gipos ha scritto:Ciao:

a tutti,
vi posto due lettere la prima spedita da Bergamo il 26.04.1859 e la seconda spedita da Milano il 29.04.1859, che secondo il mio modestissimo parere rivestono un importanza di tutto rispetto per quanto riguarda la II guerra d'Indipendenza.
Infatti la lettera spedita da Bergamo riporta la data della fine dell'ultimatum Austriaco al Regno di sardegna, mentre la lettera spedita da Milano riporta la data dell'inizio delle operazioni belliche, infatti il 29.Aprile è la data in cui l'esercito asburgico invade il Piemonte oltrepassando il Ticino da Pavia.
Invito tutti gli appassionati a voler inserire il proprio materiale sperando di poter ripercorrere le date e gli avvenimenti di quel periodo, ringraziando tutti quanti volessero collaborare un cordiale e sincero saluto Giuseppe.
gipos:
Colleziono storia postale di sicilia e periodo garibaldino.

a tutti
che peccato che questo argomento non abbia suscitato un maggior interesse!
Di certo ci saranno in giro molte lettere di questo periodo, ma non compaiono...
dopo l'abbuffata di retorica centocinquantenaria mi aspettavo di meglio e di più!!!
Almeno qualcosa di postalmente più frizzante.
Comunque... dopo domani siamo sulle dolci colline di San Martino e Solferino a scannarci con gli Austriaci; i rossi papaveri tra il grano ancora immaturo sono sommersi dal sangue di migliaia di caduti d'ambo le parti sotto lo sguardo inorridito di un certo signor Dunant... Sai che bello sarà d'ora in poi morire più o meno allo stesso modo ma con al fianco la Croce Rossa!
Bando ai sentimentalismi è meglio sospendere le ostilità militari e firmare un bell'armistizio!
http://img805.imageshack.us/img805/9995 ... franca.jpgcomogpvillafranca.jpg
Lettera in franchigia scritta a Como il 9.7.1859 e postata l'11.7.1859.
Sono i fatidici giorni dell'Armistizio di
VILLAFRANCA di Verona.
La mattina dell' 11 Francesco Giuseppe e Napoleone III° in pompa magna posero le loro auguste firme al documento di armistizio già redatto nei giorni precedenti dagli emissari dei rispettivi eserciti.
Solo il giorno successivo firmò (guarda caso ci lasciano sempre per ultimi...) anche il grande sovrano di Sardegna, Vittorio Emanuele II° (tra un travaso di bile e l'altro del buon conte di Cavour

).
Dopo qualche mese il tutto fu ratificato a Zurigo con l'omonimo trattato di pace che dava il via all'espansionismo sabaudo,
Meno di due anni e voilà è fatto il regno d'Italia!!! Ma non gli Italiani. Chi diavolo disse mai questa frase non importa molto saperlo ma il concetto ben presente a quei tempi e inculcatoci per un secolo e più fin dai banchi delle elementari è di una gravità inaudita.
Non mi è mai piaciuto il concetto di "fare gli italiani" cioè di imporre a un siciliano a un lombardo, poi a un veneto o a un marchigiano di inneggiare a Re Vittorio.
La sabaudizzazione del territorio italico (uso il termine Augusteo del I° secolo d.C.) somiglia terribilmente alla sovietizzazione delle nazioni annesse alla Russia o alla balcanizzazione yugoslava.
D'altronde il regime sabaudo non fu l'inventore dei lager (vedi Fenestrelle per chi non ricordasse) per "correggere" gli oppositori o supposti tali (più di 20 000 calcinati!) e non ripianò gli enormi debiti di guerra confiscando migliaia di istituti religiosi e non reintrodusse la leva obbligatoria proprio per "miscelare" le etnie italiche?
Ma tant'è da questo caos di lacrime e sangue oltre che di ipocrisie interessate è nato il sublime concetto di "
RISORGIMENTO ITALIANO". Accettiamolo con un po' di orgoglio nazionale (non quello degli stadi) ma non dimentichiamoci come ciò è avvenuto.
Il primo Parlamento dell'Italia fu votato nel 1861 da 239853 elettori, meno dell'1% della popolazione della neonata nazione.
Lunga vita all'Italia!
ciao a tutti
Oscar
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