Nuova asta Cambi in Milano ...

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Napoli1860
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Re: Nuova asta Cambi in Milano ...

Messaggio da Napoli1860 »

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C'era una gran festa nella capitale, perché la guerra era finita. I soldati erano tornati tutti a casa e avevano gettato le divise. Per la strada si ballava e si beveva vino, i musicanti suonavano senza interruzione. Era primavera e le donne potevano, dopo tanti anni, riabbracciare i loro uomini. All'alba furono spenti i falò...
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... e fu proprio allora che tra la folla, per un momento, a un soldato parve di vedere una donna vestita di nero,
che lo guarda con occhi cattivi...
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Ridere, ridere, ridere ancora, ora la guerra paura non fa.
Brucian le divise dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vino a sazietà!
Musica di tamburelli fino all'aurora,
il soldato che tutta la notte ballò...
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... vide tra la folla quella nera signora,
vide che cercava lui e si spaventò.
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Salvami, salvami, grande sovrano,
fammi fuggire, fuggire di qua,
alla parata lei mi stava vicino,
e mi guardava con malignità.
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Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re,
presto, più presto perché possa scappare,
dategli la bestia più veloce che c'è!
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Corri cavallo, corri ti prego...
fino a Samarcanda io ti guiderò,
non ti fermare, vola ti prego,
corri come il vento che mi salverò!
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Oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh...
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Fiumi poi campi, poi l'alba era viola,
bianche le torri che infine toccò...
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Ma c'era tra la folla quella nera signora,
stanco di fuggire la sua testa chinò.
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Eri tra la gente nella capitale,
so che mi guardavi con malignità,
son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale,
son scappato via ma ti ritrovo qua!
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Sbagli, t'inganni, ti sbagli soldato,
io non ti guardavo con malignità...
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... era solamente uno sguardo stupito,
cosa ci facevi l'altro ieri là?
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T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda,
eri lontanissimo due giorni fa...
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... ho temuto che per ascoltar la banda
non facessi in tempo ad arrivare qua!
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Non è poi così lontana Samarcanda,
corri cavallo, corri di là...
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... ho cantato insieme a te tutta la notte,
corri come il vento che ci arriverà!
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Oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh...
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Andrea61
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Re: Nuova asta Cambi in Milano ...

Messaggio da Andrea61 »

Napoli1860 ha scritto: 3 aprile 2025, 9:50
Andrea61 ha scritto: 2 aprile 2025, 16:30 E' ben noto ai collezionisti, ad esempio, che il possesso di un francobollo non dentellato restringe i suoi margini: i margini di un francobollo sono sempre più ristretti quando si rivende di quanto lo erano quando lo si era comprato.
In questa affermazione sembra esservi un sotto-testo vagamente polemico, e precisamente sembra che si voglia denunciare, stigmatizzare, il fatto che spesso i margini si allargano o si restringono a seconda che si sia acquirenti o venditori.

Sì, è vero: quando compro i margini sono "grandi", e quando invece vendo, se non proprio "piccoli", sono diventati "meno grandi" di quando li ho comprati. E' vero, è così.

Ma vi siete mai accorti che è così... ovunque, dappertutto, in ogni tempo e in ogni luogo?

[...]

Quindi - in conclusione - nessuno si deve sorprendere, o trovare strano, se i margini si allargano o si restringono al variare delle situazioni, perché questo accade dappertutto, e non si vede perché non debba succedere anche in filatelia.
Ma sì, è chiaro.

E' solo una ovvia conseguenza del fatto, altrettanto ovvio, che nel commercio si cerca di minimizzare i prezzi a cui si acquista e massimizzare i prezzi di vendita.

Nessuna volontà di stigmatizzare o polemizzare, quindi. Solo un'osservazione un po' scherzosa sul fatto che spaccare troppo il capello in quattro su parametri di qualità è inutile perché è impossibile arrivare su opinioni condivise da tutti in tutti i momenti. Il collezionismo filatelico non è una scienza e non può esserlo perché ha come parte integrante la contrattazione economica.

Ed è proprio per questo motivo che la Tabella del Sassone mi appare irrealistica, oltre che mal strutturata. Come ho già detto mi sembra molto più pragmatica ed utile una divisione in tre gradi di qualità dove quello centrale corrisponde a quello che noi definiamo "francobollo di prima scelta" e su esso tarare la valutazione di catalogo.
Andrea

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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Andrea61
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Re: Nuova asta Cambi in Milano ...

Messaggio da Andrea61 »

Napoli1860 ha scritto: 3 aprile 2025, 10:01
Andrea61 ha scritto: 2 aprile 2025, 16:30 La Filatelia, cioè, è una disciplina in cui il fattore economico è assolutamente rilevante e per certe situazioni è un ostacolo insormontabile.
Questa affermazione la considero alla stregua de V postulato euclideo.

Qui trovate la mia versione non-euclidea.

https://tesoridicarta.blogspot.com/2019 ... sti_5.html
No, mi spiace, non è un postulato ed Euclide, Lobachevskij, Boliayi e Riemann non c'entrano nulla, neanche idealmente.

Si tratta solo di un'osservazione assolutamente realista che offre una condizione necessaria: in Filatelia non si può realizzare una grande collezione in ambito classico se non si ha un'adeguata disponibilità economica.

(Ci possono essere delle eccezioni parziali e qualificate, ma non allarghiamo troppo il discorso)

Il testo che si può leggere seguendo il link è assolutamente condivisibile nella sua sostanza e porta argomenti a sostegno che l'affermazione non è sufficiente: si può avere anche una grande disponibilità economica ma essa, da sola, non basta a realizzare una grande collezione, che richiede anche qualità umane.

Sono perfettamente d'accordo, ma è un altro paio di maniche.

Agli studenti del 1° anno facciamo il lavaggio del cervello su condizioni necessarie e condizioni sufficienti.
Andrea

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