Suggerimenti per un quadro da esposizione sui De la Rue
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
Poichè le ultime discussioni hanno stimolato il mio interesse circa i criteri di valutazione nell' esposizione di una collezione, vorri porre qualche domanda e avere qualche delucidazione.
Condivido innanzitutto pienamente quanto delineato nell'apposita pagina che ho letto da sito della Fip, dove i criteri e le varie" importanze" mi sembrano molto equilibrate
e giuste anche, nel valutare un esposizione.
Volevo sapere
1)se la voce " condizione" a cui è attribuito un punteggio max di 10 , sta ad indicare lo stato di conservazione dei singoli pezzi.
2) come si può sapere in anticipo quanti quadri la commissione attribuisce...di modo da approntare già molto prima un impostazione di massima sulla base dello spazio assegnato.
La mia terza e fondamentale domanda è questa: poichè si legge chiaramente dell' importanza dei pezzi fondamentali , della qualità ecc e nel regolamento si specifica di non esagerare ( a pena di un deprezzamento) con esemplari di facile reperibilità.....è ipotizzabile presentare una collezione per esempio ( visto che mi riguarda) su colori e stampa delle quattro emissioni di sardegna o solo della quarta,
dove gli esemplari e le tinte più comuni vengono del tutto tralasciate dando unico risalto ad esemplari più rari , magari in numero più consistente , ovviamente se gustificato da valide ragioni ( tipo differenze di tinta ma medesima classificazione, carta di diverso spessore, uso particolare ??..........
Se qualcuno tra di voi è stato ( Antonello?) o è giudice in tema di filatelia tradizionale o storia postale , avrebbe , quando le condizioni lo permetteranno , desiderio di darmi qualche suggrimento su come preparare la mia collezione ed ovviamente su cosa aggiungere....Ho molte idee ma poco costrutto in materia.
Non che io desideri necessariamente esporre , ma mi pacerebbe dare un esposizione migliore alla mia collezione già nel suo montaggio in album....
Condivido innanzitutto pienamente quanto delineato nell'apposita pagina che ho letto da sito della Fip, dove i criteri e le varie" importanze" mi sembrano molto equilibrate
e giuste anche, nel valutare un esposizione.
Volevo sapere
1)se la voce " condizione" a cui è attribuito un punteggio max di 10 , sta ad indicare lo stato di conservazione dei singoli pezzi.
2) come si può sapere in anticipo quanti quadri la commissione attribuisce...di modo da approntare già molto prima un impostazione di massima sulla base dello spazio assegnato.
La mia terza e fondamentale domanda è questa: poichè si legge chiaramente dell' importanza dei pezzi fondamentali , della qualità ecc e nel regolamento si specifica di non esagerare ( a pena di un deprezzamento) con esemplari di facile reperibilità.....è ipotizzabile presentare una collezione per esempio ( visto che mi riguarda) su colori e stampa delle quattro emissioni di sardegna o solo della quarta,
dove gli esemplari e le tinte più comuni vengono del tutto tralasciate dando unico risalto ad esemplari più rari , magari in numero più consistente , ovviamente se gustificato da valide ragioni ( tipo differenze di tinta ma medesima classificazione, carta di diverso spessore, uso particolare ??..........
Se qualcuno tra di voi è stato ( Antonello?) o è giudice in tema di filatelia tradizionale o storia postale , avrebbe , quando le condizioni lo permetteranno , desiderio di darmi qualche suggrimento su come preparare la mia collezione ed ovviamente su cosa aggiungere....Ho molte idee ma poco costrutto in materia.
Non che io desideri necessariamente esporre , ma mi pacerebbe dare un esposizione migliore alla mia collezione già nel suo montaggio in album....
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
philip70 ha scritto:1)se la voce " condizione" a cui è attribuito un punteggio max di 10 , sta ad indicare lo stato di conservazione dei singoli pezzi.
Sì, la condizione riguarda lo stato di conservazione e la qualità generale dei pezzi presentati.
2) come si può sapere in anticipo quanti quadri la commissione attribuisce...di modo da approntare già molto prima un impostazione di massima sulla base dello spazio assegnato.
Le collezioni 1 quadro sono esclusivamente a un quadro![]()
(Monsieur De La Palisse.......
)
Per le altre (nazionali) si va da un minimo di 6 ad un massimo di 10. E' il collezionista che al momento di fare domanda indica il numero dei quadri di sviluppo. La domanda viene accolta o meno in base anche alla quantità dello spazio totale disponibile. A me personalmente non è mai capitato che mi venisse concesso un numero di quadri minore di quelli richiesti, ma francamente non saprei dire se questo capita e quanto frequentemente.
La mia terza e fondamentale domanda è questa: poichè si legge chiaramente dell' importanza dei pezzi fondamentali , della qualità ecc e nel regolamento si specifica di non esagerare ( a pena di un deprezzamento) con esemplari di facile reperibilità.....è ipotizzabile presentare una collezione per esempio ( visto che mi riguarda) su colori e stampa delle quattro emissioni di sardegna o solo della quarta,
dove gli esemplari e le tinte più comuni vengono del tutto tralasciate dando unico risalto ad esemplari più rari , magari in numero più consistente , ovviamente se gustificato da valide ragioni ( tipo differenze di tinta ma medesima classificazione, carta di diverso spessore, uso particolare ??..........
Per come la vedo io la rarità non dovrebbe essere mai fine a se stessa, e soprattutto la rarità non dovrebbe andare a scapito della completezza. Se fai una collezione di colori, l'ideale e metterli tutti, quelli rari di sicuro, ma anche i più comuni. Poi, se vuoi essere raffinato, un francobollo con una tinta comune lo puoi scegliere con un timbro raro, meglio se su documento intero.
Una situazione simile si ha per le collezioni marcofile (tipo: gli annullamenti di una certa provincia o regione): di un paesino piccolo con annullo raro fai vedere la lettera semplice o magari anche solo il francobollo sciolto (e tanto non c'è altro) mentre per l'annullo del capoluogo o di altri centri importanti è meglio mettere una busta con un'affrancatura "importante"
..... mi pacerebbe dare un esposizione migliore alla mia collezione già nel suo montaggio in album....
Molto giusto!
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
Ciao,
concordo in tutto con Andrea tranne che in questo:
Il numero minimo dei quadri da esporre è infatti 5, corrispondenti a 60 fogli.
Inoltre, con una speciale deroga espressamente concessa di volta in volta, è possibile presentare collezioni composte da un minimo di 3 quadri, qualora siano presenti "giustificati motivi filatelici" (cioè, tipicamente, perché l'argomento è troppo ristretto per essere trattato in 60 fogli e non - ovviamente - perché non ho ancora abbastanza materiale).

