Ciao Luca e grazie per il contributo articolato!
un elemento penso si possa condividere tutti : non sembrano esserci pieghe, soffietti etc formatisi dopo la stampa.
Assolutamente no!
Riposto il mio n°15 di Vicenza con tipica piega da costolatura (quindi farmatasi, a mio parere dopo la stampa):
img222233.jpg
quindi la convinzione che la costolatura provocasse pieghe è errata .
No è giusta!
Ma non provocava soffietti o trecce (cf sopra).
io ero convintissimo che fosse il tipico caso di piega da costolatura ( stessa "lunghezza d'onda" etc) .
la stampa è posteriore alla piega ( basta guardare i punti dello scudo e la traccia di inchiostro che bordeggia la piega)
Concordo! Ma questa è una treccia!
uno spunto di riflessione : sappiamo per certo che la stampa avveniva su fogli bagnati .
Neanche per sogno!
Questo è un procedimento calcografico!
In tipografia non si bagnano i fogli per la stampa.
Vice versa tutti concordano nel credere che la costolatura necessitasse di bagnatura della carta (tra l'altro inconciliabile con la gommatura) e di rulli riscaldati.
soprattutto non mi riesco a spiegare come possa esserci una variabilità così alta di risultato nella costolatura se questa fosse stata fatta successivamente alla stampa per motivi di "sicurezza" . La variabilità sarebbe invece naturale in un mal funzionamento "casuale" durante la fase di asciugatura come dice Otto.
La variabilità è spiegabile col fattore umano. La forza esercitata non poteva essere costante, magari un errata preparazione dei materiali come mancata bagnatura di un foglio o scarso riscaldamento dei rulli oppure il trattamento di due fogli sovrapposti potrebbero spiegare i risultati inconsistenti.
Invece vi inviterei a meditare su un altro fatto:
-Si conoscono carte costolate al di fuori della stampa di francobolli?
No.
-Mentre la carta vergata è comune tra ricevute di ritorno, carta da scrivere o da busta. Idem per il batonné.
Una cartiera, se avresse avuto dei problemi con i propri rulli asciugatori avrebbe comunque venduto i suoi prodotti per altri usi. Ce ne sono tracce?
No.
La carta vergata è stata usata in quantità industriali dalle poste russe. La batonné si trova nel pontificio. La quadrigliata è stata abbondantemente usata dai toscani.
E la costolata allora???
Il 1851 segna un periodo sperimentale delle I.R. poste austriache, proprio in chiave anti frode, con gli annulli muti, i divieti dell'uso dei francobolli in kreuzer di maggio.
E' indubbio che una bella costolatura mette molto in rilievo un annullo.
Quindi...
Benjamin
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