Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Sezione generale dove confrontarsi, progettare e discutere sulle collezioni da expo
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Marco Occhipinti
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Marco Occhipinti »

Rispondo all'ultimo messaggio di Antonello facendo solo notare che la "tradizione" e la pigrizia non sono stati sentimenti insiti nella giuria di Milano, tant'è vero che alcune collezioni, anche di Storia Postale, hanno ricevuto punteggi inferiori delle precedenti esposizioni. Se fosse come dici, che è stata in passato sopravvalutata, alla stessa stregua anche quella di Andrea avrebbe ricevuto un punteggio inferiore, cosa che invece non è successo.

Per quanto riguarda quella di Roberto, in qualche passaggio della storia degli uffici di Parigi si può illustrare l'ufficio con un bel ballon montè: Roberto ne ha inserito un paio (se non ricordo male), tra quelli di costo meno proibitivo (come ben sai, ci si può anche svenare per pezzi del genere). Inoltre, esiste l'ufficio 40 (Roberto, correggimi se sto sbagliando sul numero dell'ufficio) di cui si conoscono due pezzi al mondo, e ovviamente Roberto non li ha.
Insomma, da un punto di vista delle "grandi rarità" anche la collezione di Roberto non può essere paragonata alle bellezze mostrate da Naddei o Spampinato. Eppure, anche la collezione di Roberto ha avuto un oro nazionale.

Per quanto riguarda la collezione di Marco Sangalli, mi confermi che almeno l'oro nazionale la merita, segno appunto che non è necessario spendere le cifre indicate per arrivare ad un oro.

Ribadisco: discorso diverso sono i Gran Premi o gli Ori grande internazionali. Lì parliamo di un altro pianeta, sul quale, sinceramente, mi interessa poco discutere in quanto non lo trovo più un divertimento ma un discorso legato esclusivamente al portafoglio.

Ciao: Ciao: Ciao:
Marco Occhipinti
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Giovanni Salvaderi
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Visto, se posso :OOO: che in parte ho fatto nascere io il discorso, chiedendo sulla "monetizzazione"="investimento" dei pezzi, al quale Antonello ha risposto entrando nel discorso dell'esposizioni, ampiamente discusso, chiedo da profondo profano di poter dire la mia:
Ho concluso un'ulteriore considerazione, tra tutti i commenti riportati e, credetemi sono un bambino nell'argomento, cioè la voce dell'innocenza:
Gli argomenti trattati, qualsiasi essi siano, devono certamente essere supportati da pezzi importanti, da loro dipendono tanti fattori, ma quello della "rarità" mi sembra il preponderante, quindi se uno vuole fare "il gran salto" dal Vermeil a premiazioni superiori, se quelli mancano.....
Senza nulla togliere all'esposizioni che hanno vinto a Milano e ripetutamente in altre sedi :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: precedentemente, magari lo facessi io :OOO: credo che il concetto di Antonello sia il più coerente alla realtà.
Caro Occio sono molto felice del tuo pensiero e lo accomuno con quello di Marco (Strino) che bisogna insistere, esporre ed ancora esporre per dare linfa vitale alla FILATELIA, ma non diamo false speranze di vincere chissà che cosa, facciamolo solo per divertirsi e poi si vedrà.
Solo il mio modesto pensiero di un bambino che comincia a camminare sui propri passi ed ha tanta strada ancora da fare :OOO:
Un grazie a tutti quelli come te e tanti altri che si prodigano nella filatelia per i giovani :clap: :clap: :clap: :clap:
Scusate la lungaggine :OOO:
Ciao:
giovanni salvaderi
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Andrea61
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Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:Ho già espresso sopra le mie valutazioni che confermo, così come ribadisco che ci possono essere delle eccezioni.
Circa gli esempi portati da Marco, mentre non sono in grado di valutare la collezione di Roberto che non conosco, conosco bene le altre due.
Quella di Marco abbraccia un settore temporale limitato ed abbastanza privo di pezzi di di grande valore. E', insomma, un'intelligente collezione di nicchia, ben fatta ma che, proprio per la pochezza di grandi rarità esistenti in quel settore, non potrà andare molto oltre.
E' solo una constatazione e Marco conosce bene i limiti della sua raccolta.
L'altra è molto curata ma poichè - in quel settore - ci può essere di tutto e di più, secondo il mio metro di giudizio, ha ottenuto un premio esagerato che poi, per "tradizione" e pigrizia, è stato di volta in volta confermato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


Caro Antonello,
vedo che non hai perso la voglia di fare polemiche.

Marco (occio) ha citato tre collezioni di partecipanti a questo forum esposte in classe Storia Postale che recentemente sono state ripetutamente premiate con una medaglia d'oro: quella di Marco (strino), quella di Roberto e la mia.

