1945 - L'emissione di Košice
- Giuseppe Ghetti
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1945 - L'emissione di Košice
La città di Košice, nella Slovacchia meridionale, per gli effetti del primo arbitrato di Vienna (2 Novembre 1938), a sua volta determinato dal diktat di Monaco del 30 Settembre 1938, era stata strappata alla Cecoslovacchia ed annessa all’Ungheria col nome di Kassa:
Nei primi giorni del Gennaio 1945 vi giunse l’Armata Rossa sovietica che la restituì al governo cecoslovacco in esilio a Londra, che in tal modo si trovò ad avere un territorio sul quale esercitare la sovranità e vi inviò quasi immediatamente propri rappresentanti.
Il resto della Cecoslovacchia dovette ancora attendere per essere liberato, Bratislava il 4 Aprile 1945, Praga addirittura il giorno della fine della guerra in Europa, l’8 Maggio 1945.
Fra gli atti compiuti dagli inviati del governo di Londra vi fu la riorganizzazione di un servizio postale e l’emissione di francobolli. Nacque così l’emissione detta di Košice, i primi francobolli a portare la dicitura “Československo” dal 15 Marzo 1939, data della dissoluzione “definitiva” della Cecoslovacchia ad opera della Germania di Hitler, con la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia ad Ovest e dello stato satellite della Slovacchia di monsignor Tiso ad Est:
Non fu facile procedere all’emissione, dato che nella città Košice non esisteva una stamperia con esperienza nella produzione di carte valori. Tuttavia fu scovata una ditta che disponeva di macchine offset abbastanza moderne, la WIKO, alla quale si affidò il lavoro di stampa. Il risultato fu la realizzazione di sette francobolli in due tipologie, la prima con in primo piano un soldato sovietico, la seconda raffigurante la carta geografica della Cecoslovacchia, teoricamente restituita ai suoi confini quali erano prima del diktat di Monaco
Ecco la sequenza della prima tipologia:
Come si vede, fu "saltato" il processo di dentellatura, per affretttare la messa in circolazione dei valori.
Seconda tipologia:
In questo caso fu applicato ai francobolli un sistema di separazione a tratti:
Dell'emissione fecero parte anche altri oggetti postali.
Una cartolina, con una terza tipologia:
Nell'impronta col valore si vedono i monti Tatra, a sinistra la cattedrale di santa Elisabetta.
Fu prodotto anche un modulo per telegrammi:
In seguito apparve anche un foglietto a commemorare, specificamente, il ritorno in Patria dall'esilio a Londra del presidente della repubblica Edvard Beneš:
In questa immagine una prima versione del foglietto:
Questo non emesso è assai raro.
Una osservazione: la fretta con la quale si vollero emettere francobolli con la dicitura “Československo” fu determinata dal desiderio di riaffermare, anche con l’emissione di carte valori postali, la sovranità della Cecoslovacchia su parti di territorio in passato contese, l’appartenenza delle quali alla Cecoslovacchia avrebbe potuto essere posta in discussione alla fine ormai prossima della guerra in Europa. Quindi, nessuna ragione speculativa o “filatelica”. L’attenzione alla filatelia si scorge nell’emissione del foglietto.
Scrivo ora i dati “tecnici”.
Date di emissione:
Corone 1,50: 9 Maggio 1945;
Corone 2, 5, 6: 26 Marzo 1945;
Corone 9, 13, 20; 2 Aprile 1945.
Validità postale;
in Slovacchia fino al 28 Febbraio 1946;
nel Paese ceco fino al 1° Gennaio 1946,
Tirature:
K. 1,50: 353.000;
K. 2: 1.925.000;
K. 5: 481.000;
K. 6: 616.000;
K. 9: 605.000;
K. 13: 603.000;
K. 20: 369.000.
Foglietto; 595.300.
Tirature alte, per l’epoca, dunque, che fanno sì che la valutazione della serie e del foglietto sia modestissima ancor oggi.
Stampa: in offset della ditta WIKO di Košice.
La tipologia “soldato sovietico” è caratterizzata da gradazioni di colore diverse; ecco qualche esempio:
Esistono altri esempi di diverse gradazioni di colore.
Fogli: 120 esemplari X 2. Distribuzione in fogli di 120.
