1 giugno 1850 - Da Pavia per città con Centes. 10 annullato a penna

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

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fildoc
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Tergiversi... :sec:
Vediamo se riesco a farmi capire... :ehehe:
Se un mittente ci scrive d'ufficio su una busta
poi cosa fa ?
A)L'imbuca o
B)la porta in posta...
Vi sono due sole possibilità!
In questo caso cosa ha fatto?
Rispondi solo A o B :pray:
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francesco luraschi
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

La porta in posta, non poteva fare altrimenti. Quindi B

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Rettifico l'ultimo intervento: se spera di farla passare come franchigia la porta in posta e chiede lumi all'impiegato. Non poteva fare altrimenti,
quindi B.

Ma in quelle condizioni è un'impresa impossibil dato che il destinatario è un privato.

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Bene l'opzione è la B :!:
Certo il prete ci ha provato come faceva spesso nella speranza che passasse....
L'elenco delle franchigie era molto lunga e poteva sempre sperare....

Ebbene quando gli dicono di no
secondo te cosa fa l'impiegato?

Secondo me ci mette
A)il francobollo corretto e la spedisce
B)Oppure la tassa a carico del destinatario e la inoltra

Secondo cosa fa?
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Non fa nè A nè B!

Non fa A perchè sbaglia la tariffa (10 invece di 15 ed è impossibile che tassi se stesso) e non fa B perchè di primo acchito sbaglia la tassa. Poi si accorge che al verso c'è il francobollo, appone il timbro " a parte" e rettifica la tassa.

Se sei fortunato un collezionista di LV ti può mostrare una sua lettera molto simile di quasi due anni dopo!

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Ma dai...
Come fa il prete ad avere in mano un 10 centesimi il giorno dell'emissione?
Fai mente locale :
il prete è dentro l'ufficio il giorno di emissione e cerca di spedire la busta in franchigia....
L'impiegato gli dice di no !
Deve pagare....
Il prete allora preferisce far pagare il destinatario.
L'impiegato scrive 3+3=6 e inoltra!

Molti anni dopo ci attaccano un francobollo...
ma questa è un'altra storia!

E chi ha costruito la lettera ha fatto una pentola con il coperchio sbagliato, quel d'ufficio è il primo dei ripetuti ostacoli ad una interpretazione convincente.....
Se tu fossi riuscito a dare una spiegazione al primo step avremmo affrontato gli altri, ma a questo punto ci si ferma al primo!

Mostrami la lettera simile, anche se un anno dopo un mittente poteva avere un francobollo con se'...
Mentre il 31 maggio non lo poteva avere!
E se lo comperava il primo giugno all'atto della spedizione non avrebbe sbagliato il francobollo di posto e di tariffa!!!!

Per carità qualcuno crede a questo documento e ci ha speso dei soldi....
ma chi conosce bene il periodo è pieno di perplessita', non solo io.
Perplessita' :mmm:
Di cui il d'ufficio è solo la prima! :roll:
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Io ho ricostruito il documento in base a quanto ci viene tramandato dai documenti coevi riguardo gli avvenimenti di quei giorni e cioè: il problema del "bollo a parte" e il problema dei francobolli apposti al verso a mo' di sigillo che ha dato luogo a tassazioni e detassazioni.

Con questi dati, che ben pochi sanno e che comunque a tanti conviene non sapere, è possibile costruire una bella pagina di storia postale e forse proprio di questi dati i periti si sono avvalsi per dare un parere positivo alla lettera. Forse!

Domanda: quanti conoscono questi avvenimenti?

E poi: senza francobollo, che a quanto dici è stato apposto dopo, che significato può avere il timbro datario di Padova 1 GIUGNO 1850 da solo al verso??? :mmm: :mmm: :mmm:
Prova anche tu a mostrare una lettera simile.

Ti assicuro che questa è una lettera d'ufficio ma non una franchigia. Una lettera indirizzata a un privato pagava comunque!

