Ragioni ed opinioni degli espositori (e quelle dei giurati)

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thiswas
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da thiswas »

Erik ha scritto:
thiswas ha scritto:da quello che ho potuto capire, però, il valore commerciale viene tenuto molto in considerazione anche nei settori meno tradizionali. Nelle tematiche, ad esempio, dove dovrebbe contare lo sviluppo della collezione, viene premiata la presenza, anche in multipli e fogli, degli esemplari più costosi.

Ciao Fabio,
il fattore che viene tenuto in considerazione non è (o non dovrebbe essere, poi si sa che i giudici sono umani e possono sempre sbagliarsi...) il valore commerciale, ma la rarità. E' chiaro che molto spesso le due cose sono direttamente proporzionali, ma non sempre, per fortuna ;-)
E comunque in tutte le classi, tematica compresa, questo fattore conta 20 punti su 100. Quindi c'è ampio spazio per recuperare altrove :pea:

Ciao:


Ciao Enrico,
fai benissimo a precisare concetti che chi, come me, è estraneo al mondo delle esposizioni può esprimere in maniera superficiale. Qualche tempo fa mi ero interessato ai regolamenti della Federazione (avevo anche aperto un topic per dei chiarimenti). Già nel regolamento avevo trovato qualcosa che non mi tornava, poi ho cercato qua e là in rete qualche collezione e la voglia di partecipare mi è passata: ho notato che quasi sempre è il pezzo costoso a far vincere una collezione, siccome io pezzi costosi non posso permettermeli... A mio infimo parere, invece, nella filatelia tematica non dovrebbe essere la rarità di un pezzo a dare pregio alla collezione, quanto l'originalità del percorso e della scelta dei pezzi. Ora non voglio riaprire qui quella discussione e, comunque, credo che quanto tu affermi sia verissimo: molto sta anche ai giurati.
Detto questo, a me pare comprensibilissimo il desiderio di esporre. In fondo anche la cura che qualsiasi collezionista ha per i suoi album è dettato da un desiderio di esporre (seppur ad una platea più ridotta fatta di parenti e/o amici e/o altri collezionisti).
Ciao: Ciao:
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Ciao Italo.

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Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

Marco ha compreso perfettamente il mio pensiero.
Esistono (non sono molti) collezionisti che fanno montare a professionisti la loro collezione.
Lo fanno perchè sono filatelisti poco esperti o anche solo perchè non hanno una particolare abilità con il computer.
Ma questo non deve suonare a loro disdoro.
Ci sono poi collezionisti che non avrebbero tempo di farlo direttamente.
Ad esempio, le collezioni Bolaffi hanno un loro "curatore", così come la regina d'Inghilterra: non ce la vedo a lottare con nastro adesivo, gomma e computer...
Eppure sono splendide collezioni in cui non manca "il tocco" del proprietario.
Parimenti, ci sono collezionisti che sono in grado di scrivere la storia della filatelia del loro settore ed altri che non spendono cento euro se il francobollo da acquistare non è munito di tre certificati perchè se intendono poco.

Passiamo ora al "perchè" il collezionista espone.
Un tempo, ho fatto una collezione che mi ha fatto conoscere, accreditandomi come giovane (allora) studioso degli antichi stati.
Poi l'ho proseguita per conseguire un importantissimo riconoscimento filatelico.
Una volta ottenutolo, e cosnscio di poter aggiungere più di tanto, ho ceduto quella raccolta e ne ho iniziata un'altra - pittosto vasta - che, invece, non ho mai esposto.
Ad Empoli, invece, ho esposto dodici fogli per mostrare un piccolo insieme di materiale sconosciuto e per la gioia di far parte di una squadra di amici.
Questo per spiegare quali e quanti possano essere i motivi più diversi che portano ad esporre.
Certo, il gioco non vale la candela quando si "rischiano" pezzi di enorme valore solo per una medaglietta.
O forse si, anche in quel caso e vi spiego perchè.
C'è un'altra tipologia di espositore.
Quella del "vetrinista" e ne ho accennato nell'altro messaggio.
Ci sono stati tanti collezionisti che - desiderando vendere la propria raccolta - hanno ritenuto valido e saggio esporla, ottenere un livello di medaglia che la valorizzasse e poi cederla al miglior offerente.
Infatti quale miglior promozione che un riconoscimento a livello internazionale?
E sapeste quante trattative si sono svolte davanti ai quadri di una Mostra.
Avete mai notato con quanto orgoglio viene annunciata l'asta della collezione XY "premiata con l'oro grande" all'esposizione di WX?
E' noto a tutti che un grande collezionista (e perito) italiano era solito "piantonare" i suoi quadri alle esposizioni ed annunciare con orgoglio "is my collection" a tutti coloro che si fermavano a guardarla.
Cosicchè, quando decise di venderla, aveva i nomi, i cognomi e gli indirizzi di quanti avevano mostrato il dovuto interesse ai suoi francobolli e non ebbe difficoltà ad ottenere il massimo.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Alessandro Arseni
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Alessandro Arseni »