Dici di non conoscere la collezione di Roberto e dai un'analisi un po' sbrigativa delle altre due. Di quella di Marco dici che non potrà andare molto oltre glissando sul fatto che è già andata ben oltre quel vermeil che secondo te è il massimo raggiungibile da chi non ha da spendere meno di 100.000 euro su una collezione.

Della mia, e prendo atto che hai la buona grazia di non citarmi neanche per nome, dici che la "conosci bene" e che pur ben curata (grazie per la concessione!) ha ottenuto un premio esagerato confermato per pigrizia e tradizione (facendo anche, non posso far a meno di notare, una grave torto alla giuria).

Mi piacerebbe sapere da dove ti deriva la "buona conoscenza" della mia collezione. Se per averla studiata, e quando, o per la rapidissima panoramica--tre minuti d'orologio--che te ne ho fatto a Milanofil dietro tua richiesta. Mi chiedo se pensi di conoscerla meglio dei giurati che l'hanno giudicata ed in caso affermativo da dove provenga questa conoscenza.

Infine, non voglio certo mettere in discussione la tua autorità in materia di filatelia tradizionale e di rarità filateliche ma mi chiedo se ti senti in grado di giudicare una collezione di storia postale su parametri storico-postali come e meglio dei giurati della classe.

La verità pura e semplice è che tu hai questa idea preconcetta (questa sì dovuta a pigrizia e tradizione :-) ) che una collezione costata meno di centomila euro non possa essere premiata con l'oro. E come un cattivo scienziato che modifica i risultati degli esperimenti per farli aderire alle proprie teorie, ignori i fatti che dimostrano il contrario e li tratti con sufficienza e sussiego come delle noiose "eccezioni".

Se questa è la tua idea della filatelia e delle esposizioni a concorso, sia. Se pensi che la filatelia debba essere un'attività tanto elitaria che persino la partecipazione a certe aste debba essere riservata a pochi fortunati (come hai detto in sostanza più sopra) è sicuramente un'opinione lecita. Ma a me sembra che, fortunatamente, la filatelia organizzata si muova in un'altra direzione. In una direzione dove la rarità del materiale presentato sia fattore sicuramente sufficientemente importante da far in modo che le grandi collezioni emergano senza ombra di dubbio, ma dove la valutazione generale di una collezione possa basarsi su parametri non così pesantemente condizionati dalla capienza del portafogli.
Andrea

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fildoc
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da fildoc »

Non basterebbe dire che vincere un oro grande in una competizione di alto livello prevede quasi sempre l'esborso di grossi capitali (ovvero è cosa da ricchi spendaccioni) ed è quasi praticamente impossibile investendo cifre inferiori ai 100.000 euro (ovvero bisogna avere una pazienza straordinaria, una competenza superiore alla media, un metodo certosino ed anche qualche colpo di fortuna)? Che poi è come dire che i due fenomeni sono inversamente proporzionali!
+-x:
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ciao
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Fildoc
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Antonello Cerruti
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Antonello Cerruti »

Marco è, come sempre, misurato, prudente e molto modesto.
La sua intelligenza lo ha portato a scegliere un settore molto circoscritto ma, ciononostante, non molto studiato e collezionato.
Ha cominciato per tempo e quindi è stato in grado di "arrivare per primo" su certi pezzi.
Quando dice che per la sua collezione sono bastati molti meno euro del limite che io ponevo per arrivare all'oro (100.000), dice una verità ed una mezza bugia.
La verità è che lui ha speso meno; la mezza bugia è che determinati pezzi sono presenti nella sua raccolta e non ce ne sono altri in giro.
Se qualcuno volesse rifare la medesima collezione, si troverebbe davanti alla difficoltà/impossibilità di trovare determinate lettere di cui non esistono doppioni.
Quindi, una richiesta sul mercato di pezzi di cui esiste una disponibilità limitata o nulla, farebbe sicuramente aumentare le quotazioni di quel materiale.
Ma se anche ci fosse questa possibilità di reperimento, quanto costerebbero oggi quei pezzi?
Il carissimo Marco è davvero sicuro che oggi il valore della sua collezione sia molto lontano da quel famoso limite che ho indicato, decurtato del quid che deriva dall'aver allestito una collezione di nicchia?
Mettere insieme una raccolta di nicchia vuol dire anche arrivare per primi a togliere dal mercato i pochi pezzi disponibili di quel settore; se arriva un secondo Sangalli, cosa trova oggi in giro?
Marco ha investito su se stesso e sulla sua capacità di arrivare primo nel "nuovo mondo".
La sabbia del deserto non valeva nulla, finchè non ci si accorse che lì sotto c'è il petrolio; ora costa come se fosse sabbia aurifera.
Vedo che, mentre scrivevo, Fildoc ha sintetizzato bene un altro concetto, riassumendo un'astuta equazione: soldi + intelligenza (che vuol dire studio, intuizione, fortuna nel trovare certi pezzi, ecc.) = oro.
La somma finale è la stessa, possono cambiare alternativamente le quantità dei singoli addendi.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Andrea61 »

fildoc ha scritto:Non basterebbe dire che vincere un oro grande in una competizione di alto livello prevede quasi sempre l'esborso di grossi capitali (ovvero è cosa da ricchi spendaccioni) ed è quasi praticamente impossibile investendo cifre inferiori ai 100.000 euro (ovvero bisogna avere una pazienza straordinaria, una competenza superiore alla media, un metodo certosino ed anche qualche colpo di fortuna)? Che poi è come dire che i due fenomeni sono inversamente proporzionali!


