Caro Moscadelli,mi consenta di fare alcune osservazioni alla Sua sapiente disamina (forse sciocche,ma mi vengono spontanee):
per la domanda 1 ho già risposto sopra. Il decalco in questione è giusto, pochè combacia dalla parte nel retro del francobollo che appunto è più inchiostrato. Basti pensare che la stampa al tempo non era quella di oggi, con le pinze oscillanti e velocità di migliaia di copie l'ora con asciugatura rapida e lampade UV....... Il povero "tipografo-calcografico" usava anche le mani per la rimozione delle mazzette dei fogli ed una piccola pressione laterale nei francobolli ancora freschi per maggiore inchiostrazione (per minore pulizia della matrice) produceva inesorabilmente la controstampa. Il leggero rilievo porta ad una maggiore quantità di inchiostro sulla carta e maggiore tempo per l'asciugatura, specialmente in questo caso dove la carta prima di essere stampata molte volte venive leggermente inumidita per favorire il trasporto dell'inchiostro dall'incisione alla carta. All'Istituto d'Arte Statale di Firenze ho fatto diverse stampe, per lo più calcografiche per diversi mesi ( 3 anni) con vecchie tecniche e so perfettamente cosa può succedere. Ho stampato anche con un vecchio torchio fiorentino per vedere i diversi effetti con lastre uguali e con diverse carte, anche quella delle cartiere Magnani di Pescia (la mia preferita). Pensate che la citata ditta era aperta già quando era in vita Leonardo ed è tuttora aperta.......
Allora ad ogni buon conto,le stampe decalcate su francobolli napoletani dovrebbero essere comuni,mentre sono di rarità assoluta!
Conosciuti:un 2 grana (con al verso il decalco dell'1 grano) e un 5 grana (con al verso il decalco del 10 grana).
Mentre nelle stampe tipografiche del Lombardo Veneto i decalchi sono comuni...
Per la domanda 2: e poi, vendite o no, Vaccari non avrebbe mai inserito nel SUO catalogo, come esempio di tale varietà, il sopracitato francobollo se fosse un trucco......pignolo com'è....
Nel catalogo Vaccari,fa bella mostra di se la doppia stampa del 15 cent.,III° tipo annullato a Cividale,1a emissione del Lombardo Veneto,riconosciuto dal mondo filatelico come un falso (e bocciato da almeno un prestigioso perito)...
Poi,se non è la posizione 5,qual'è?
E se è convinto che possa essere la posizione 5,come spiega le incongruenze?
Quanto al recto bicolore,come la mettiamo?
Comunque per una valutazione obiettiva e soggettiva valida, penso sempre che i francobolli tutti e specialmente quelli di questo tipo, vanno visionati sempre in originale e controllati con le proprie mani e mezzi. Se nel topic non vi è il proprietario che può dire e che può far vedere, avremo sempre una percentuale di interventi pro e contro, esempi e pareri, convinzioni e sospetti che non porteranno ad una conclusione certa. Franco
Potrei condividere questo ragionamento per problemi inerenti alla carta,alla filigrana o (ovviamente non in questo caso) di gomme,non periziabili a video.
Ma quando sorgono talmente tante incongruenze già nel disegno,penso ci si possa ragionare anche a video.
La famosa Crocetta con certificato R.Diena è stata studiata e "smontata" senza averla in mano e mi sembra che la dimistrazione fosse inopinabile.
Benjamin (7momser)
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Giordano Bruno