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28 GIUGNO 1846 – INVENZIONE DEL SASSOFONO

Ereditata dal padre l’arte di costruire strumenti musicali, Adolphe iniziò presto a sperimentare nuove varianti di strumenti già esistenti, fino ad arrivare alla sua più grande invenzione brevettata a Parigi nel 1846 e cui diede il suo nome.

Il brevetto includeva 14 varianti del modello base, raggruppate in due categorie da sette strumenti ciascuna (dal sopranino al contrabbasso).

Realizzato inizialmente in legno su modello del clarinetto, dell’oboe e del flauto, il sassofono entrò come disciplina al Conservatorio di Parigi nel 1857 e ad insegnarlo fu lo stesso Adolphe. In Italia entrò tra gli strumenti del Conservatorio di Bologna su suggerimento di Gioacchino Rossini.

Dall’alto del suo potenziale di espressività e duttilità, il sax ha attecchito nel tempo nei più diversi generi musicali, compresi quelli moderni.

Dal sito mondi.it

Adolphe Sax su Wikipedia

I FRANCOBOLLI USATI PER QUESTO ARTICOLO COMMEMORANO I 200 ANNI DALLA NASCITA DEL SUO INVENTORE

 

I Queen di Freddie Mercury nella musica e nei francobolli

Era il 1999 quando la Royal Mail dedicava una serie di francobolli a grandi artisti inglesi tra cui Freddie Mercury. Perché le poste inglesi scelsero il cantante dei Queen? Ecco un breve racconto sul frontman dei Queen.

Freddie Mercury è il nome d’arte di Farookh Bulsara; nasce il 5 settembre del 1946 a Zanzibar, colonia Inglese a sud est dell’Africa meridionale dove il papà, diplomatico del governo inglese, lavora e vive. Negli anni 60  si trasferisce a Londra e si diploma in arte, all’Ealing college. Dopo le sue prime esperienze musicali Freddie sostituirà Tim Staffel, il bassista/vocalist degli  “Smile”in una band di giovani universitari. Qui Farookh troverà Brian May alla chitarra e Roger Taylor alla batteria. Manca il bassista: dopo un’audizione universitaria ed i provini, John Deacon verrà scelto per la nuova formazione musicale. I quattro a decidono per la band un nome semplice, intuitivo e regale: Queen!

È il 1973 quando esce il loro primo album, senza grande successo a dire il vero. Così come il secondo, Queen II del 1974. Il successo arriva con il terzo album: Sheer Heart Attack del 1974; il singolo Killer Queen arriva direttamente al terzo posto nelle classifiche inglesi. I due album successivi prendono ispirazione da due film  dei fratelli Marx; usciranno nel 1975 e nel 1976: A night at the Opera e A day at the Races. Freddie è un grande appassionato di cinema e di opera, e proprio nel disco del 1975 compone uno dei suoi più grandi capolavori: Bohemian Rhapsody, insignita nel 1999 come “canzone del millennio”; più di 180 voci pre-registriate, opere faraoniche per l’incisione del brano, ed una durata di oltre 6 minuti per un singolo di eccezionale durata per l’epoca. A night at the opera è considerato uno degli album più costosi di tutta la storia del Rock, tutt’ora una pietra miliare della musica.  Nel 1977 viene pubblicato News of the World: riferimenti ai tabloid inglesi ed alla letteratura di fantascienza nella copertina del disco (l’opera è dell’artista americano di fantascienza Frank Kelly Freas) contengono due perfetti “inni da stadio” We will rock you e We are the champions. Jazz è del 1978 e Don’t stop me now è il singolo di maggior successo dell’album. Recenti studi hanno affermato che la canzone contiene il ritmo perfetto per creare positività e infondere fiducia a chi la ascolta! Nel 1980 vengono introdotti per la prima volta in un album dei Queen i sintetizzatori: brani come Another one bites the dust e Crazy little thing called love fanno parte della cultura musicale mondiale. Nel 1982 viene pubblicato l’album Hot space; un brano entrerà nella storia: Under pressure, in duetto col “Duca Bianco” David Bowie. Gli anni ottanta rappresentano una svolta:  nel 1985 i Queen si esibiscono nel Live Aid, concerto benefico organizzato da Bob Geldof per raccogliere fondi per la fame in Etiopia.

L’album A kind of magic del 1986  è anche la colonna sonora del film “Highlander, l’ultimo immortale” con Sean Connery e Christopher Lambert; contiene pezzi come la title track, One vision e Who want to live forever. Viene portato in tournee per gli stadi di mezzo mondo: storiche le date di Wembley del luglio 1986 e quella di Knewborth, inserita per permettere a chi non era arrivato ad acquistare i biglietti, di godersi lo spettacolo: 200.000 persone assisteranno il 9 agosto a quello che sarebbe stato l’ultimo concerto dei Queen. Nel 1989 viene pubblicato The Miracle. Freddie appare stanco, senza baffi e al disco non seguirà la solita tourneè. Nel febbraio del 1991 viene pubblicato Innuendo che contiene pezzi epici come Innuendo e The show must go on. Freddie Mercury si spegne nella sua casa di Kensington a Londra la notte del 24 novembre – dopo poche ore dall’annuncio al mondo della sieropositività del cantante- a causa di complicazione per una polmonite, cagionata dall’AIDS. Un evento che scuoterà le coscienze circa la pericolosità e la diffusione della malattia. Nasce così il Freddie Mercury Phoenix Trust, associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca su questa terribile malattia e, nell’aprile del 1992 un concerto in onore di Freddie Mercury –il cui ricavato fu devoluto interamente in beneficenza – vede alcune delle più grandi star del rock cantare le canzoni dei Queen: Elton John, Liza Minnelli, George Micheal, David Bowie, Roger Daltrey, Zucchero, Seal, Annie lennox, Robert Plant, Lisa Stansfield, Paul Young, Axl Rose e tanti altri hanno accompagnato sul palco Brian May, Roger Tayolor e John Deacon, nel ricordo di Freddie Mercury: Long life to Queen! Ricordiamo anche  i lavori solisti di Freddie Mercury: nel 1984 un suo brano, Love kills, fa parte della colonna sonora della riedizione di Metropolis il capolavoro di Fritz Lang del 1927; nel 1985 pubblica Mr. Bad Guy, disco molto pop e, nel 1988 l’atipico ma riuscitissimo album Barcelona in duetto con il soprano spagnolo Montserrat Caballè. Proprio il brano che da il titolo all’album sarà utilizzato come inno ufficiali delle olimpiadi che si sono svolte nel 1992 nella città spagnola.

