C'è posta per... la Marchesa del Grillo!
Moderatore: fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
aggiungiamo un altro tassello...
i francobolli austriaci furono tollerati in quel periodo...
i francobolli austriaci furono tollerati in quel periodo...
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
per la cronaca il cambio era 1 soldo pari a 2,5 centesimi
pertanto le affrancature per l'interno andavano affrancate con 8 soldi pari a 20 centesimi
sono tutte piuttosto rare...
In questo caso pero' il timbro rosso a doppio cerchio e la tassazione pontificia prospettano un inoltro particolare...
pertanto le affrancature per l'interno andavano affrancate con 8 soldi pari a 20 centesimi
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
quindi ricostruendo il momento storico :
inizio della terza guerra di indipendenza 20 giugno 1866
inizio dell'occupazione del Veneto da parte del gen Cialdini 8-9 luglio
Recoaro italiana 17 luglio
20 luglio delibera sulla tolleranza dei francobolli austriaci nei territori appena liberati 20 luglio
12 agosto sempre del 66 armistizio di Cormons
18 agosto la lettera in oggetto
il 20 agosto i francobolli austriaci non vennero piu' ritenuti validi
il 23 agosto trattato di Praga
3 ottobre pace di Vienna
ultima localita' liberata dalle truppe austriache Venezia il 19 ottobre 1866
inizio della terza guerra di indipendenza 20 giugno 1866
inizio dell'occupazione del Veneto da parte del gen Cialdini 8-9 luglio
Recoaro italiana 17 luglio
20 luglio delibera sulla tolleranza dei francobolli austriaci nei territori appena liberati 20 luglio
12 agosto sempre del 66 armistizio di Cormons
18 agosto la lettera in oggetto
il 20 agosto i francobolli austriaci non vennero piu' ritenuti validi
il 23 agosto trattato di Praga
3 ottobre pace di Vienna
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Quindi la lettera fu spedita in periodo di tolleranza qualche giorno dopo l'armistizio
ma ancora in piena fase bellica
ma ancora in piena fase bellica
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Alla lettera per viaggiare bastava un'affrancatura da 8 soldi
o se l'ufficio era sprovvisto di piccoli tagli con 10 soldi...
è questo il caso!
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
il problema era che la lettera, seppur inviata ad un personaggio molto noto e di dichiarata fede patriottica, era inviata in un territorio difficile durante la guerra....
Era necessaria la mediazione francese che era ad un tempo Alleato storico dei Savoia, ma anche garante dell'autonomia del suolo pontificio!
Ecco la ragione del bollo rosso di scambio verosimilmente di Culoz....
poi via mare da Marsiglia
poi la tassazione da 22 baiocchi era quella prevista per la posta tra il veneto austriaco e lo stato della chiesa con la mediazione francese.
Era necessaria la mediazione francese che era ad un tempo Alleato storico dei Savoia, ma anche garante dell'autonomia del suolo pontificio!
Ecco la ragione del bollo rosso di scambio verosimilmente di Culoz....
poi via mare da Marsiglia
poi la tassazione da 22 baiocchi era quella prevista per la posta tra il veneto austriaco e lo stato della chiesa con la mediazione francese.
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Mi rimane un dubbio in questa ricostruzione
Il bollo insuffiiciente fu messo perchè :
i 10 soldi non coprivano la via di Francia( Che comunque non è esplicitata sul frontespizio)?
oppure non coprivano la tariffa da 13 soldi ?
In quest'ultimo caso la via francese fu espediente per inviare la lettera a carico del destinatario?
Il bollo insuffiiciente fu messo perchè :
i 10 soldi non coprivano la via di Francia( Che comunque non è esplicitata sul frontespizio)?
oppure non coprivano la tariffa da 13 soldi ?
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- francesco luraschi
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Anche no!fildoc ha scritto: 30 giugno 2017, 17:48 Mi rimane un dubbio in questa ricostruzione
Il bollo insuffiiciente fu messo perchè :
i 10 soldi non coprivano la via di Francia( Che comunque non è esplicitata sul frontespizio)?
oppure non coprivano la tariffa da 13 soldi ?
In quest'ultimo caso la via francese fu espediente per inviare la lettera a carico del destinatario?
E qui sta l'errore di fondo ...

I nostri articoli:
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Francesco
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
ovvero?
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- francesco luraschi
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
fildoc ha scritto: 30 giugno 2017, 17:48 Mi rimane un dubbio in questa ricostruzione
Il bollo insuffiiciente fu messo perchè :
i 10 soldi non coprivano la via di Francia( Che comunque non è esplicitata sul frontespizio) ?
oppure non coprivano la tariffa da 13 soldi ?
In quest'ultimo caso la via francese fu espediente per inviare la lettera a carico del destinatario?
Dai tuoi interventi traspare la convinzione che la via di Francia fosse un'opzione straordinaria legata al particolare periodo storico, l'estate 1866.