Questa curiosa composizione dei fogli era tipica di molti francobolli cecoslovacchi dell’anteguerra:
Questa composizione del foglio rende possibili coppie, blocchi, strisce con interspazio, in numero solo determinabile dalla fantasia dei filatelisti:
Una quartina particolarissima, "possibile" anch'essa ma più rara degli esempi che ho mostrato, è riportata su una cartolina postale emessa nel 1988 in occasione dell'esposizione filatelica internazionale "Praga 88":
Per quanto è a mia conoscenza, l’uso veramente postale di questi francobolli, che fu esteso dopo la fine della guerra a tutto il territorio della Cecoslovacchia, fu abbastanza limitato:
Su busta, sono facili da trovare usi filatelici:
E con questo termino, riservandomi solamente di accennare, con un successivo intervento, a due curiosità riguardanti le due tipologie dell’emissione.
Nei primi giorni del Gennaio 1945 vi giunse l’Armata Rossa sovietica che la restituì al governo cecoslovacco in esilio a Londra, che in tal modo si trovò ad avere un territorio sul quale esercitare la sovranità e vi inviò quasi immediatamente propri rappresentanti.
Il resto della Cecoslovacchia dovette ancora attendere per essere liberato, Bratislava il 4 Aprile 1945, Praga addirittura il giorno della fine della guerra in Europa, l’8 Maggio 1945.
Fra gli atti compiuti dagli inviati del governo di Londra vi fu la riorganizzazione di un servizio postale e l’emissione di francobolli. Nacque così l’emissione detta di Košice, i primi francobolli a portare la dicitura “Československo” dal 15 Marzo 1939, data della dissoluzione “definitiva” della Cecoslovacchia ad opera della Germania di Hitler, con la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia ad Ovest e dello stato satellite della Slovacchia di monsignor Tiso ad Est:
Non fu facile procedere all’emissione, dato che nella città Košice non esisteva una stamperia con esperienza nella produzione di carte valori. Tuttavia fu scovata una ditta che disponeva di macchine offset abbastanza moderne, la WIKO, alla quale si affidò il lavoro di stampa. Il risultato fu la realizzazione di sette francobolli in due tipologie, la prima con in primo piano un soldato sovietico, la seconda raffigurante la carta geografica della Cecoslovacchia, teoricamente restituita ai suoi confini quali erano prima del diktat di Monaco
Ecco la sequenza della prima tipologia:
Come si vede, fu "saltato" il processo di dentellatura, per affretttare la messa in circolazione dei valori.
Seconda tipologia:
In questo caso fu applicato ai francobolli un sistema di separazione a tratti:
Dell'emissione fecero parte anche altri oggetti postali.
Una cartolina, con una terza tipologia:
Nell'impronta col valore si vedono i monti Tatra, a sinistra la cattedrale di santa Elisabetta.
Fu prodotto anche un modulo per telegrammi:
In seguito apparve anche un foglietto a commemorare, specificamente, il ritorno in Patria dall'esilio a Londra del presidente della repubblica Edvard Beneš:
In questa immagine una prima versione del foglietto:
Questo non emesso è assai raro.
Una osservazione: la fretta con la quale si vollero emettere francobolli con la dicitura “Československo” fu determinata dal desiderio di riaffermare, anche con l’emissione di carte valori postali, la sovranità della Cecoslovacchia su parti di territorio in passato contese, l’appartenenza delle quali alla Cecoslovacchia avrebbe potuto essere posta in discussione alla fine ormai prossima della guerra in Europa. Quindi, nessuna ragione speculativa o “filatelica”. L’attenzione alla filatelia si scorge nell’emissione del foglietto.
Scrivo ora i dati “tecnici”.
Date di emissione:
Corone 1,50: 9 Maggio 1945;
Corone 2, 5, 6: 26 Marzo 1945;
Corone 9, 13, 20; 2 Aprile 1945.
Validità postale;
in Slovacchia fino al 28 Febbraio 1946;
nel Paese ceco fino al 1° Gennaio 1946,
Tirature:
K. 1,50: 353.000;
K. 2: 1.925.000;
K. 5: 481.000;
K. 6: 616.000;
K. 9: 605.000;
K. 13: 603.000;
K. 20: 369.000.
Foglietto; 595.300.
Tirature alte, per l’epoca, dunque, che fanno sì che la valutazione della serie e del foglietto sia modestissima ancor oggi.
Stampa: in offset della ditta WIKO di Košice.
La tipologia “soldato sovietico” è caratterizzata da gradazioni di colore diverse; ecco qualche esempio:
Esistono altri esempi di diverse gradazioni di colore.
Fogli: 120 esemplari X 2. Distribuzione in fogli di 120.