Il sottoscritto ha montato decine di collezioni che poi sono state esposte e hanno vinto parecchie medaglie, anche d'oro grande.

I motivi che spingono un collezionista a far montare una collezione da un professionista sono i seguenti:

1) Spesse volte il collezionista descrive sommariamente, o non descrive per nulla, i pezzi nella propria collezione.

2) Molti collezionisti "sanno" cosa acquistano e conoscono bene i pezzi, ma hanno poca voglia o tempo (soprattutto chi ha più disponibilità) per mettersi al computer e preparare i fogli

3) Molti dei pezzi che vanno alle esposizioni sono acquistati negli ultimi mesi per "rinnovare" la collezione che ha già magari "girato" in altre esposizioni, e quindi i collezionisti non desiderano correre il rischio di arrivare tardi a presentare il proprio lavoro

4) Affidarsi ad un professionista garantisce una accurata descrizione dei pezzi e, comunque, un confronto preventivo sulla materia da esporre

5) Affidarsi ad un professionista consente di prevedere, nel migliore dei modi, i punti deboli che esistono in quasi tutte le collezioni ed agire di conseguenza per "limitare i danni" con descrizioni appropriate

6) Compito del professionista è anche quello di scegliere il materiale migliore da supporto e magari utilizzare piccoli "trucchi", che nulla tolgono alla collezione esposta, ma sono frutto dell'esperienza di chi effettua il montaggio. Per esempio, "riempire" le buste con un foglio di carta per dare un aspetto meno piatto a quanto esposto.

7) Se i collezionisti che espongono hanno sufficiente esperienza e capacità nell'ambito del proprio settore, non è detto che abbiano anche capacità "grafiche" o estetiche tali che possano anche garantire un adeguato punteggio sotto la voce "presentazione". E' vero che i punteggi sono solo 5, ma ho visto fior di collezioni prendere 2 o 3 sotto questa voce.

Cordiali saluti Ciao: Ciao: Ciao:
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Giovanni Piccione
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Giovanni Piccione »

Beh... posso ritenermi soddisfatto delle spiegazioni ricevute.
In effetti a caldo non avevo pensato a tutte le sfaccettature che sono state poi ampiamente descritte.
Grazie per il vostro contributo.
Ciao:
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
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Andrea61
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:Ad esempio, le collezioni Bolaffi hanno un loro "curatore", così come la regina d'Inghilterra: non ce la vedo a lottare con nastro adesivo, gomma e computer...
Eppure sono splendide collezioni in cui non manca "il tocco" del proprietario.


Come spesso succede, il discorso di Antonello non fa una grinza e porta alla luce aspetti che al "collezionista comune" non vengono in mente.

Credo però, e lo dico scherzosamente, che negli esempi sopra Antonello si sia fatto prendere la mano dall'entusiasmo dell'argomentazione.

Tanto per cominciare pezzetti della collezione Agag (dimentico qualche g ?) e della Royal Collection sono esposti in Corte d'Onore o simili ma non a concorso, almeno da quando seguo la filatelia.

Poi sul "tocco del proprietario" non credo che Elizabeth II abbia mai comprato un francobollo in vita sua, e scommetterei qualcosa che non ha neanche una vaga idea delle rarità che possiede. Fossero cani forse, ma francobolli...... ! :-)

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Sul farsi montare le collezioni a concorso da un esperto per varie ragioni vorrei dire una cosa, questa volta più seriamente.

