




A proposito di isole e mare, sto rileggendo il libro di Viviano Domenici "Altri naufragi....."; la prima volta l'avevo divorato, ora lo sto assaporando pian piano.
L'isola di Tristan da Cunha ha per me un fascino speciale senza che sappia dirti realmente perchè.....tante storie si sono sviluppate a Tristan ma quella che preferisco è l'avventura capitata al brigantino Italia che nel 1892 naufragò a causa di un incendio nelle stive.
Il capitano Perasso riuscì a raggiungere Tristan prima che il veliero affondasse e portò in salvo tutto l'equipaggio. Scoprirono presto di non essere soli...altri naufraghi giunti lì mezzo secolo prima avevano fondato una comunità e li accolsero come meglio potevano.
A Tristan l'unico alimento vegetale presente erano le patate poichè l'isola era infestata di topi che divoravano qualsiasi altra coltivazione. Per questo le patate erano la vera ricchezza dell'isola e fino al 1946 erano usate al posto del denaro...persino i francobolli avevano il valore espresso in patate!!!!! (Ti ricordo che sto cercando il potato stamp e mi hai promesso di aiutarmi nella ricerca!!!!

Quando dopo 4 mesi la goletta inglese Wild Rose passò di lì e accettò di portare a Città del Capo i naufraghi, 3 italiani decisero di non partire: Gaetano Lavarello e Andrea Repetto di Camogli e Nazareno Marcianesi di Ancona rimasero sull'isola per costruire lì la loro nuova vita.
Il cugino di Gaetano, Agostino Lavarello, nonostante si fosse innamorato di una ragazza dell'isola decise di tornare dai suoi ma portò sempre quella ragazza nel cuore.
Sia tu che Viviano ci avete raccontato di come i due liguri abbiano sposato due ragazze dell'isola e di come ancora oggi 2 dei cognomi presenti sull'isola siano Lavarello e Repetto ma nessuno dei due ha più accennato a Nazareno Marcianesi!!!!! Che fine fece? Esiste ancora il cognome Marcianesi a Tristan? Dai adesso sono curiosa di saperne di più....proprio il naufrago anconetano avete fatto sparire!!!

...attendo fiduciosa....