Questa curiosa composizione dei fogli era tipica di molti francobolli cecoslovacchi dell’anteguerra:
Questa composizione del foglio rende possibili coppie, blocchi, strisce con interspazio, in numero solo determinabile dalla fantasia dei filatelisti:
Una quartina particolarissima, "possibile" anch'essa ma più rara degli esempi che ho mostrato, è riportata su una cartolina postale emessa nel 1988 in occasione dell'esposizione filatelica internazionale "Praga 88":
Per quanto è a mia conoscenza, l’uso veramente postale di questi francobolli, che fu esteso dopo la fine della guerra a tutto il territorio della Cecoslovacchia, fu abbastanza limitato:
Su busta, sono facili da trovare usi filatelici:
E con questo termino, riservandomi solamente di accennare, con un successivo intervento, a due curiosità riguardanti le due tipologie dell’emissione.
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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
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- Fagios
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Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
L'ho letto tutto d'un fiato.
Grazie per questo tuo nuovo e interessantissimo intervento!!
Grazie per questo tuo nuovo e interessantissimo intervento!!
Ciao,
Marco.
Le mie vendite su delcampe e su ebay
La mia pagina personale
______________________________________________________________________
Colleziono: Cecoslovacchia, Rep. Ceca, Slovacchia (nuovi e usati) e le tematiche:
"Arma dei Carabinieri", "Giovanni Paolo II e i giovani" e "Nostra Signora di Lourdes".
iscritto al vecchio forum dall' 11 giugno 2005
Marco.
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- Giuseppe Ghetti
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Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
Indico ora due particolarità di questa emissione.
Prima curiosità: il bozzetto che presente un soldato sovietico con alla base il profilo di una città (con edifici e ciminiere fumanti) fu realizzato da Leo Gajdzica in una notte (si dice); in seguito si scoprì che il bozzettista si era “fortemente ispirato” ad un manifesto tedesco, col quale era propagandato l’acquisto dei francobolli germanici con sovrapprezzo a favore del soccorso invernale:
Dati i tempi e le circostanze dell’emissione, un “peccato” perdonabile. Tuttavia fa un po’ impressione pensare che l’orgoglioso militare dalla stella rossa sull’elmetto abbia un “padre” che sul proprio copricapo militare portava un’aquila con la svastica.
Altra curiosità, che concerne i francobolli con l’altra tipologia:
Osserviamo una carta della Cecoslovacchia con i confini quali erano internazionalmente riconosciuti prima delle mutilazioni operate dal diktat di Monaco:
Era stato convenuto fra le potenze antinaziste che, una volta vinta la guerra, la Cecoslovacchia sarebbe stata reintegrata in essi, essendo ritenuto nullo il diktat stesso. Tuttavia nei francobolli “carta geografica” i tasselli dei valori coprono i confini occidentali (in parte) ed orientali: non vi si vede – soprattutto - la terza componente dell’antica Cecoslovacchia, l’Ucraina (o Rutenia) subcarpatica. Questa terza componente dell’antica Cecoslovacchia era già stata raggiunta e liberata dall’Armata Rossa, ma Stalin non intendeva minimamente restituirla alla sovranità di Praga. Era troppo importante strategicamente e il governo cecoslovacco, a guerra finita, il 29 Giugno 1945 fu obbligato a cederla – con apposito trattato - all’URSS. Oggi fa parte dell’Ucraina indipendente. Si può parlare di una “prudenza” da parte del disegnatore del francobollo: d’altra parte il militare con l’elmetto ornato da una stella (rossa), dopo averlo liberato, lo sorvegliava strettamente.
Prima curiosità: il bozzetto che presente un soldato sovietico con alla base il profilo di una città (con edifici e ciminiere fumanti) fu realizzato da Leo Gajdzica in una notte (si dice); in seguito si scoprì che il bozzettista si era “fortemente ispirato” ad un manifesto tedesco, col quale era propagandato l’acquisto dei francobolli germanici con sovrapprezzo a favore del soccorso invernale:
Dati i tempi e le circostanze dell’emissione, un “peccato” perdonabile. Tuttavia fa un po’ impressione pensare che l’orgoglioso militare dalla stella rossa sull’elmetto abbia un “padre” che sul proprio copricapo militare portava un’aquila con la svastica.