Posso capire che un capitano d'industria o un grande costruttore non possa avere il tempo per montarsi la sua collezione e le necessità delle sue attività non gli permettano di passare una ventina di giorni fra i suoi francobolli, fogli A4, buste di protezione e colla come ho fatto io lo scorso agosto.

Posso capire che ricorrere ad un esperto sia in filatelia sia in grafica possa aiutare a racimolare quei punti in più che possono far passare da un oro ad un oro grande a un gran premio.

Però non posso capire come questo non strida con quei principii di etica sportiva che comunque dovrebbero accomunare tutti i partecipanti, grandi e piccoli, ad una competizione.

Comunque sia, per sdrammatizzare un po', vorrei dire che se c'è qualche riccone sul Forum che vorrebbe partecipare ad un'esposizione ma non ha il tempo per montarsi la collezione, mi contatti pure che sul prezzo ci mettiamo sicuramente d'accordo. :-)
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Marco Occhipinti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Marco Occhipinti »

Nulla da eccepire a tutti gli esempi riportati da Alessandro.
Tuttavia, per ogni singolo punto, mi viene da chiedermi: ma così, cosa impara il collezionista?
Se, però, al collezionista non interessa imparare, e quindi si rivolge ad un professionista per l'assemblaggio della propria collezione, allora è vero che questo collezionista partecipa alle esposizioni solo per la medaglia. Immagino che questo collezionista non andrà mai ai colloqui con i giurati (o se vi parteciperà penserà che comunque i giurati hanno torto, che meritava di più), non parteciperà mai ad un forum di discussione cercando il confronto con altri collezionisti, etc etc etc.
Se è così, se questo accade realmente (e non ho sinceramente motivo di ritenere il contrario), semplicemente non siamo di fronte ad un collezionista, ad uno sportivo, e per quanto mi riguarda non ho alcun interesse (nè sento l'esigenza) di confrontarmi con costui: contento lui, contenti tutti.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

occio ha scritto:
Tuttavia, per ogni singolo punto, mi viene da chiedermi: ma così, cosa impara il collezionista?
Se, però, al collezionista non interessa imparare, e quindi si rivolge ad un professionista per l'assemblaggio della propria collezione, allora è vero che questo collezionista partecipa alle esposizioni solo per la medaglia. Immagino che questo collezionista non andrà mai ai colloqui con i giurati (o se vi parteciperà penserà che comunque i giurati hanno torto, che meritava di più), non parteciperà mai ad un forum di discussione cercando il confronto con altri collezionisti, etc etc etc.

Ciao: Ciao: Ciao:


Caro Marco, stiamo parlando di collezionisti del calibro di Masi o di Imperato, o simili.
Sei sicuro che abbiano - nei loro specifici settori - ancora qualche cosa da imparare?
E che la possano imparare da un colloquio con i giurati?
Non sarebbe, piuttosto, il caso che i giurati - in fila e senza eccezioni - avessero l'umiltà di andare loro ad un colloquio con questi grandissimi collezionisti?
Lo sai - ad esempio - che Imperato è in grado di citarti - a memoria -, destinazione per destinazione, le grandi affrancature di Toscana o di Sicilia, ecc.?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Marco Occhipinti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Marco Occhipinti »

Ciao Antonello,

hai detto bene che il collezionista è certamente esperto nel proprio settore. Sarà certamente vero quanto dici in merito ad Imperato, ma anche io posso citarti a memoria tutte le destinazioni delle mie ''preziose'' cartoline del Vesuvio (sempre che interessi a qualcuno, ovviamente): ad ognuno il suo, senza alcun problema.

Sul merito dei giurati che dovrebbero andare dai grandi collezionisti, non ci vedrei niente di scandaloso, anzi: tuttavia, non posso non rilevare la differenza che il giurato deve sapere molto di tutto, il collezionista (soprattutto di alto livello) sa tantissimo del suo e un po', poco o pochissimo del resto. Per cui, ben venga ciò che dici, ma non dimentichiamo questa piccola ma grande differenza.

