U.S.A. - Come ridurre i costi di produzione dei francobolli?

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somalafis
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U.S.A. - Come ridurre i costi di produzione dei francobolli?

Messaggio da somalafis »

Basta con i francobolli, troppe emissioni, costi troppo elevati......

Non e' la solita lamentela del collezionista filatelico alla prese con le novita' dell'annata, ma un interrogativo assai serio che ha posto pubblicamente un ufficio governativo statunitense, l'Ufficio dell'Ispettore Generale del Servizio Postale degli Stati Uniti. Perche'? Il fatto e' che da anni il mitico servizio postale USA, l'USPS, soffre di deficit di bilancio cospicui ed e' alla ricerca di sistemi per contenere i costi: gia' sono state programmate chiusure di uffici, riduzioni di personale, degli orari di consegna della posta ecc. E allora, dice l'Ispettore, perche' non gettare un occhio anche ai costi di produzione e gestione dei francobolli?
Sul sito interattivo (blog) di questo ufficio, si chiede: quanto costa ideare, stampare, spedire, inventariare, proteggere dai furti, vendere e annullare un francobollo usato per spedire una lettera? Oltretutto - prosegue l'ispettorato - l'USPS distrugge ogni anno qualche miliardo di vecchi francobolli invenduti o inutilizzabili. Nell'anno fiscale 2008 l'USPS - si legge nel sito - ha fatto stampare 37 miliardi di francobolli con un costo (per la sola stampa) di 78 milioni di dollari. Nello stesso anno l'USPS ha distrutto vecchi francobolli (alcuni risalenti ad un decennio prima) per un valore di 2,8 miliardi di dollari, francobolli che saranno stati ripetutamente contati e inventariati negli anni e poi rispediti indietro con sistemi di sicurezza e infine distrutti.
Nel blog si ricordano le alternative ai francobolli esistenti per la clientela d'affari (affrancature meccaniche e impronte su concessione delle poste, tipo il postatarget per capirci); internet inoltre consente di ottenere forme di affrancatura on-line. Ma per gli altri usi? L'Ispettorato lancia la proposta di ridurre la gamma dei valori nominali e razionalizzare gli stock suggerendo di stampare solo francobolli di utilizzo indefinito nel tempo (i ''forever stamps'') che non diventano mai obsoleti al cambiare delle tariffe. E per i filatelisti? Commemorativi in quantita' limitata e comunque sempre a validita' permanente, emissioni a vendita localizzata, emissioni ottenibili solo su ordinazione. L'ufficio comunque conclude chiedendo il parere dei cittadini e degli utenti che sono invitati anche a formulare proposte alternative.
Per chi vuole leggere le proposte e le prime risposte del pubblico, ecco il link
http://blog.uspsoig.gov/?p=2756#more-2756
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Riccardo Bodo
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Andrea61
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da Andrea61 »

Che ci piaccia o no, il francobollo è un oggetto che ha fatto il suo tempo e avrà ancora vita breve.
Andrea

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prefil
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da prefil »

Andrea61 ha scritto:Che ci piaccia o no, il francobollo è un oggetto che ha fatto il suo tempo e avrà ancora vita breve.


E' un dato di fatto ormai. E credo anche che i filatelisti rimarranno lo stesso e trarranno più giovamento nella collezione e nello studio di un periodo che a breve si chiuderà. La filatelia offre tanti spunti di interesse e non credo ci sia da lamentarsi se un giorno verranno effettivamente fermate le emissioni di francobolli. Mio parere ovviamente...

Ciao: Ciao:
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colgi
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da colgi »

Secondo me bisognerà ancora aspettare per vedere morire il francobollo. Se le poste USA sono delle sprecone poi la colpa non è del francobollo. In un periodo di elevato cambiamento tariffario i nominali si sostituiscono con indicazioni di pagamento tariffario. Possono essere numeri, come fa il Belgio o scritte o altro ancora. Negli USA, ultimamente, le tariffe variano ogni anno, logica vorrebbe che venissero date indicazioni per l'utilizzo delle rimanenze e che i nuovi nominali venissero sostituiti da altre diciture. Ma nessuno è perfetto..........Specie in un paese che fa dello spreco la ragione stessa del funzionamento della propria industria (come tutti del resto). Stampare meno francobolli non vuole dire solo risparmiare, ma anche creare disoccupati.E chi manterrebbe questi disoccupati? Il Governo USA. Sarebbe quindi solo una "partita di giro" come di suol dire. :$$: :$$:


