Grande macchia
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Re: Grande macchia
Anche queste sono dunque macchie grandi, giusto?
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Re: Grande macchia
Se ti piace la Toscana dai un’occhiata al nuovo sito www.aspot.itGaetano Malavolti ha scritto: 30 maggio 2025, 15:04 Salve, grazie di avermi accettato in questo forum. Ho deciso di interessarmi di francobolli toscani ed ho acquistato una edizione del 2016 del catalogo sassone degli antichi stati. Tra le numerose informazioni riportate dal sassone, ho letto dell'esistenza della grande macchia, quotata il triplo del valore standard. Esattamente di cosa si tratta? Ho provato a fare una ricerca in questa sezione utilizzando "grande macchia" come parola chiave ed ho trovato alcune immagini di francobolli toscani e penso di aver capito a grandi linee di cosa si tratta. Ho fatto anche una ricerca su google ma non ho trovato niente. Qualcuno sa dirmi dove si possono trovare delle immagini della grande macchia? Dove si possono trovare i francobolli con la grande macchia nel caso volessi acquistarli? Prima di comprarne però vorrei capire come sono.
Scusate se è un topic già trattato. Nel caso potreste darmi il link di dove è stato trattato?
Grazie
GaMa
Specialmente i cataloghi sono una importante fonte di informazioni, anche la rivista sociale pubblica molti articoli interessanti.
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Alessio Giorgetti (cialo)
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Re: Grande macchia
Ciao, grazie! Ho guardato il sito, molto interessante, ma non ho trovato niente sulla grande macchia. Chi è un esperto a cui posso chiedere informazioni sui francobolli con la grande macchia?cialo ha scritto: 26 giugno 2025, 19:26Se ti piace la Toscana dai un’occhiata al nuovo sito www.aspot.itGaetano Malavolti ha scritto: 30 maggio 2025, 15:04 Salve, grazie di avermi accettato in questo forum. Ho deciso di interessarmi di francobolli toscani ed ho acquistato una edizione del 2016 del catalogo sassone degli antichi stati. Tra le numerose informazioni riportate dal sassone, ho letto dell'esistenza della grande macchia, quotata il triplo del valore standard. Esattamente di cosa si tratta? Ho provato a fare una ricerca in questa sezione utilizzando "grande macchia" come parola chiave ed ho trovato alcune immagini di francobolli toscani e penso di aver capito a grandi linee di cosa si tratta. Ho fatto anche una ricerca su google ma non ho trovato niente. Qualcuno sa dirmi dove si possono trovare delle immagini della grande macchia? Dove si possono trovare i francobolli con la grande macchia nel caso volessi acquistarli? Prima di comprarne però vorrei capire come sono.
Scusate se è un topic già trattato. Nel caso potreste darmi il link di dove è stato trattato?
Grazie
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Saluti a tutti!
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Re: Grande macchia
Nell'articolo dedicato alla storia e all'evoluzione della "grande macchia":
https://www.ilpostalista.it/toscana/790.htm
si esordisce con questa affermazione:
Per contro, girovagando sul forum, ho trovato questo intervento, sempre relativo alla "grande macchia":
Va da sé che "a detta di un Modonese, anzi Vignolese", "grande collezionista di Torino, o Genova" e "non ricordo bene" non sono argomenti spendibili, in un ambito di studio, conoscenza e ricerca.
Studio, conoscenza e ricerca funzionano per "falsificazioni": si formula una verità provvisoria, sulla base dell'evidenza disponibile a un dato momento, che si terrà per buona finché non arriveranno nuove evidenze a smentirla, a falsificarla.
Tutti i cigni si ritenevano bianchi, finché non ne fu mostrato uno nero.
Quindi, per quel che mi riguarda (cioè: per quel che riguarda tutti coloro che studiano e ricercano) la "grande macchia" sul 2 soldi e sul 60 crazie non esiste... finché qualcuno non mostrerà esemplari in cui è presente.
https://www.ilpostalista.it/toscana/790.htm
si esordisce con questa affermazione:
Per contro, girovagando sul forum, ho trovato questo intervento, sempre relativo alla "grande macchia":
Ma quindi la "grande macchia" esiste o no, sul 2 soldi e sul 60 crazie?Ludwig ha scritto: 31 dicembre 2012, 19:41 Un 2 Soldi ed un 60 Crazie - a detta di un Modonese, anzi Vignolese- sono stati forniti, dallo stesso, ad un grande collezionista di Torino, o Genova, non ricordo bene.
Va da sé che "a detta di un Modonese, anzi Vignolese", "grande collezionista di Torino, o Genova" e "non ricordo bene" non sono argomenti spendibili, in un ambito di studio, conoscenza e ricerca.