Massimiliano,
la discussione riguardava il raggiungimento di una medaglia d'oro, non oro grande. C'è una differenza enorme.
Ciò nonostante io conosco diverse collezioni che hanno raggiunto persino il livello di oro grande nazionale senza contenere un numero consistente di rarità di prima grandezza. E non su argomenti "di nicchia" ma anche su argomenti "classici", quali la Storia Postale dei Dominii Estensi o il Servizio di Assicurazione (tanto per fare due esempi a me ben noti). Potrei fare degli esempi anche in Filatelia Tradizionale.
E' naturale che per raggiungere questi traguardi bisogna sopperire la mancanza di rarità con maggior cura nella costruzione della collezione, con uno studio maggiore, con una ricerca più puntigliosa del materiale da inserire in collezione. Ma penso che sarai d'accordo con me che sta anche in questo il fascino e la bellezza della Filatelia, non solo nell'esibizione di un pezzo la cui acquisizione costa più dello stipendio annuale di un impiegato anche di buon livello (quando va bene).

E se poi si parla--come si parlava--del raggiungimento di un semplice oro (non grande), il traguardo è perfettamente alla portata di chiunque abbia voglia di impegnarsi con passione e pazienza, di studiare i testi, di dedicarsi alla sua collezione per molti anni prima di avere riconoscimenti tangibili. E qui gli esempi di collezioni "normali" che raggiungono questo livello o che ci vanno molto vicino sono molteplici, in tutte le classi di concorso. Solo tra gli aderenti al forum ce ne è (almeno) tre esempi negli ultimi 6 mesi, ma se uno scorre i palmares delle esposizioni dell'ultimo decennio gli esempi sono tanti, e parlare di "eccezioni" è quanto mai fuorviante.

Infine, se vogliamo dire che la collezione di Marco Sangalli è "di nicchia" come extrema ratio per giustificare l'attribuzione di un oro, diciamolo pure. Però la Storia Postale del Regno di Umberto II difficilmente può essere considerata una collezione di nicchia: esistono vari articoli sulle riviste specializzate (tra cui un articolo in due parti di Giovanni Micheli nei n. 6/7 del Vaccari Magazine) ed è, insieme a tutta la fase finale del Regno--guerra inclusa--e la parte iniziale della Repubblica argomento collezionistico molto popolare tra chi decide di non impegnarsi col periodo classico. Solo a Torino conosco almeno 2 collezionisti (che per ragioni personali loro scelgono di non esporre) specializzati nel periodo di Umberto II.

Ripeto ancora una volta: è del tutto ovvio che i gran premi, i risultati di grande prestigio, gli ori grandi internazionali sono assolutamente fuori portata del collezionista medio, perché non è possibile ottenere quei risultati senza possedere grandi rarità molto preziose. Non potrebbe non essere così. Ma allo stesso tempo sostenere che non è normalmente possibile ottenere dei buoni riconoscimenti (del livello di un oro nazionale) senza spendere grandi cifre è un'idea preconcetta che non rispecchia la realtà delle esposizioni filateliche e cioè che è, in altri termini, smentita dai fatti.
Andrea

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Paolo Angelini (paoloang)
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Paolo Angelini (paoloang) »

:mmm: Certi ragionamenti potrebbero scoraggiare un sacco di gente a partecipare alle competizioni.... e non mi pare una cosa positiva per la filatelia.....:mmm:
Io sarei più per un incoraggiamento che per un brutale "o hai i soldi o non vai da nessuna parte" come mi pare che alcuni sostengano.
Solo la mia opinione ovviamente....
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Picentes
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Picentes »

paoloang ha scritto: :mmm: Certi ragionamenti potrebbero scoraggiare un sacco di gente a partecipare alle competizioni.... e non mi pare una cosa positiva per la filatelia.....:mmm:
Io sarei più per un incoraggiamento che per un brutale "o hai i soldi o non vai da nessuna parte" come mi pare che alcuni sostengano.
Solo la mia opinione ovviamente....


Ed io aggiungerei anche: chissà quanti collezionisti vorrebbero esporre ma non sanno dove mettere le mani. Invece di discutere su quanti soldi ci vogliano o no sarebbe più costruttivo un topic tipo "Come impostare un'esposizione". Non sarebbe meglio?
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Antonello Cerruti
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Antonello Cerruti »

paoloang ha scritto: :mmm: Certi ragionamenti potrebbero scoraggiare un sacco di gente a partecipare alle competizioni.... e non mi pare una cosa positiva per la filatelia.....:mmm:
Io sarei più per un incoraggiamento che per un brutale "o hai i soldi o non vai da nessuna parte" come mi pare che alcuni sostengano.
Solo la mia opinione ovviamente....


