9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Il Ministero emette l’8 marzo 2024 tre francobolli ordinari, appartenenti alla serie tematica Il senso civico dedicati alla forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, nel centenario della 12a edizione del Giro d’Italia; Maria Plozner Mentil; tutti con indicazione tariffaria B.
Le vignette raffigurano:
Per il francobollo dedicato a Elena Gianini Belotti, un ritratto della pedagogista, saggista e scrittrice italiana, grande protagonista del femminismo, la prima a parlare di sessismo nell’educazione. Sullo sfondo s’intravedono le sagome di una donna e di una bambina.
Per il francobollo dedicato a Alfonsina Strada, la straordinaria ciclista italiana in sella alla sua bicicletta, prima ed unica donna a partecipare al Giro d’Italia maschile nel 1924, sullo sfondo alle sue spalle due ciclisti e in primo piano si staglia una ruota di bicicletta con i suoi caratteristici raggi.
Per il francobollo dedicato a Maria Plozner Mentil, un ritratto della prodiga portatrice carnica che sacrificò la sua vita al servizio dell’esercito italiano durante la Grande Guerra. Sullo sfondo le Alpi Carniche e altre volontarie durante il loro impervio tragitto. In alto, a sinistra, è riprodotta la medaglia d’oro al valor militare conferita alla memoria dell’eroina dal Presidente della Repubblica.
Completano i francobolli le rispettive legende e le date: “ELENA GIANINI BELOTTI”, “PEDAGOGISTA”, “1929 - 2022”; “ALFONSINA STRADA”, “CENTO ANNI PRIMA DONNA AL GIRO D’ITALIA”, “1891 - 1959”; “MARIA PLOZNER MENTIL”, “PORTATRICE CARNICA”, “1884 - 1916”; la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Bozzetti: Tiziana trinca per i francobolli dedicati ad Elena Gianini Belotti e Maria Plozner Mentil, Emanuela L’Abate per il francobollo dedicato ad Alfonsina Strada. Bozzettista: Fabio Abbati
Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari per ogni carta-valore postale
Foglio: quarantacinque esemplari per ogni foglio
Le vignette raffigurano:
Per il francobollo dedicato a Elena Gianini Belotti, un ritratto della pedagogista, saggista e scrittrice italiana, grande protagonista del femminismo, la prima a parlare di sessismo nell’educazione. Sullo sfondo s’intravedono le sagome di una donna e di una bambina.
Per il francobollo dedicato a Alfonsina Strada, la straordinaria ciclista italiana in sella alla sua bicicletta, prima ed unica donna a partecipare al Giro d’Italia maschile nel 1924, sullo sfondo alle sue spalle due ciclisti e in primo piano si staglia una ruota di bicicletta con i suoi caratteristici raggi.
Per il francobollo dedicato a Maria Plozner Mentil, un ritratto della prodiga portatrice carnica che sacrificò la sua vita al servizio dell’esercito italiano durante la Grande Guerra. Sullo sfondo le Alpi Carniche e altre volontarie durante il loro impervio tragitto. In alto, a sinistra, è riprodotta la medaglia d’oro al valor militare conferita alla memoria dell’eroina dal Presidente della Repubblica.
Completano i francobolli le rispettive legende e le date: “ELENA GIANINI BELOTTI”, “PEDAGOGISTA”, “1929 - 2022”; “ALFONSINA STRADA”, “CENTO ANNI PRIMA DONNA AL GIRO D’ITALIA”, “1891 - 1959”; “MARIA PLOZNER MENTIL”, “PORTATRICE CARNICA”, “1884 - 1916”; la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Bozzetti: Tiziana trinca per i francobolli dedicati ad Elena Gianini Belotti e Maria Plozner Mentil, Emanuela L’Abate per il francobollo dedicato ad Alfonsina Strada. Bozzettista: Fabio Abbati
Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari per ogni carta-valore postale
Foglio: quarantacinque esemplari per ogni foglio
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Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005
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Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
I tre francobolli i piacciono, voto 8. Inoltre il mio maestro alle elementari si chiamava Belotti!