Studio, conoscenza e ricerca funzionano per "falsificazioni": si formula una verità provvisoria, sulla base dell'evidenza disponibile a un dato momento, che si terrà per buona finché non arriveranno nuove evidenze a smentirla, a falsificarla.
Tutti i cigni si ritenevano bianchi, finché non ne fu mostrato uno nero.
Quindi, per quel che mi riguarda (cioè: per quel che riguarda tutti coloro che studiano e ricercano) la "grande macchia" sul 2 soldi e sul 60 crazie non esiste... finché qualcuno non mostrerà esemplari in cui è presente.
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Re: Grande macchia
Napoli1860 ha scritto: 7 luglio 2025, 9:40 Nell'articolo dedicato alla storia e all'evoluzione della "grande macchia":
https://www.ilpostalista.it/toscana/790.htm
si esordisce con questa affermazione:
Immagine2.png
Per contro, girovagando sul forum, ho trovato questo intervento, sempre relativo alla "grande macchia":
Ma quindi la "grande macchia" esiste o no, sul 2 soldi e sul 60 crazie?Ludwig ha scritto: 31 dicembre 2012, 19:41 Un 2 Soldi ed un 60 Crazie - a detta di un Modonese, anzi Vignolese- sono stati forniti, dallo stesso, ad un grande collezionista di Torino, o Genova, non ricordo bene.
Va da sé che "a detta di un Modonese, anzi Vignolese", "grande collezionista di Torino, o Genova" e "non ricordo bene" non sono argomenti spendibili, in un ambito di studio, conoscenza e ricerca.
Studio, conoscenza e ricerca funzionano per "falsificazioni": si formula una verità provvisoria, sulla base dell'evidenza disponibile a un dato momento, che si terrà per buona finché non arriveranno nuove evidenze a smentirla, a falsificarla.
Tutti i cigni si ritenevano bianchi, finché non ne fu mostrato uno nero.
Quindi, per quel che mi riguarda (cioè: per quel che riguarda tutti coloro che studiano e ricercano) la "grande macchia" sul 2 soldi e sul 60 crazie non esiste... finché qualcuno non mostrerà esemplari in cui è presente.
Wow! Grazie Napoli1860, per studiare e comprendere a fondo questo articolo mi ci vorrà una settimana! C'è un universo da conoscere dietro questi francobolli. Credo che dovrò procurarmi il prima possibile quei manuali sulle varietà menzionati in quegli articoli. Credo che questo tipo di collezione sui francobolli toscani sia davvero interessante!!! Grazie! Se avete altre info o immagini di francobolli vi prego, fatemele avere, voglio imparare!
Nel frattempo sto continuando a scandagliare ogni angolo di questo Forum perché è veramente ricco di informazioni, sembra infinito, ci si trova di tutto, è davvero spettacolare! Ci sto passando delle serate intere e sto scoprendo anche molte cose interessanti, sempre sulle varietà ma dello Stato Pontificio. Mi piacerebbe approfondire anche quel tema!
Grazie ancora a tutti per il vostro supporto!
GaMa
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Re: Grande macchia
In pratica si devono andare ad osservare dei particolari infinitesimi dei francobolli, se compare un dettaglio, se ne scompare un altro, se sono presenti più dettagli contemporaneamente e in questo modo si può ricostruire cosa è accaduto nel corso del tempo. Questa cosa è veramente affascinante! Ma deve occorrere una quantità di tempo incredibile per star dietro a tutto.Napoli1860 ha scritto: 7 luglio 2025, 9:40 Nell'articolo dedicato alla storia e all'evoluzione della "grande macchia":
https://www.ilpostalista.it/toscana/790.htm
si esordisce con questa affermazione:
Immagine2.png
Per contro, girovagando sul forum, ho trovato questo intervento, sempre relativo alla "grande macchia":
Ma quindi la "grande macchia" esiste o no, sul 2 soldi e sul 60 crazie?Ludwig ha scritto: 31 dicembre 2012, 19:41 Un 2 Soldi ed un 60 Crazie - a detta di un Modonese, anzi Vignolese- sono stati forniti, dallo stesso, ad un grande collezionista di Torino, o Genova, non ricordo bene.
Va da sé che "a detta di un Modonese, anzi Vignolese", "grande collezionista di Torino, o Genova" e "non ricordo bene" non sono argomenti spendibili, in un ambito di studio, conoscenza e ricerca.
Studio, conoscenza e ricerca funzionano per "falsificazioni": si formula una verità provvisoria, sulla base dell'evidenza disponibile a un dato momento, che si terrà per buona finché non arriveranno nuove evidenze a smentirla, a falsificarla.