Anzichè pagare in contanti come aveva fatto fino al giorno prima l'incaricato della corrispondenza usò i nuovi bollini da lettera appena acquistati magari pure di taglio diverso dato che la corrispondenza era notevole e in questo frangente può essere nato il disguido sulla tariffa. Lui che era appunto un prete tradizionalista, abituato a mettere i chiudilettera, si era comportato così anche stavolta con i bollini, simili ai chiudilettera per aspetto e dimensione e oltretutto gommati, e poi aveva imbucato come prescritto.

E lì sono cominciati i problemi legati al fatto che il bollino era dietro con tassazione, detassazione e un'altra tassa intonsa a destra.

Ecco un altro esempio tratto da un catalogo:
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Quella di Asolo è detassata in arrivo!

Il primo giugno 1850 uno va in ufficio postale e
propone una busta in franchigia.
Gli viene bocciata.
Compera un francobollo a caso! :what:
Un bollino che non ha mai visto e non chiede nessuna istruzione. :losco:
Esce dall'ufficio.
Lo pone al retro a modo di sigillo visto che il sigillo non avevano ritenuto di porlo prima... :devil:
La imbuca senza mostrarla all'impiegato a distanza di 5 metri :mmm:
L'impiegato la trova in buca
la vede senza bollo e la tassa 3+3=6 :zzz:
poi la gira e vede il francobollo :ko:
ha il timbro in mano , ma lo pone a lato per non sporcare il francobollo. :oo:
Poi prende la penna e lo scarabocchia per evitare il riuso. :!: :twisted:
Poi rigira la lettera corregge la tassazione e trasforma la tassa in 1+3=4 :topope:
e la manda a Monselice.
Qui a Monselice, ufficio periferico, il primo giorno d'uso dei francobolli, contestano l'operato dell'importante ufficio di Padova, :shock:
cancellano la tassa corretta e riscrivono la tassa 3+3=6.

Guarda caso tutto questo non succede con un 15 centesimi nel 1855,
ma il primo giugno 1850 con una tipologia di francobollo di cui non si conosce l'ambito uso nel primo giorno d'uso :$$: :$$: :$$: :$$:
Non viene ritrovata nel 1911 agli albori della filatelia, non negli archivi saccheggiati negli anni 50,
ma nel 2000 quando oramai nessun piu' sperava in un ritrovamento di tal genere.

Non esiste nessun'altra busta nel LombardoVeneto con cosi' tante fatalita' tutte messe assieme!!!

Potrebbe essere anche autentica, ma le probabilità io le ritengo scarse.
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francesco luraschi
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Io penso che tutto ruoti intorno al discorso del "d'ufficio" che per te sottointende l'intervento dell'impiegato per stabilire se la lettera può essere esentata dal pagamento del porto. Non essendo una franchigia questo contatto impiegato-cliente può non esserci stato.

Da qui tutte le vicissitudini successive che ho cercato di riscostruire.

Che i francobollo usato al verso come chiudilettera non sia l'azione di un vecchio prete di campagna rincoglionito lo dimostra l'avviso del 3 giugno 1850 delle autorità postali che fa capire come il problema fosse generalizzato e non solo di un singolo.

L'Asolo-Treviso è tassata in partenza e detassata in arrivo, questo è fuori discussione. Basta vedere dove è stato messo il timbro di partenza: non venne in mente di girare la lettera. A Treviso per esperienza in tema, per un controllo incrociato o semplicemente per mettere il timbro di arrivo posero poi rimedio.

Certo che se di falso si tratta è proprio ben fatto: mettere il francobollo al centro proprio in corrispondenza della chiusura della lettera non è da tutti.

Il lato poco chiaro della lettera è a destra dove compare un 3 3/6. Fu Montagnana a scriverlo? E CHE SENSO HA UN TIMBRO DI PARTENZA AL VERSO SE NON C'ERA QUALCOSA DA EVIDENZIARE?