Invece era l'unica opzione disponibile per le lettere insufficientemente affrancate, o in porto assegnato, dall'Austria al Pontificio fino dal 1861: la stessa lettera spedita qualche anno prima avrebbe seguito la stessa strada.
E' pur vero che ci sono rarissime eccezioni legate ad errori dei postali ma le lettere venivano instradate d'ufficio per la Francia.
Il motivo dell'apposizione del BOLLO INSUFFICIENTE può essere legato sia all'affrancatura insufficiente via Italia (13 KR) sia via Francia (mi sembra 38 KR ma non ne sono sicuro).
Il perché dell'affrancatura da 10 soldi rimane un mistero: forse in precedenza il mittente era riuscito a carteggiare con Roma beneficiando della tariffa particolare da 8 soldi ovvero 20/100. Ora forse le maglie si erano strette ...
Al momento ho ancora un dubbio su Culoz ma sorvolo dato che le tariffe e gli instradamenti internazionali del LV sono troppo ostiche e più di qualcosa mi sfugge ancora.

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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Su Culoz mi sentirei abbastanza sicuro
questa busta da Salonicco a Marsiglia via Trieste infatti è passata da Culoz!
questa busta da Salonicco a Marsiglia via Trieste infatti è passata da Culoz!
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Non metto in dubbio che esistesse una via di Francia e che in determinate occasioni si adoperasse tale via...Dai tuoi interventi traspare la convinzione che la via di Francia fosse un'opzione straordinaria legata al particolare periodo storico, l'estate 1866.
Invece era l'unica opzione disponibile per le lettere insufficientemente affrancate, o in porto assegnato, dall'Austria al Pontificio fino dal 1861: la stessa lettera spedita qualche anno prima avrebbe seguito la stessa strada.
E' pur vero che ci sono rarissime eccezioni legate ad errori dei postali ma le lettere venivano instradate d'ufficio per la Francia.
ma praticamente credo non fosse quasi mai adoperata in quanto molto onerosa!
Di fatto la guerra del 1866 rese questo tragitto un'opzione piu' probabile.
Ripeto io non ricordo di aver mai visto tale percorso su buste con francobolli del LV!
Tu o qualcuno ne ha da mostrare qualche esempio, intendo vie di Francia tassate con 22 baiocchi?
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Massimiliano,
ben pochi usavano la via di Francia volontariamente perché molto costosa: per la massima parte dei casi fu una scelta obbligata (d'ufficio) che innescava una tassazione in arrivo elevatissima.
Però qualche esempio esiste di lettera in tariffa affrancata con francobolli. Non mi è chiaro il motivo della scelta.
Un esempio di lettera del 1865 affrancata insufficientemente e tassata quindi 22 bajocchi lo trovi a pag.28 del Mentaschi-Mathà: essendo in b/n non si vede molto bene il bollo di transito.
Prendi quindi il CD allegato: è l'immagine 67 da dove si evince che il transito è Lanslebourg.
Per il tuo caso è OK Culoz.
Francesco
ben pochi usavano la via di Francia volontariamente perché molto costosa: per la massima parte dei casi fu una scelta obbligata (d'ufficio) che innescava una tassazione in arrivo elevatissima.
Però qualche esempio esiste di lettera in tariffa affrancata con francobolli. Non mi è chiaro il motivo della scelta.
Un esempio di lettera del 1865 affrancata insufficientemente e tassata quindi 22 bajocchi lo trovi a pag.28 del Mentaschi-Mathà: essendo in b/n non si vede molto bene il bollo di transito.
Prendi quindi il CD allegato: è l'immagine 67 da dove si evince che il transito è Lanslebourg.
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Beh ci assomiglia...
non è LombardoVeneto
ma è un'affrancatura insufficiente
inoltrata pertanto per la via di Francia
e tassata in arrivo per 22 bajocchi ; strana coincidenza con uno dei due 2 mal imptreesso in questo caso ritoccato a mano....
Mi pare che si confermi che il frontespizio è uno dei pochi pezzi conosciuti trasportati con la mediazione francese....
e uno dei pochi documenti viaggiati con francobolli austriaci nel periodo di tolleranza alla fine della terza guerra di indipendenza.
non è LombardoVeneto
ma è un'affrancatura insufficiente
inoltrata pertanto per la via di Francia
e tassata in arrivo per 22 bajocchi ; strana coincidenza con uno dei due 2 mal imptreesso in questo caso ritoccato a mano....
Mi pare che si confermi che il frontespizio è uno dei pochi pezzi conosciuti trasportati con la mediazione francese....
e uno dei pochi documenti viaggiati con francobolli austriaci nel periodo di tolleranza alla fine della terza guerra di indipendenza.
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- francesco luraschi
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Vero,
di solito le lettere di questo tipo sono originarie dell'Austria e non dei territori italiani.
Forse c'era meno necessità di scrivere verso il Pontificio, non si conoscevano le tariffe e si pensava che il porto interno fosse sufficiente. E' solo un'ipotesi, ovviamente.