Altra curiosità, che concerne i francobolli con l’altra tipologia:
Osserviamo una carta della Cecoslovacchia con i confini quali erano internazionalmente riconosciuti prima delle mutilazioni operate dal diktat di Monaco:
Era stato convenuto fra le potenze antinaziste che, una volta vinta la guerra, la Cecoslovacchia sarebbe stata reintegrata in essi, essendo ritenuto nullo il diktat stesso. Tuttavia nei francobolli “carta geografica” i tasselli dei valori coprono i confini occidentali (in parte) ed orientali: non vi si vede – soprattutto - la terza componente dell’antica Cecoslovacchia, l’Ucraina (o Rutenia) subcarpatica. Questa terza componente dell’antica Cecoslovacchia era già stata raggiunta e liberata dall’Armata Rossa, ma Stalin non intendeva minimamente restituirla alla sovranità di Praga. Era troppo importante strategicamente e il governo cecoslovacco, a guerra finita, il 29 Giugno 1945 fu obbligato a cederla – con apposito trattato - all’URSS. Oggi fa parte dell’Ucraina indipendente. Si può parlare di una “prudenza” da parte del disegnatore del francobollo: d’altra parte il militare con l’elmetto ornato da una stella (rossa), dopo averlo liberato, lo sorvegliava strettamente.
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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
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Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
Bellissimo e interessantissimo
Grazie Giuseppe!!!
Grazie Giuseppe!!!
Colleziono francobolli USATI di tutto il mondo, ma principalmente Cecoslovacchia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Germania BUND, Reich, occupazioni tedesche, Berlino, DDR, Francia, Gran Bretagna, Australia, USA , Egitto, paesi scandinavi.
il mio BLOG sui francobolli Cecoslovacchi: http://simonag69.blogspot.com
il mio BLOG su Guglielmo Marconi http://simonag69marconi.blogspot.com
Le mie mancoliste https://picasaweb.google.com/114322041668109803831
Disponibile a scambiare utilizzando il sito "colnect", mediante il quale si posso specificare i propri doppi e i propri mancanti, senza dover ricorrere esclusivamente a sterili numeri di catalogo.. io mi trovo molto bene, se volete provare questo è il mio profilo http://colnect.com/aff/simonag69/it/col ... /simonag69
SOSTENITORE
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Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
Grazie per l'articolo molto interessante.
Remo
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remo Sostenitore del Forum dal 2011
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
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Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
Ciao Giuseppe,
sono sempre molto interessanti e stimolanti i tuoi interventi.
Quando hai accennato al Diktat di Monaco del 1938,
mi è subito venuto in mente Julius Fucik che in tanti articoli
condannò esplicitamente Francia e Inghilterra per aver permesso
ad Hiltler di impossessarsi della Cecoslovacchia.
E' una figura che mi ha sempre affascinato, un eroe vecchio stile...
Ma al di là dello "Scritto sotto la forca" che mi pare scrisse in prigione
mi sono resa conto di non conoscere altro Forse è una figura un pò dimenticata,
e mi piacerebbe moltissimo che ce ne parlassi
Ci sono dei francobolli che lo commemoranoi? O qualche documento postale?
Grazie
Ciao
Cinzia
sono sempre molto interessanti e stimolanti i tuoi interventi.
Quando hai accennato al Diktat di Monaco del 1938,
mi è subito venuto in mente Julius Fucik che in tanti articoli
condannò esplicitamente Francia e Inghilterra per aver permesso
ad Hiltler di impossessarsi della Cecoslovacchia.
E' una figura che mi ha sempre affascinato, un eroe vecchio stile...
Ma al di là dello "Scritto sotto la forca" che mi pare scrisse in prigione
mi sono resa conto di non conoscere altro Forse è una figura un pò dimenticata,
e mi piacerebbe moltissimo che ce ne parlassi
Ci sono dei francobolli che lo commemoranoi? O qualche documento postale?
Grazie
Ciao
Cinzia
Giochi tutti i giorni con la luce dell'Universo....
P. Neruda
P. Neruda
Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
In attesa che Giuseppe ci racconti qualcosa di Fucik, ti mostro questa quartina
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- Giuseppe Ghetti
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- Località: Modena
Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
...mi è subito venuto in mente Julius Fucik che in tanti articoli
condannò esplicitamente Francia e Inghilterra per aver permesso
ad Hiltler di impossessarsi della Cecoslovacchia.
E' una figura che mi ha sempre affascinato, un eroe vecchio stile...
Ma al di là dello "Scritto sotto la forca"...
Ciao, Cinzia. A proposito di Julius Fucík so quello che ognuno può trovare nel Web. Fučík fu soprattutto un militante politico comunista, più che un patriota. Ed essere tale lo portava ad allinearsi alla politica di Stalin.
