Usi fiscali di francobolli

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ventuss
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da ventuss »

robymi ha scritto: 6 novembre 2019, 9:23 Secondo me varrebbe la pena di guardare sotto il francobollo DLR da 5 cent per vedere se la firma del dott. Torquato Casorati prosegue anche sotto. Non mi convince molto, sembra rifatta ad arte su un francobollo fortemente difettoso per creare un documento "strano" e forse per qualcuno interessante.
roberto
ecco Ciao: la prova guardare adesso
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robymi
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da robymi »

Allora la firma è autentica e di conseguenza credo anche il documento. Le apparenti incongruenze sono probabilmente dovute al diverso spessore della carta sotto il pennino.
Rimane un documento interessante per l'utilizzo fiscale del francobollo DLR, unitamente alla marca da bollo di pari facciale; non ho idea se abbia valore venale o meno.
roberto
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maupoz
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da maupoz »

Phil Shulman ha scritto: 6 novembre 2019, 9:59 Non credo che la firma sia falsificata; semplicemente è stata scritta da un impiegato e poi portata alla firma.
anch'io penso questo

quello che può confondere è la lettera "T" dell'inizio del nome Torquato ma probabilmente era la grafia dell'epoca,vista anche quella similare dell'addetto comunale

LETTERA 006.jpg
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
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ventuss
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da ventuss »

quindi per quanto riguarda il valore rimane solo quello storico? Ciao:
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andy66
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da andy66 »

Però un DLR usato nel 1875 pare alquanto strano :mmm:

Ciao:
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Ivano Abbatantuono
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Il valore venale, anche se l'uso fiscale dei DLR non è frequente, è comunque molto basso, considerando anche che il 5 cent. è rovinato nell'angolo superiore.
Le apparenti "discrepanze" di quanto scritto sul francobollo per annullarlo sono già state trattate e "normalizzate" (per me si tratta solo di tratti incerti nel passaggio dalla superficie del documento a quella del francobollo), ma anche per l'uso "tardo" non mi porrei perplessità: il basso valore contraddice la logica di qualunque manipolazione.
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enrico54
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da enrico54 »

Riporto un documento della mia collezione che ritengo interessante perchè giustifica in quel caso l'uso di francobolli in luogo di corrispondenti marche da bollo; assodato il fatto che comunque questo impiego è da ritenersi occasionale, l'unico problema è capire quali fossero le regole: nel caso specifico, perchè 60 cmi? O in quello del caso in esame, perchè 10 cmi?

Nella difficoltà di spiegare normativamente la "tariffa" applicata secondo me sta il relativo interesse che questi documenti suscitano, a parte l'ovvio uso non postale.



Trascrizione:

Visto per la legalità della firma a qualifica del soprascritto (Nicola Rapitti, medico chirurgo condotto, n.d.r.) con dichiarazione che venne supplito con francobolli postali alla marca da bollo prescritta per atti amministrativi. Il Sindaco.

Ciao:

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Phil Shulman
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da Phil Shulman »

Il documento argometno del topic è un atto notorio; il tuo, Enrico, è l'autenticazione di una firma.
Usi diversi, tariffe diverse.
Nel tuo caso, poiché la firma autenticata implica una responsabilità dell'ente, il compenso per la P.A. era maggiore.
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Ivano Abbatantuono
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

E' anche probabile che le differenze siano frutto di diversa regolamentazione tra diversi Comuni.
Quantomeno al giorno d'oggi, ogni Comune delibera periodicamente l'importo dei diritti di segreteria dei suoi vari atti amministrativi.
Ciao: Ciao: Ciao:
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robymi
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da robymi »

Trascrizione:

[(Nicola Rapitti, medico chirurgo condotto, n.d.r.)

Ciao Enrico,
ci leggo "Nicola Ruscitti", giusto per la precisione.
Roberto
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Pri
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da Pri »

Io leggo Rusitti, ma siamo lì. :evvai: Bravo Roberto.
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robymi
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Re: info su questa Lettera

Messaggio da robymi »

Ciao Pri.
Più che altro perché Ruscitti è un tipico cognome abruzzese-marchigiano.
Roberto

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rodedo
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Re: Usi fiscali di francobolli

Messaggio da rodedo »

Posto anche io un esempio di francobollo usato come marca da bollo nel 1974.
O almeno credo che si tratti questo... potete darmi conferma?
Qualcuno sa dirmi se 40 lire era "il dovuto" per il rilasci del codice fiscale in qugli anni?
E voi dove collochereste questo documento? in una raccolta dedicata alle marche da bollo o come esempio di utilizzo del valore in una collezione di usati?
20210419_075724_crop.jpg
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jampi
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Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da jampi »

Buongiorno a quanti mi leggono.
Vorrei gentilmente sapere se esiste una pubblicazione che contenga una catalogazione (seppure essenziale) degli usi fiscali del ferro di cavallo.
Ho a disposizione diversi cataloghi (Sassone, Vaccari e CEI) ma in nessuno di essi si menziona un uso fiscale, tantomeno si catalogano usi sistematici.
Mandato di pagamento.jpg
Ho recentemente comprato questo mandato di pagamento, la cui imposta di bollo di 55 centesimi è stata assolta con coppia di ferro di cavallo III tipo + DLR 5C + DLR 10c (entrambi tiratura di Torino), bollati col bollo amministrativo del Comune di Canzano (Teramo) il 18 marzo 1865. E' proprio questo dettaglio che mi fa pensare che l'illecito sia stato perpetrato proprio da un pubblico ufficio che probabilmente era momentaneamente sprovvisto di marche da bollo. Ed è qui che vorrei sapere se questo abuso d'ufficio è stato reiterato nel tempo, oppure è capitato "una tantum". In ultimo vorrei sapere cosa diceva la legge di allora riguardo questi abusi: fino a che punto erano tollerati?
Grazie a quanti vorranno rispondere.

