Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Il primo espediente che il vostro cervello metterà in atto per proteggervi (a modo suo) è il più banale di tutti, ché il cervello stesso è incredibilmente economizzante, non ama impiegare più energie per obiettivi che può raggiungere con poco sforzo.
Per prima cosa, dunque, il vostro cervello vi impedirà di leggere, con la scusa che gli articoli sono troppo lunghi e che alcuni sono scritti troppo piccoli (ignorando il fatto che se ci cliccate sopra si ingrandiscono).
Processi mentali stra-conosciuti anche ai semplici curiosi di neuroscienze: il primo passo per rimanere della propria opinione è ignorare tutte le evidenze contrarie.
Fate voi, regolatevi come meglio ritenete, e appena posso ci riaggiorniamo.
Per prima cosa, dunque, il vostro cervello vi impedirà di leggere, con la scusa che gli articoli sono troppo lunghi e che alcuni sono scritti troppo piccoli (ignorando il fatto che se ci cliccate sopra si ingrandiscono).
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Fate voi, regolatevi come meglio ritenete, e appena posso ci riaggiorniamo.
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Su questo ed altri argomenti,consiglio di leggere o rileggere il volume scritto da GABBINI nel lontano 2008 ,filatelMia.Un grande collezionista che esplora il mondo della filatelia e prova anche a fare delle previsioni per gli anni seguenti.....Ora siamo nel 2025 e si può verificare quanto scritto all epoca. 

Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Io mi aspettavo prove irrefutabili che il numero dei collezionisti filatelici non abbia subito negli ultimi decenni un calo sostanziale, questo era il contenzioso, ma tutto quello che è venuto fuori finora è che, da un secolo a questa parte in Italia ma non solo, la filatelia sana è stata corrotta da uno tsunami speculativo originatosi dalle Amministrazioni postali stesse e che ha poi coinvolto come attori non passivi gli stessi collezionisti. Cosa peraltro ben nota e che nessuno ha mai pensato di negare.
Quello che sembra affiorare tra le righe è che la filatelia rimasta sana, non corrotta, è quella classica, quella dove un francobollo è guardato con sospetto e con indifferenza se è dentellato. Quella in cui ci si compiace di dividere l'interesse collezionistico con persone che hanno la possibilità e non le remore di spendere per un singolo pezzo quanto un medio dirigente porta a casa in un anno al netto delle tasse.
Ma anche se fosse così, anche se l'unico collezionismo filatelico sano è quello delle emissioni classiche, resta da dimostrare come il numero dei collezionisti sani ed incontaminati non sia in calo, in particolare se si considera il dato--questo abbastanza incontrovertibile--che anche le quotazioni di vendita dei francobolli classici, aggiornate all'inflazione, sia generalmente decrescente.
Ma è il principio che è errato. Si può essere collezionisti appassionati, consapevoli ed intelligenti anche se si colleziona materiale moderno e perfino contemporaneo. Basta guardare certe collezioni di storia postale moderna, o certe collezioni tematiche.
Ma il punto non è cosa si colleziona. Io continuo a ritenere che il numero dei collezionisti, comunque siano categorizzati, sia drammaticamente in calo. Cerruti, che certamente ha grande esperienza nel campo e sa il fatto suo, elenca alcuni fattori (i miei commenti in rosso):
Tanto per rimanere alla "purezza" della filatelia classica: quanti erano i 30/40enni che collezionavano francobolli classici 50 anni fa? Quanti sono ora?
Credo che il problema di attirare giovani alla filatelia oggi e nel prossimo futuro si scontri con (almeno) due grossi problemi sistemici:
Quello che sembra affiorare tra le righe è che la filatelia rimasta sana, non corrotta, è quella classica, quella dove un francobollo è guardato con sospetto e con indifferenza se è dentellato. Quella in cui ci si compiace di dividere l'interesse collezionistico con persone che hanno la possibilità e non le remore di spendere per un singolo pezzo quanto un medio dirigente porta a casa in un anno al netto delle tasse.
Ma anche se fosse così, anche se l'unico collezionismo filatelico sano è quello delle emissioni classiche, resta da dimostrare come il numero dei collezionisti sani ed incontaminati non sia in calo, in particolare se si considera il dato--questo abbastanza incontrovertibile--che anche le quotazioni di vendita dei francobolli classici, aggiornate all'inflazione, sia generalmente decrescente.
Ma è il principio che è errato. Si può essere collezionisti appassionati, consapevoli ed intelligenti anche se si colleziona materiale moderno e perfino contemporaneo. Basta guardare certe collezioni di storia postale moderna, o certe collezioni tematiche.