Tutti gli altri ragionamenti (non occorrono 100.000, ne bastano meno; con lo studio si supplisce a tutto, ecc.) sono pannicelli caldi, chiacchiere, polemiche, quisquilie.
Qui stiamo esaminando cosa occorre per ambire a traguardi importanti; è inutile dire che tutti possono arrivare primi.
Non è vero.
Se non possiedi le rarità, ti puoi divertire ugualmente ma dove credi di andare?
Te lo assicura uno che - avendo esposto una bellissima collezione tutta dedicata al 2 grana di Napoli, frutto di tante ricerche - ottenne più di venticinque anni fa un meraviglioso Premio speciale (la "Medaglia Diena per studio e ricerca", prima che a me assegnata solo un'altra volta) ma il livello di medaglia rimase il "vermeil".
Fermo restando (ma non c'entra con il mio discorso) che collezionare è bellissimo, studiare filatelia è meraviglioso, esporre può dare grandi soddisfazioni.
Caro Duccio, la risposta alla tua domanda è stata data in altri topic; qui si dibatte di altro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: La situazione del mercato filatelico

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:Tutti gli altri ragionamenti (non occorrono 100.000, ne bastano meno; con lo studio si supplisce a tutto, ecc.) sono pannicelli caldi, chiacchiere, polemiche, quisquilie.

Beh, ridurre i fatti reali a chiacchiere e quisquilie non conduce ad una discussione molto obiettiva.

Qui stiamo esaminando cosa occorre per ambire a traguardi importanti; è inutile dire che tutti possono arrivare primi.
Non è vero.

Certo! e infatti nessuno si sogna lontanamente di dire una sciocchezza del genere, che tutti possono arrivare primi.
Non facciamo artatamente confusione: qui si sta discutendo di poter riuscire a vincere un oro nazionale.
Alle Olimpiadi vincere un oro vuol dire arrivare primi, ma in Filatelia no.



Te lo assicura uno che - avendo esposto una bellissima collezione tutta dedicata al 2 grana di Napoli, frutto di tante ricerche - ottenne più di venticinque anni fa un meraviglioso Premio speciale (la "Medaglia Diena per studio e ricerca", prima che a me assegnata solo un'altra volta) ma il livello di medaglia rimase il "vermeil".

Credo che negli ultimi venticinque anni i Regolamenti espositivi FIP e FSFI siano cambiati un 5-6 volte almeno. Come è possibile comparare quella che era una medaglia vermeil allora con quella che è adesso? Una d'oro?

Evidentemente 25 e più anni fa si dava molto più peso alle rarità filateliche che non ora. Venticinque anni fa non esisteva una classe di esposizione di storia postale con i suoi paradigmi propri e certi tipi di collezione erano del tutto improponibili. Tutto sommato mi pare ci sia stato un progresso.

Non è che alla fine stai dicendo che Tizio, Caio e Sempronio non meritano oggi un oro solo perché tu non lo hai attenuto 25 anni fa? (spero di no)

Se vogliamo fare un discorso costruttivo, che sia d'aiuto per orizzontarsi a chi non è addentro ai meccanismi delle esposizioni a concorso e che magari si spaventa all'idea di dover prosciugare il conto in banca per non essere considerato una nullità, cerchiamo di vivere nel presente, per favore!

Andrea

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Antonello Cerruti
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Antonello Cerruti »

Intervista (di pura vantasia) ad un vincitore di medaglia d'oro (anch'egli di pura fantasia) che, notoriamente, si è fatto da sè.
Come ha fatto a vincere, alla prima esposizione, una medaglia d'oro grande?
Ho cominciato solo due anni fa ad acquistare qui e lì su eBay e su Delcampe alcuni lotticini di Regno, da 10 o 20 euro.
E poi?
E poi ho cominciato a scambiare gli scarti di quei lotticini al mio circolo.
Ho capito; ma come ha fatto ad arrivare all'oro grande?
In capo al mio primo anno di filatelia, avevo una marea di francobolli, quasi tutti del valore di pochi centesimi e per lo più rotti.
E poi?
Ho cominciato a studiare, a studiare ed a riordinare tutti quei miei francobollini...
Ho capito ma come ha fatto ad arrivare all'oro grande?
Mio zio è morto e mi ha lsciato la sua collezione valutata un milione di euro.
;-)
Cordiali saluti.
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Marco Occhipinti
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Marco Occhipinti »

