Un Ufficio Postale su una cometa!
Il 17 aprile 1874 venne scoperta la cometa di Coggia.
Dapprima debole, in giugno divenne visibile ad occhio nudo. Nelle settimane successive si sviluppò molto rapidamente diventando sempre più luminosa ed appariscente.
All’inizio dell’estate aveva una notevole estensione e luminosità. Era visibile di notte come un potente riflettore che si avvicinava di giorno in giorno fino a quando raggiunse il perielio il 9 luglio 1874 con una coda lunghissima.
Si diffondeva una sorta di “psicosi della cometa”, con persone terrorizzate che la cometa potesse portare alla fine del mondo.
Gente cercava di fuggire per mettersi in salvo.
Ma dove?
In quelle settimane il New York Herald pubblicò il seguente avviso (qui riportato in sintetico riassunto).
Il Direttore del giornale precisò che, pur trattandosi di un avviso pubblicitario, per l’interesse che poteva suscitare nell’opinione pubblica, aveva deciso di inserirlo nelle normali colonne degli articoli.
Veniva data la notizia che la cometa era stata noleggiata.
La cometa sarebbe stata arredata in modo raffinato per poter accogliere le persone che avrebbero effettuato l’escursione nel nostro Sistema Solare.
Ci sarebbero state almeno un milione di cabine di lusso dotate di ogni comfort (compreso il paracadute).
Ci sarebbero state sale giochi, biliardi, saloni per concerti, teatri, biblioteche e sul ponte principale una pista per le corse di trotto.
La cometa sarebbe partita da New York alle 22 del giorno 20. Si raccomandava la puntualità: ad evitare confusione si sarebbe dovuti essere a bordo già alle ore 20.
Non era certo se sarebbero serviti passaporti, ma veniva consigliato ai passeggeri di portarli con sé nel caso che qualche abitante delle stelle li pretendesse allo sbarco.
I cani non sarebbero stati ammessi a bordo.
Per la sicurezza dei passeggeri sarebbe stato vietato sporgersi oltre la ringhiera di ferro che sarebbe stata messa di protezione attorno a tutta la cometa.
Non si sarebbe arrecato disturbo agli abitanti delle stelle, da parte dei quali non ci sarebbe stato da temere ostilità. Tuttavia per la sicurezza dei passeggeri la cometa sarebbe stata dotata di un numero adatto di mortai, cannoni d’assedio e ramponi d’abbordaggio.
Ma l’impegno sarebbe stato di non arrecare volontariamente offesa ad alcuna stella o ad intere costellazioni, nella speranza di dare una buona impressione dell’America in ogni luogo visitato, da Venere ad Urano.
A bordo sarebbe salito anche un gruppo di missionari.
La cometa con i passeggeri avrebbe visitato prima Marte, poi Mercurio, Giove, Venere e Saturno.
Si sarebbe fatto scalo su ogni stella con possibilità di escursioni.
Il programma prevedeva la visita a tutte le stelle e costellazioni più celebri del nostro sistema solare.
Nonostante la velocità che avrebbe tenuto la cometa (40 milioni di miglia al giorno), per la sicurezza dei passeggeri sarebbero stati vietati i sorpassi con le altre comete.
La cometa sarebbe stata in ottimo stato di manutenzione, a differenza di altre comete concorrenti che non risultavano revisionate da oltre 10mila anni.
Durante il viaggio sarebbero state rispettate tutte le stelle fisse e tutte quelle che avrebbero avuto visibilmente bisogno di fissaggio, sarebbero state fissate.
Il viaggio sarebbe dovuto terminare il 14 dicembre del 1991.
“IL SERVIZO POSTALE: sarà il più completo possibile. Naturalmente verrà impiegato il telegrafo e soltanto il telegrafo. Di conseguenza i compagni di viaggio che occupassero cabine distanti tra loro da 20.000.000 fino a 30.000.000 di miglia, potranno inviare un telegramma e ricevere una risposta nel termine di undici giorni. Per i telegrammi notturni la tariffa sarà ridotta del 50%. Tutto questo vasto sistema postale sarà sotto la personale sovrintendenza del signor Hale, del Maine.”
E l’annuncio si concludeva con:
“PER ULTERIORI PARTICOLARI e per ogni informazione inerente al trasporto o ai biglietti, rivolgetevi a bordo, oppure al mio socio, ma non a me, in quanto assumerò il comando della cometa solo al momento della partenza. E’ indispensabile, in un momento come questo, che la mia mente non venga sovraccaricata da minuzie.
Mark Twain”
(Sintetico riassunto da “A Curious Experience” di Mark Twain)
Dal Forum di F&F – Marzo 2006
Contributo di giandri.
Elaborazione e adattamento: Luca Boldrini.
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