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2024
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Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Testo bollettino
Elena Gianini Belotti, di origine bergamasca, nasce a Roma il 2 dicembre 1929 e muore nella stessa
città il 24 dicembre 2022. È ricordata come una delle più grandi pedagogiste italiane, che per prima
ha svelato la discriminazione di genere presente nella cultura dominante. Ha intrecciato la sua
intensa e prolifica attività professionale nel campo dell’assistenza all’infanzia con la scrittura di
romanzi e saggi, tra cui il più famoso “Dalla parte delle bambine” scritto nel 1973 e più volte
ripubblicato e tradotto in molte lingue, rappresenta ancora un punto di partenza per la pedagogia di
genere. Il libro ha dato l’avvio a una nuova consapevolezza culturale sui sistemi educativi e aperto
la strada a tante riforme della società italiana volte all’autodeterminazione delle donne. La sua acuta
e attenta analisi dei meccanismi culturali, che già dalla gravidanza, passando per l’allattamento,
all’utilizzo dei giochi nella prima infanzia, alla letteratura infantile, ai messaggi veicolati dalle
istituzioni scolastiche, inducono nelle bambine modelli orientati a comportamenti stereotipati, ha
consentito di spezzare la catena di condizionamenti che si trasmette, pressoché immutata da una
generazione all’altra, e che, ancora oggi, non consente, indipendentemente dal genere cui si
appartiene, lo sviluppo nel modo più congeniale a ciascun individuo. Aver messo in luce le
responsabilità dei sistemi educativi sulle discriminazioni di genere ha indirizzato le donne a prendere
coscienza dei condizionamenti subiti, a loro volta trasmessi, e della possibilità di modificarli, offrendo
modelli più ricchi e più liberi dagli stereotipi dominanti, “senza essere costretti a sacrificare parti di
sé stessi valide e preziose”. La sua visione e la sua analisi sugli stereotipi di genere è ancora oggi
quanto mai attuale di fronte all’acuirsi di fenomeni di violenza sulle donne. Elena Gianini Belotti dal
1960 al 1980 ha diretto a Roma il primo Centro Nascita Montessori. Ha svolto inoltre attività di
insegnamento in un Istituto professionale statale in cui si formavano le assistenti per l’infanzia,
mentre collaborava intensamente a varie testate giornalistiche, quali NOI Donne e Paese Sera. Nel
1992 con Dacia Maraini è stata tra le cofondatrici del gruppo di scrittrici e giornaliste Controparola.
Elena Gianini Belotti ha ricevuto numerosi riconoscimenti per altre sue opere letterarie successive
al saggio per cui è divenuta un’icona della pedagogia di genere, tra cui ne ricordiamo solo alcune: Il
Fiore dell’ibisco (1985), Adagio poco mosso (1993), Pimpì oselì (1996), Prima della quiete. Storia di
Italia Donati (2003), tutti libri in cui i temi autobiografici, storici, di attualità e di fantasia, sono sempre
stati trattati con uno sguardo acuto e attento agli stereotipi sessisti. L’8 marzo del 2010 è stata
insignita della Onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal
Presidente Napolitano.
NOI RETE DONNE Daniela Carlà- Mirella Ferlazzo
Ricorre nel 2024 il Centenario della 12ª edizione del Giro d'Italia, partito da Milano il 10 maggio 1924
e conclusosi il 1° giugno, a cui partecipò - unica donna fra i 90 partecipanti e prima donna in assoluto
a competere in gare maschili - Alfonsina Strada arrivando al traguardo, dopo 3613 km, fra i 30
concorrenti rimasti in gara.
La ricorrenza del 2024 rappresenta un’opportunità per celebrare il valore di un’atleta italiana,
esempio di libertà, di determinazione e di impegno, vero e proprio simbolo di emancipazione
femminile e pioniera della parificazione tra sport maschile e femminile.
Una figura che il Soroptimist International d’Italia – associazione, su base volontaria, di donne
impegnate in attività professionali e manageriali che sostiene l’avanzamento della condizione
femminile, la realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani - si propone di far conoscere in
un’ottica di contrasto agli stereotipi e alle diseguaglianze di genere.
Alfonsa Rosa Maria Morini, nota a tutti con il nome da coniugata Alfonsina Strada, è stata ciclista
professionista dal 1907 al 1936.
Nata il 16 marzo 1891 a Castelfranco Emilia, seconda di dieci figli, Alfonsina, nonostante le grandi
difficoltà economiche e sociali, fin da bambina si dimostrò molto intraprendente e vivace. La grande
passione per la bicicletta la spinse, a dieci anni, ad imparare a pedalare con la bici del padre e a 14
anni a partecipare, di nascosto, alle prime gare nelle province fra Bologna e Reggio Emilia.