Ma il punto non è cosa si colleziona. Io continuo a ritenere che il numero dei collezionisti, comunque siano categorizzati, sia drammaticamente in calo. Cerruti, che certamente ha grande esperienza nel campo e sa il fatto suo, elenca alcuni fattori (i miei commenti in rosso):
In definitiva direi che il grosso problema della filatelia oggi (come, mi sembra di capire, di tante forme di collezionismo, antiquariato incluso) non è tanto la perdita di collezionisti, così troppo spesso dovuta--ahimè--a cause naturali, ma la cronica mancanza di ricambio.Antonello Cerruti ha scritto: 11 maggio 2025, 7:52 I motivi possono essere diversi.
Provo a segnalarne alcuni.
1) Età anagrafica.
Certamente un'età avanzata può distogliere dalla filatelia, specialmente quando--e sembra la regola--gli eredi sono totalmente disinteressati. D'altra parte l'età avanzata distoglie da qualunque attività. Il problema vero è la mancanza di ricambio: quelli che intraprendono il collezionismo filatelico sono meno di quelli che lo abbandonano.
2) Disamore per la filatelia.
Che ci si possa disamorare di una passione collezionistica è possibile. Di nuovo: sarebbe auspicabile che ad un certo numero di disamoramenti corrisponde un ugual numero di ... innamoramenti. Purtroppo questo non accade.
3) Delusione per qualche risultato nelle esposizioni.
Conosco anch'io persone che hanno abbandonato la filatelia a causa di risultati insperati (in senso negativo) nelle esposizioni. Da una parte ciò mi fa dubitare sia della solidità del loro interesse sia della loro capacità di autovalutazione. D'altra parte ho l'idea che i filatelisti partecipanti alle esposizioni siano sempre stati un po' la punta dell'iceberg e quindi che questo fattore sia, per i grandi numeri, abbastanza irrilevante.
4) Momentanea mancanza di disponibilità dovuta alle perdite in alcuni investimenti.
5) Andamenti industriali negativi.
6) Accertamenti fiscali in corso.
Questi ultimi tre fattori ci possono essere, ma mi sembra che possano costituire degli impedimenti temporanei, non costituire ragione per un abbandono definitivo.
Tanto per rimanere alla "purezza" della filatelia classica: quanti erano i 30/40enni che collezionavano francobolli classici 50 anni fa? Quanti sono ora?
Credo che il problema di attirare giovani alla filatelia oggi e nel prossimo futuro si scontri con (almeno) due grossi problemi sistemici:
- Pochissimi dei nati negli ultimi 25 anni ha mai usato, forse neanche visto, un francobollo e hanno mai ricevuto posta affrancata con francobolli. Per i millennials i francobolli sono un non-oggetto, la posta un servizio ignoto la cui utilità è dubbia ed il peso sociale nullo. Difficile creare una passione collezionistica in questa situazione.
- Il collezionismo in generale subisce oggi molta più concorrenza di una volta da parte di altre forme d'intrattenimento. Per dirne solo una, l'impressione è che i 30enni di oggi che hanno un lavoro e la possibilità di spendere qualcosa non siano molto interessati a possedere oggetti, quanto più a viaggiare e a vivere il mondo diversamente da come facevano i loro omologhi 50 anni fa.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
A tutto cio' che e' stato detto fino ad ora cioe' principalmente che siamo rimasti in pochi anziani perche' non c'è ricambio generazionale aggiungerei la mancata motivazione che colpisce chi si sente ormai isolato senza possibilità di condividere la passione con altri.
Quanti siamo rimasti? Se siamo il 15-20% di quelli che eravamo 40 o 50 anni fa le probabilità di interazione precipitano esponenzialmente. Quanti frequentano i circoli rimasti? Si dira ora c'è internet e i forum online.
Mi chiedo quanti forum oltre i nostro esistono?
Quanti siamo su questo forum od altri forum rispetto a chi rimane silente ed ignoto? Qualcuno ha una idea, almeno approssimata, di quanti siamo rimasti (esperti e non)?
Una volta la interazione avveniva con e tramite i commercianti ed i negozi, che ora non esistono piu', e che costituivano un luogo e una possibilita' di incontro.
La mia paura e' che siamo ormai scesi sotto una massa critica minima atta a sostenere interazioni e scambi di informazioni necessarie ad alimentare la passione. Questo stesso problema l'ho notato per questo forum.
Quanti siamo rimasti? Se siamo il 15-20% di quelli che eravamo 40 o 50 anni fa le probabilità di interazione precipitano esponenzialmente. Quanti frequentano i circoli rimasti? Si dira ora c'è internet e i forum online.
Mi chiedo quanti forum oltre i nostro esistono?