Nel 1997 i musicisti orfani del leader, si sono riuniti per incidere una canzone dedicata al compianto amico e compagno di viaggio: No – one but you (only the good die young).

Dal punto di vista collezionistico -vinili cofanetti e rarità- i Queen sono tra i musicisti più apprezzati insieme ai Beatles. Per il collezionismo filatelico, è interessante ricordare che sono state emesse delle cartoline che riproducono la piccola raccolta di francobolli che, da bambino collezionava Freddie Mercury e che adesso sono di proprietà del museo nazionale di storia postale inglese. Indubbiamente un bel modo anche per diffondere la cultura filatelica!

 

Freddie Mercury era anche un grande appassionato di gatti. In questo foglietto è ritratto assieme ad altri personaggi famosi amanti dei gatti.

 

26 MARZO 1827 – MUORE LUDWIG VAN BEETHOVEN

Ludwig van Beethoven: Secondo solo a Mozart nella schiera dei più grandi compositori di tutti i tempi, dopo di lui la musica non fu più la stessa.

Nato a Bonn, ad ovest della Germania, e morto a Vienna nel 1827, ebbe un’infanzia assai infelice, per via dell’atteggiamento autoritario del padre che cercò con metodi brutali di sfruttare, per tornaconto personale, le capacità musicali del figlio.
Costretto, giovanissimo, a mantenere la sua famiglia, per via dell’alcolismo del genitore, riuscì ad accreditarsi come organista di corte. Decisivo l’incontro con Franz Joseph Haydn che lo avvicinò ai temi del celebre classicismo viennese e gli organizzò il primo concerto ufficiale all’Hoftheater (29 marzo 1795).
Nonostante i problemi di sordità, nei primi decenni dell’Ottocento scrisse le sue opere più famose, dalla “Terza Sinfonia” alla “Nona Sinfonia in Re minore Op. 125” (che comprende l’Inno alla gioia, adottato come inno ufficiale dell’Unione Europea), anticipando le istanze del “Romanticismo musicale”. (dal sito mondi.it)

Al compositore hanno dedicato francobolli quasi tutti i Paesi del mondo

FOGLIETTO BEETHOVEN TOGO

 

 

 

 

 

 

 

 

A lui sono state dedicate anche delle monete

MONETA CINA 10 YUAN BEETHOVEN
MONETA COREA 250 WON BEETHOVEN

 

 

 

 

 

 

 

La relativa voce su Wikipedia

22 marzo 1963 – Pubblicato il primo album dei Beatles: Please Please Me

L’album rappresenta un’innovazione nella musica britannica: i 33 giri avevano generalmente dodici canzoni ed i Beatles ne pubblicarono uno con ben quattordici.

I quattro di Liverpool inserirono brani già pubblicati come singoli che brani inediti: fu questa una grossa novità per i tempi, quando i 33 giri erano raccolte di canzoni già edite su 45 giri. Inoltre in U.K. ci si limitava generalmente a eseguire cover di canzoni USA e Please Please Me, con gli otto pezzi inediti fu un’innovazione per il rock inglese. Sorprendente il fatto che l’album fu registrato in appena quindici ore di lavoro nel febbraio del ’63.

Prima di questo album, i quattro di Liverpool avevano pubblicato due singoli: Love Me Do nell’ottobre 1962 e Please Please Me nel gennaio 1963. Il primo riscosse un discreto successo, mentre il secondo fu la prima canzone dei Beatles a raggiungere la vetta nelle classifiche nel Regno Unito.

Originariamente, il produttore aveva pensato di intitolare l’album Off the Beatle Track, ma quest’idea tramontò a favore di Please Please Me. Sulla copertina, il fotografo Angus McBean convocò i membri del gruppo presso la EMI in Manchester Square, e chiese loro di sporgersi dalla ringhiera delle tromba delle scale dell’edificio.

In Italia l’album uscì nel novembre 1963, ma con titolo e copertina diversi: era chiamato semplicemente The Beatles.

Una delle canzoni più famose, Love Me Do ebbe due versioni: quella su LP vede come batterista Andy White, mentre la versione originale del 45 giri ha come batterista Ringo Starr. Questa versione è quella inclusa nei CD antologici pubblicati. (tratto da Wikipedia)

Nel gennaio del 2007, la Royal Mail emise una serie di francobolli dedicata ai fab four. I dentelli riproducono le copertine di alcuni dei loro più famosi album: “With the Beatles”, “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, “Revolver”, “Abbey Road” “Help!”  e “Let it be”.

I Beatles su Wikipedia

 

 

 

Per ascoltare una playlist della celeberrima band.