D'altra parte, se il collezionista sente/crede di sapere tantissimo di tutto, nessuno gli vieta di fare domanda per diventare giurato: non è mica un concorso, basta chiedere. Tuttavia, anche qui, non posso non rilevare che fare il giurato non è semplicemente sapere le cose, o conoscere a memoria le destinazioni (tanto per rimanere nell'esempio di cui sopra): occorre anche metro di giudizio, capacità di valutazione, imparzialità, onestà, coscienza, e non è affatto detto che queste prerogative siano insite anche nel miglior collezionista del mondo.

Sul merito di andare a colloquio con i giurati, come sai non è obbligatorio, ma è certamente consigliato: se non lo si fa solo perchè si pensa di saperne cento volte più dei giurati, ok, nessun problema. Ognuno è artefice del proprio destino.

Ciao: Ciao: Ciao:
Marco Occhipinti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:Caro Marco, stiamo parlando di collezionisti del calibro di Masi o di Imperato, o simili.
.............
Lo sai - ad esempio - che Imperato è in grado di citarti - a memoria -, destinazione per destinazione, le grandi affrancature di Toscana o di Sicilia, ecc.?


Masi non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, ma Imperato sì e posso dire che mi ha dato l'impressione di uno che conosce la filatelia e la storia postale degli Antichi Stati a menadito, checchè le malelingue dicano.

Ma avrei detto che Imperato, proprio per la passione che emana quando ne parla, fosse uno che le collezioni se le monta da solo. Ma vuoi dire forse che no?

Allora la simil-napoleonica I maiuscola in un cerchio che sormonta i fogli delle sue collezioni è un'invenzione sua o del montatore? :-)
Andrea

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Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

occio ha scritto:Ciao Antonello,

hai detto bene che il collezionista è certamente esperto nel proprio settore. Sarà certamente vero quanto dici in merito ad Imperato, ma anche io posso citarti a memoria tutte le destinazioni delle mie ''preziose'' cartoline del Vesuvio (sempre che interessi a qualcuno, ovviamente): ad ognuno il suo, senza alcun problema.



Grazie della conferma, caro Marco.
A questo punto, però, se tu collezionista che-sai-tutto-di-quel settore vieni da me giurato che so-qualche cosa-di tutto, cosa puoi imparare?
Sarebbe un controsenso, non trovi?
A meno che, da questo colloquio, non escano fuori chiarimenti sul regolamento, spiegazioni sull'importanza dell'uso di cartoncini color pastello piuttosto che bianchi, ecc.
Certo che c'è una certa differenza rispetto a quando Renato Mondolfo ed Enzo Diena mi spiegavano la diversa rarità dell'uso delle miste Regno di Napoli - Province Napoletane in quel mese anzichè nel successivo....
Ad Empoli mi sono sentito rispondere alla mia richiesta di spiegazioni circa il basso punteggio relativo alla "completezza", che la giuria non sapeva se i pezzi da me esposti erani tutti quelli conosciuti e che, comunque, "non si dà mai il massimo"....
Ora è chiaro che, se il giurato non sa, il suo voto è dato "a capocchia".
Ad Andrea che mi chiede se i collezionisti citati sopra "confezionino" in casa le loro collezioni, rispondo che - francamente - non lo so.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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torinesearoma
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da torinesearoma »

Questa discussione è per me assai interessante, la varietà di opinioni è davvero ampia. Per questo, anche per questo, dopo i giudizi delle giuria (anche a livello internazionale) non c'è mai unanime consenso. Quando Masi non ebbe il gran premio, non pochi gridarono allo scandalo. Ora che lo ha avuto ... il consenso non è certo unanime!

Alcuni "grandi" se ne sono andati ed è un dato di fatto. E' stata una fortuna averli in pista per tanto tempo e tante giurie, ma non mancano i giurati preparati anche oggi. E, ad esempio in storia postale, quanti errori sono stati scoperti negli ultimi anni anche nei testi di alcuni mostri sacri, quando si è passati a leggere i bollettini e le circolari postali, e non solo ad osservare il materiale.