Intervista (di pura fantasia) ad un commerciante filatelico (anch'egli di pura fantasia) che, notoriamente, non si è fatto da sè.
Come vanno le vendite?
Benissimo!! Allo scorso Milanofil sono riuscito a piazzare una quadricolore spettacolare a 250.000 Euro!
Ottimo! E chi l'ha acquistata, se è lecito?
Ma no, non posso dirlo, ma posso dire che è un tizio impaccato di soldi!
Beh, si, questo si intuisce, mica tutti possono permettersi di spendere quelle cifre, ma questo collezionista espone? L'ha comprata per inserirla nella sua collezione da esposizione?
Certo! Ha già vinto 26 ori grande internazionale e 14 Gran Premi nazionali grazie a tutto il materiale che gli ho venduto. In compenso, me ne sono andato 26 volte alle Canarie.
Beh, buon per lei. E poi che altro ha venduto?
Ma niente, robetta. Il sabato è arrivato un tizio che voleva acquistare una bustina con un francobolletto da 200 Euro: mi ha tenuto due ore raccontandomi tutto quello che aveva scoperto, come aveva approfondito i suoi argomenti di studio, come si stava divertendo a collezionare ed esporre, e cavolate simili. Mi ha fatto perdere un sacco di tempo!!
Ma questo secondo collezionista espone, quindi?
Si, si, ma che vuole che le dica... ogni tanto vince una medaglietta d'oro, bontà dei giurati che gliela danno, con tutta quella paccottiglia che deve avere in collezione! Comunque, contento lui... lui dice di divertirsi, ma secondo me è proprio uno sfigato!
Già, mi sa che ha ragione lei.

:-)) :-)) Ciao: Ciao: Ciao:

P.S.: quando si dice... meglio sfigati che [...aggiungete voi, a piacere...]
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Giovanni Piccione
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Giovanni Piccione »

Io penso che ognuno si debba divertire con le cose che gli danno piacere a prescindere da quello che dicono, fanno o pensano gli altri.
Chi si diverte a collezionare per il solo piacere di farlo senza mai andare ad esporre secondo me si diverte al pari di chi espone.
Sarà sicuramente vero che in filatelia tradizionale, come diceva Antonello, molto spesso vince la collezione con pezzi irraggiungibili ai più.
Sono comunque convinto che il piacere che prova chi espone, e prende una medaglia di qualsiasi tipo, il frutto dei suoi studi e delle sue ricerche sia uguale, se non maggiore, di chi espone una collezione finanziariamente onerosa.
Non credo che si senta un collezionista di serie B o uno sfigato, e francamente non lo ritengo tale.
La filatelia dovrebbe non avere dei cliché preconfezionati ai quali attenersi, e come aveva un amico in firma "La Filatelia inizia dove finisce il catalogo".
Resto ammirato quando sento parlare collezionisti che hanno approfondito o specializzato un determinato periodo storico o avvenimento, loro si divertono a studiare e si appassionano, e sono delle risorse più dettagliate dei libri di storia.
La filatelia porta dietro di se un'infinità di variabili che possono farci divertire in svariati modi.
Se però ci si "ingabbiasse" dentro il pensiero di dovere collezionare il catalogo o di dovesse collezionare con il fine ultimo di esporre ed arrivare alla medaglia credo che il divertimento verrebbe meno se questa cosa la si dovesse vivere come un "impegno".
Quando un paio di anni fa un amico del forum mi regalo il folder emesso dall'isola di Man per i 100 anni della competizione motociclistica io ho provato una gioia che sono certo sia inferiore a quella di chi ha comprato il pezzo in copertina dell'asta Zanaria a 57.000 euro, ammesso che lui abbia gioito, è più probabile che lui sia stato soddisfatto che non gioioso.
Ciao:
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da andrea di lena »

Ciao: A tutti, permettemi di intervenire in questo argomento anche se magari vado un pochino fuori tema sarò breve, io non colleziono per esporre e raccolgo sia francobolli che franchigie per puro divertimento malgrado qualche malumore in famiglia, come tutti ho pagato lo scotto dell'inesperienza prendendo qualche "fregatura" qua e la, oggi anche grazie al Forum sono molto più accorto e preparato. Questo pomeriggio mio figlio mi ha fatto leggere parte della tesina di storia che sta preparando per l'esame di terza media sulla seconda guerra mondiale e non mi è parso vero quando mi ha chiesto se poteva utilizzare le mia franchigie di posta militare per illustrare meglio i fronti e lo sviluppo della guerra.
Il tutto di sua iniziativa e senza alcun mio suggerimento, fino a ieri criticava i miei pezzetti di carta!!!
Devo dire che aveva le idee molto chiare e ad un primo impatto del lavoro le franchigie andavano ad incasellarsi perfettamente nel lavoro realizzato, naturalmente dovrà applicarsi ancora nella ricerca anche perchè la mia presenza si limiterà solo ad una visione distaccata.
Oggi per conto mio penso di aver vinto uno dei premi migliori a cui un collezionista possa ambire senza mai aver esposto nulla, aver avvicinato un ragazzo al mondo della filatelia tramite la storia postale e stimolato in lui qualcosa che magari lo porterà ad effettuare altre ricerche su altri argomenti con l'aiuto della filatelia.
Ciao: Ciao: Andrea
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Antonello Cerruti
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Antonello Cerruti »

