo:
- pacificamente escludiamo l’ipotesi che l’esemplare sia stato ricavato da una incisione deformata della lastra di stampa;
- escludo che tale deformazione si possa essere creata durante la rimozione del foglio dal torchio o come spesso leggiamo per lo slittamento parziale del foglio, quindi escludendo una stampa smossa, non essendo presenti i tipici particolari e considerando il fatto che la deformazione interessa principalmente la parte bassa destra della cornice inferiore e laterale e parte inferiore dx dell’ottagono interno colorato;
- escludo l’ipotesi “plì d'accordeon”, per le motivazioni ampiamente argomentate da Benjamin e per le osservazioni di Fortunato.
Consegue che la deformazione del FB sia avvenuta dopo la stampa del disegno.


