Studio aperto sulle tinte della IV emissione di Sardegna

[valerio66vt]

Ciao f373

Che la luce incida sulla percezione del colore è pacifico.
Si risolve la problematica illuminando i francobolli sempre con la stessa fonte luminosa alla stessa frequenza.

Non è importante se io a casa mia lo illumino con la frequenza A e tu a casa tua con la frequenza B. Dato che si sta facendo una comparazione tra tinte ci interessa solo vedere se sono tra loro simili.
Scansionando contemporaneamente due francobolli è pacifico che gli errori si elidono e si ha una risposta che contiene la differenza tra le due lunghezze d'onda a meno degli errori.

In tal modo si eliminano le problematiche che hai sollevato.

In merito al "saturation cost", se leggi l'articolo che ho pubblicato negli Atti di Filatelica e che sarebbe lungo riportare qui, si evince che aumentando la saturazione del colore su una scansione fatta su più francobolli simili si ottiene una maggiore o minore percezione di somiglianza tra i pezzi scansionati.
Non è una mia scoperta ma una tecnica operata in svariati campi da decenni se non secoli. Io ho solo pensato di applicarla ai francobolli per riconoscere differenze tra tinte simili.

Tutto questo lo avevo fatto su un diagramma dei colori bidimensionale.

Come scrivevo nel mio ultimo intervento ho pensato però che oltre ad inserire la miscelazione dei 3 canali YMK (si ottiene una superficie piana su cui si distribuiscono le lunghezze d'onda), introducendo anche altre componenti come la luminosità e la brillanza si passa ad uno spazio volumico. In tal modo la similitudine tra francobolli si racchiude in piccoli volumi sferici che se si sovrappongono portano ad avere tinte simili oppure no.

Chiaramente parlavo di deviazione standard per il calcolo dell'errore su queste sfere e per migliorare la verifica che due tinte fossero simili o meno.

So che detto così non è molto semplice, magari se un giorno ci si incontrerà te ne parlerò più approfonditamente.

Ciao
Valerio

Rev LB Jan 2020