La difficile tinta del 14Cg comprende una gamma ampia di colori; vi sono delle nuances che neanche immaginate esistano.
Ad ogni modo io mi sono limitato a preparare una breve escursione dai più chiari ai più scuri con una particolare attenzione all'evidenziamento dei tre principali componenti, ovvero l'oliva, il grigio e il bruno.
Nel 14Cg0 si evidenzia una certa oleosità e la prevalenza dell'olivastro, anche se la componente sia del bruno che del grigio sono abbastanza presenti. E' questa la canonica tinta del 14Cg.
Nel 14Cg1 inizia a dominare invece il grigio, sia sul bruno che sull'oliva. Addirittura assomiglia vagamente ai grigi del 1860!
Nel 14Cg2 iniziamo di nuovo a traslare sul bruno, ed ecco che riappare l'oliva.
Nel 14Cg3 abbiamo l'esasperazione dell'olivastro, che compare sempre molto intensamente nelle tinte "oleose". E' questo il paletto estremo con l'oliva, oltre si dovrebbe tornare al 14Ca.
Nel 14Cg4 abbiamo l'esaltazione del bruno; le traccie di grigio e olivastro sono ridotte al minimo e scomparendo, nella fase successiva, si torna ai cioccolati; se invece il grigio rimane si torna al Grigio bistro. Ma non capita mai se il bruno è troppo evidente.
Insomma attenzione perchè questo è un colore molto bello ma anche molto difficile da individuare; per questo non mi stupisco se, non avendone mai visti di classificati esattamente, si sia portati a sbagliare clamorosamente su questa tinta.
Se volete potete commentare e integrare le mie spiegazioni. Poi passeremo all'analisi delle quattro tinte rare del 1861 ovvero: 14Caa, 14Cb, 14Cba, 14Cbb.

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