Sulla particolarità e unicità del pezzo nulla da dire: interessante il bollo di disinfezione che non sempre c'è, ovviamente, mentre manca il bollo di CIVITAVECCHIA/VIA DI MARE che spesso veniva apposto.
Pure il RECOARO di due colori diversi è curioso ... chissà che storia c'è dietro.
Un primo tentativo di spedire franco confine imbucando a 5 soldi, inutile comunque, con il commesso che avverte poi il mittente della possibilità di "farla franca" apponendo un secondo francobollo rivelatosi poi inutile anch'esso.
Magari non c'è dietro nessuna storia ...
Francesco
di solito le lettere di questo tipo sono originarie dell'Austria e non dei territori italiani.
Forse c'era meno necessità di scrivere verso il Pontificio, non si conoscevano le tariffe e si pensava che il porto interno fosse sufficiente. E' solo un'ipotesi, ovviamente.
Sulla particolarità e unicità del pezzo nulla da dire: interessante il bollo di disinfezione che non sempre c'è, ovviamente, mentre manca il bollo di CIVITAVECCHIA/VIA DI MARE che spesso veniva apposto.
Pure il RECOARO di due colori diversi è curioso ... chissà che storia c'è dietro.

Un primo tentativo di spedire franco confine imbucando a 5 soldi, inutile comunque, con il commesso che avverte poi il mittente della possibilità di "farla franca" apponendo un secondo francobollo rivelatosi poi inutile anch'esso.
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Buonasera,
siamo sicuri che sia 66 ? (io l'anno non riesco a leggerlo bene).
Se la datazione è desunta esclusivamente per via del colera, ricordo che in molte città (es. Bologna, Ancona) l'epidemia era presente già nel 1865.
Cordiali saluti
Paolo Lepore
siamo sicuri che sia 66 ? (io l'anno non riesco a leggerlo bene).
Se la datazione è desunta esclusivamente per via del colera, ricordo che in molte città (es. Bologna, Ancona) l'epidemia era presente già nel 1865.
Cordiali saluti
Paolo Lepore
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
E' chiaro che il 1866
non ben chiaro nel timbro rosso francese
viene dedotto...
E' certamente vero che ad Ancona nel luglio 1865 vi fu un epidemia importante di colera giunta via mare
come pure che nell'estate del 1866 l'epidemia fu molto piu' diffusa sull'intera penisola.
La dsinfezione con acido diluito avvenne solo nello stato pontificio (ultimo stato che opero' la disinfezione della posta in quel periodo... oramai si stava delineando che il morbo si trasmetteva con acqua infetta e la posta non era piu' "purgata"...)
Tuttavia vi sono tre elementi intriganti
il timbro netto dentro e fuori riquadrato senza tiara
la busta che partendo da Marsiglia andava a Civitavecchia e non ad Ancona
l'errore dell'ufficio postale di Recoaro che nel 1866 (nella confusione postbellica). è spiegabile come una sovraffrancatura
mentre nel 1865 è piu' difficile da comprendere ...
resta palese che la busta rimane comunque una via di Francia (la cosa piu' rara del pezzo)
vedo di fare un dettaglio del timbro rosso....
non ben chiaro nel timbro rosso francese
viene dedotto...
E' certamente vero che ad Ancona nel luglio 1865 vi fu un epidemia importante di colera giunta via mare
come pure che nell'estate del 1866 l'epidemia fu molto piu' diffusa sull'intera penisola.
La dsinfezione con acido diluito avvenne solo nello stato pontificio (ultimo stato che opero' la disinfezione della posta in quel periodo... oramai si stava delineando che il morbo si trasmetteva con acqua infetta e la posta non era piu' "purgata"...)
Tuttavia vi sono tre elementi intriganti
il timbro netto dentro e fuori riquadrato senza tiara
la busta che partendo da Marsiglia andava a Civitavecchia e non ad Ancona
l'errore dell'ufficio postale di Recoaro che nel 1866 (nella confusione postbellica). è spiegabile come una sovraffrancatura
mentre nel 1865 è piu' difficile da comprendere ...
resta palese che la busta rimane comunque una via di Francia (la cosa piu' rara del pezzo)
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
ecco le due ricostruzioni...
le irregolarita' dell'inchiostro rosso sono molto elevate....
difficile essere certi...
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difficile essere certi...
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Fildoc
Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
dimenticavo!
Senza ricostruzioni:
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Re: una lettera per la marchesa del Grillo....
Buongiorno,
dall'immagine potrebbe anche essere una lettera via di Francia del 65 sottoaffrancata e tassata 22 bajocchi con perdita dell'affrancatura insufficiente.
Come l'immagine a pag.28 del Mentaschi/Mathà.
http://i.imgur.com/3lQsyKJ.jpg Cordiali saluti
Paolo Lepore
dall'immagine potrebbe anche essere una lettera via di Francia del 65 sottoaffrancata e tassata 22 bajocchi con perdita dell'affrancatura insufficiente.
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