Il saggio “Tangeri” fu preparato dal Poligrafico dello Stato in vista di una imminente apertura di un Ufficio Postale in quella città e quindi della necessità di un francobollo specifico.
Per difficoltà burocratiche (e politiche) l’Ufficio non fu mai aperto ed ai saggi non seguì alcun francobollo.
Per il saggio il Poligrafico usò la tavola del Cent. 40 Michetti stampandolo, con lo stesso inchiostro bruno, su un foglio di cartoncino sottile verdastro senza filigrana.
Non fu dentellato e non fu gommato, ma fu soprastampato con la scritta TANGERI fra due nodi.
E’ facile individuare i falsi dagli originali: negli originali la stampa è fine e ben marcata, nei falsi no.
Inoltre, stante l’uso della tavola del Cent. 40 Michetti, e quindi la stampa su di un unico foglio di 400 esemplari, tutti gli esemplari che hanno margini superiori alla normale distanza fra francobolli sono sicuramente falsi, proprio come quello mostrato nell’immagine.
Dal Forum di F&F – Settembre / Ottobre 2009.
Contributi di arrgianf e cirneco giuseppe.
Elaborazione: Luca Boldrini