concordo in tutto con Andrea tranne che in questo:
Andrea61 ha scritto:Per le altre (nazionali) si va da un minimo di 6 ad un massimo di 10.
Il numero minimo dei quadri da esporre è infatti 5, corrispondenti a 60 fogli.
Inoltre, con una speciale deroga espressamente concessa di volta in volta, è possibile presentare collezioni composte da un minimo di 3 quadri, qualora siano presenti "giustificati motivi filatelici" (cioè, tipicamente, perché l'argomento è troppo ristretto per essere trattato in 60 fogli e non - ovviamente - perché non ho ancora abbastanza materiale).

S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
---
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- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
Erik ha scritto:concordo in tutto con Andrea tranne che in questo:Andrea61 ha scritto:Per le altre (nazionali) si va da un minimo di 6 ad un massimo di 10.
Il numero minimo dei quadri da esporre è infatti 5, corrispondenti a 60 fogli.
.........
Oooooops!!




Il bello è che lo so benissimo che il minimo è 60 fogli........ evidentemente nella mia testa devo aver fatto 60:12=6......





Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.







Alberto Fiorentini
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
......Un altro criterio che mi è parso di capire influisca sensibilmente nella valutazione dell' esposizione , è l'assenza di perizia dell'oggetto postale.
Credo quindi che a parità di qualità e significato postale sia meglio inserire esemplari , lettere ecc che non siano firmati o certificati da perito filatelico.
E' una considerazione corretta?
Se dovessi esporre la mia collezione di colori della quarta di sardegna senza nemmeno un esemplare o lettera firmato sarebbe valutata meglio o no?
D'altra parte ....penso io ....qualche furbastro potrebbe sempre cancellare le firme.....
Forse ho capito male io...
Credo quindi che a parità di qualità e significato postale sia meglio inserire esemplari , lettere ecc che non siano firmati o certificati da perito filatelico.
E' una considerazione corretta?
Se dovessi esporre la mia collezione di colori della quarta di sardegna senza nemmeno un esemplare o lettera firmato sarebbe valutata meglio o no?
D'altra parte ....penso io ....qualche furbastro potrebbe sempre cancellare le firme.....
Forse ho capito male io...
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
philip70 ha scritto:......Un altro criterio che mi è parso di capire influisca sensibilmente nella valutazione dell' esposizione , è l'assenza di perizia dell'oggetto postale.
.........
D'altra parte ....penso io ....qualche furbastro potrebbe sempre cancellare le firme.....
Forse ho capito male io...
Scusa, ma non so da dove puoi aver capito una cosa del genere.
La presenza o l'assenza di esemplari o oggetti periziati non influisce direttamente sulla valutazione della giuria. Non solo non c'è nessuna controindicazione ad includere oggetti periziati, ma qualora si faccia si richiede che la cosa venga segnalata nella descrizione (il modo standard è porre il simbolo (e) accanto al pezzo, e = expertize(d) ) e la perizia acclusa alla collezione. Io allego le perizie sul retro dei fogli dove sono esposti i pezzi.
Da questo non si deve cadere nell'idea opposta, cioè che sia preferibile che tutti i pezzi esposti siano dotati di perizia. Nella riunione che c'è stata a Milano per coloro che potrebbero esporre a Roma 2009, Morolli ha suggerito di far effettuare perizie solo per i pezzi che possono risultare dubbi, in modo da non incorrere in penalizzazioni.
Andrea
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
non è che intendevano di non esporre anche la perizia??