Nel 1907, sedicenne, andò a Torino e lì cominciò a gareggiare con una certa continuità,
guadagnandosi il titolo di “miglior ciclista italiana”. Sempre a Torino conobbe Carlo Messori che
convinse Alfonsina ad accompagnarlo al Grand Prix di Pietroburgo nel 1909. Da qui l’inizio di una
brillante carriera che, dopo il record mondiale di velocità femminile raggiunto nel 1911, ebbe proprio
nella partecipazione al Giro d’Italia del 1924 il momento più fulgido.
Alfonsina morì il 13 settembre 1959 a Milano.
Mariarosa Capeletti
Soroptimist International d’Italia
Maria Plozner Mentil nacque nel 1884 a Timau, piccolo paese al confine con l’Austria sulle Alpi
Carniche (Udine). Era una lavoratrice indefessa e una donna riservata.
Dopo le scuole elementari iniziò aiutando in casa nei lavori atti alla dura vita in montagna; accudiva
gli armenti e coltivava i campi. Sposò Giuseppe Mentil col quale ebbe quattro figli. La loro vita fu
sconvolta dallo scoppio della Guerra: Giuseppe fu chiamato alle armi sul Carso e Maria divenne un
riferimento per tutte le portatrici.
Donna di Carnia, adusa da secoli ad atavica fatica a causa della povertà della sua terra, anche lei
indossava la gerla per trasportare grano, fieno, patate, legna e quanto necessario alla vita di casa;
chiamate in aiuto alle truppe le portatrici si apprestarono a caricarle di viveri, munizioni, posta e
medicinali per i soldati portando pesi di 30-40 kg fino alla prima linea.
Dal giugno 1915 Maria e le altre raggiunsero quasi giornalmente i settori del fronte per il trasporto di
ogni sostentamento per i soldati, e così fino al 15 febbraio 1916 quando furono comandate ad un
trasporto di medicinali presso l’infermeria di prima linea di Malpasso, ove giunsero in tarda mattinata.
Dopo lo scarico del materiale, alle 13.00 la vita di Maria fu spezzata da un colpo proveniente dalla
sovrastante trincea austriaca. Trasportata all’Ospedale Militare di Paluzza, dopo una notte di atroce
sofferenza, il giorno dopo spirò.
Il marito fu trasferito alla Zona Carnia durante la ritirata di Caporetto e fatto prigioniero. I figli furono
cresciuti amorevolmente dalla sorella Orsola (Schula); vissero lunga vita e mai dimenticarono le
gesta della madre.
Nel 1987 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro insignì Maria della Medaglia d’oro
al valor militare durante una cerimonia al Tempio Ossario di Timau, ove le spoglie di Maria riposano
dal 1937 assieme a 1.786 soldati della Grande Guerra.
Negli anni ’50 le fu intitolata l’unica Caserma in Italia dedicata ad una donna.
