
Forza Giovanni che non vedo l'ora di ammirare la tua affascinante collezione.

Un caro saluto.

Carlo.
Giovanni Salvaderi ha scritto:Grazie ragazzipurtroppo certi pezzi, sono veramente di difficile reprimento
oppure
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come i ducali parmensi, se li si vuole di una qualità consona ad una esposizione.
Chiedendo scusa a Corfù per aver invaso il suo topic, pongo ancora questa domanda tecnica e quindi credo utile a tutti gli interessati:
mi ricordo di aver letto da qualche parte, che sè in presenza di certificati, ovviamente non da esporre assieme ai pezzi, quest'ultimo andrebbe segnalato come tale, vi risulta![]()
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prefil ha scritto:Giovanni Salvaderi ha scritto:Grazie ragazzipurtroppo certi pezzi, sono veramente di difficile reprimento
oppure
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come i ducali parmensi, se li si vuole di una qualità consona ad una esposizione.
Chiedendo scusa a Corfù per aver invaso il suo topic, pongo ancora questa domanda tecnica e quindi credo utile a tutti gli interessati:
mi ricordo di aver letto da qualche parte, che sè in presenza di certificati, ovviamente non da esporre assieme ai pezzi, quest'ultimo andrebbe segnalato come tale, vi risulta![]()
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Se non ricordo male, la presenza di un certificato può essere segnalata nella didascalia con una lettera E tra parentesi e il certificato va inserito nella tasca protettiva del foglio, ovviamente al retro.
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Luca
Giovanni Salvaderi ha scritto:Grazie ancoraper certi annulli, secondo te, caro Luca, così prodigo d'informazioni
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sarebbe da fare, ovviamente parliamo di annulli rari, che so..... un ovale borbonico, o sembra solo un modo per fare la ruota come i pavoni, enfatizzando il pezzo............e magari poi i giudici ti guardano storto....
Giovanni Salvaderi ha scritto:Grazie ragazzipurtroppo certi pezzi, sono veramente di difficile reprimento
oppure
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come i ducali parmensi, se li si vuole di una qualità consona ad una esposizione.
Chiedendo scusa a Corfù per aver invaso il suo topic, pongo ancora questa domanda tecnica e quindi credo utile a tutti gli interessati:
mi ricordo di aver letto da qualche parte, che sè in presenza di certificati, ovviamente non da esporre assieme ai pezzi, quest'ultimo andrebbe segnalato come tale, vi risulta![]()
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prefil ha scritto: il discorso delle tinte è relativo e, salvo colori particolari, eviterei di segnalarle.
Vediamo altri pareri.
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Luca
prefil ha scritto:Sì, toglierei le notazioni a matita e lascerei solo, se ci fosse, la firma peritale.
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Luca
corfu ha scritto:nell'ultimo mese ho acquisito altro materiale per la mia collezione, e incomincio a rendermi conto che 16 fogli (15 per i documenti postali) sono pochi.
se montassi due buste per foglio potrei magari riuscire a starci in un solo quadro.
ma a discapito di didascalie che, seppur minime, devolo essere esplicative sia per l'oggetto sia per il diretto rapporto con quanto descritto sullo stesso.
corfu ha scritto:a questo punto, ritenendo comunque impensabile di arrivare a 60 fogli per la notevole esiguità di materiale reperibile nelle diverse tariffe ed annulli (non paragonabile a zara tedesca ma quasi), avevo pensato di "copiare" gabbini e provare ad una ipotesi espositiva su 3 quadri (ovvero 36 fogli), con un pezzo per foglio, migliore e più esaustiva scelta grafica di presentazione e soprattutto uno spazio consono a delle descrizioni che, seppur sintetiche, non possono prescindere dall'intrinseca storicità che rappresentano.
quindi, ipotizzando:
un quadro a 15 fogli + 1 di apertura: possibilità di montare max. 30 documenti postali
3 quadri a 12 fogli (35 fogli + 1 di apertura): possibilità di montare min. 35 oggetti (e fino a 70 max., che sono comunque introvabili...), valutando se inserire occasionalmente 2 doc per pagina oppure avere lo spazio per mostrare il retro di altri oggetti che lo meriterebbero.
certo, c'è la possibilità che il commissario bocci la mia proposta (non sono gabbini...).
al più, mi preparerò con la soluzione di riserva per la 16 fogli, eliminando ciò che è meno importante e riducendo all'osso le didascalie.
al momento ho abbozzato schematicamente la soluzione a 16 fogli, e ipotizzato una 36 fogli (con almeno6 fogli ancora vuoti).
penso proprio che coglierò l'occasione di milanofil di marzo per parlarne direttamente con chi magari esaminerà la mia proposta espositiva il prossimo anno o più avanti ancora, o quanto meno per avere delle dritte in merito al mio futuro lavoro filatelico.