Cosa fare il bravo giurato quando di una collezione "non si sa" (succedeva, e succede, a tutti)? Ci si documenta (un buon giurato deve avere un'ampia biblioteca filatelica) e si contattano altri esperti. Lo scibile filatelico è troppo ampio per avere la presunzione di sapere tutto "a memoria".

A cosa servono i colloqui con i giurati? A capire come dall'esterno è vista la collezione innanzitutto. In questi colloqui il giurato discute con l'espositore cercando di rispondere a domande del tipo
- E' squilibrata? Si dà cioè troppo peso ad una tariffa, ad una destinazione, ad un capitolo tematico?
- Ci sono delle lacune nella spiegazione dei pezzi che potrebbero lasciar trasparire una non-conoscenza storico postale?
- Qualche fonte di documentazione non è stata consultata?
E poi ovviamente, a capire come si giudica la collezione esposta. Quali sono i criteri? Come si attribuiscono i punteggi?
Se queste cose non interessano (ed è comprensibile, esporre a concorso è una opzione che riguarda una minoranza di filatelisti), non c'è un obbligo a partecipare alle mostre a concorso.

Ma gareggiare, come in ogni cosa, è anche (e soprattutto) divertente. Ed è la molla a mandare la collezioni in giro per l'Italia o anche fuori, e ad andargli dietro per conoscere altri collezionisti e vedere altre collezioni.

Poi le delusioni arrivano sempre. Se uno riprende la raccolta de Il Corriere Filatelico del periodo regno ristampata da Vaccari, si renderà conto che anche quando giudicavano solo i grandissimi
le polemiche non mancavano, e si invocavano criteri precisi (e scritti) invece delle valutazioni fatte da ciascuno secondo un proprio criterio auto-costruito.
Ciao: Ciao:
Paolo
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da fildoc »

Pur rispettando il difficile lavoro dei giurati...stiamo toccando un tasto dolente :cry:
Credo francamente che i giurati difficilmente possano essere piu' competenti di un collezionista che da anni si dedica ad una collezione impiegando studio, tempo, denaro, ricerca, confronto e ingegno...
Al tempo stesso ho notato a volte quasi arroganza da parte delle giurie quando nelle didascalie vi è scritto troppo ... (come se questo fosse un affronto al loro sapere :? )
Ho visto poi dare giudizi estetici sul colore dei cartoncini o sui caratteri delle didascalie o sulla foggia o lsule dimensioni dei disegni.... stiamo giudicando i francobolli o i loro involucri?

Pertanto io vedrei corretto un rapporto in cui il collezionista molto competente discuta con esperti del settore (i giurati) per illustrare le scoperte e le cose piu' interessanti della sua raccolta; saranno poi i giurati a giudicare alla fine, ma dopo che il collezionista avra' illustrato e spiegato le tante particolarita' che forse i giurati non avrebbero mai potuto sapere (come farebbero sapere tutto di tutto???). Ovvero secondo me, i giurati dovrebbero avere solo la competenza per valutare la correttezza del lavoro del collezionista: sarebbe sufficiente! Non importa che sappiano riconoscere una rarita' senza spiegazione... infatti in questo modo purtroppo faranno solo sempre la figura degli incompetenti....

Quanto poi alla consulenza che un collezionista richiede ai suoi esperti di riferimento, apriamo un'altra parentesi....a volte dolorosa.
Chi sono questi esperti? Spesso periti e commercianti prestigiosi che quando trovano o reperiscono sul mercato un pezzo importante per una nota collezione si rivolgono al collezionista (spesso danaroso :$$: ) dicendo: "questo pezzo non deve assolutamente mancare alla raccolta perche' è un tassello essenziale e poi vi è il rischio che lo acquisisca il tuo concorrente principale che diverrebbe ancora piu' pericoloso....." In questo modo a volte i collezionisti diventano prede dei presunti detentori del sapere filatelico. Ma come possiamo ragionevolmente pensare che una persona molto ricca possa dedicare ore e ore al suo hobby preferito trascurando industrie, capitali finanziari e imprese a volte anche in difficolta' ?
E' pertanto giocoforza per alcuni collezionisti appoggiarsi a periti-commercianti-amici per gestire almeno una parte della ricerca del materiale e la competenza espositiva......dopotutto questi lo fanno per mestiere!
Non è un rapporto di dipendenza , ma di discussione dove le scelte e le proposte sono prese alla fine dal proprietario della collezione...anche se a volte sono fortemente influenzate.
Bene ... se avete avuto la pazienza di seguirmi fin qui ora vi faccio una domanda banale: il perito-commerciante-amico fara' un tale lavoro gratis???