andrea di lena ha scritto:Ciao: A tutti, permettemi di intervenire in questo argomento anche se magari vado un pochino fuori tema sarò breve, io non colleziono per esporre e raccolgo sia francobolli che franchigie per puro divertimento malgrado qualche malumore in famiglia, come tutti ho pagato lo scotto dell'inesperienza prendendo qualche "fregatura" qua e la, oggi anche grazie al Forum sono molto più accorto e preparato. Questo pomeriggio mio figlio mi ha fatto leggere parte della tesina di storia che sta preparando per l'esame di terza media sulla seconda guerra mondiale e non mi è parso vero quando mi ha chiesto se poteva utilizzare le mia franchigie di posta militare per illustrare meglio i fronti e lo sviluppo della guerra.
Il tutto di sua iniziativa e senza alcun mio suggerimento, fino a ieri criticava i miei pezzetti di carta!!!
Devo dire che aveva le idee molto chiare e ad un primo impatto del lavoro le franchigie andavano ad incasellarsi perfettamente nel lavoro realizzato, naturalmente dovrà applicarsi ancora nella ricerca anche perchè la mia presenza si limiterà solo ad una visione distaccata.
Oggi per conto mio penso di aver vinto uno dei premi migliori a cui un collezionista possa ambire senza mai aver esposto nulla, aver avvicinato un ragazzo al mondo della filatelia tramite la storia postale e stimolato in lui qualcosa che magari lo porterà ad effettuare altre ricerche su altri argomenti con l'aiuto della filatelia.
Ciao: Ciao: Andrea


Complimenti, caro Andrea, a te ed a tuo figlio.
Oggi hai vinto il Gran Premio + i complimenti della Giuria + il bacio accademico.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Se ti dovesse servire qualche libro o qualche articolo filatelico, fammelo sapere.
Cordiali saluti.
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Marco Occhipinti »

Caro Andrea, la tua è una bellissima storia, fai i complimenti a tuo figlio che ha avuto la curiosità di interessarsi ai pezzettini di carta con cui "gioca" il padre... e complimenti anche a te!
Ma, con tutto il rispetto per la tua storia, questo topic nasce da una precisa affermazione, riportata anche sul titolo, ovvero il presunto dogma secondo cui per raggiungere una medaglia d'oro nazionale sia necessaria una spesa di almeno 100.000 Euro.
Questo è il focus del discorso.
Personalmente, ho ritenuto pericoloso che passasse questo messaggio e per tale ragione sono intervenuto più volte.
Pur avendo dimostrato la non correttezza dell'assunto di cui sopra, non soltanto con i miei messaggi, sembra che si rimanga della propria idea (lecito, per carità), per cui, a meno di nuovi risvolti, il topic per quanto mi riguarda si è esaurito.
Ma ciò che è stato detto (e stavolta mi riferisco ai miei messaggi, in particolare) non vuole essere la creazione di un'illusione, caro Giovanni Salvaderi: personalmente, non voglio illudere nessuno. Per arrivare ad un oro nazionale occorre spendere, non ho mai detto il contrario, ma di certo (come è stato dimostrato) non quelle cifre lì. Per arrivare ad un oro nazionale occorre studiare, approfondire, appassionarsi. Per arrivare ad un oro nazionale occorre esporre, esporre ed esporre, anche più volte, migliorando la collezione pian pianino.
Questo è ciò che accade nella realtà delle esposizioni.
D'altronde, se si espone a concorso, lo si fa anche per la competizione, perchè piace gareggiare: dato che di partecipare a concorso non ce lo impone il medico, se non ci piace gareggiare, non si espone a concorso. Punto. Mi sembra che non ci possano essere dubbi su questo.
Alle olimpiadi vincono le medaglie il 1°, il 2° e il 3°, oro, argento e bronzo; in un'esposizione a concorso anche il 72° riceve la sua medaglia e, paradossalmente (non accade mai, ma sulla carta potrebbe accadere) il primo classificato potrebbe anche non aver vinto una medaglia d'oro, ma essersi fermato al vermeil grande. Chi si accontenta, gode. Chi non si accontenta, prima di guardare all'orto del vicino, dovrebbe stimolare anzitutto sè stesso per migliorarsi.

