
.........e perchè dovrebbe dispiacermi??
.........agli ordini!!....
ciao Rosalba,
i bolli per telegrafo e per telefono possono rientrare in una collezione ASFE solo se si tratta di compagnie private: e quindi ne compri uno per ogni differente compagnia. Per esempio di compagnie USA di telegrafo ce ne sono tante. Le più rare sono quelle di PortoRico che non sono catalogate dai normali cataloghi ma dal catalogo specializzato Hiscock. (che non si trova più). Le compagnie telefoniche sono molto poche e vale lo stesso discorso.
Se poi-per motivi tuoi- vuoi mettere un esempio di bolli telegrafici di Stato puoi introdurre la categoria S (S=Service) e lì ci metti un esempio di bolli di servizio, fossero essi telegrafici, vaglia, posta pneumatica... e comunque c'entrano poco con l'ASFE.
Per quanto riguarda la categoria R =railway (e ferrocarril per gli Stati di lingua spagnola), si tratta di trasporti via ferrovia. Ci sono i Letter Railway stamps, veri e propri bolli per trasporto di lettere con dei treni su linee private (molte in Gran Bretagna), le lettere potevano essere impostate su cassette messe all'esterno dei vagoni. Ma l'uso normale dei treni era ed è per il trasporto di pacchi detti "Parcel Railway stamps". Si tratta di francobolli o meglio di marche di trasporto che venivano messe sulle bollette di trasporto e quindi sono una via di mezzo fra una tassa e un prepagamento del trasporto della posta. Secondo me i Railway (parcel) stamps trovano una giusta collocazione in una collezione ASFE. I railway sono almeno 5.000 location differenti al mondo, perchè di solito c'è il nome della stazione di partenza (oppure la tratta) e quindi ci sono dei riferementi precisi ad un posto geografico...

forse sono anche di più di 5.000.
I più difficili sono quelli dello Zambia e della Rhodesia del Nord. I più semplici quelli dell'Australia. Comunque sono tutti brutti da vedere perchè (al contrario del letter railway stamps) NON sono pittorici.
Detto questo: buona collezione ASFE e
Buon inizio di 2012.
Ciao fabio V.
Il Belgio non ha railway stamps... o meglio ha dei francobolli di colli postali ma non ci sono le tratte o i nomi delle stazioni. Nel caso che consideri come TRATTE gli annullli... beh quella è un'altra collezione relativa NON ai francobolli ma agli annulli (timbri, postmakrs, cancellations,obliterazioni)... e quindi non è ASFE!
Per i Railway normalmente c'è la sigla della stazione di partenza, oppure (Svezia, Germania, Danimarca) c'è la tratta o una sigla che cita la stazione di partenza e quella di arrivo.
La cosa migliore è indicare alfabeticamente il nome della stazione di partenza e poi (sulla stessa riga) indicare la SIGLA, così è più facile verficare i bolli che si hanno con quelli che mancano.
Poi una regola generale: la collezione ASFE è alfabetica per cui tutto va messo in ordine alfabetico. Al massimo si mette la stessa locazione in due posti diversi dell'indice ed uno dei due rimanda all'altro (per esempio il locale di Udine lo si mette sotto Udine (nella lettera U), e poi sotto Italia ci sarà anche "* Udine vedi:- ". PERO' quando ci sono dei gruppi enormi come i railway australiani o sudafricani (migliaia di locazioni o sigle) è meglio metterli IN FONDO al toponimo principale. Per esempio sotto Australia e sotto Sudafrica. Questo perchè spargendoli in mezzo a tutte le altre lettere si inquinerebbe talmente tanto l'indice generale che diventerebbe di difficile lettura.
Sono stato chiaro? Ovviamente cito le cose che faccio io sulla base della mia esperienza, ma ciascuno può fare come preferisce... l'indice generale è una creatura personale e serve per rintracciare subito dove uno ha messo i propri bolli e se una certa locazione manca oppure la si ha. Per il resto deve essere di facile consultazione e contenere però delle informazioni in forma concisa ma il più possibile "complete".
Fabiov