Scusate la lunghezza e la complessita' del discorso.....spero di non aver offeso nessuno :pray:
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da fildoc »

Secondo capitolo....
Non voglio scrivere un romanzo :ris: :ris: :ris:
La situazione di Occio è molto diversa da quanto scritto sopra...
Egli ha avuto l'intuito e la sagacia di individuare un argomento sfuggito ai piu' che presenta interesse generale (parliamo di uno dei vulcani piu' famosi al mondo), di un periodo storico passato (pertanto concluso e quindi non suscettibile di modifiche) e di un mezzo di trasporto inusuale (la funicolare).
Egli non ha un testo da studiare e lui stesso che fa scuola!
Il perito avra' facilmente le competenze filateliche del periodo, ma riguardo a date, situazioni ed episodi di questa affascinante storia semplicemente imparera' dalla raccolta stessa!!!
Pertanto il nostro amico Marco vive un'invidiabile situazione che non è quella della maggior parte degli altri concorrenti.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da torinesearoma »

fildoc ha scritto:Ho visto poi dare giudizi estetici sul colore dei cartoncini o sui caratteri delle didascalie o sulla foggia o lsule dimensioni dei disegni.... stiamo giudicando i francobolli o i loro involucri?


I giurati sono tanti e la difesa della "categoria" non ha molto senso. Aree dolenti ve ne sono senza dubbio ... ma questo aneddoto l'ho sentito raccontare altre volte, i grandi filatelisti torinesi che mi hanno "cresciuto" lo raccontavano però datandolo agli anni '50-60 quando c'erano collezionisti che disegnavano miniature a mano sui loro fogli.
Ormai, caro Massimiliano, mi sa di leggenda metropolitana (tipo "arbitro cornuto" ;-) ).
La presentazione vale 5 punti su 100, quindi anche in pratica è impossibile basarsi su un criterio estetico per penalizzare la collezione.
Nell'era delle collezioni fatte al PC, ormai questo aspetto è giudicato da tutti trascurabile.
Paolo
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

fildoc ha scritto:Secondo capitolo....
Non voglio scrivere un romanzo :ris: :ris: :ris:
La situazione di Occio è molto diversa da quanto scritto sopra...
Egli ha avuto l'intuito e la sagacia di individuare un argomento sfuggito ai piu' che presenta interesse generale (parliamo di uno dei vulcani piu' famosi al mondo), di un periodo storico passato (pertanto concluso e quindi non suscettibile di modifiche) e di un mezzo di trasporto inusuale (la funicolare).
Egli non ha un testo da studiare e lui stesso che fa scuola!
Il perito avra' facilmente le competenze filateliche del periodo, ma riguardo a date, situazioni ed episodi di questa affascinante storia semplicemente imparera' dalla raccolta stessa!!!
Pertanto il nostro amico Marco vive un'invidiabile situazione che non è quella della maggior parte degli altri concorrenti.