Quanti siamo su questo forum od altri forum rispetto a chi rimane silente ed ignoto? Qualcuno ha una idea, almeno approssimata, di quanti siamo rimasti (esperti e non)?
Una volta la interazione avveniva con e tramite i commercianti ed i negozi, che ora non esistono piu', e che costituivano un luogo e una possibilita' di incontro.
La mia paura e' che siamo ormai scesi sotto una massa critica minima atta a sostenere interazioni e scambi di informazioni necessarie ad alimentare la passione. Questo stesso problema l'ho notato per questo forum.
Giampiero
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Molti scritti che colle mie domande non avevano niente a che fare, anzi non ho ricevuto una risposta, per cui le ripropongo.Vacallo ha scritto: 5 maggio 2025, 14:36 Un'altra cosa che ho notato è che non si può indicare il giorno al quale si vorrebbe entrare. Viene marcato sul biglietto al momento del passaggio dell'ingresso? E una ultima domanda. Per viaggiare con i bus si fa il biglietto presso la tabaccheria in stazione, come gli anni scorsi o si deve pagare con una carta bancaria sul bus, come succede in molti città?.
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2024
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- Matraire1855
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- Iscritto il: 13 aprile 2010, 13:34
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
È vari anni che vado a Verona in auto, schifato dai mezzi pubblici di quella città i cui orari sono solo indicativi.
Alla tua domanda potranno rispondere solo i residenti della città scaligera che invito a intervenire.
Alla tua domanda potranno rispondere solo i residenti della città scaligera che invito a intervenire.
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Caro Andrea, per quanto può valere la mia esperienza personale, quanto dici te lo posso confermare vedendo l'approccio alla vita delle mie due figlie (34 e 30 anni). E, per dire la verità, non me ne dispiace affatto, anche se non hanno un particolare interesse nel proseguire la mia attività collezionistica.Andrea61 ha scritto: 11 maggio 2025, 19:24
- Il collezionismo in generale subisce oggi molta più concorrenza di una volta da parte di altre forme d'intrattenimento. Per dirne solo una, l'impressione è che i 30enni di oggi che hanno un lavoro e la possibilità di spendere qualcosa non siano molto interessati a possedere oggetti, quanto più a viaggiare e a vivere il mondo diversamente da come facevano i loro omologhi 50 anni fa.
Buona giornata.
Maurilio
- Matraire1855
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- Località: Castellanza
Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
cerchiamo di attenerci alla domanda che ha fatto l'amico Vacallo
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
- paolo.pellegrini
- Messaggi: 188
- Iscritto il: 30 luglio 2013, 10:40
- Località: verona
Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Purtroppo io non posso rispondere alla domanda di Vacallo, abito in provincia e mi muovo praticamente sempre in auto. le rare volte che devo prendere i bus non sono mai in orario previsto e il biglietto lo faccio direttamente a bordo (linee extraurbane). Mi spiace.
Re: Veronafil Maggio 2025 /Biglietto d'ingresso
Da qualche anno utilizzo l'applicazione dello smartphone "Ticket Bus Verona" ed è veramente comoda e fatta bene.
Una volta registrata la Carta di credito puoi acquistare i biglietti e poi quando sei sul bus li attivi.
E' comoda anche per capire quale bus prendere a secondo della destinazione e dove prenderlo.
Quelli per la Fiera, ricordo ce ne sono due, partono di solito dalla Stazione e si fermano se non ricordo male un pò prima dell'entrata San Zeno.
Attenzione che uno continua sul vialone mentre l'altra linea gira a sinistra prima della Fiera, per intenderci va verso dove di solito si fa la pizzata.
Negli orari di punta, tipo il rientro dalla Fiera, sono un pò affollati.
Sugli orari delle corse io li trovo abbastanza puntuali ma io non faccio testo perchè vengo da Bari
dove per un bus aspettiamo anche più di un'ora.
sergio
Una volta registrata la Carta di credito puoi acquistare i biglietti e poi quando sei sul bus li attivi.
E' comoda anche per capire quale bus prendere a secondo della destinazione e dove prenderlo.
Quelli per la Fiera, ricordo ce ne sono due, partono di solito dalla Stazione e si fermano se non ricordo male un pò prima dell'entrata San Zeno.
Attenzione che uno continua sul vialone mentre l'altra linea gira a sinistra prima della Fiera, per intenderci va verso dove di solito si fa la pizzata.
Negli orari di punta, tipo il rientro dalla Fiera, sono un pò affollati.
Sugli orari delle corse io li trovo abbastanza puntuali ma io non faccio testo perchè vengo da Bari
dove per un bus aspettiamo anche più di un'ora.





sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
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I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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