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Ho osservato che per la maggior parte delle contraffazioni vengono usati francobolli difettosi.
Probabilmente perchè dispiace adoperare francobolli di pregio. :desp:
In quest'ottica il 10 centesimi dovrebbe essere con un piccolo strappo , margini corti, senza colla, macchiato, con lievi traccie di annullo....
insomma un francobollo nuovo di seconda scelta :!: :devil:
Non sapremo mai con certezza se la busta è autentica , ma il 10 centesimi qualche dffettuccio lo ha!
Una macchia in basso a sx....
Certo era maggio e a Monselice chi ha ricevuto la lettera aveva l'allergia ai pollini dei tigli...
e per sfortuna un getto di muco è finito proprio sul francobollo risparmiando gran parte della lettera...
ma si era messo la mano davanti al naso! :evvai:
C'è anche nell'angolo in alto un angolino con un segno nero intenso di inchiostro da annullamento...
ma per sfortuna è stata appoggiata sopra una lettera con dell'inchiostro fresco....
e siccome il francobollo sporgeva ha sporcato solo il francobollo! :evvai:
Il tutto peraltro su una busta certamente in buono stato di conservazione.

Quante fatalita'......
Ma a volte il destino è strano.....
E la voglia di un 10 cent usato il primo giorno è tanta! :$$: :$$: :$$: :$$: :$$: :$$:
Chissà se troveranno anche il 5 cent.............. :quad:
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Tergesteo
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da Tergesteo »

Da qualche giorno,ho un grillo in testa:

Posto che nessuno può affermare con sicurezza assoluta che la lettera sia un artefatto (ma temo sia difficile affermare anche il contrario!),nel caso fosse nata come prefilatelica,una ricostruzione dei fatti potrebbe essere la seguente:

-Il Don,si reca in posta a Padova nel tardo pomeriggio per mandare la missiva a Montagnana.Tanto il seminario vescovile di Padova è in pieno centro (non lontano dal Prato della Valle),poco gli costa.

Spera forse di farla franca,scrivendo d'"ufficio",ma è molto secondario nel mio ragionamento.

Arriva allo sportello.Non passa la franchigia!Bene spedisce a carico del destinatario:a Montagnana pagheranno 15 centesimi (3 carantani).

E'troppo tardi per inoltrare la lettera.Questa partirà il giorno seguente.

Ma c'è la completa rivoluzione del sistema postale austriaco il 1° giugno:la tassa a carico del destinatario non è più riconosciuta e viene tassata per 3 carantani.Entra in vigore l'affrancatura da parte del mittente mediante francobollo.

Però la mattina seguente,1° giugno,la lettera anzichè essere tassata per 3 carantani,viene caricata di altri 3,qualcuno non sapendo che era stata consegnata il giorno prima.

Magari un adetto se ne accorge e fa presente che non è giusto!Si cancella la tassa.Si appone solo quella mattina il timbro di Padova,dietro per non dare troppo nell'occhio (altrimenti uno si chiederebbe perchè la tassa venne cancellata).
Arriva a Montagnana e questi non vedono le nuove pratiche applicate,magari non girano la busta e tassano 3+3=6,in barba all'autorità di Padova.

Poi tutto il resto è un altra storia,già ampliamente illustrata...

Mi scuso per le scemenze,ma la storiella è carina!

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

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arkorr
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da arkorr »