Ciao: Ciao:
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sergio de villagomez
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da sergio de villagomez »

Ciao jampi,
purtroppo non so rispondere alla tua richiesta d'aiuto ma, essendo il documento del 1865, tutti i francobolli sono De La Rue della tiratura londinese e non torinese.

Ciao: Ciao:
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Oh! Qui io fisserò il mio sempiterno riposo, e scoterò, da questa carne stanca del mondo, il giogo delle avverse stelle (W. Shakespeare - Giulietta e Romeo)
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jampi
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da jampi »

Ti ringrazio Sergio per la precisazione. Il lotto è stato descritto così dalla casa d'asta, che per correttezza non menziono, da cui l'ho comprato. Data la natura del documento penso si tratti di un errore di poco conto. Nella didascalia del pezzo nella mia collezione ne terrò certamente conto.

Ciao: Ciao:
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enrico54
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da enrico54 »

jampi ha scritto: 24 maggio 2023, 15:50 Buongiorno a quanti mi leggono.
Vorrei gentilmente sapere se esiste una pubblicazione che contenga una catalogazione (seppure essenziale) degli usi fiscali del ferro di cavallo.
Ho a disposizione diversi cataloghi (Sassone, Vaccari e CEI) ma in nessuno di essi si menziona un uso fiscale, tantomeno si catalogano usi sistematici.
Mandato di pagamento.jpg
Ho recentemente comprato questo mandato di pagamento, la cui imposta di bollo di 55 centesimi è stata assolta con coppia di ferro di cavallo III tipo + DLR 5C + DLR 10c (entrambi tiratura di Torino), bollati col bollo amministrativo del Comune di Canzano (Teramo) il 18 marzo 1865. E' proprio questo dettaglio che mi fa pensare che l'illecito sia stato perpetrato proprio da un pubblico ufficio che probabilmente era momentaneamente sprovvisto di marche da bollo. Ed è qui che vorrei sapere se questo abuso d'ufficio è stato reiterato nel tempo, oppure è capitato "una tantum". In ultimo vorrei sapere cosa diceva la legge di allora riguardo questi abusi: fino a che punto erano tollerati?
Grazie a quanti vorranno rispondere.

Ciao: Ciao:
Più che di illecito parlerei di uso di necessità, anche se non previsto da specifiche normative e sicuramente occasionale; ne aveva scritto Albino Bazzi già nel 1975, ma la materia non ha mai suscitato grande interesse, non fosse altro che per la difficoltà di trovare riscontri oggettivi agli importi in francobolli che venivano apposti in luogo delle marche da bollo.

La maggior parte sono "affrancati" per 55 cmi, ma ce ne sono anche da 5, 60, 2 lire, con blocchi da 15 cmi, da 10 cmi, ecc.; c'è anche il dubbio che qualcuno sia stato per così dire "costruito".

Difficile comunque poter affermare con certezza l'una cosa o l'altra.

Pensa che molti anni fa qualche documento uguale al tuo era particolarmente valutato perchè qualcuno pensò che i "ferro di cavallo" fossero stati utilizzati prima della loro emissione ufficiale, visto che i mandati di pagamento (come il tuo) erano datati 1864. Cosa ovviamente non veritiera.

A titolo di esempio allego un paio di esempi; quello con la striscia di 30 del Bigola ha come testo: “Visto per la legalità della firma a qualifica del soprascritto (Nicola Rapitti, medico chirurgo condotto, n.d.r.) con dichiarazione che venne supplito con francobolli postali alla marca da bollo prescritta per atti amministrativi. Il Sindaco.”, che conferma l'uso del tutto occasionale.

Ciao:

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enrico54
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da enrico54 »

Questo, per esempio, è un documento che si presta a molti dubbi: qualcuno forse sa quale sarebbe stato l'effettivo importo in marche da apporre (e se ce fosse stato effettivamente bisogno), a prescindere dal considerarlo originale o meno? Boh!

Ciao:

Enrico Flaminio
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jampi
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da jampi »

enrico54 ha scritto: 24 maggio 2023, 18:54 Pensa che molti anni fa qualche documento uguale al tuo era particolarmente valutato perchè qualcuno pensò che i "ferro di cavallo" fossero stati utilizzati prima della loro emissione ufficiale, visto che i mandati di pagamento (come il tuo) erano datati 1864. Cosa ovviamente non veritiera.
Un amico commercialista mi ha spigato la faccenda delle fatture "retrodatate" cui il ministero delle finanze ha cercato di arginare/frenare emettendo marche da bollo datate, in modo da evitare la "postuma emissione". Probabilmente questi mandati di pagamento erano tutti successivi al 1 gennaio 1865 ma furono datati anteriormente.
Niente di nuovo sotto il sole.
Ciao: Ciao:
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massinano
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Re: Usi fiscali del ferro di cavallo

Messaggio da massinano »

Ciao: ,
non so se può essere utile, ho sempre utilizzato questa fotocopia di un vecchio catalogo CEI.
Ciao
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Massimiliano Nuti
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