Barbara Carnelutti e Luca Piacquadio
Presidente e Direttore dell’Associazione Amici delle Alpi Carniche (Museo della Grande Guerra di Timau)
Elena Gianini Belotti, di origine bergamasca, nasce a Roma il 2 dicembre 1929 e muore nella stessa
città il 24 dicembre 2022. È ricordata come una delle più grandi pedagogiste italiane, che per prima
ha svelato la discriminazione di genere presente nella cultura dominante. Ha intrecciato la sua
intensa e prolifica attività professionale nel campo dell’assistenza all’infanzia con la scrittura di
romanzi e saggi, tra cui il più famoso “Dalla parte delle bambine” scritto nel 1973 e più volte
ripubblicato e tradotto in molte lingue, rappresenta ancora un punto di partenza per la pedagogia di
genere. Il libro ha dato l’avvio a una nuova consapevolezza culturale sui sistemi educativi e aperto
la strada a tante riforme della società italiana volte all’autodeterminazione delle donne. La sua acuta
e attenta analisi dei meccanismi culturali, che già dalla gravidanza, passando per l’allattamento,
all’utilizzo dei giochi nella prima infanzia, alla letteratura infantile, ai messaggi veicolati dalle
istituzioni scolastiche, inducono nelle bambine modelli orientati a comportamenti stereotipati, ha
consentito di spezzare la catena di condizionamenti che si trasmette, pressoché immutata da una
generazione all’altra, e che, ancora oggi, non consente, indipendentemente dal genere cui si
appartiene, lo sviluppo nel modo più congeniale a ciascun individuo. Aver messo in luce le
responsabilità dei sistemi educativi sulle discriminazioni di genere ha indirizzato le donne a prendere
coscienza dei condizionamenti subiti, a loro volta trasmessi, e della possibilità di modificarli, offrendo
modelli più ricchi e più liberi dagli stereotipi dominanti, “senza essere costretti a sacrificare parti di
sé stessi valide e preziose”. La sua visione e la sua analisi sugli stereotipi di genere è ancora oggi
quanto mai attuale di fronte all’acuirsi di fenomeni di violenza sulle donne. Elena Gianini Belotti dal
1960 al 1980 ha diretto a Roma il primo Centro Nascita Montessori. Ha svolto inoltre attività di
insegnamento in un Istituto professionale statale in cui si formavano le assistenti per l’infanzia,
mentre collaborava intensamente a varie testate giornalistiche, quali NOI Donne e Paese Sera. Nel
1992 con Dacia Maraini è stata tra le cofondatrici del gruppo di scrittrici e giornaliste Controparola.
Elena Gianini Belotti ha ricevuto numerosi riconoscimenti per altre sue opere letterarie successive
al saggio per cui è divenuta un’icona della pedagogia di genere, tra cui ne ricordiamo solo alcune: Il
Fiore dell’ibisco (1985), Adagio poco mosso (1993), Pimpì oselì (1996), Prima della quiete. Storia di
Italia Donati (2003), tutti libri in cui i temi autobiografici, storici, di attualità e di fantasia, sono sempre
stati trattati con uno sguardo acuto e attento agli stereotipi sessisti. L’8 marzo del 2010 è stata
insignita della Onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal
Presidente Napolitano.
NOI RETE DONNE Daniela Carlà- Mirella Ferlazzo
Ricorre nel 2024 il Centenario della 12ª edizione del Giro d'Italia, partito da Milano il 10 maggio 1924
e conclusosi il 1° giugno, a cui partecipò - unica donna fra i 90 partecipanti e prima donna in assoluto
a competere in gare maschili - Alfonsina Strada arrivando al traguardo, dopo 3613 km, fra i 30
concorrenti rimasti in gara.
La ricorrenza del 2024 rappresenta un’opportunità per celebrare il valore di un’atleta italiana,
esempio di libertà, di determinazione e di impegno, vero e proprio simbolo di emancipazione
femminile e pioniera della parificazione tra sport maschile e femminile.
Una figura che il Soroptimist International d’Italia – associazione, su base volontaria, di donne
impegnate in attività professionali e manageriali che sostiene l’avanzamento della condizione
femminile, la realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani - si propone di far conoscere in
un’ottica di contrasto agli stereotipi e alle diseguaglianze di genere.
Alfonsa Rosa Maria Morini, nota a tutti con il nome da coniugata Alfonsina Strada, è stata ciclista
professionista dal 1907 al 1936.
Nata il 16 marzo 1891 a Castelfranco Emilia, seconda di dieci figli, Alfonsina, nonostante le grandi
difficoltà economiche e sociali, fin da bambina si dimostrò molto intraprendente e vivace. La grande
passione per la bicicletta la spinse, a dieci anni, ad imparare a pedalare con la bici del padre e a 14
anni a partecipare, di nascosto, alle prime gare nelle province fra Bologna e Reggio Emilia.
Nel 1907, sedicenne, andò a Torino e lì cominciò a gareggiare con una certa continuità,
guadagnandosi il titolo di “miglior ciclista italiana”. Sempre a Torino conobbe Carlo Messori che
convinse Alfonsina ad accompagnarlo al Grand Prix di Pietroburgo nel 1909. Da qui l’inizio di una
brillante carriera che, dopo il record mondiale di velocità femminile raggiunto nel 1911, ebbe proprio
nella partecipazione al Giro d’Italia del 1924 il momento più fulgido.
Alfonsina morì il 13 settembre 1959 a Milano.
