Andrea61 ha scritto: 9 maggio 2025, 1:17
C'è anche il fatto, oggettivo, che il numero dei collezionisti è drasticamente diminuito e quello dei compratori occasionali si è annullato.
Ma voi siete sicuri che questa cosa che vi piace tanto presentare come "fatto oggettivo" non sia invece una vostra percezione soggettiva, figlia di un'inferenza sbrigativa basata su euristiche?
Molti di voi, cioè, sembrano ragionare così:
Fatto #1: quando noi andavamo alle scuole medie, tutti collezioniavano francobolli; oggi nessun ragazzino delle scuole medie colleziona francobolli
Fatto #2: quando noi eravamo ragazzini, trovati in edicola le uscite settimanali del kit "Il piccolo filatelico"; oggi, invece, la filatelia è scomparsa dalla distribuzione di massa
Fatto #3: ...
...
Fatto #
n: ...
Dati questi
n fatti parziali, io traggo la conclusione generale che il collezionismo filatelico è in declino, e presento questa mia inferenza come... un fatto oggettivo (?).
Fra l'altro, quando argomentate sul tema, non riuscite mai nascondere del tutto l'inversione metodologica in cui cadete: voi avete una tesi preconcetta ("il collezionismo filatelico è in declino") e vi affannate a trovare elementi empirici che possano confermarla.
Peccato solo che a fare questo gioco siamo capaci tutti.
Fatto #1: gli Antichi Stati di Provera hanno fatto "sold-out" alla Corinphila, con incrementi notevolissimi rispetto alle basi, e talvolta raggiungendo e persino superando le quotazioni di catalogo.
Fatto #2: una recente asta nazionale ha dato risultati davvero notevoli (
https://www.krusoart.com/it/auction/41142/1)
Fatto #3: ...
...
Fatto #
n: ...
Quindi la filatelia va alla grande, e questo è un fatto obiettivo.
La realtà è estremamente più complessa delle brutali semplificazioni che ne facciamo, nel tentativo di comprenderla col minor sforzo possibile.
Appena possibile, magari, proverò a dare una prospettiva appena più ampia sulle cose.