Il timbro di distribuzione del Porta Lettere "P.L."

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francesco luraschi
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Re: P.L.

Messaggio da francesco luraschi »

Secondo me l'indice di rarità di questo bollo dovrebbe essere indipendente dal fatto che si trovi a verso di prefilateliche o lettere affrancate dato che la modalità di consegna delle lettere, a casa o in fermo posta, non cambiò con l'introduzione dei francobolli. Mi sembra comunque basso il 3 attribuito dal Vollmeier a questo bollo, forse alto il 10 del Sassone: questo dato deriva probabilmente dalla mole di francobolli ritagliati dalle lettere, operazione che ha di conseguenza provocato la perdita del bollo in oggetto.

Le lettere residue di LV non penso comunque si discostino dal 3-5% del volume di posta dell'epoca.

Sono d'accordo nel non trovare differenza di rarità tra giugno e luglio 1850: in ogni caso è errato scrivere di "prima data nota" nel 1850 dato che l'uso di questo bollo di distribuzione risale a diversi anni prima

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fildoc
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Re: P.L.

Messaggio da fildoc »

1) non sono sicuro che nel mese di giugno fu sempre usato il P.L rosso....
Anzi ho seri dubbi, visto che solo da due anni hanno modificato il Sassone!
(la ragione dev'essere quella detta da Ziopino ovvero nuovi ritrovamenti, mentre lettere di Giugno 1850 inviate a Milano sono note da almeno 100 anni...)

2) Chi colleziona prefilateliche spesso non colleziona francobolli e viceversa....
per cui le valutazioni secondo me restano diverse
Non mescolerei vino bianco e rosso anche se è possibile....
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francesco luraschi
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Re: P.L.

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco una nota del 2/2/1852 in cui la direzione di Milano comunica con la direzione superiore di Verona:


"... e siccome quello (il bollo) che si applica agli indirizzi recapitati a mezzo dei portalettere manca dell'indicazione della quarta distribuzione giornaliera, così anche per questo è d'uopo provvedere pella regolarità maggiore del servizio". Si trattava dei bolli in cartella PL con la distribuzione di cui faceva notare che "quello specialmente dei portalettere è di una pasta tanto tenera per cui non è meraviglia se la loro durata non corrisponde alla comune aspettativa"

Il 26/4/1852 Vienna spediva di conseguenza tre nuovi timbri "due per l'ufficio interno e uno per l'ufficio di distribuzione riservandosi di spedire il quarto quanto prima" (quello della IV distribuzione più un'altro usurato)

I bolli in cartella erano nel 1852 abbastanza recenti e di qualità tale da non potere essere stati in servizio durante i due anni precedenti. Ne deriva che tra giugno e luglio del 1850 il bollo circolare era l'unico in uso (non so in quanto esemplari).

La suddivisione tra prefilatelia-filatelia risale al XX secolo ed è di stampo collezionistico. La posta invece continua sulla propria strada adattandosi alle esigenze della clientela e alle proprie necessità di bilancio. Il francobollo è un elemento improvviso che dà discontinuità alla storia postale ma...che dire dei timbri postali che attraversarono entrambi i periodi senza soluzione di continuità?

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fildoc
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Re: P.L.

Messaggio da fildoc »

Non sono d'accordo!
Ma proprio per niente!
Un conto è la filatelia e un conto è la posta!
La filatelia è un argomento della posta, d'accordo!
Ma si tratta di un uso a se' stante, identificato dall'uso dei francobolli.
Se uno colleziona automobili non gliene importa poco dei carretti, anche se sono mezzi di trasporto a quattro ruote.
Le norme e le regole postali che interessano la filatelia sono quelle che regolano l'uso dei francobolli, punto!
L'annullo di Ariano su francobollo ha un'importanza ben definita per la filatelia e non puo' ne' essere rapportato ne' valutato con il suo uso pre-filatelico.
Si chiama pre-filatelia proprio per distinguerla dalla filatelia.
E sono due cose diverse!
La posta poi è un contenitore molto piu' grande che contiene anche cose completamente diverse:
tanto per capirci il postepay, la vendita di libri, i depositi postali, i buoni postali, la distribuzione delle pensioni e mille altre cose!
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ekkeroy
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Re: P.L.

Messaggio da ekkeroy »

Ciao: Ciao: Massimiliano e Francesco!

in questa diatriba tra "storici della posta" e "filatelici" penso che si potrà discutere (e già lo si è fatto per decenni) all'infinito!

Resta il fatto che più o meno tutti noi abbiamo iniziato tanti anni fa a collezionare pezzetti di carta colorati... poi qualcuno si è appassionato ai supporti di tali pezzetti, poi altri si sono entusiasmati a capire e scoprire quel meraviglioso modo della comunicazione pre-informatica che va sotto il nome di POSTA con la P maiuscola!

In fondo è come la Medicina e Chirurgia... e una delle sue numerose specialità; solo che qui il percorso che abbiamo compiuto è proprio l'opposto!

Restiamo del nostro parere: che tanto sia l'una che l'altra sono bellissime!!!!

Non sono incompatibili, anzi secondo me, dovrebbero essere praticate sempre contemporaneamente

Vi ammiro entrambi e vi auguro una buona notte :clap: :clap: :clap:


Ciao: ;-) Oscar
Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido così in pace. (Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi, 17°)

Colleziono:
  • Lombardo Veneto (antica provincia di Como, anche prefilatelia)
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fildoc
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Re: P.L.