Tutti i cigni si ritenevano bianchi, finché non ne fu mostrato uno nero.
Quindi, per quel che mi riguarda (cioè: per quel che riguarda tutti coloro che studiano e ricercano) la "grande macchia" sul 2 soldi e sul 60 crazie non esiste... finché qualcuno non mostrerà esemplari in cui è presente.
Ma quanti francobolli con la grande macchia esistono, che si sappia fino ad oggi?
Spero un giorno di poterne possedere almeno uno!
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Re: Grande macchia
Sì, diciamo una sorta di... meccanica quantistica per collezionistiGaetano Malavolti ha scritto: 8 luglio 2025, 20:56 In pratica si devono andare ad osservare dei particolari infinitesimi dei francobolli, se compare un dettaglio, se ne scompare un altro, se sono presenti più dettagli contemporaneamente e in questo modo si può ricostruire cosa è accaduto nel corso del tempo. Questa cosa è veramente affascinante!

viewtopic.php?t=75414
Eh, bella domanda. Non credo sia mai stato fatto un censimento, e sarebbe carino quanto meno avviarlo.Gaetano Malavolti ha scritto: 8 luglio 2025, 20:56 Ma quanti francobolli con la grande macchia esistono, che si sappia fino ad oggi?
Come dicevo, il "3×" del Sassone - più che in senso monetario - va intesa come una prima stima, ancora approssimata, della difficoltà di reperimento.
Non colleziono più Toscana da tempo, ormai, ma in effetti non ricordo di averne viste così tante di "grandi macchie".
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Re: Grande macchia
Nell'articolo che mi hai indicato, Nocentini ne conta 37, così scrive nelle conclusioni, anche se immagino che una sola persona anche in una intera vita potrà avere la possibilità di visionare tutti i francobolli con la grande macchia arrivati fino ai nostri giorni. A meno che appunto non si crei un archivio dove chiunque può caricare le immagini che reperisce e chiunque possa accedere allo stesso per i suoi studi, in cui con il tempo potenzialmente potremmo raccogliere davvero tutti questi francobolli.Napoli1860 ha scritto: 8 luglio 2025, 21:07Sì, diciamo una sorta di... meccanica quantistica per collezionistiGaetano Malavolti ha scritto: 8 luglio 2025, 20:56 In pratica si devono andare ad osservare dei particolari infinitesimi dei francobolli, se compare un dettaglio, se ne scompare un altro, se sono presenti più dettagli contemporaneamente e in questo modo si può ricostruire cosa è accaduto nel corso del tempo. Questa cosa è veramente affascinante!![]()
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Eh, bella domanda. Non credo sia mai stato fatto un censimento, e sarebbe carino quanto meno avviarlo.Gaetano Malavolti ha scritto: 8 luglio 2025, 20:56 Ma quanti francobolli con la grande macchia esistono, che si sappia fino ad oggi?
Come dicevo, il "3×" del Sassone - più che in senso monetario - va intesa come una prima stima, ancora approssimata, della difficoltà di reperimento.
Non colleziono più Toscana da tempo, ormai, ma in effetti non ricordo di averne viste così tante di "grandi macchie".
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Re: Grande macchia
Questo dovrebbe essere quindi un sei crazie su filigrana del secondo tipo con la grande macchia al primo stadio, se ho capito correttamente il ragionamento, perché è presente il dettaglio che Nocentini chiama Dt275, giusto?
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Re: Grande macchia
E questo dovrebbe essere una grande macchia al secondo stadio, perché non è presente né il dettaglio Dt275 e neppure il Dt276, sempre secondo la nomenclatura proposta da Nocentini. Infatti questo francobollo sembra essere stampato su filigrana del secondo tipo, il che quadrerebbe con quanto proposto sempre da Nocentini.
Questa cosa è davvero interessante!
Questa cosa è davvero interessante!
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Re: Grande macchia
37 sembrano veramente poche, per considerarsi esaustive; se fosse davvero questo l'ordine di grandezza (non più un di un centinaio) altro che il "3×" del Sassone!Gaetano Malavolti ha scritto: 9 luglio 2025, 12:25 Nell'articolo che mi hai indicato, Nocentini ne conta 37, così scrive nelle conclusioni, anche se immagino che una sola persona anche in una intera vita potrà avere la possibilità di visionare tutti i francobolli con la grande macchia arrivati fino ai nostri giorni. A meno che appunto non si crei un archivio dove chiunque può caricare le immagini che reperisce e chiunque possa accedere allo stesso per i suoi studi, in cui con il tempo potenzialmente potremmo raccogliere davvero tutti questi francobolli.