Se perfino Benjamin si scusa per le sue possibili “scemenze”, allora io – che non ho neppure un milionesimo delle sue conoscenze – mi ritengo scusato a priori e vado a raccontare anche la mia, di storiella. Dunque:
Il 1° giugno 1850 il prete incaricato di spedire la posta del Seminario di Padova trova sulla sua scrivania, come sempre, tutte le lettere scritte (non necessariamente da lui) il giorno prima; siccome sa che quel giorno entra in vigore quella strana novità dei “bollini” per affrancare la corrispondenza, manda qualcuno a comprarne un po’, di vari tagli, tanto con tutta la roba che spedisce ogni giorno gli serviranno.
Quando glie li portano, controlla quali lettere vadano affrancate; chi ha scritto quella per Montagnana ci ha messo sopra “d’ufficio” perché intendeva farla passare per franchigia, ma il nostro “don” – persona ligia al dovere – sa che non c’è franchigia quando si scrive ad un privato, e decide di affrancare la lettera. Già, ma con quale bollino? Ovvio, col 10 centesimi, perché Montagnana dista meno di 10 leghe (poco più della metà, 38,7 km.); appone quindi il bollino al verso, a mo’ di chiudilettera, come ha sempre fatto con la ceralacca fino al giorno prima (concordo con Francesco sul fatto che se il 3 giugno l’Amministrazione delle Poste sente la necessità di diramare una circolare per chiarire che quella prassi non è corretta dovevano aver rilevato che quell’uso era – se non generalizzato – perlomeno molto diffuso).
Arrivato alla posta, il nostro si accorge che l’impiegato ha tassato la lettera, e protesta:
- No, guardi, c’è il francobollo, è dietro!
Il postale la gira, vede il francobollo da 10 cent., e ribatte:
- Sì, ma non basta, ce ne vuole un altro da 5 centesimi.
- Ma come, Montagnana dista meno di 10 leghe!
- Certo, ma non appartiene al distretto postale di Padova, quindi ci vogliono lo stesso 15 centesimi e lei deve integrare l’affrancatura.
- Allora vorrà dire che la differenza la pagherà il destinatario!
L’impiegato modifica allora la tassazione: cambia il 3 della tassa per affrancatura mancante in 1 e il totale da 6 in 4.
A questo punto, però, lo assale un dubbio (difficile credere che già il 1° giorno d’uso dei francobolli a tutti gli impiegati fossero assolutamente chiare tutte le nuove procedure): ma si può accettare una lettera sottoaffrancata? E se valesse anche per le lettere la stessa regola vigente per gli stampati? (per i quali, si sa, fino al 31/12/1857 l’affrancatura insufficiente era inammissibile e dovevano essere tassati come “non affrancati”). Boh! “Sbagliare per sbagliare, meglio farlo a favore dell’Amministrazione e non dell’utente, così anche se non fosse giusto avrò di sicuro meno grane”, decide il postale, e informa il prete che dovrà tassare la lettera per intero; e l’altro: “Faccia pure!”.
L’impiegato cancella allora la prima tassazione, la riscrive a destra (3 / 3 / 6), appone il timbro nominativo non sul francobollo (non poteva farlo, visto che non lo aveva considerato valido), ma accanto ad esso, e lo demonetizza con tratti di penna. Perché? Anche questo è un errore, ovviamente, ma si conoscono – anche se di molti anni dopo – parecchie affrancature con fiscali nelle quali, pur non essendo state considerate valide le marche da bollo (lettere tassate o con l’aggiunta dei francobolli) sono state comunque demonetizzate a penna. Quindi, avrebbe potuto comportarsi nello stesso modo anche l’impiegato padovano di questa storiella.
Restano i dubbi sollevati da Massimiliano, e non solo, circa le condizioni del francobollo (macchie e segni di un possibile annullo) e tutte le altre circostanze (ritrovamento tardivo, “desiderio” – in senso economico… - di costruire una rarità assoluta, ecc.) che giustificano l’ipotesi di un artefatto.
Se non avrò contribuito alla soluzione del mistero (e non lo credo proprio!) spero almeno d’avervi fatto sorridere!
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Corrado
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Le ipotesi sono mille....
e tutte hanno una parte credibile...
Il bollo posto a foggia di chiudilettera era prassi abbastanza comune.
Posso mostrare anch'io lettere del genere, anche di qualche anno dopo.
Buste tassate e detassate pure se ne vedono (anche se tassate, rettificate e re-rettificate sono rare)
Francobolli annullati a penna anche (seppur quasi sempre in arrivo)
Francobolli con tariffe sbagliate anche (seppur per Montagana si oltrepassavano ben due distretti : Ponte di Brenta e Battaglia....senza contare Teolo!)
Buste con la scritta d'ufficio, poi affrancate, ne ho moltissime.
Francobolli sporchi su buste pulite (piu' raro, ma possibile)

Finora poi nessuno mi ha parlato dello strano supporto triangolare sotto il francobollo....

