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[Cisto]

Il bollo FRANCA lo si trova saltuariamente sulle lettere dal LV alla Svizzera e al Pontificio, quest'ultimo pre-convenzione.


Francesco

Oltre a quelle numerose per la Svizzera, in periodo filatelico ho visto il franca + frontiere anche in lettere da Pavia a Livorno e a Roma ma su lettere non affrancate del secondo semestre 1850.


Francesco

Francesco,
intendi lettere affrancate in contanti?
Francesco

Francesco,
Suppongo di sì. Quella per Livorno è poi tassata per 6 (Crazie?). Quella per Roma sembra che non abbia segni di tassazione per il tratto Pontificio.
Te le mostro.

500913.jpg

501214 web.jpg

Francesco

[lucasa]

Francesco le tue lettere sono interessanti perché evidenziano un anomalia che forse Francesco L puo spiegare meglio .
Di norma tutte le lettere pagate in contanti per evitare fraintendimenti venivano bollate in rosso . se ci fai caso la lettera affrancata posteriormente ha il bollo in nero ....

Nel caso di Pavia il bollo è in nero anche se Franche e poi andavano a Milano dove veniva apposto il bollo in transito questa volta rosso . mi chiedo dove venivano posti i bolli franca e frontiere . Penso a Pavia

Hai per caso l' immagine del bollo affrancato posteriormente in nero
ciao Luca

[francesco luraschi]

Francesco,

la lettera per Roma è tassata 11 bajocchi siglati sul frontespizio, l'altra 6 carantani. La tariffa interna dovrebbe essere pari a 3 carantani siglati al verso.

Vedo il timbro rosso di Milano. Mi sembra di avere visto altre lettere simili. Probabilmente in transito a Milano controllavano l'affrancatura e, se non in regola, la lettera veniva bloccata e bollata con l'AFFRANCATA POSTERIORMENTE.

Enrico,

probabilmente il testo è uno stampato, per questo la calligrafia è ineccepibile.

Francesco

[Morgan68]

Francesco,

in effetti hai ragione.
Ho ripreso la lettera che avevo scansionato tempo fa e sembrerebbe effettivamente uno stampato.

[francesco luraschi]

Francesco le tue lettere sono interessanti perché evidenziano un anomalia che forse Francesco L puo spiegare meglio .
Di norma tutte le lettere pagate in contanti per evitare fraintendimenti venivano bollate in rosso . se ci fai caso la lettera affrancata posteriormente ha il bollo in nero ....

Nel caso di Pavia il bollo è in nero anche se Franche e poi andavano a Milano dove veniva apposto il bollo in transito questa volta rosso . mi chiedo dove venivano posti i bolli franca e frontiere . Penso a Pavia

Hai per caso l' immagine del bollo affrancato posteriormente in nero
ciao Luca

Luca,

ogni direzione si muoveva in maniera diversa. Milano apponeva il timbro rosso sulle lettere in contanti mentre mi sembra di capire che Pavia usasse lo stesso timbro usato per annullare i francobolli. Probabilmente la stessa cosa vale per Como: nel libro di Giancarlo Colombo vedo due lettere dell'agosto 1850 dirette all'estero con timbro nero e bollo FRANCA anch'esso nero. Però in periodo prefilatelico usava il bollo 2CO rosso ... e quindi può essere che l'introduzione dei francobolli abbia cambiato metodo di lavorazione delle lettere per l'estero.

Il bollo FRONTIERE è di Pavia: è di fattura milanese e venne inciso in 14 esemplari nel 1841 di cui uno proprio per Pavia. La disposizione prevedeva che fosse messo a fianco del bollo FRANCA.

Il catalogo di Bolaffi con la lettera in questione è difficile da ritrovare.

Francesco

[Cisto]

Grazie Francesco,
per aver spiegato le tassazioni, mi era sfuggito l'11.

@Luca: non ho le immagini del retro, le due buste di Livorno e Roma non sono mie.


Francesco

[giancarlo colombo]

Due casi di lettere pagate in contanti alla partenza per il regno sardo con il FRANCA in nero

erba.jpeg

03 agosto 1852 – Lettera da Erba per Novara, il mittente scelse di pagare in contanti la spedizione fino a destino.
Ad evidenziare il pagamento del porto alla partenza, unitamente alla sbarratura “a Croce di Sant'Andrea”, venne apposto il bollo Franca.
In transito a Milano venne aggiunto il PD (pagamento destino) in rosso.
Al verso della missiva venne evidenziata la tassa pagata 9 carantani come spedizione da A.1 a S1. di cui 6 all' amministrazione del Lombardo Veneto e 3 per quella Sarda ( convenzione del 14 marzo 1844).

gravedona.jpeg

15 marzo 1854 - Lettera da Gravedona per Crevola, sul fronte il timbro Franca oltre al segno di croce ad evidenziare la tassa pagata.
Al verso bollo di Arona, apposto in ingresso nello Stato Sardo, e di Domodossola ufficio postale nel cui distretto postale rientrava Crevola.
Segno manoscritto di tassa pagata 9 kreuzer corrispondente alla vecchia tariffa per scritti inviati da A1 a S1.
In questo caso il mittente, non essendo a conoscenza delle nuove tariffe introdotte dal 1°gennaio 1854, pagò 3 Kreuzer
in più rispetto al nuovo tariffario che ne prevedeva solo 6 per spedizioni tra queste due distanze.


