Vi ricordo che ben 8 anni fa eravamo arrivati penso alla distinzione ma che richiede immagini ad alta risoluzione. E' la pagina 18 di questa discussione (link qui sotto) con immagini di mikonap https://www.lafilatelia.it/forum/viewto ... &start=340
Le differenze erano (oltre alla tinta più' tenue nei DLR) : patch irregolari di tinta nei DLR tinta più' omogeneamente distribuita in TO, lettere arrotondate nei DLR rispetto a caratteri con tratto più' netto nei TO, tratteggio fine del volto molto più netto e che copre fronte e naso per esteso nei TO ma non nei DLR. Allineamento perfetto dei fori nei DLR , più' approssimativo nei TO.
Giampiero
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
Grazie per le risposte.
ovviamente sono tutti di torino,
la mia domanda era in merito alla nitidezza del colore, che per Londra doveva essere omogenea mentre per la tiratura di torino il colore doveva essere "contaminato" da altre tonalità.
Almeno questo era ciò che avevo letto
ma dagli ingrandimenti questa differenza non la vedo.
nelle relazioni degli anni 1868 e 1869 ho trovato i "passaggi" dei quali avevo scritto circa le "pelli" e gli "ottavi di foglio"
notare le percentuali degli scarti tra i due anni successivi
relazione 1868 stralcio.jpg
relazione 1869 stralcio scarti.jpg
relazione 1869 stralcio.jpg
per quanto ai colori, l'ing. Perazzi scrive nella sua relazione del marzo 1863
colori.jpg
per i primi anni di attività dell'officina di Torino questi inchiostri erano acquistati dalla De La Rue
credo che variazioni nelle tonalità siano dovute a diverse percentuali di colore nella miscelazione (senza altre aggiunte)
...alcuni acquisti dalla De La Rue .....e siamo nel 1869
relazione 1869 stralcio acquisti.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Un blocco di 25 esemplaridel 30 centesimi sara' in asta Gaertner a Ferragosto; secondo la casa d'aste ed i certificati, e' della tiratura di Londra (indicato a 40.000 euro)
aa.jpg
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.... l'odontotecnico è (quasi) certamente di Torino
(il quasi è solo ...per scrupolo)
.. i certificati Fiecchi su questa serie sono ....problematici
non credo che a Somerset House facessero una dentellatura così approssimativa
30 c. denti.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
A parte la dentellatura, che è caratteristica di Torino, sono soprattutto il colore, i tratti e la stampa a non essere neppure lontanamente paragonabili alla tiratura di Londra.
Non mi sono neppure chiesto chi l'avesse certificato per tale, ma se è stato Fiecchi, capisco perchè l'errore ci sia.
Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
Mi fido del vostro giudizio. Non ho nessuna opinione personale in proposito, non avendo mai approfondito tecnicamente la serie De La Rue ma posso mostrare il certificato, preso dal catalogo d'asta. E' assai datato, risalendo al 1977
a.jpg
Come ho scritto in un altro ''topic'', mi sembra che queste aste che comprendono molto materiale relativo ad una miriade di specialita' di decine di paesi diversi costringano la casa d'aste a basarsi sui certificati peritali che accompagnano i pezzi ( e che doverosamente Gaertner sovente riproduce); inoltre vista l'importanza economica di gran parte del materiale, penso che i potenziali acquirenti vorranno vedere i pezzi piu' costosi o almeno farli esaminare da qualcuno in cui hanno fiducia.
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Riccardo
Grazie per i tanti pezzi che mostri, alcuni sono davvero notevoli o mai visti prima. E' un grande lavoro quello che fai.
In questo caso la perizia di Fiecchi, come peraltro moltissime altre volte parlando della tiratura di Londra, non mi trova assolutamente d'accordo.
Giusto per capire posto un confronto con un DLR tiratura di Londra "vero" a destra:
Rev LB Dec 2019
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Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
Purtroppo a video le sfumature di colore, tra esemplari abbastanza simili, non sono facili da evidenziare. Dal vivo è, invece, un attimo.
Quello di sinistra è un Londra, quello di destra presenta già la tavola usurata.
Comunque sia basta che metti trai due un Torino: la differenza di colore, con una prevalenza di grigio nella tiratura di Londra, non mente mai.
Infine girali e vedi il tipo di gomma che hanno per avere un'ulteriore conferma alle tue sensazioni.
Se non sei sicuro, posta pure qui il confronto recto/verso dei 3.
Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
La gomma è abbastanza giallognola e si intravedono delle tracce di colore al verso. Cosa non usaule nei Londra, dove la gomma è sempre leggerissima e quasi trasparente.