Un bell'insieme di stranezze da trovare su una sola busta
Se poi il francobollo è l'unico conosciuto...
Esiste uno sciolto, ma la stampa è talmente logora, che anche quello fa sorridere come, d'altra parte, il soggetto di questa discussione.

Ripeto qualcuno crede anche alle favole...
Anzi a volte è piacevole credere alle favole....
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da Stefano Tonello »

Ciao: credo che un oggetto da collezione per essere classificato come rarità deve superare qualsiasi test anticontraffazione, se sussiste anche una sola possibilità che la rarità o meno dell'oggetto sia frutto di manipolazione e azioni postume che possano averlo reso tale l'oggetto non ha a i carismi necessari.
È solo il mio parere ovviamente ma è anche il criterio con cui mi approccio al collezionismo Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Interessante la ricostruzione di Arkorr!!! :clap:

Faccio notare quel tipo di apertura delle lettere, con il taglierino e lasciando il "sigillo" intatto, è tipico d'antico regime. Il destinatario non era un semplice individuo ma il fattore del feudatario locale il conte Pisani che certamente aveva parecchia corrispondenza e dunque anche l'apertura delle "buste" seguiva certe norme pratiche.

Il pezzo contiene dei particolari tecnici che pressuppongono la conoscenza delle disposizioni ministeriali del periodo, non note a tutti, e che fanno quindi pendere l'ago della bilancia ancor più verso il "buono".

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Questa osservazione sull'apertura è in effetti un elemento a favore.
Giandri mi ha mandato una immagine di una busta aperta in modo simile che giustificherebbe :
1 la pulizia della parte superiore della busta
2 il tratto di penna interrotto.
...rimane allora ai detrattori l'obiezione, peraltro debole, della precisione del taglio giusto per non incidere il francobollo,
ma è una contestazione certamente debole.
Ovviamente questo apre anche un'opzione:
Non vediamo tutto il documento!
Infatti nel lembo non visibile sulla busta fotografata, potrebbe esserci l'annullo in arrivo di Monselice oppure addirittura una nota scritta!
Ma credo che se vi fosse stato qualcosa di interessante, alla presentazione del pezzo lo avrebbero fatto notare.
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Aggiungo, per non prendermi tutto il merito, che le caratteristiche dei due mondi a cavallo dei quali si trova questa lettera, e cioè le date 31 maggio e 1° giugno 1850, sono già state segnalate dalla rivista "Storie di posta" 2 di novembre 2010 edita dall'Accademia italia di filatelia e storia postale.

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da pablita64 »

Ecco un oggetto inerente all'argomento, che ho avuto per un po' (sigh), del Marzo 1858:
Pavia a nnullo a penna del ..3.58 per Milano...jpg
Pavia annullo a penna retro con due 15 cent. lacerati..jpg

Ciao: Ciao: Mario Serone
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10 centesimi (N° 2 e 19 del catalogo Sassone) della I emissione del L V
45 centesimi I tipo (N° 10 e 17 del catalogo Sassone) della I emissione del L V.
Difetti di cliche' della I emissione del L V.
Lettere del L V affrancate con il 10 centesimi in tariffa per il distretto postale.
Lettere "forwarded" nella I emissione del L V.
Lettere della I emissione del LV con francobollo singolo annullato più volte
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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da francesco luraschi »

Direi una raccomandata sfuggita all'annullo in partenza e in parte regolarizzata in arrivo.

Non so il motivo per cui Milano annullò solo i fb al verso. Forse quello sul frontespizio era già annullato con la penna... :dub:

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Re: Raccomandata con annullo grafico

Messaggio da fildoc »

Borghetto era un ufficio molto piccolo....
Probabilmente fu tutta annullata a MIlano.
Davanti fu demonetizzata a penna per indicare da quale bolgetta arrivava
Dietro con annullo con datario per indicarne la presa in carico a Milano da quella data
Anche il raccomandata in rosso è di Milano,
infatti di Borghetto non si conosce questa impronta... RACCOMANDATA era solo scritto a mano.
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