Ciao: Ciao: Ciao:
Marco Occhipinti
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Erik
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Erik »

Anche se precedentemente Marco non mi ha citato :desp: ;-) mi aggiungo alla schiera di coloro che hanno ottenuto un oro nazionale in storia postale spendendo cifre che non si avvicinano neanche lontanamente a quelle indicate (in confidenza, 100.000 euro non ho mai neanche visto come sono fatti... :lol: ). Certo qualche sacrificio l'ho fatto, ma sempre in proporzione ai miei mezzi... si sa che le passioni costano :roll:
Avete già detto tutto sull'argomento, quindi mi limito a ribadire che la rarità ha un suo peso (importante) nella valutazione di una collezione, ma non è tutto: i 20 punti che vengono al massimo assegnati per il parametro "rarità" sono gli stessi assegnati per lo "svolgimento" e molti di meno dei 35 assegnati a "conoscenze, studio e ricerca".
E' chiaro che la cifra da spendere dipende anche dalla collezione che scelgo di esporre: una collezione di Antichi Stati costa di più di una collezione di Italia al Lavoro! Se voglio esporre in filatelia tradizionale uno studio sul 3 lire del Governo Provvisorio di Toscana devo aspettarmi di spendere una certa cifra anche per ottenere un semplice bronzo; se invece scelgo di esporre uno studio sull'emissione Siracusana la cifra sarà sicuramente di molto inferiore, ma se sono bravo posso anche riuscire a vincere un oro grande (cosa che - come giustamente segnalato da Andrea - è accaduta a Milano). E se mi "accontento" di un oro "non grande" (livello di medaglia che abbiamo preso come riferimento in questa discussione) probabilmente riesco anche a risparmiare qualcosina. E' anche per questo che la Federazione ha scelto di dividere le classi di storia postale e filatelia tradizionale nelle sottoclassi di filatelia/storia postale classica (fino al 1900), moderna (1900-1945) e contemporanea (dal 1945), per non dover confrontare direttamente tra loro una collezione di tre lire di Toscana con una di Siracusana e dare anche a quest'ultima le stesse (o quasi) possibilità della prima.
Una collezione di un quadro costa generalmente meno di una collezione standard, ma gli ori si vincono anche nella "un quadro".
Certo non i Gran Premi, per quelli forse ci vogliono davvero le cifre indicate da Antonello e probabilmente anche molto di più, ma non era di questo che si stava parlando. E anche qui, comunque, il discorso potrebbe essere articolato perché se, ad esempio, scegliessi di esporre in un'Esposizione Nazionale dove non sono presenti le sottoclassi di filatelia tradizionale e storia postale classica (come è ad esempio, tradizionalmente, l'esposizione di Vastophil), le cifre per ottenere il Gran Premio, pur rimanendo alte e probabilmente non alla portata dei collezionisti "normali", si potrebbero ridimensionare anche di molto...



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Enrico Carsetti
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Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute


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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da philip70 »

Vorrei anche io dire la mia aggiungendo però qualcosa di nuovo, altrimenti non avrebbe senso il mio intervento....
Credo ci sia della verità un pò in tutte le parole che ho piacevolmente letto e che hanno generato una discussione molto
molto interessante e sui cui punti avevo riflettuto qualche anno fa ( molti ) quando mi era venuto in mente di esporre qualcosina...

Secondo me non si è tenuto in conto un elemento importante che è il tempo....

Il tempo può essere ovviamente inteso in tutti i suoi ( molti) risvolti, ma quello secondo me più incidente a questo tema è che
IL TEMPO CAMBIA LE COSE... VOGLIO DIRE.... TUTTO E' RELATIVO...

LA COMPLETEZZA DI UNA COLLEZIONE DIMINUISCE NEL TEMPO , poichè la filatelia aumenta le proprie conoscenze e dunque
ciò che era completo ieri potrebbe non esserlo domani...E QUESTO DA' SIGNIFICATO MAGGIORE ALLE COSE NUOVE...E ALLE NUOVE COLLEZIONI...
perchè vale anche il contrario, che la collezione incompleta oggi potrebbe non esserlo domani.

LA RARITA' DEGLI ESEMPLARI NEL TEMPO PUO' DIMINUIRE O AUMENTARE E QUESTO CAMBIA MOLTO IL VALORE DI UNA COLLEZIONE SECONDO IL CAMPO DI RIFERIMENTO..
Pensate a chi acquistava i vari colori di sardegna direttamente in un ufficio postale....al valore facciale...

IL MODO DI ESPORRE UNA COLLEZIONE 70 ANNI FA ERA CERTO DIVERSO DA OGGI e DUNQUE NOVITA' ESPOSITIVE SI POSSONO SEMPRE PROPORRE....

PERCHE' DICO TUTTO QUESTO ???

Perchè ha ragione Antonello quando dice che a certi livelli il buon senso e non l'assenza di volontà ci dicono che non è ragionevole supporre di poter superare una certa soglia di rarità,
completezza ecc e dunque anche di valutazione della nostra collezione, se non si hanno i soldi ..........
Anche se nulla ci dice che i francobolli o le lettere si debbano per forza comprare........si possono per esempio SCAMBIARE-O SEMPLICEMENTE TROVARE....o pagare un prezzo molto basso
anche se valgono molto di più......