GC

[francesco luraschi]

Due casi di lettere pagate in contanti alla partenza per il regno sardo con il FRANCA in nero


erba.jpeg

03 agosto 1852 – Lettera da Erba per Novara, il mittente scelse di pagare in contanti la spedizione fino a destino.
Ad evidenziare il pagamento del porto alla partenza, unitamente alla sbarratura “a Croce di Sant'Andrea”, venne apposto il bollo Franca.
In transito a Milano venne aggiunto il PD (pagamento destino) in rosso.
Al verso della missiva venne evidenziata la tassa pagata 9 carantani come spedizione da A.1 a S1. di cui 6 all' amministrazione del Lombardo Veneto e 3 per quella Sarda ( convenzione del 14 marzo 1844).


gravedona.jpeg

15 marzo 1854 - Lettera da Gravedona per Crevola, sul fronte il timbro Franca oltre al segno di croce ad evidenziare la tassa pagata.
Al verso bollo di Arona, apposto in ingresso nello Stato Sardo, e di Domodossola ufficio postale nel cui distretto postale rientrava Crevola.
Segno manoscritto di tassa pagata 9 kreuzer corrispondente alla vecchia tariffa per scritti inviati da A1 a S1.
In questo caso il mittente, non essendo a conoscenza delle nuove tariffe introdotte dal 1°gennaio 1854, pagò 3 Kreuzer
in più rispetto al nuovo tariffario che ne prevedeva solo 6 per spedizioni tra queste due distanze.


GC

Giusta integrazione all'argomento, si nota inoltra che i due uffici postali usavano il nero sulle lettere prepagate, stesso colore e tipario utilizzato per annullare i francobolli, anche perché altro tipario non avevano. Il bollo FRANCA era previsto sulle lettere prepagate fin dal 1838 e serviva da garanzia al cliente anche se poi essendoci passaggio di contante qualche furbata era sempre possibile. Non era previsto dalla convenzione, mentre bollo previsto P.D. sollevava il destinatario dal altri pagamenti.

Bello il recapito della prima lettera all'Antico caffè del Rosario /S.P.M./. Si potrebbe mettere in didascalia.

Francesco

[Enrico5060]

Buongiorno a tutti
Questi due francobolli facevano parte di un lotto di 60 a pochi Euro. Non ho mai visto dal vivo questi due annulli e presumo siano falsi come anche i francobolli.
Chiedo cortesemente conferma.
Grazie

Enrico

[robymi]

Presumi bene Enrico.
Roberto

[Enrico5060]

Ti ringrazio Roberto.
Gentilissimo.

Enrico

[AndreaRM]

Ciao a tutti.
Un paio di domande, secondo voi questo Verona 6/12 II tipo:
1 - è vermiglio?
2 - sulla I di ZEITUNGS presenta una macchia di colore o un difetto?
Grazie in anticipo

[fildoc]

Sì
è il piu' comune
lo smorto è pallidissimo
mentre il carminio ha un colore piu' vivace
piccoli difetti sulle marche ogni tanto si trovano
ma non ho mai conosciuto nessuno che ne collezionasse i difetti...

[fildoc]

ecco un cartoncino

[Tergesteo]

Ecco i miei confronti:

L&V n°SG3 bdf C1 Padova 5 9.png

L&V n°SG3a O gazzette.png

L&V n°SG3b C1 C1 Verona .png

Benjamin

[fildoc]

I colori postati da Benjamin sono scannerizzati meglio!
il rosa smorto io lo ho anche molto piu' chiaro

[AndreaRM]

Ecco i miei confronti:
L&V n°SG3 bdf C1 Padova 5 9.png
L&V n°SG3a O gazzette.png
L&V n°SG3b C1 C1 Verona .png

Benjamin

Benjamin e Fildoc su nessuno dei vostri vedo la macchia di colore sulla I di ZEITUNGS del mio vermiglio; è dunque un difetto occasionale, una mera gocciolina caduta?

[Morgan68]

Buonasera a tutti

di seguito una lettera da Venezia a Crema (18 Maggio 1851) affrancata con un 15 centesimi II tipo (carta a coste verticali e grinze naturali) ed un 30 centesimi con (se non sbaglio) il difetto 35d del Ferchenbauer.

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[ecas]

Ciao a tutti. A proposito del bollo FRANCA in rosso, ripropongo questo pezzo che avevo già proposto anni fa e ha lasciato insoluto il problema: solitamente non veniva usato come annullatore, ma cosa ne pensate? può essere vero? Grazie sempre per le risposte. Ezio.

[fildoc]

Buonasera a tutti

di seguito una lettera da Venezia a Crema (18 Maggio 1851) affrancata con un 15 centesimi II tipo (carta a coste verticali e grinze naturali) ed un 30 centesimi con (se non sbaglio) il difetto 35d del Ferchenbauer.

dagli studi miei e di Luca ancora preliminari
il numero 4
nel foglio era in posiz 218