Comunque quello che non ci dice l'ufficio dell'Ispettore Generale è:

quali sono stati gli introiti netti delle Poste USA sui francobolli? Vorrei avere quel dato.............
:-)
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da somalafis »

colgi ha scritto:quali sono stati gli introiti netti delle Poste USA sui francobolli? Vorrei avere quel dato.............


probabilmente il bilancio delle vendite filateliche e' positivo, ma quello che inquietava l'Ispettorato e' il costo globale dei francobolli per uso postale effettivo, visto che il servizio postale e' in deficit. E infatti, grosso modo, propone di mantenere un circuito di emissioni destinati ai filatelici ma di tagliare il costo dei francobolli da utilizzare come segno di avvenuto pagamento delle tasse postali...
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colgi
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da colgi »

No, non stavo parlando di vendite filateliche. Volevo sapere qual'era l'introito netto delle poste USA per le vendite di francobolli. Quindi l'incasso relativo ai francobolli (tutti i francobolli) al netto delle spese (stampa,distribuzione,gestione,pubblicità). Il dato è sicuramente positivo. E di molto. Inoltre c'è un'altra considerazione da fare. Il relegare i francobolli solo a mere figurine, potrebbe provocare un crollo delle vendite non indifferente. Parlo naturalmente per ipotesi, ma l'esempio di Stati, ben più piccoli senza dubbio, ma che hanno commesso l'errore di scindere la gestione del francobollo, da quella postale (San Marino e Vaticano su tutti) e che hanno avuto una caduta netta delle vendite e degli introiti, dovrebbe insegnare molte cose. Due stati che hanno buona parte delle loro entrate (legali) grazie ai francobolli, li sostituiscono con le TP Label. Ma vi sembra una decisione sensata? Certo che no. E' solo burocrazia.
La vera propaganda al francobollo, la fanno le lettere in circolazione, gli uffici postali, l'uso quotidiano. Il resto sono solo baggianate da burocrati. Tra l'altro, mi risulta che negli usa, se si affranca una raccomandata con francobolli, l'impegato ha l'obbligo di mettere comunque l'etichetta, anche se con importo zero. A cosa serve? A niente. Ma l'obbligo c'è. Poi per carità si può fare di tutto, l'Italia, sempre all'avanguardia nelle decisioni bislacche, non ha praticamente più francobolli di piccoli tagli. Risparmiano sulla stampa. Siamo gli unici in europa. La soluzione? affrancare con i vecchi francobolli da o,41 e 0,45 centesimi, senza integrarli (visto che non si può). Tanto le lettere (proprio per risparmiare) arrivano lo stesso .............. :uah: :uah: :uah:
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da somalafis »

colgi ha scritto:No, non stavo parlando di vendite filateliche. Volevo sapere qual'era l'introito netto delle poste USA per le vendite di francobolli. Quindi l'incasso relativo ai francobolli (tutti i francobolli) al netto delle spese (stampa,distribuzione,gestione,pubblicità). Il dato è sicuramente positivo. E di molto.

Scusa Giovanni, ma questo discorso e' improponibile: e' ovvio che - visto il loro valore facciale -l'insieme dei francobolli venduti superi il costo di produzione e distribuzione dei medesimi. Ma - parlando di francobolli apposti sulle corrispondenze - questo introito incorpora le spese per il trasporto ed il recapito della posta (che e' in forte deficit). Quello che proponeva l'ispettorato e' solo se, insieme con le altre spese che gravano sul bilancio dell'USPS, non sia possibile tagliare anche le spese di produzione e gestione dei francobolli come ''segni di corrispettivo'' per il trasporto postale. E questo e' sicuramente possibile con una gestione piu' razionale delle emissioni, dei valori facciali, della validita' permanente (e - ahime' - delle alternative al francobollo, tipo tp label, non a caso utilizzate ormai in tutti paesi avanzati).
Al fondo, come osservato da altri intervenuti, e' chiaro che il ruolo centrale che il francobollo aveva nel sistema postale e' insidiato pesantemente e che indietro non si potra' tornare.....
Riccardo Bodo
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da colgi »