Qualche esempio che mi riguarda ( anche se non amo parlare di valore monetario in filatelia):

1) 1851 R.SARDEGNA 40 cent rosa lilla margini enormi , annullo sottilissimo , qualità ecc. ( CON CERTIFICATO PERITALE) - QUOTAZIONE DI CATALOGO 10.000,00 Euro , acquistato per 100 euro
2) lettera da MODENA ULTIMO GIORNO DEL CISAPENNINO MODENESE , ottima qualità ecc ( CON CERTIFICATO PERITALE) - QUOTAZIONE DI CATALOGO SPEC. 5000,00 Euro acquistata per 64 euro.

Avrei almeno un altra cinquantina di esempi dalla mia collezione che no cito per non annoiarvi e per non svilire l'interessante discussione...

Detto questo, se poi voglio collezionare qualcosa in un campo della filatelia dove esistono dei mostri sacri, allora il buon senso mi dice che se non ho 2.000.000 di euro da parte per
acquistare il 3 lire di toscana isolato su lettera è chiaro che se sfido chi lo ha , certamente avrò molti punti in meno...

MA NO E' A QUESTO CHE VOLEVO ARRIVARE.

Mi sono molto piaciuti i discorsi anche dei due Marco e di Andrea , che è lo stesso pensiero di Antonello , che è persona molto saggia, perchè LO SPIRITO non è quello di vincere una medaglia

MA DI DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO ALLA FILATELIA.....con cose nuove o diverse, non necessariamente rarità, ma anche
per esempio

1) un modo nuovo di esporre
2) uno studio che nessuno aveva fatto
3) una diversa composizione della collezione----

O ANCHE LE STESSE COSE GIA' VISTE MA IN UNA COLLEZIONE FATTA MOLTO BENE....

e tanto altro.... Non si colleziona per accumulare rarità O VALORI ECONOMICI -----ALTRIMENTI TANTO VARREBBE ESPORRE UN ASSEGNO....

SE IO COMPRO L'INTERA COLLEZIONE DI SAVERIO IMPERATO E POI LA ESPONGO ....CHI E' TRA I DUE IL COLLEZIONISTA????

LA COLLEZIONE SI CHIAMA COSì PERCHE' PEZZO PER PEZZO , CON CURA ,STUDIO , SACRIFICIO SI E' COMPOSTA LA NOSTRA COLLEZIONE,
CHE NON E'...... E NON SARA' MAI LA COLLEZIONE DI SAVERIO IMPERATO, ALDIGHIERI O QUALCUN ALTRO

MA E' LA NOSTRA COLLEZIONE.....e la espongo perchè anche altri condividano con me, più che apprezzare, il lavoro svolto e la passione per la filatelia

...e magari ...tra i giovani ....o tra i bambini......che guardano una collezione di scarso valore economico , ma di grande valore filatelico e di studio ...

ho dato la prima nota perchè un domani nasca un nuovo MAURICE BURRUS O CASPAR......o chiunque egli voglia essere...., speriamo solo se stesso........
Andrea Filippo Mascia
philip70/amasiah




Collezion(av)o Sardegna I-II-III- , colori IV, usi particolari ecc.
Cerc(av)o annulli della Savoia su Sardegna e delle località della Sardegna.

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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da Erik »

philip70 ha scritto:...LO SPIRITO non è quello di vincere una medaglia
MA DI DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO ALLA FILATELIA.....con cose nuove o diverse, non necessariamente rarità, ma anche
per esempio ... ecc. ecc. ...

Giustissimo! Sottoscrivo pienamente quello che hai detto :clap: :clap: :clap:
MA...
la domanda da cui è nata questa discussione è stata: quanto devo spendere se voglio vincere una medaglia d'oro nazionale?
Quindi "voglio vincere una medaglia" è l'assunto da cui partire per dare una risposta... al di là che lo riteniamo lo spirito giusto oppure no ;-)

Ciao:
S T A F F

Enrico Carsetti
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vikingo68
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Re: Medaglia d'Oro - Considerazioni economiche e non...

Messaggio da vikingo68 »

Ciao: Ciao:

La discussione è interessantissima e in questo momento mi tocca da vicino visto che ho avuto la "malugurata" idea di voler cominciare ad esporre. :desp:

Diciamo che le due concezioni sono entrambe giuste, ogniuno è libero di riconoscersi nel modo di collezionare che più gli è congeniale o possibile senza per questo essere superiore/migliore di chichessia.

Detto questo nel mio specifico periodo e settore, tariffe degli ASI, di soldi ce ne vogliono eccome se si vogliono acquistare rarità conclamate, ma il bello penso che sia invece scoprire le rarità non riconosciute, per il piacere della scoperta aiutata dallo studio e la specializzazione.

Il fattore tempo poi penso che sia decisivo, 50mila€ o 150mila€ in un anno sono spese per pochissimi, spalmati in una vita collezionistica avveduta ed oculata possono essere alla portata di molti se non di tutti. :-)

Un salutone. Ciao:
Carlo.
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