Mariarosa Capeletti
Soroptimist International d’Italia
Maria Plozner Mentil nacque nel 1884 a Timau, piccolo paese al confine con l’Austria sulle Alpi
Carniche (Udine). Era una lavoratrice indefessa e una donna riservata.
Dopo le scuole elementari iniziò aiutando in casa nei lavori atti alla dura vita in montagna; accudiva
gli armenti e coltivava i campi. Sposò Giuseppe Mentil col quale ebbe quattro figli. La loro vita fu
sconvolta dallo scoppio della Guerra: Giuseppe fu chiamato alle armi sul Carso e Maria divenne un
riferimento per tutte le portatrici.
Donna di Carnia, adusa da secoli ad atavica fatica a causa della povertà della sua terra, anche lei
indossava la gerla per trasportare grano, fieno, patate, legna e quanto necessario alla vita di casa;
chiamate in aiuto alle truppe le portatrici si apprestarono a caricarle di viveri, munizioni, posta e
medicinali per i soldati portando pesi di 30-40 kg fino alla prima linea.
Dal giugno 1915 Maria e le altre raggiunsero quasi giornalmente i settori del fronte per il trasporto di
ogni sostentamento per i soldati, e così fino al 15 febbraio 1916 quando furono comandate ad un
trasporto di medicinali presso l’infermeria di prima linea di Malpasso, ove giunsero in tarda mattinata.
Dopo lo scarico del materiale, alle 13.00 la vita di Maria fu spezzata da un colpo proveniente dalla
sovrastante trincea austriaca. Trasportata all’Ospedale Militare di Paluzza, dopo una notte di atroce
sofferenza, il giorno dopo spirò.
Il marito fu trasferito alla Zona Carnia durante la ritirata di Caporetto e fatto prigioniero. I figli furono
cresciuti amorevolmente dalla sorella Orsola (Schula); vissero lunga vita e mai dimenticarono le
gesta della madre.
Nel 1987 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro insignì Maria della Medaglia d’oro
al valor militare durante una cerimonia al Tempio Ossario di Timau, ove le spoglie di Maria riposano
dal 1937 assieme a 1.786 soldati della Grande Guerra.
Negli anni ’50 le fu intitolata l’unica Caserma in Italia dedicata ad una donna.
Barbara Carnelutti e Luca Piacquadio
Presidente e Direttore dell’Associazione Amici delle Alpi Carniche (Museo della Grande Guerra di Timau)
Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005
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Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Graficamente i francobolli sono gradevoli.
Perché queste 3 come esempio?
Voto 7
----------------------------------------------------------
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Maria meriterebbe un monumento non un francobollo.
Voto 10
Igor
Voto 10
Igor
Colleziono :
Vaticano compreso interi postali.
F.D.C. Vaticano
Lettere Stato Pontificio.
Repubblica Italiana compreso interi postali.
F.D.C. Repubblica Italiana
AMICO CONVINTO DEL GRONCHI ROSA
Vaticano compreso interi postali.
F.D.C. Vaticano
Lettere Stato Pontificio.
Repubblica Italiana compreso interi postali.
F.D.C. Repubblica Italiana
AMICO CONVINTO DEL GRONCHI ROSA
Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Almeno questa volta non è una semplice foto.
Nel complesso mi piacciono
Nel complesso mi piacciono
Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
- biagio montesano
- Messaggi: 1139
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 14:57
- Località: 07/04/1975 Monvalle (VA) Lago Maggiore
Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Francobolli fatti bene e personaggi meritevoli della commemorazione.
Voto: 8
Voto: 8
Iscritto al forum dal 22 ottobre 2003.
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Abbastanza gradevoli. Voto 6
Mi chiamo Fabrizio e colleziono: Antichi Stati, Regno e Repubblica fino al 2000.
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.
TAZ
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.
TAZ
- francyphil
- Messaggi: 2409
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 17:08
- Località: Parma
Re: 9 2024 8 marzo forza delle donne: Elena Gianini Belotti, Alfonsina Strada, Maria Plozner Mentil
Bello quello su Alfonsina Strata
Giusto quello della portatrice MOVM
Banale e chiaramente spinto da manine sante il terzo
6 di media
Giusto quello della portatrice MOVM
Banale e chiaramente spinto da manine sante il terzo
6 di media
Francesco
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Colleziono:
Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace
FF since 02 Gen 2005
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