Fossi io il giurato chiamato a giudicare la collezione di Marco, gli chiederei - prima - di illustrarmi quello che espone e - solo dopo - cercherei di farmi un giudizio complessivo.
Una volta, scusatemi se faccio sempre riferimento al passato, i Diena, i Mondolfo, gli Zanetti della situazione erano in vantaggio rispetto ai giurati di oggi perchè erano loro stessi a seguire e vorrei dire ad istruire gli espositori.
Sanno tutti che la collezione di Barcella o quella di Gumpert vennero assemblate - in gran parte - dagli esperti/periti/commercianti citati sopra.
E dunque era poi facile per loro giudicarle al meglio.
Questo comportava, invero, che i giurati erano schierati già prima di esaminare le collezioni ma i verdetti erano talmente competenti/esatti che non c'erano discussioni.
Purtroppo, come dice giustamente Paolo, oggi non ci sono più questi mostri sacri e quindi la competenza è sbilanciata in senso inverso.
I collezionisti sono talmente specializzati che, all'interno della propria nicchia, sono in grado di tenere dotte lezioni a qualsiasi giurato.
A questi, dunque, rimane (nelle mondiali) il compito - difficilissimo - di perequare una collezione di Nepal con una di Sicilia
ed - in quelle di più basso livello - se una tematica sui funghi è migliore o peggiore su una sui numerali della provincia di Viterbo....
Forse, la soluzione potrebbe essere quella ventilata sopra di incontri fra giurati e collezionisti perchè avvenga uno scambio di informazioni regolamentari, ecc., contro nozioni filateliche specializzate.
Con l'augurio che - nella valutazione - il mero calcolo regionieristico perda importanza rispetto al giudizio complessivo basato sulla collezione nel suo insieme.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Andrea61 »

Io ho sempre pensato (e una volta scrissi un articoletto per il Foglio della Subalpina, a proposito) che il modo migliore perché gli espositori possano "aiutare" meglio i giurati a fare il loro compito sia quello di tenere delle mini-conferenze pubbliche (ad es. mezz'ora) in cui il collezionista illustra dal vivo alla giuria la propria collezione, rispondendo anche--eventualmente--ad un contraddittorio.

In questo modo ci si assicura anche, salvaguardando un po' lo spirito sportivo, che il collezionista anche se si fa montare la collezione da qualcuno per lo meno si studi un po' l'elaborato.

Potrebbe anche essere un'idea per invogliare maggiormente il pubblico a frequentare le esposizioni.

Naturalmente questa idea si scontra sia con la relativa mancanza di tempo che c'è nelle esposizioni (tra l'altro i giudizi devono essere pronti per la cena del palmares) e con l'obbligo che rappresenterebbe per i collezionisti di essere presenti alla manifestazione. Per cui, specialmente nelle manifestazioni grandi come la prossima Romafil, sembra alquanto impraticabile.

Però si potrebbe introdurre una norma secondo cui questo exposè sia indispensabile per poter raggiungere un certo livello di punteggio o una certa medaglia (oro grande?) e comunque per poter vincere il Gran Premio.

In questo modo il numero dei conferenzieri si ridurrebbe a poche unità e le obiezioni di mancanza di tempo verrebbero a cadere.
Andrea

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Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

Andrea61 ha scritto:Io ho sempre pensato (e una volta scrissi un articoletto per il Foglio della Subalpina, a proposito) che il modo migliore perché gli espositori possano "aiutare" meglio i giurati a fare il loro compito sia quello di tenere delle mini-conferenze pubbliche (ad es. mezz'ora) in cui il collezionista illustra dal vivo alla giuria la propria collezione, rispondendo anche--eventualmente--ad un contraddittorio.

In questo modo ci si assicura anche, salvaguardando un po' lo spirito sportivo, che il collezionista anche se si fa montare la collezione da qualcuno per lo meno si studi un po' l'elaborato.

Potrebbe anche essere un'idea per invogliare maggiormente il pubblico a frequentare le esposizioni.

Naturalmente questa idea si scontra sia con la relativa mancanza di tempo che c'è nelle esposizioni (tra l'altro i giudizi devono essere pronti per la cena del palmares) e con l'obbligo che rappresenterebbe per i collezionisti di essere presenti alla manifestazione. Per cui, specialmente nelle manifestazioni grandi come la prossima Romafil, sembra alquanto impraticabile.

Però si potrebbe introdurre una norma secondo cui questo exposè sia indispensabile per poter raggiungere un certo livello di punteggio o una certa medaglia (oro grande?) e comunque per poter vincere il Gran Premio.

In questo modo il numero dei conferenzieri si ridurrebbe a poche unità e le obiezioni di mancanza di tempo verrebbero a cadere.