S T A F F
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
......Andrea ...devo essermi confuso con il punto che descrive l'apprezzamento relativo alla presenza di oggetti non conosciuti o ricerche che non sono state fatte.
- torinesearoma
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
philip70 ha scritto:......Andrea ...devo essermi confuso con il punto che descrive l'apprezzamento relativo alla presenza di oggetti non conosciuti o ricerche che non sono state fatte.
Questo ovviamente fa riferimento alle collezioni esistenti e (soprattutto) alla letteratura filatelica in materia. Nulla a che vedere con la perizia, che è anzi opportuna per pezzi importanti (e se c'è un certificato va allegato dietro il foglio o, come avverà ad Italia 2009, consegnato a parte) in modo da evitare dubbi al giurato.
Per un alto punteggio alla voce Conoscenza e ricerca, è indispensabile che l'espositore si sia documentato su quanto è stato scritto sull'argomento. Non potrà ad esempio indicare come prima data una precedente a quella indicate sul Sassone Annullamenti, se altri studi pubblicati hanno già aggiornato tale data.
Se l'argomento è già ampiamente studiato, egli deve comunque mostrare una conoscenza esaustiva di quanto è stato fatto da altri autori / collezionisti. Se è un argomento poco studiato, egli dovrà approfondire e allargare le conoscenze.
Oltre alle riviste di settore ed i volumi, è spesso necessario studiare le normative postali e gli atti ufficiali, la stampa quotidiana dell'epoca ecc.
Paolo
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Colleziono
Annulli speciali manuali e meccanici del Regno
Tematica ferrovie e storia postale ferroviaria (specialmente dell'Africa)
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Perfin
Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.

Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.

La collezione al momento mi pare di capire non è da esposizione competitiva ma divulgativa...allora perchè questo consiglio?

Carlo.
Colleziono:Tariffe Sardegna-Napoli-Toscana-Pontificio e quello che posso;Cartoline Gino Boccasile!
Su OneDrive immagini di parte delle mie collezioni: Sardegna https://onedrive.live.com/?authkey=%211 ... EBD8FF2B97
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
borbone0 ha scritto:Ciao: Sabrina e Valerio. Un consiglio soltanto. Dall'ultimo foglio del Vostro quadro da esposizione eliminate i ringraziamenti al Forum. Mario
Oltrea quanto scritto da Mario,
in questo ultimo foglio ci sono i due titoli non propriamente esatti.
ULTIMO FRANCOBOLLO STAMPATO A LONDRA
Dovreste precisare meglio perchè (vado a memoria) negli anni 20-30 ci fu un'altra serie preparata dai De La Rue a Londra.
OFFICINA VALORI TORINO
Sarebbe meglio indicarla come OFFICINA CARTE VALORI di TORINO.
Inoltre, nella prima pagina, scrivete:
con questa emissione compare per la prima volta la filigrana nei francobolli...
non è esatto se vi riferite ai francobolli in generale, dato che già il Lombardo Veneto, l'Austria, la Toscana, il Ducato di Modena ed il Regno di Napoli adottavano questo sistema di sicurezza ( e mi sembra anche la Svezia e sicuramente altri stati esteri, fra cui gli stati tedeschi).


..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it


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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
Ciao Pino
Grazie dei preziosi suggerimenti.
apporteremo le dovute modifiche all'uopo.
Sabrina e Valerio
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Sabrina e Valerio
- cirneco giuseppe
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
cirneco giuseppe ha scritto:ULTIMO FRANCOBOLLO STAMPATO A LONDRA
Dovreste precisare meglio perchè (vado a memoria) negli anni 20-30 ci fu un'altra serie preparata dai De La Rue a Londra.
![]()
Debbo precisare meglio quanto ho scritto.
Nel 1930, in occasione del bimillenario della nascita di Virgilio, fu emessa una serie di francobolli di cui quattro stampati in calcografia.
E' cosa comune considerare come incisore di questi quattro francobolli l'artista Alberto Repettati che aveva eseguito le incisione dei francobolli precedenti e di molti francobolli sucessivi.
Nel caso di questi quattro francobolli non fu così. Si chiese alla Thomas De La Rue & Co. di provvedere all'incisione dei punzoni.
Il motivo di questa richiesta fu, forse, il fatto che nel 1928 il Poligrafico di Roma acquistò tre macchine da stampa in Inghilterra e che si accingeva a provare la prima.
In immagine la lettera con cui la De La Rue informava della spedizione del conio del francobollo da 10+2,50.
Immagine e notizie tratte dallo Speciale di Cronaca Filatelica n. 19 del 2003
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: I giusti criteri per creare un quadro da esposizione.
Ciao Pino
Grazie per queste notizie molto interessanti di cui non eravamo assolutamente a conoscenza.
Molto interessante il documento che hai postato!
Un saluto
ed ungrosso abbraccio
Sabrina e Valerio
Revised by Lucky Boldrini - April 2010
Grazie per queste notizie molto interessanti di cui non eravamo assolutamente a conoscenza.
Molto interessante il documento che hai postato!




Un saluto
ed ungrosso abbraccio

Sabrina e Valerio
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