L'idea dei database è suggestiva, ma presuppone una concordia - per così dire - virtualmente impossibile da trovare nell'ambiente.
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Re: Grande macchia
"Si crei".Gaetano Malavolti ha scritto: 9 luglio 2025, 12:25 A meno che appunto non si crei un archivio dove chiunque può caricare le immagini che reperisce e chiunque possa accedere allo stesso per i suoi studi, in cui con il tempo potenzialmente potremmo raccogliere davvero tutti questi francobolli.
Chi è - esattamente - che lo dovrebbe creare? Tu? Io? Tu e io assieme? O quale altra aggregazione?
Per mia esperienza, la situazione è questa: ognuno chiaramente è libero di iniziara a censire ciò che vuole, ma se si spera in un censimento per così dire "collettivo" - a cui cioè partecipano più individui - è quasi inevitabile che prima o poi qualcuno alzerà la mano per fare la più banale delle domande: "scusate, ma cosa ci guadagnamo a farlo?". E per "guadagnare" si intende proprio "guadagnare", cioè benefici materiali, tangibili, pratici (leggi: monetari).
Lascio a te le conclusioni.
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Re: Grande macchia
Cosa ci guadagnamo? Credo sia abbastanza semplice rispondere. Un modo per classificare gli individui potrebbe essere di suddividerli tra quelli che comprendono che l'unione fa la forza, che la somma di un piccolo sforzo individuale può portare ad un grandissimo vantaggio (nuova conoscenza per tutti) e che quindi da un archivio comune tutti possono trarne beneficio e gli altri individui, quelli che custodiscono gelosamente il loro piccolo pacchettino di sapere, che prendono e non restituiscono niente in cambio se non a caro prezzo, individui di cui non ci curiamo.Napoli1860 ha scritto: 9 luglio 2025, 14:31"Si crei".Gaetano Malavolti ha scritto: 9 luglio 2025, 12:25 A meno che appunto non si crei un archivio dove chiunque può caricare le immagini che reperisce e chiunque possa accedere allo stesso per i suoi studi, in cui con il tempo potenzialmente potremmo raccogliere davvero tutti questi francobolli.
Chi è - esattamente - che lo dovrebbe creare? Tu? Io? Tu e io assieme? O quale altra aggregazione?
Per mia esperienza, la situazione è questa: ognuno chiaramente è libero di iniziara a censire ciò che vuole, ma se si spera in un censimento per così dire "collettivo" - a cui cioè partecipano più individui - è quasi inevitabile che prima o poi qualcuno alzerà la mano per fare la più banale delle domande: "scusate, ma cosa ci guadagnamo a farlo?". E per "guadagnare" si intende proprio "guadagnare", cioè benefici materiali, tangibili, pratici (leggi: monetari).
Lascio a te le conclusioni.
Cosa ci guadagnamo? Direi "un candore di coscienza ai nostri stessi occhi ed un piacere intenso per aver contribuito, magari in piccolissima parte, al progresso della conoscenza, che non è valutabile in termini monetari". Gli altri individui che non sono in grado di percepire ed apprezzare questo tipo di sensazione e di vedere attraverso questa prospettiva, sono solo molto sfortunati.
Esiste un esempio reale, si chiama Wikipedia e sembra funzionare.
Perché in fondo ognuno di noi è solamente una piccola parte di un tutto, profondamente interconnesso.
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Re: Grande macchia
Sono d'accordo su ogni singola affermazione.
Dico solo che quanto più si amplia il collettivo di riferimento, tanto più è probabile trovare il "guastafeste" che rompe il giocattolo (o non lo fa partire proprio).
Che poi, altrove, esistano casi di successo (es: Wikipedia), va soppesato per il tipo di ambiente in cui ci si trova.
Dico solo che quanto più si amplia il collettivo di riferimento, tanto più è probabile trovare il "guastafeste" che rompe il giocattolo (o non lo fa partire proprio).
Che poi, altrove, esistano casi di successo (es: Wikipedia), va soppesato per il tipo di ambiente in cui ci si trova.
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Re: Grande macchia
Questo è profondamente vero, ma altrettanto sottile, e per afferrarlo ci vuole parecchia meditazione.Gaetano Malavolti ha scritto: 9 luglio 2025, 15:41 Perché in fondo ognuno di noi è solamente una piccola parte di un tutto, profondamente interconnesso.
A diventare gli uomini più ricchi del cimitero - in effetti - non sembra esserci grande convenienza.
A lasciare un ricordo imperituro di sé - per contro - può esserci molto di poetico, di istruttivo, di bello.
Ma - appunto - serve meditare per capirlo.