Alla prima tua frase evidenziata in rosso, mi è venuta subito in mente (chissà perchè) la recente Filatelica di Bazzano.
Alla tua seconda frese evidenziata in rosso, rispondo con un pizzico di polemica che - poichè le fotocopie delle collezioni devono essere inviate un mese prima - è solo per la disorganizzazione della Federazione e per la pigrizia dei giurati che il giudizio viene elaborato "di corsa" durante l'esposizione.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:Alla prima tua frase evidenziata in rosso, mi è venuta subito in mente (chissà perchè) la recente Filatelica di Bazzano.


Non sono stato a Bazzano, per cui non ho un'opinione diretta. Se c'è stato un folto pubblico (anche di non Forumisti?) la tua osservazione viene incontro alla mia idea.

D'altra parte, però, Bazzano non era un'esposizione a concorso ma una manifestazione ad hoc e forse il paragone è improponibile.

Antonello Cerruti ha scritto:................ poichè le fotocopie delle collezioni devono essere inviate un mese prima è solo per la disorganizzazione della Federazione e per la pigrizia dei giurati che il giudizio viene elaborato "di corsa" durante l'esposizione.


E' possibile, ma non voglio entrare in questioni sui meccanismi interni organizzativi della Federazione. Semplicemente perché non mi compete.

Suppongo che non sarebbe del tutto insensato richiedere che le "fotocopie" siano distribuite in formato elettronico e che ogni collezione sia vista preliminarmente da due giurati i quali dovrebbero fornire un giudizio sintetico scritto al presidente entro una settimana prima l'inizio della manifestazione. Però credo anche che sia importate che il giudizio finale venga a formarsi, in qualche modo, "collegialmente" e quindi non sono proprio certo su quale sia la cosa migliore da fare.

Certo, la soluzione ideale sarebbe che le esposizioni durassero una settimana, ma questo sì che è improponibile :-)

Infine vorrei dire che se è vero che da un lato bisogna invogliare i collezionisti ad esporre cercando di mantenere un'equità del giudizio, da un'altra parte bisognerebbe anche invogliare le persone che hanno esperienza e cultura filatelica a fare i giurati e partecipare alle giurie facilitando loro il compito. D'altra parte non è detto che i giurati siano professionisti del settore e anche loro, come i collezionisti, devono ritagliare il tempo della filatelia da altre--e forse più urgenti--attività.

Una giuria interamente composta da professionisti del settore, poi, mi sembra più suscettibile di cadere vittima di conflitti d'interesse. In questo paese, si sa, dei conflitti d'interesse non importa nulla a nessuno (mi perdonerete qusto vago OT....... :-) ), ma io personalmente ne sono alquanto turbato.
Andrea

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Antonello Cerruti
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da Antonello Cerruti »

Andrea61 ha scritto:Infine vorrei dire che se è vero che da un lato bisogna invogliare i collezionisti ad esporre cercando di mantenere un'equità del giudizio, da un'altra parte bisognerebbe anche invogliare le persone che hanno esperienza e cultura filatelica a fare i giurati e partecipare alle giurie facilitando loro il compito. D'altra parte non è detto che i giurati siano professionisti del settore e anche loro, come i collezionisti, devono ritagliare il tempo della filatelia da altre--e forse più urgenti--attività.

Una giuria interamente composta da professionisti del settore, poi, mi sembra più suscettibile di cadere vittima di conflitti d'interesse. In questo paese, si sa, dei conflitti d'interesse non importa nulla a nessuno (mi perdonerete qusto vago OT....... :-) ), ma io personalmente ne sono alquanto turbato.


L'eventualità che tu paventi è realistica, al punto che una volta - non so come sia ora la norma - ai commercianti veniva vietato di fare i giurati.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ultima modifica di Antonello Cerruti il 25 settembre 2008, 12:15, modificato 1 volta in totale.
moebius
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Re: WIPA 2008: and the winner is.........

Messaggio da moebius »

Vi ho letti tutti, e tutto d'un fiato. Interessato ed intrigato, anche affascinato.....
Sono topic come questi, ed il fatto che le opinioni anche divergenti sono espresse con educazione o correttezza, che fanno a mio avviso "Grande" il nostro Forum.
Grazie, a tutti!
Con un caro saluto
Ciao: Ciao: Ciao:
Roberto
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