Da giornalista, criticò la politica di Francia e Regno Unito che portò, nel Settembre 1938, al disastro di Monaco. Furono critiche fatte in clandestinità, dato che, dopo Monaco, il Partito Comunista Cecoslovacco fu messo fuori legge. Tuttavia qui va detto qualcosa. L'unico Paese europeo che offrì al governo cecoslovacco il proprio sostegno, anche militare, al culmine della crisi dei Sudeti, fu l'Unione Sovietica di Stalin. Praga non lo accettò dato che tale sostegno non poteva essere gratuito. E' verosimile che in cambio l'URSS si sarebbe insediata, in posizione di forza, nel Paese, Paese che, situato com'era e com'è nel cuore d'Europa, aveva un'importanza strategica eccezionale, in vista di uno scontro, a Mosca ritenuto più che probabile inevitabile, tra potenze capitaliste e Unione Sovietica. Insomma Fučík criticò le due potenze democratiche corresponsabili di Monaco perchè l'URSS criticò il diktat. Quando fu concluso il patto di non aggressione fra Germania nazista e URSS, il patto Molotov-Ribbentrop, con le sue clausole segrete di spartizione della Polonia e l'annessione all'Unione Sovietica dei Paesi Baltici e di parte della Romania, Fučík tacque. Tornò alla politica attiva contro i Nazisti che occupavano dal 15 Marzo 1939 la sua Patria, solo dopo l'attacco di Hitler all'URSS, il 21 Giugno 1941. Questo non vuol dire che la sua condotta morale dal suo arresto da parte della Gestapo il 24 aprile 1942 fino all'impiccagione l'8 settembre 1943 non sia degna di rispetto. Le Poste della Cecoslovacchia, durante la dittatura comunista, dedicarono parecchi francobolli a Fucík. Il regime indicava, soprattutto ai giovani ed agli studenti, la figura di Julius Fucík come massimo esempio da imitare. Divenne un mito. Milan Kundera nella sua prima giovinezza scrisse un panegirco dai toni agiografici dedicato al giornalista, salvo poi cambiare opinione nella maturità come si può leggere, mi pare (ma non sono sicuro) nel romanzo "Lo Scherzo -Žert".
Comunque, ecco i francobolli per Fucík:
1949, valore di serie di uso corrente:
1951, 8° anniversario della morte:
Mi ritrovo anche la FDC di questa emissione:
10° anniversario della morte:
Nel francobollo da 60 haléřů il celebre libro "Reportáž psaná na oprátce", "Scritto sotto la forca".
15° anniversario della morte:
1983:
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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Re: Košice 1945: un'emissione di guerra.
Ciao Giuseppe,
Io per la verità conoscevo Fucik solo per aver letto Kundera
Dopo la fase di mitizzazione, nel suo splendido libro, Lo Scherzo ,viene molto
ridimensionata la sua figura fino all'assimilazione con il regime criminale comunista,
anche se , Kundera, ammette, di averne sempre subito il fascino per il comportamento eroico
tenuto in carcere e sotto tortura
Grazie
Ciao
Cinzia
Revised by Lucky Boldrini - September 2012
Io per la verità conoscevo Fucik solo per aver letto Kundera
Dopo la fase di mitizzazione, nel suo splendido libro, Lo Scherzo ,viene molto
ridimensionata la sua figura fino all'assimilazione con il regime criminale comunista,
anche se , Kundera, ammette, di averne sempre subito il fascino per il comportamento eroico
tenuto in carcere e sotto tortura
Grazie
Ciao
Cinzia
Revised by Lucky Boldrini - September 2012
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P. Neruda
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- valerio predari
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- Iscritto il: 4 marzo 2012, 11:27
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Re: 1945 - L'emissione di Košice
Solo un marginale curiosita' riguardante la seconda emissione di Kosice, riguardante l'utilizzo dei colori araldici nelle due bandiere.
Mentre la bandiera dell'unione sovietica è rappresentata correttamente con delle linee verticali (che identificano il colore rosso), la bandiera cecoslovacca, oltre al bianco, riporta nella parte in alto il colore rosso (al posto del blu) e a sinistra (destra araldica) un fondo quadrettato che rappresenta il colore nero anzichè il rosso (che è formato da linee verticali) originando quindi un'inedita (a mia opinione) bandiera cecoslovacca nero/rosso/bianca......
Un saluto.
Valerio
Revised by Lucky Boldrini - December 2015
Mentre la bandiera dell'unione sovietica è rappresentata correttamente con delle linee verticali (che identificano il colore rosso), la bandiera cecoslovacca, oltre al bianco, riporta nella parte in alto il colore rosso (al posto del blu) e a sinistra (destra araldica) un fondo quadrettato che rappresenta il colore nero anzichè il rosso (che è formato da linee verticali) originando quindi un'inedita (a mia opinione) bandiera cecoslovacca nero/rosso/bianca......
Un saluto.
Valerio
Revised by Lucky Boldrini - December 2015