Messaggio da fildoc »

Sono d'accordo che le due cose sono connesse.
Sono anche d'accordo che la filatelia è figlia della posta.
Ma che da questo ne derivi che le regole siano le medesime no!

Due esempi?

I timbri sulle ricevute dei conti correnti alla filatelia non interessano.
I timbri della posta sui libretti di risparmio postale affianco alle operazioni in denaro ai filatelisti non dicono nulla.

Che quindi si voglia in qualche modo soggettare la filatelia alla storia della posta (e non alla storia postale che è un'altra cosa ancora!)
No!

E visto che stiamo parlando di storia postale...sgomberiamo subito anche qui il campo:
Anche queste sono due discipline diverse!
Tanto diverse che nei concorsi sono divise in due sezioni specifiche.
E per fare un altro esempio:
Per il 6 sen del Giappone, trovato da poco per caso, i filatelisti si scannano...
Mentre quelli della storia postale lo ignorano!

Vedi Oscar che non si tratta di una diatriba insolubile, ma idee molto chiare.
Se poi qualcuno della storia della posta, non convinto, mi vuole regalare le buste con l'annullo rosso PL al verso perche' sono banali ...
Sono pronto a fornirgli subito il mio indirizzo!
:-))

Il tutto come al solito senza polemiche :abb: :abb: :abb: :abb: :abb: :abb: per tutti e in particolare a Francesco che stimo moltissimo.

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ciao
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lucasa
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milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21 8°

Messaggio da lucasa »

Ciao: Ciao: Ciao:

Porto alla vostra attenzione questa lettera da Rivolta d'adda a Milano dell'agosto del 1850

Grazie a Francesco la "storia" di questa Lettera

" Rivolta d'Adda faceva capo all'ufficio postale di Pandino e qui la lettera in franchigia sarebbe dovuta essere versata. Le franchigie infatti per essere considerate tali dovevano essere presentate all'impiegato postale e non imbucate. Tuttavia la lettera venne portata a Milano, timbrata in arrivo, in uscita e col timbro della distribuzione: evidentemente c'era qualcuno disponibile ad andare a Milano per altri motivi e che deve avere portato la lettera a mano.

Proprio per questo motivo, forse perché il timbro di franchigia non venne visto subito e/o perché la parrocchia in questione non compariva tra gli enti godenti la franchigia a Milano e/o semplicemente perché la letterà sbucò tra le centinaia di altre in arrivo dalle cassette postali, la lettera non ricevette il solito timbro su tre righe che di solito troviamo su questa tipologia di lettere ma quello della corrispondenza ordinaria (lettere con francobolli).

Poi qualcosa è successo, nel senso che si è riconosciuto valido il timbro di franchigia al verso e posta la X grafica che indicava l'esenzione dal pagamento del porto. In effetti le parrocchie godevano della franchigia se scrivevano ad altri istituti religiosi ma MAI ai privati. "

Oltre a portare i due tipari in uso in quel periodo il C1 piccolo e R50 la lettera porta al verso anche il piccolo cerchio in rosso del bollo di distribuzione . P.L. 21 8° noto in letteratura secondo voetter dal 1848 a giugno 1850 e secondo il Sassone fino a Luglio .


R50 28 AGOSTO 1850 RETRO.jpg


R50 28 AGOSTO 1850 FRONTE.jpg





Ciao: Ciao: Ciao: Luca

PS grazie a Corrado che mi ha fatto notare la peculiarità del bollo accessorio
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fildoc
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Re: milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21

Messaggio da fildoc »

Moooolto interessante!

L'unico quotato sul Sassone è il 7....
in rosso 10 punti
il massimo per un timbro accessorio!

e io che credevo di essere ben messo perchè avevo un 7 rosso...pero' quasi nero!
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arkorr
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Re: milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21

Messaggio da arkorr »

Questa prefilatelica del 1846 (appena presa, deve ancora arrivarmi, per cui posto l'immagine dell'inserzione) aggiunge altre domande su questo bollo di distribuzione.
Milano PL 6° 1846.jpg

Ha infatti una strana particolarità: non solo è presente il "PL ?-6°" due anni prima di quanto citato dai cataloghi, ma è addirittura usato come bollo in partenza! Si tratta, immagino, di un errore: all'epoca credo venisse utilizzato il C1 piccolo (ma lo dico con beneficio d'inventario, perchè so poco di prefilatelia) che era di dimensioni analoghe, quindi potrebbe esserci stato uno scambio.
Mi chiedo però come mai l'impiegato, dopo averlo apposto, non si sia accorto dell'errore e non l'abbia corretto... Mah!
Qualcuno ha ipotesi meno banali della mia?
Grazie.

Ciao: Ciao:

Corrado
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Re: milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21

Messaggio da fildoc »

Non saprei
ma il 6 al verso credo di averlo visto da un collezionista qui di Verona in arrivo su una busta del 1850 con francobollo al recto
quando lo vedo gli chiedo una immagine......
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Re: milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21

Messaggio da arkorr »

Credo che il 6 sia al recto: induce in errore il fatto che nella foto dell'inserzione la lettera (ma è più facile si tratti di un frontespizio con parte del retro e poco più) è aperta, per mostrare anche il bollo d'arrivo. Comunque, appena la ricevo vedrò se si può dire qualcosa di più (dubito, però, mi sembra una sovracoperta più che una lettera con testo).
Ciao: Ciao:

Corrado
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fildoc
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Re: milano - tipari e bolli accessori - portalettera P.L. 21

Messaggio da fildoc »

sì non c'e' dubbio che il tuo è al recto!
E' quello che ho visto io a Verona che è al verso....

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