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29 GIUGNO 2000 – MUORE VITTORIO GASSMAN

Stimato come attore sia a teatro che sul grande schermo, raggiunse la popolarità con la TV, grazie alla trasmissione “Il mattatore”, da lui condotta e dal cui titolo prese il suo soprannome più noto.

Lavorò con i migliori registi, tra cui De Sica, Risi, Monicelli e Rossellini, e per lungo tempo in coppia con Ugo Tognazzi. Tra i suoi film più noti: “I soliti ignoti” (1958), “La grande guerra” (1959), Il sorpasso (1962) e “L’armata Brancaleone” (1966).

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: un Leone d’oro alla carriera nel 1996, un premio a Cannes nel 1975 (come migliore attore in “Profumo di donna”) e 11 David di Donatello. Si spense a Roma nel giugno del 2000.

Dal sito mondi.it

Vittorio Gassman su Wikipedia

21 MARZO 1956 – ANNA MAGNANI E’ LA PRIMA ATTRICE ITALIANA A RICEVERE L’OSCAR

Il 21 marzo 1956 è la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, conferitole per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film La rosa tatuata, del 1955, con Burt Lancaster, per la regia di Daniel Mann. Per lo stesso ruolo, vincerà anche un BAFTA quale attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.
La Magnani non presenziò alla cerimonia: l’Oscar venne ritirato da Marisa Pavan, anche lei candidata come migliore attrice non protagonista per lo stesso film, dalle mani di uno dei più grandi attori comici di quegli anni, Jerry Lewis.

Prima attrice italiana a ricevere l’Oscar: Il dramma di una moglie devota che dopo la morte del suo amato scopre di essere stata a lungo tradita e schernita dalla gente. È la protagonista del film La rosa tatuata che proiettò Anna Magnani tra i grandi di Hollywood.
Per il pubblico americano, nel primo decennio postbellico, il cinema italiano ebbe un volto e un nome precisi: Vittorio De Sica. L’attore e regista ciociaro aveva guadagnato la prestigiosa ribalta degli Academy Awards, primo italiano a farlo, con due insuperabili capolavori come “Sciuscià” (1946) e “Ladri di biciclette” (1948), che gli meritarono in seguito il riconoscimento di padre del neorealismo cinematografico.
In quegli stessi anni, sul palcoscenico italiano nasceva una nuova stella che per la sua verve tipicamente romanesca, era ormai nota più con il soprannome di Nannarella che con il suo vero nome. Dopo gli esordi a teatro e con ruoli secondari sullo schermo, nel 1941 la Magnani ottenne i primi consensi grazie allo stesso De Sica, che la scelse come coprotagonista in Teresa Venerdì.
Il successo internazionale arrivò quattro anni dopo con la straordinaria interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un periodo), Roma città aperta, per il quale ottenne il Nastro d’argento come “miglior attrice non protagonista”. Il ruolo principale in Bellissima (1951), del grande Luchino Visconti, le spalancò definitivamente le porte di Hollywood.
A pensare per primo a lei fu lo sceneggiatore Tennessee Williams, popolarissimo negli USA per il dramma teatrale Un tram chiamato desiderio, portato sullo schermo da Elia Kazan. Williams buttò giù la sceneggiatura di un film dal titolo “La rosa tatuata”, pensando alla star romana nel ruolo della protagonista. D’accordo con il regista Daniel Mann le proposero la parte e quest’ultima accettò, pur tra mille tentennamenti legati agli affetti familiari e al suo attaccamento alla quotidianità di Roma.
Iniziò le riprese nei panni di Serafina Delle Rose, giovane immigrata in America legata al marito Rosario, di professione camionista, da un rapporto di profonda devozione. La tragica morte dell’uomo segna il suo doloroso isolamento dal mondo esterno, in cui coinvolge anche la figlia e da cui si ridesta bruscamente quando viene a conoscenza della relazione extraconiugale del consorte. A quel punto decide di ritornare a vivere, aprendosi al corteggiamento di Alvaro (interpretato da Burt Lancaster), collega del marito.
Uscita nel 1955, la pellicola conquistò la platea statunitense e fece incetta di nomination (otto in tutto) all’edizione degli Oscar dell’anno seguente, portando a casa tre statuette: “miglior fotografia”, “miglior sceneggiatura” e “miglior attrice protagonista”. Un riconoscimento quest’ultimo che consacrò la Magnani tra i grandi del cinema di allora, vincendo la concorrenza di vere e proprie eroine nazionali, del calibro di Susan Hayward e Katharine Hepburn.
Avvertita al telefono della sua nomination, Nannarella, anti-diva per eccellenza, pensò subito a uno scherzo e non vi diede alcun peso, rinunciando a partecipare alla grande “notte di Los Angeles”. Quando un giornalista americano, alle cinque di mattina, le annunciò al telefono di essere entrata nella storia come prima attrice italiana a ricevere l’Oscar, non credette alle sue orecchie. Prese coscienza che era tutto vero solo quando Marisa Pavan, coprotagonista nel film, le portò la statuetta che aveva ritirato al posto suo.
Premiata per lo stesso ruolo con un Bafta, come attrice internazionale dell’anno, e con un Golden Globe, come migliore attrice in un film drammatico, la Magnani sfiorò la seconda statuetta quando fu scelta da De Sica come protagonista della Ciociara, parte che rifiutò e che venne poi affidata a Sofia Loren. Fu quest’ultima a vincere l’Oscar nel 1962 e ancora oggi lei e la Magnani sono le uniche attrici italiane insignite del prestigioso premio. (dal sito mondi.it)

BUSTA PRIMO GIORNO ANNA MAGNANI

 

MONETA ANNA MAGNANI 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una moneta speciale da 5 euro per ricordare il mito di «Nannarella». L’iniziativa, targata ministero dell’Economia e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha inteso celebrare la grande attrice italiana, Anna Magnani, in occasione del centenario della sua nascita. «L’emissione della speciale moneta – ha commentato il sottosegretario all’Economia Paolo Cento – vuole essere il dovuto riconoscimento a Nannarella, inimitabile personaggio della romanità popolana e personaggio chiave del neorealismo cinematografico, così splendidamente interpretato in “Roma città aperta”, un film che, per la prima volta, porta il cinema nelle strade e fuori dagli studi per raccontare l’Italia, la gente e il dramma della guerra». Cento sottolinea, poi, l’eccezionale capacità interpretativa e la passione per la recitazione della Magnani, «che gli sono valsi l’Oscar, attribuito, per la prima volta, a un’attrice italiana e che fanno di lei un mito della cinematografia mondiale e un simbolo per l’emancipazione della donna in Italia».
La speciale moneta, in argento, dal valore nominale da 5 euro, è stata realizzata dal maestro incisore Maria Grazia Urbani e ha iniziato il corso legale il 26 marzo 2008. Sul dritto della moneta, è rappresentato il ritratto dell’attrice Anna Magnani, con alla base il nome dell’autore “Urbani” e in tondo la scritta “Repubblica italiana”. Sul rovescio troviamo, invece, al centro, l’immagine ispirata al film “Roma città aperta” e in basso, il valore legale del conio “5 euro”. A sinistra, la lettera “R” e intorno la scritta “Anna Magnani 1908-2008”. La moneta celebrativa si potrà acquistare presso i punti vendita dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. (dal sito de Il sole 24 ore)

Anna Magnani su Wikipedia

Il ricordo di Anna Magnani in uno Speciale della Rai