Potrebbe anche trattarsi di uno stato di conservazione non ottimale o un'abbondanza nella spalmatura (da verificare dal vero), oppure di un'appartenenza a quella parte di tiratura di Torino con gomma meno scura e spessa.
La cosa che però non mi piace molto, e che dovresti controllare, sono le dimensioni del francobollo e soprattutto la dentellatura a sinistra: mettendo vicini i due esemplari si nota una differenza di dimensioni e di passo dei dentelli in basso.
Vista l'ottima centratura, non sia mai che qualcuno ci abbia fatto un pensierino.
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Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
Stefano T ha scritto: 24 luglio 2018, 14:03
La cosa che però non mi piace molto, e che dovresti controllare, sono le dimensioni del francobollo e soprattutto la dentellatura a sinistra: mettendo vicini i due esemplari si nota una differenza di dimensioni e di passo dei dentelli in basso.
Vista l'ottima centratura, non sia mai che qualcuno ci abbia fatto un pensierino.
...in effetti ... salvo verifica dal vivo
... dalle immagini quello di destra è più corto ... di una fila
dlr conf.jpg
...ho "tirato" un pò i colori
il rettangolo blu e quello rosso sono di identica dimensione, il blu corrisponde alla stessa area dei due francobolli ... il rosso ... lo vedete
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
approfitto anche per ricordare che tutti i francobolli di questa serie con data certa fino al 31 dicembre 1865 sono certamente delle tirature di Londra
dal gennaio 1866 l'OCV (officina carte valori di Torino) iniziò le prime consegne come da tabellina che vi ripropongo
non ci sono i valori da 1 e 5 centesimi ............ perchè nel 1866 a Torino non ne stamparono
stampati OCV anno 1866.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Stefano T ha scritto:
La cosa che però non mi piace molto, e che dovresti controllare, sono le dimensioni del francobollo e soprattutto la dentellatura a sinistra: mettendo vicini i due esemplari si nota una differenza di dimensioni e di passo dei dentelli in basso.
Ciao Stefano a me sembra che la dentellatura che sembra disallineata sino a 5-6 dentelli in basso si riallinei a alla fine, come dovuto a un passo irregolare del perforatore (che non c'e' sul lato dx) cosa difficile da spiegare con perforatore canonico. Il fatto che sia più' corto in altezza potrebbe essere dovuto invece a variabilità della battuta del pettine
Giampiero
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
Il problema è che, essendo la dentellatura a pettine, i fori sui tratti orizzontali dovrebbero coincidere.
Ma se nei due francobolli sovrappongo la dentellatura inferiore a quella superiore, ecco che succede: nel primo i fori ricostruiti sono perfetti, nel secondo, invece, solo il primo e l'ultimo coincidono.
Inoltre se osservi gli angoli in basso, vedrai che le semivalli agli estremi non sono allineate a quelle piene nel mezzo, sono più basse, cosa che invece non avviene nel francobollo di sinistra.
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Stefano
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S T A F F
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Stefano T ha scritto: 24 luglio 2018, 18:21 giampi
Il problema è che, essendo la dentellatura a pettine, i fori sui tratti orizzontali dovrebbero coincidere.
Ma se nei due francobolli sovrappongo la dentellatura inferiore a quella superiore, ecco che succede: nel primo i fori ricostruiti sono perfetti, nel secondo, invece, solo il primo e l'ultimo coincidono.
Inoltre se osservi gli angoli in basso, vedrai che le semivalli agli estremi non sono allineate a quelle piene nel mezzo, sono più basse, cosa che invece non avviene nel francobollo di sinistra.
Ciao Stefano hai ragione le irregolarità del passo dei fori sia orizzontalmente che verticalmente fa escludere che sia stato utilizzato il pettine ma che si tratti di una dentellatura lineare (con un perforatore con aghi un po storti) ed allora....
Giampiero
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
Salve a tutti.
Stò finalmente mettendo mano alla mia collezione un pò sparsa e ho finalmente scelto di
costruirmi da solo gli album. Ora stò mettendo in ordine i francobolli e mi è venuto all'occhio
(un pò sfocato a dire il vero) questi due esemplari del 10 centesimi del 63 della serie.
Se fosse possibile anche solo dalla mia scansione, sarei curioso di capire se da questa
differenza di colore si possa affermare che l'esemplare di sinistra è una emissione di Londra
e l'esemplare di destra stampato a Torino.
Io non sono affatto un esperto e confido in un vostro gradito parere.
Grazie
Carlo
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