Continuo, saltando da una parte all'altra del tavolo della discussione come fosse un tavolo da ping pong.
fildoc ha scritto: 18 maggio 2021, 23:31
sara' piu' facile recuperare i soldi se compererai 1.000 francobolli a 1 euro
o uno da 1.000?
A istinto direi certamente 1 da 1.000!
Penso anch'io in modo analogo, ma orientato verso il parere che più che altro...possa essere meno laborioso.
Attivarsi per vendere un singolo pezzo, di un certo pregio, magari necessiterà di tre telefonate e cinque mail.
Dover vendere decine e decine di lotti da 10 a 50 Euro...ma sai che lavoro??
fildoc ha scritto: 18 maggio 2021, 23:31
a quanto comperavo i francobolli da 10 centes senza varieta' (ne ho 300)?
nel 2000 a 10.000 lire da Fisher o da Gazzera quando valevano 200.000 lire
nel 2010 a 20 euro su ebay e Delcampe quando valevano 250 euro
nel 2020 uguale
conclusioni non ci perdo
Quindi nel 2000 compravi al 5% del catalogo.
Nel 2010 compravi all'8% del catalogo.
Quindi direi che non ci perdi.
Come credo - più o meno - chiunque comperi alle percentuali indicate, di norma non superiori al 10/15%.
Ma nel 2000 compravo una confezione di Kiloware da 3/5 chili ad una cifra.
Nel 2010 a poco di più.
Mentre dal 2020 costano molto di più.
...ma allora c'è possibilità di guadagno?
Non credo.
Il "
ruff" (chi non è lombardo, credo possa cercare l'etimologia dal greco
rupos, se ricordo bene) non è mai costato niente (o poco) e così continua ad essere.
Salvo chi su eBay propone una manciata di castelli ad € 1.000,00 invece che ad un Euro, che è il vero valore.
E che tanto...non venderà.
Per me non c'è guadagno da nessuna parte.
Le serie & seriette, od i singoli, che in passato ho acquistato rigorosamente ai minimi prezzi (senza rilanci) nelle Case d'aste, da qualche anno sono tutte ampiamente disponibili sul mercato con ulteriori riduzioni dal 10% al 30% rispetto ai prezzi...pagati anche una decina di anni fa.
E il "
ruff", che sembrerebbe..."tenere" (o migliorare) sul mercato, non fa testo.
Semplicemente perché a meno di quelle cifre non si giustifica nemmeno il tempo, l'imbustamento, una manciata di fotografie e rispondere ad una singola mail: alla seconda nemmeno si risponde.
Sinceramente ho creduto al business filatelia il primo semestre dell'anno 2010.
Anno in cui sono "
rientrato" in filatelia (dalla porta di servizio) dopo un blackout di circa un quarantennio...
Poi, dal settimo mese dal mio rientro, mi son fatto l'idea che fosse un hobby gradevole, ma per nulla remunerativo.
E non ho ancora cambiato idea.