Riccardo non so se il mio discorso è veramente improponibile. E' comunque solo un'opinione, niente di più. Però so che le Poste USA sono ben organizzate, non stabiliscono tirature a vanvera ma in base a precisi studi di mercato. Esistono poi esclusivamente francobolli che coprono le tariffe in vigore con l'aggiunta dei francobolli "ufficiali" ed a quelli che coprono appunto i cambiamenti tariffari. Quali interventi possono essere fatti? Le tplabel negli USA sono già estese anche al grande pubblico. Si fa già un largo uso di francobolli personalizzati. L'unico intervento che sarebbe possibile fare è qulo sui nominali dei francobolli. Fare cm il Belgio (e come dovrebbe fare l'Italia) eliminarli e sostituirli da numeri. Ma gli USA non sono una nazione,sono un continente. Quanto sarebbe necesssario spendee per un campagna di informazione? E sarebbero necessari anni per introdurre la cosa. Il problema delle poste USA è sol uno, la crisi economica. Le Italiche poste si sono salvate solo grazie alla vendita di prodotti finanziari (forti della loro posizione di Ente statale) e da tariffe da brivido, inversamente proporzionale alla qualità del servizio. Negli USA questo non sarebbe possibile..............................

Comunque vediamo come andrà a finire questa storia. Facciamo delle previsioni? :-)

:clap: :clap: Grazie per il Tuo post. Veramente interessante. :clap: :clap:

Ciao: Ciao:
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da somalafis »

Credo che alla fine le poste USA non faranno granche' sul fronte dei francobolli....Ma il blog governativo mi aveva colpito e mi sembrava meritevole di una segnalazione soprattutto perche' chiedeva agli utenti di esprimere i loro suggerimenti...
Riccardo Bodo
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da firefox73 »

Ma perché, invece di bruciare i vecchi FB, non li vendono ai filatelisti?
Oppure stampare tagli integrativi?
È sempre un peccato sentire che dei FB finiscono in fumo... per me stanno
meglio nei raccoglitori... e...

Ciao:

Dario
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO USA

Messaggio da somalafis »

firefox73 ha scritto:Ma perché, invece di bruciare i vecchi FB, non li vendono ai filatelisti?
Oppure stampare tagli integrativi?

In effetti l'USPS lo fa gia': quando cambiano le tariffe spesso vengono emessi piccoli francobolli integrativi del valore di pochi cent per integrare quelli gia' esistenti: ma questo aumenta i costi. I vecchi francobolli vengono tenuti in vendita per i filatelisti per vari anni ma quando non li domanda piu' nessuno vanno al macero. Inoltre le poste USA stampano i ''forever stamp'', i ''francobolli per sempre'', che restano validi per il servizio cui sono destinati (in genere la spedizione di una lettera interna) anche dopo il cambio delle tariffe. Inoltre gli utenti hanno a disposizione parecchie forme di confezionamenti: libretti, rotoli, foglietti, fogli di vario formato ecc. Ma evidentemente tutto questo ha un costo.....
Riccardo Bodo
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Re: I FRANCOBOLLI COSTANO TROPPO? DITE LA VOSTRA AL GOVERNO

Messaggio da somalafis »

Riapro brevemente questo argomento per fornirvi gli ultimi dati sul bilancio delle Poste USA che spiegano le preoccupazioni dei responsabili dell'USPS. Il servizio postale americano ha chiuso il trimestre ottobre-dicembre 2009 (primo trimestre del nuovo anno ''fiscale'' e tradizionalmente il periodo migliore visto che c'e' il traffico natalizio) con una perdita di 297 milioni di dollari. Le entrate dell'USPS nel trimestre sono ammontate a 18,4 miliardi di dollari con un calo del 3,9%, riflesso di un calo nel volumi del traffico postale che e' sceso dell'8,9% ad un livello di 45,7 miliardi di pezzi trattati. Sui conti finanziari- dicono i responsabili del servizio - incidono anche i crescenti costi dell'assistenza sanitaria ai dipendenti pensionati (che pesa 5,4-5,8 miliardi di dollari all'anno). Secondo le attese, l'USPS tornera' alla carica verso il Congresso per chiedere l'autorizzazione ad abolire la consegna della posta il sabato, con un risparmio stimato in 3 miliardi di dollari (fonte ''Linn's'').

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